27/03/2024 - 13:16

Delegazione Pd a garanzia dei diritti delle persone detenute e imputate in Ue

Le democratiche Laura Boldrini e Sandra Zampa saranno domani a Budapest in rappresentanza dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato per assistere alla nuova udienza del processo a Ilaria Salis in cui il giudice risponderà alla richiesta per i domiciliari presentata dai legali. Le democratiche saranno in tribunale per esprimere vicinanza e solidarietà a Ilaria Salis e alla sua famiglia e per ribadire che i diritti vanno rispettati ovunque, specialmente all’interno dell’Unione europea dove vigono regole chiare sul trattamento delle persone imputate e sulle modalità di detenzione.

 

27/03/2024 - 10:39

"Il voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza è cruciale ma è necessario garantire l'applicazione della risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas e l'aumento degli aiuti umanitari per la popolazione della Striscia che sta morendo di fame.
Un voto vincolante, non solo per le parti in causa, ma anche per tutti gli Stati membri dell'Onu. Netanyahu ha fatto chiaramente capire di non volere dare seguito a quanto deciso al Palazzo di vetro: una posizione che peserà come un macigno sul futuro di Israele stesso e pone il Paese all'angolo rispetto alla comunità internazionale.
Il nostro governo cosa intende fare per contribuire all'applicazione della risoluzione? Non bastano le dichiarazioni laconiche e a mezza bocca del ministro Tajani che ha dichiarato che "ci auguriamo che ci sia un cessate il fuoco", come fosse un auspicio e non un obbligo.
Servono prese di posizione forti, serve essere pronti a misure più drastiche come le sanzioni". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

25/03/2024 - 16:02

"L'approvazione del cessate il fuoco a Gaza da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu è un'ottima notizia. Per la prima volta, nessun veto ha impedito che si mettessero a tacere le armi davanti alla catastrofe che si sta consumando nella Striscia.
Fondamentale il passaggio della risoluzione in cui si chiede che questa tregua per il Ramadan "conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario" necessario alla popolazione civile di Gaza.
Ora si lavori senza sosta perché la risoluzione venga subito applicata e perché il cessate il fuoco vada avanti anche dopo la fine del Ramadan e apra la strada a negoziati di pace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

24/03/2024 - 11:12

Mosca, Boldrini: "Vicinanza a vittime e popolo russo. No ad ulteriore escalation di violenza."
"Il numero delle vittime innocenti del terribile attentato a Mosca a distanza di due giorni continua ad aumentare. Le immagini che abbiamo visto sono angoscianti.
Condanno fermamente ogni atto terroristico compiuto contro civili inermi ed esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, ai tantissimi feriti e al popolo russo che sta vivendo un momento di grande dolore e preoccupazione.
E mentre si stanno ancora chiarendo le responsabilità di quanto accaduto nel teatro moscovita, è necessario che nessuna strumentalizzazione venga compiuta e che i tragici fatti di venerdì scorso non diventino motivo per un'ulteriore escalation di guerra né in Ucraina né altrove". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

22/03/2024 - 16:44

"Ringrazio la Procura della Repubblica di Perugia e i Carabinieri delle province di Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena per l'operazione che ha portato alla scoperta di una rete di caporalato tra Toscana e Umbria e all'arresto di quattro persone. L'indagine conferma, purtroppo, quello che da tempo denunciamo e cioè che la piaga del caporalato esiste e si sta diffondendo ovunque, anche in Toscana: lo avevamo già sottolineato nell'incontro organizzato dalla Flai-CGIL lo scorso ottobre a Suvignano. E lo ha messo in luce il rapporto dell'osservatorio Placido Rizzotto in maniera inequivocabile.
Bisogna fare di più, contro questa forma terribile di sfruttamento di lavoratori e lavoratrici, soprattutto in termini di prevenzione. Per questo serve un coordinamento più serrato tra le autorità competenti, oltre che l'essenziale lavoro delle forze dell'ordine. Bisogna implementare gli strumenti pervisti dalla legge 199 del 2016 che è un'ottima legge e va applicata in tutti i suoi aspetti, specialmente per quanto riguarda le sezioni territoriali del lavoro agricolo di qualità.
E vanno sottratte le lavoratrici e i lavoratori dalla possibilità di essere ricattate pur di lavorare, regolarizzando gli stranieri la cui manodopera è essenziale per le aziende, tutelando le vittime di caporalato con fondi adeguati e adottando misure cautelari nei confronti delle aziende che utilizzano questo inaccettabile sistema di sfruttamento". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/03/2024 - 12:58

