27/05/2024 - 13:46

"Un inferno in terra" così l'Unrwa definisce Gaza dopo i raid di questa notte su Rafah. Raid, va precisato, che si sono abbattuti sulle tendopoli delle persone sfollate, cioè già fuggite ad altri bombardamenti.
Un attacco deliberato sui civili, sulle donne, sui bambini che ha causato decine di vittime e moltissimi feriti.
Un attacco in totale spregio dell'ordine della Corte internazionale di giustizia che aveva vietato ulteriori operazioni a Rafah.
Netanyahu e il suo governo continuano a macchiarsi di crimini di guerra, a mietere vittime innocenti e non si sta facendo abbastanza per fermarli.
Gli Usa e l’Ue lo costringano al cessate il fuoco: le opzioni per farlo ci sono, a partire dalle sanzioni e dallo stop alla vendita di armi. Questo immobilismo è insopportabile e genera rabbia e sdegno nell’opinione pubblica di tutto il mondo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

25/05/2024 - 21:35

"Oggi sono stata a Torre Faro, vicino a Messina, nel punto in cui dovrebbe sorgere uno dei piloni del famigerato Ponte sullo stretto. Insieme a Maria Flavia Timbro che è candidata con il PD alle elezioni europee, ho incontratole persone a cui vorrebbero espropriare le case e anche le attività commerciali per costruire un'opera costosa, inutile e forse anche pericolosa.
Queste persone  non solo non vogliono il ponte, ma non sanno neanche cosa sarà di loro dopo che verranno distrutte le loro case costruite o comprate con sacrificio, a volte ereditate dalle famiglie, per le quali è stato detto loro che riceveranno pochi spicci per compensarne la perdita.
In una terra dove mancano le strade, le autostrade sono un colabrodo, la ferrovia è ancora a binario unico, le scuole sono fatiscenti, la sanità è a pezzi, questo Ponte appare come un enorme spreco, pari per ora a 15 miliardi di euro, utile solo a certificare l'esistenza di Salvini nella politica italiana.
Continueremo a batterci perché il ponte non si faccia e si investano i soldi, invece, in opere e servizi di cui davvero le cittadine e i cittadini hanno bisogno. E ci batteremo perché l'emendamento liberticida della Lega, che inventa un nuovo reato, la "resistenza passiva", e vuole alzare a 25 anni le pene già previste in caso di violenze ma con aggravanti per chi protesta contro le grandi opere, non passi. E' l'ennesimo tentativo di questa maggioranza di limitare le libertà democratiche e di zittire il dissenso. Ed è inaccettabile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo che oggi era in Sicilia per la campagna elettorale in vista del voto per le europee.

25/05/2024 - 15:55

"L'ordine della Corte internazionale di giustizia, il massimo organismo giuridico dell'Onu, è perentorio e vincolante: Israele fermi le operazioni a Rafah altrimenti si rischia il genocidio.
Le reazioni scomposte di Netanyahu e dei suoi ministri, comprese le inaccettabili accuse di antisemitismo rivolte ai giudici, insieme al perdurare dei bombardamenti su Rafah anche dopo l’ordinanza della Corte, danno la dimensione della totale mancanza di rispetto del diritto internazionale da parte del governo di Tel Aviv. La Corte, del resto, aveva già chiesto di non entrare a Rafah: ordine totalmente ignorato da Netanyahu. La catastrofe è già in corso, e va fermata prima possibile.
I paesi che aderiscono all'Onu, Usa in testa, facciano tutto quello che è nei loro poteri per imporre l'osservanza di quanto stabilito dalla Corte, inclusa la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e l'apertura del valico di Rafah, al momento bloccato dall'esercito israeliano, per permettere l'ingresso degli aiuti per una popolazione affamata e allo stremo delle forze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel  mondo.