"Esprimo la mia vicinanza alle giornaliste e ai giornalisti dell'agenzia Agi che stanno scioperando a seguìto dell'ipotesi di vendita dell'agenzia stessa, non chiarita dall'azienda.
Un'ipotesi, per altro, che desta molta preoccupazione, oltre che per il futuro di Agi, anche sul fronte dell'indipendenza e del pluralismo dell'informazione dato che il potenziale acquirente è già proprietario di diverse testate nonché parlamentare della Lega. Le agenzie sono fonte primaria di informazione e, in quanto tali, devono restare libere e imparziali". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/03/2024 - 15:28

"Si rimane senza parole a leggere oggi certe notizie: "l’Ue e i suoi cittadini si preparino alla guerra". A quanto riportano indiscrezioni di stampa, il documento conclusivo del Consiglio europeo include un invito alla Commissione e all'Alto rappresentante a mettere in campo azioni che preparino l'Ue e i suoi cittadini ad uno scenario di guerra.
Uno scenario che fa venire i brividi e deve allarmare capi di Stato, governi, parlamenti, società civile, cittadine e cittadini. Bisogna fermare questa folle deriva. Il nostro Continente sa bene cosa significa una guerra, quanta distruzione, morte, devastazione porti e quanto, invece, la pace sia sinonimo di prosperità e sviluppo. Lo abbiamo provato sulla nostra pelle in tempi recenti: bisogna lavorare per scongiurare la guerra e solo l'UE, che nasce con la vocazione della pace, può farlo.
Un conflitto avrebbe conseguenze disastrose, soprattutto in un'epoca in cui alcune delle maggiori potenze detengono armi nucleari. Nessuno potrebbe gestire una guerra nucleare che porterebbe alla distruzione totale.
Mettiamo al primo punto dell'agenda europea la pace che è il pilastro su cui si fonda l'Unione fin dal manifesto di Ventotene". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/03/2024 - 11:34

"L'80% delle vittime di mafia non ha ancora avuto giustizia. Oggi, a Roma, ricordiamo i loro nomi e le loro storie di coraggio e di impegno contro l'illegalità che insidia quotidianamente le vite di milioni di persone e la vita democratica del Paese. 

In uno Stato democratico non c'è spazio per il malaffare, per la prevaricazione, per il crimine organizzato, per la corruzione e per l'illegalità.

Siamo in piazza, con Libera, i familiari delle vittime e le associazioni per ribadire che siamo dalla parte dell'antimafia, della giustizia, della legalità e contro la violenza delle mafie, a qualsiasi livello operino, con qualsiasi faccia si manifestino.

Lo dobbiamo alle vittime, alla tenacia dei familiari e lo dobbiamo al Paese". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

 

20/03/2024 - 19:51

"E' un peccato che il governo abbia dato parere contrario al nostro emendamento al decreto elezioni con cui chiedevamo di eliminare la distinzione in "uomini" e "donne" nelle liste elettorali e optare per una divisione in ordine alfabetico. Questo, come già osservato dalla collega Cecilia d'Elia al Senato, per non costringere le persone trans e non binare a fare forzatamente coming out per poter votare. Un odioso retaggio del passato che spinge molte persone a rinunciare al diritto di voto per non dovere affrontare una situazione discriminatoria e dolorosa. Chiedevamo anche che si eliminasse il cognome del marito dalle schede elettorali delle donne sposate: anche questo, un lascito di tempi che non esistono più in cui le donne si identificavano con il cognome del marito. Cogliamo, però, positivamente le motivazioni della sottosegretaria Ferro il cui parere negativo sarebbe motivato solo dalla mancanza di tempo, prima delle elezioni europee di giugno, per fare queste modifiche alle liste elettorali. "Per il futuro se ne potrà discutere" ha dichiarato la sottosegretaria. Ci aspettiamo, quindi, che non appena si voterà il prossimo provvedimento in materia elettorale l'inutile distinzione tra "uomini" e "donne" nelle liste elettorali sarà abolita in favore di una più giusta in ordine alfabetico". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