24/05/2024 - 16:35

"Il governo vuole smantellare il sistema di asilo e di protezione internazionale e cancellare, progressivamente il diritto d'asilo stesso. In questo disegno rientra anche la dequalificazione di centinaia di professionisti delle commissioni territoriali e di quella nazionale che sono sottoposti ad enormi carichi di lavoro e il previsto aumento di organico con personale non specializzato nè formato. Questo è il governo che colpisce le Ong che salvano vite in mare ostacolandone in ogni modo le attività per impedire ai richiedenti asilo di presentare la domanda di protezione internazionale in Italia, che dichiara ‘Paesi sicuri’ Stati come la Nigeria, l'Egitto e la Tunisia dove le violazioni dei diritti umani e le persecuzioni sono all'ordine del giorno, che spreca 800 milioni di euro per il Cpr in Albania che, come hanno dimostrato i deputati del PD che sono andati a vedere personalmente, è una farsa. Ed è il governo che disinveste sul lavoro di chi esamina le domande d'asilo, professionisti che svolgono un’attività delicatissima che riguarda la vita e il futuro di migliaia di donne e di uomini che scappano da persecuzioni, torture e violenze. Quello che occorre, invece, è la formazione continua, la stabilità nel posto di lavoro, strumenti per aumentare i salari, la valorizzazione delle professionalità. Per queste ragioni siamo stati oggi in piazza con queste lavoratrici e lavoratori durante lo sciopero nazionale della Cgil. Il governo si assuma le sue responsabilità e non tenti di svuotare l’articolo 10 della nostra Costituzione".

Lo dichiarano Laura Boldrini e Arturo Scotto, deputati PD, a margine del presidio della Cgil che si è tenuto questa mattina a piazza SS. Apostoli a Roma.

24/05/2024 - 16:25
"Esattamente 10 anni fa, il reporter italiano Andy Rocchelli moriva crivellato dai colpi dei militari ucraini ad Andreevka, nel Donbass. Insieme a lui, moriva l'attivista per i diritti umani e interprete Andrej Nikolaevič Mironov. Andy Rocchelli era nel Donbass per fare il suo lavoro di giornalista e documentare le condizioni dei civili durante la guerra tra le truppe separatiste sostenute dalla Russia e l'esercito ucraino. Secondo i giudici italiani che hanno svolto le indagini sull'assassinio di Rocchelli, è certo che i colpi furono sparati dall'Armata ucraina, senza alcuna provocazione da parte delle vittime e in violazione delle norme che tutelano i civili in tempo di guerra.
Nelle prossime settimane Rino Rocchelli e Elisa Signori, i genitori di Rocchelli, e l'associazione "Articolo 21" saranno auditi dal Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo che presiedo per ascoltare le loro testimonianze sul tema della tutela dei reporter in zona di guerra, questione tuttora di grande attualità non solo per il conflitto in corso in Ucraina, dove Rocchelli ha perso la vita, ma anche per quello nella Striscia di Gaza dove si contano ormai più di 120 reporter uccisi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

24/05/2024 - 10:39

"Scandalizzarsi perché la Corte penale internazionale, dopo indagini e prove raccolte, chiede il mandato di arresto (per Netanyahu e Gallant come per Sinwar e altri leader di Hamas, ndr) significa voler delegittimare la Corte: un esercizio pericoloso, anche sul piano politico. Se, infatti, non si rispettano i pronunciamenti e le sentenze degli organi giurisdizionali internazionali si rinuncia alla legalità e si cede alla legge del più forte". Lo dichiara in un'intervista all'Unità di oggi, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo che chiede che l'Italia segua l'esempio dei governi che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina.
"Il Parlamento italiano aveva votato in questo senso già nel 2015: una mozione a cui, però, non è ancora stato dato seguito - sottolinea -. Il governo Meloni cosa aspetta a farlo? Non c’è momento più giusto di questo per riconoscere lo Stato di Palestina. Invece quando, recentemente, si è votato all’Assemblea generale dell’Onu per annettere la Palestina come membro effettivo e non più solo come osservatore, l’esecutivo si è astenuto. Una scelta gravissima e fuori da ogni logica: con quale credibilità Tajani e Meloni continuano a dire “due popoli e due stati” se poi, né nei consessi italiani né in quelli internazionali, si fa un passo verso il riconoscimento del secondo Stato, quello di Palestina?"
L'ex presidente della Camera si sofferma anche sulle manifestazioni nelle piazze e nelle università. I giovani vedono attraverso i social la catastrofe a Gaza di cui sui giornali italiani non si parla più. "Davanti a tutto questo, alla minaccia dell’attacco a Rafah e all’immobilismo dei leader mondiali che non intervengono in modo decisivo, in tutto il mondo i giovani si mobilitano. Le proteste pacifiche vanno ascoltate, non represse con i manganelli come spesso abbiamo visto troppe volte" dichiara raccontando del suo confronto con le studentesse e gli studenti di Padova avvenuto qualche giorno fa nell'ateneo patavino. Infine, sulle accuse di antisemitismo a chi critica l'operato del governo di Tel Aviv, Boldrini dichiara: "Ci sono ampie fette della popolazione israeliana che sono contrarie alle politiche di Netanyahu, così come molti ebrei in tutto il mondo contestano il suo operato: sono tutti antisemiti? Questa critica va assolutamente restituita al mittente: è pretestuosa e strumentale".

23/05/2024 - 19:48

"È inspiegabile e grave che tre giornalisti siano stati fermati, oggi a Roma, mentre si recavano sul luogo di un blitz degli attivisti di "Ultima generazione" che avrebbero dovuto documentare, facendo il loro lavoro.
Fermati, portati in questura e, stando alla ricostruzione della Federazione nazionale della stampa italiana, perfino sottoposti a perquisizioni fisiche.
È la terza volta, secondo il sindacato, che giornalisti impegnati a raccontare le manifestazioni di Ultima generazione in diverse città d'Italia, vengono fermati dalla polizia.
Dobbiamo ritenere che ci sia una censura preventiva sui cronisti che raccontano le proteste di questi attivisti? Sarebbe inaccettabile, una violazione del diritto di essere informati e del dovere di informare.
Piantedosi spieghi come ciò possa accadere". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

23/05/2024 - 18:18

"A leggere le notizie su Chico Forti riportate oggi dalla stampa c'è da restare increduli e da sperare che si tratti di coloriture giornalistiche. Permessi velocissimi per poter vedere la madre, tour del carcere come fosse in visita, addirittura di cibo speciale. Il tutto mentre apprendiamo dell'ennesimo suicidio in carcere: questa volta si tratta di una donna detenuta a Torino.
Siamo tutti sollevati per il fatto che un nostro concittadino condannato all'ergastolo all'estero possa finire di scontare la pena in Italia, come è giusto che sia. Quello che non è chiaro, però, è il motivo di un trattamento che sembra decisamente privilegiato. Prima la presidente del Consiglio che va in aeroporto ad accoglierlo, come se fosse rientrato un eroe nazionale, un fatto senza precedenti. E non si citi il caso di Silvia Baraldini perché l'allora ministro Diliberto si limitò ad accompagnarne la madre e se ne andò prima che l'aereo con Baraldini atterrasse. Nessun rappresentante delle istituzioni, dunque, la accolse all'arrivo.
E non è bastata l'accoglienza in grande stile. Adesso a quanto pare, Chico Forti usufruirebbe anche di trattamenti speciali all'interno del carcere. Altri detenuti, invece, aspettano mesi, se non anni, per potere incontrare i propri cari, a volte per carenza di personale, a volte per problemi logistici.
Chi, come me, gira le carceri d'Italia ne conosce bene le condizioni.
Il punto, sia chiaro, non è che Chico Forti ha potuto incontrare la madre dopo appena 5 giorni dal rientro in Italia. Il punto è che la stessa possibilità non è garantita a tutti i detenuti e le detenute del Paese che vivono in condizioni di sovraffollamento e di carenza di servizi. Questo non può che esasperare gli animi dentro gli istituti di pena. E' il doppio standard che qualcuno dovrà spiegare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/05/2024 - 18:59

"L'Italia prenda esempio da Spagna, Norvegia e Irlanda e riconosca lo Stato di Palestina: è urgente e necessario. Nel 2015 il Parlamento ha approvato una mozione con la quale si chiedeva che la Palestina fosse riconosciuta come Stato dal governo italiano. Questo è il momento giusto per dare seguito a quel voto: se non ora, quando?
Meloni e Tajani non possono continuare a parlare di "due popoli e due stati" se poi non agiscono di conseguenza sia nelle decisioni che vanno prese in campo nazionale sia nei consessi internazionali. L'astensione all'Assemblea generale dell'Onu, qualche giorno fa, quando si è votato per ammettere la Palestina come membro effettivo, non va nella direzione di "due popoli e due stati".
Lavorare per la pace in Medio Oriente significa dare sostanza a quello che, altrimenti, rimane solo uno slogan vuoto. Né è possibile aspettare che Israele riconosca lo Stato di Palestina. Netanyahu, senza una forte pressione internazionale, non lo farà mai, come dimostrano le reazioni sia al voto dell'Onu sia alla decisione di Spagna, Norvegia e Irlanda.
Senza uno Stato di Palestina non ci possono essere pace e sicurezza né per gli israeliani né per i palestinesi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/05/2024 - 14:52

"46 anni fa veniva approvata la legge 194: le donne non erano più costrette a ricorrere all’aborto clandestino rischiando di morire per interrompere una gravidanza e diventavano libere di scegliere per sé stesse, di decidere se e quando diventare madri in sicurezza e legalità, senza dover passare da pratiche pericolose e fuori legge.
46 anni dopo quel diritto acquisito grazie a tante battaglie delle donne è costantemente minacciato da un governo che da una parte dice di non volere toccare la 194 e dall'altra mette in atto qualsiasi strumento per svuotarla e renderla inapplicabile. Lo abbiamo visto con il subdolo emendamento al decreto PNRR che apre le porte dei consultori alle associazioni antiabortiste e anti scelta, lo vediamo con i mille ostacoli messi dalle regioni governate dalle destre all'accesso alla pillola abortiva, lo vediamo con il costante bombardamento di dichiarazioni che colpevolizzano le donne che abortiscono.
Il Pd continuerà a mobilitarsi su tutti i territori per difendere il diritto all'autodeterminazione delle donne. Lo faremo insieme alle associazioni e i movimenti, nelle piazze e nelle sedi istituzionali: la 194 non si tocca, si applica". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/05/2024 - 19:59

"L'ultimo Paese africano, in ordine di tempo, con cui Giorgia Meloni vuole stringere accordi è l'Eritrea di Isaias Afewerki, un dittatore al comando da oltre 30 anni che impedisce libere elezioni, l'esistenza di partiti di opposizione, la libertà di stampa, di parola, di associazione. Oggi, in un'audizione del Comitato della Camera sui diritti umani, abbiamo ascoltato le testimonianza di alcuni rappresentanti della Coalizione eritrea per il cambiamento democratico (ECDC), tutti costretti a fuggire dal loro Paese. Ci hanno raccontato, documenti e report alla mano, delle continue violazioni del diritti umani più basilari in uno Stato in cui non c'è neanche un'università, in cui la leva è obbligatoria e senza scadenza, in cui le carceri sono piene di dissidenti, attivisti e giornalisti a cui non viene neanche garantito un processo.
Gli attivisti e le attiviste di ECDC ci hanno anche riferito della repressione transnazionale: uomini del regime di Afewerki che ottengono il visto per venire in Italia - gli unici a poterlo ottenere - e giunti qui rintracciano gli eritrei a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiati mettendo in grave pericolo non solo la loro incolumità, ma anche quella delle loro famiglie riamaste in Eritrea.
Presenterò un'interrogazione al governo chiedendo di condizionare ogni futuro accordo con l'Eritrea al rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto e di riconsiderare il rilascio dei visti a esponenti del regime eritreo che possano minacciare la sicurezza di chi da quel regime è scappato". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

20/05/2024 - 15:50

"Il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vanno rispettati da tutti, senza eccezioni e chi si macchia di crimini di guerra o crimini contro l'umanità va perseguito. Anche in guerra, infatti, esistono le regole e nessuno può pensare di agire al di fuori della legalità internazionale. Per queste ragioni il procuratore generale della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, ha chiesto che vengano emessi mandati di arresto nei confronti del capo di Hamas, Yahya Sinwar, e contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, oltre che verso altre figure apicali di entrambe le parti.
Mentre la giustizia internazionale sta facendo il suo iter, lo stesso non stanno facendo la politica e la diplomazia. Da quasi due mesi il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato una risoluzione che impone il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, ma a quel voto non è stato dato seguito. Bisogna agire subito per fermare le armi e dare spazio al dialogo e ad un processo di pace". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

19/05/2024 - 19:33

"Lo slogan "casa x casa" scelto dal candidato a Sindaco Gianni Anselmi e ispirato a Enrico Berlinguer, per Fdi di Piombino rievoca "scenari cupi" e addirittura "sembra annunciare una sorta di rastrellamento".
Parole indegne che manifestano ignoranza o malafede da campagna elettorale. E, francamente, non sappiamo cosa sia peggio.

Perché i rastrellamenti, in questo Paese, li hanno fatti i fascisti e i nazisti loro alleati. Li ha ordinati l'uomo sulla cui tomba è apposta la stessa fiamma che Fdi porta orgogliosamente nel simbolo.

Era il 7 giugno del 1984 quando Enrico Berlinguer pronunciò dal palco di Padova il suo ultimo comizio.
“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada” furono le parole che disse prima di accasciarsi. Qualche giorno dopo, sarebbe morto lasciando sgomenta non solo la comunità del PCI, ma l'intero Paese.

Berlinguer è stato un simbolo delle battaglie per le lavoratrici e i lavoratori, per l'uguaglianza, per la pace. E di questa eredità sì che c'è da essere orgogliosi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo

17/05/2024 - 16:19

"Pessime notizie dalla Turchia dove ieri Selahattin Demirtas e Figen Yüksekdag, leader del principale partito di opposizione turco e curdo, Hdp, sono stati condannati rispettivamente a 42 e a 30 anni per le proteste in sostegno alla popolazione curdo-siriana di Kobane che, nel 2014, combatteva contro l'occupazione dell'Isis. Durante quelle proteste, la polizia turca uccise 46 persone e ne arrestò più di 300.
Pene pesantissime inflitte anche ad altri 106 esponenti politici, alcuni dei quali dovranno scontare l'ergastolo. Un durissimo attacco a chi si oppone al regime turco.
L'Europa non può essere testimone silente della pesantissima repressione e della violazione delle regole democratiche in atto in Turchia. Solidarietà all'Hdp, che adesso è rappresentato dalla sigla Dem Party". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/05/2024 - 11:29

"L'Italia è solo 36esima sui 49 paesi europei in termini di rispetto dei diritti delle persone LGBTQIA+, perdendo due posizioni rispetto allo scorso anno. E' la drammatica fotografia che emerge dal rapporto che ogni anno fa ILGA Europe, l'organizzazione che racchiude centinaia di associazioni LGBTQIA+ del continente europeo, in occasione della Giornata internazionale contro l'omolesobobitransfobia.
Non ci aspettavamo niente di meglio, purtroppo. La guerra ingaggiata dal governo Meloni e dalla maggioranza soprattutto contro le famiglie arcobaleno trascinate in tribunale e le persone trans a cui si vuole negare il diritto alla salute, ma anche i discorsi d'odio pronunciati contro di loro e l'eterna opposizione all'educazione alle differenze nelle scuole sono l'ennesima dimostrazione che non serve cambiare le leggi già in vigore per minare i diritti delle persone. Lo abbiamo visto anche con l'aborto e i consultori, lo vediamo con le persone LGBTQIA+.
Nell'ultimo anno abbiamo registrato 149 casi di violenze o discriminazioni verso le persone LGBTQIA+. E tre sono le persone uccise: due persone trans e un uomo gay. Una fotografia inaccettabile per un paese civile.
Se abbiamo anche un partito di maggioranza che candida al Parlamento europeo un generale secondo cui "i gay non sono normali", abbiamo difronte una forza che fa della discriminazione la sua politica, della negazione dell'uguaglianza il suo programma. Tutto questo va fermato con la cultura del rispetto e della parità. E va fermata con il voto: facciamo dell'Europa la casa dove tutte e tutti hanno pari dignità e pari diritti". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

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