20/03/2024 - 18:30

"La voce di Ilaria Alpi era diventata, nei primi anni '90, la voce della Somalia, così come le immagini di Miran Hrovatin ci avevano fatto conoscere un Paese messo in ginocchio dalla guerra fratricida, dalla fame e dalla povertà.
Oggi, alla Camera, ho avuto l'onore di ricordarli nel trentesimo anniversario della loro uccisione.

Molti di noi ricordano bene quel giorno, il 20 marzo 1994.
Io ad esempio ero in Mozambico con il World Food Program delle Nazioni Unite.
Ci occupavamo del rientro in patria di cinque milioni di persone che si erano rifugiate nei Paesi confinanti a causa della terribile guerra civile che era durata 13 anni e aveva causato un milione di morti.
Con me c’erano anche i giornalisti Giuliana Sgrena e Alberto Negri. E fu proprio Negri a ricevere sul suo satellitare la notizia dell’uccisione di Ilaria e Miran.
Una notizia che ci sconvolse terribilmente.
Ilaria era una bravissima giornalista. Una inviata di primordine.
Una donna colta e coraggiosa.
Da quel giorno è iniziata una intensa battaglia per conoscere la verità sugli assassini e sui mandanti di quella che venne giustamente definita “un’esecuzione” progettata fin nei dettagli.
Così come fin nei dettagli furono predisposti tutti gli ostacoli al raggiungimento della verità e i depistaggi.

Da Presidente della Camera decisi che anche il Parlamento poteva dare un contributo alla ricerca della verità.
Perché era doveroso e anche per riparare al torto fatto da chi nel passato, presiedendo la Commissione d’inchiesta a Montecitorio, ebbe la sfacciataggine di dire che Ilaria e Miran erano in Somalia in vacanza.
Così a marzo del 2016 riuscimmo a desecretare circa 208 documenti, per un totale di 13.614 pagine che, insieme agli atti allora consultabili solo andando all’archivio storico della Camera, diedero vita all’ “archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”, accessibile dal sito della Camera. Una scelta che puntava a mettere quei documenti alla portata di tutte e tutti.
La Rai contribuì con video e servizi realizzati da Ilaria e Miran.
Sono documenti che ci fanno entrare nel mondo di Ilaria, che ci fanno scoprire com'era e come lavorava; fanno emergere il profilo di una donna appassionata e di una giornalista di talento.

Della strenua lotta per la verità sull’assassinio di Ilaria e Miran il grande merito va innanzitutto ai genitori di Ilaria, a Giorgio e Luciana Alpi, ormai scomparsi e che voglio ricordare con gratitudine e affetto.
Insieme a loro va il nostro grazie a Mariangela Gritta Grainer, alla Federazione Nazionale della Stampa, all’Ordine dei giornalisti, all’associazione Articolo 21.
Dobbiamo impegnarci ancora al loro fianco perché a 30 anni di distanza la verità giudiziaria è ancora una meta da raggiungere.
Come recita lo slogan scelto per le commemorazioni di oggi, “noi non archiviamo”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

20/03/2024 - 16:37

“Oggi Gaza è un enorme cimitero, una prigione di morte. Il segretario dell'Onu Guterres ha parlato, ieri, di una "imminente, disastrosa, carestia". Mancano gli aiuti? No: è questo l'intollerabile paradosso. La nostra delegazione, che è arrivata fini a Rafah, ha potuto vedere che ci sono 1500, 2000 camion di aiuti bloccati dalle autorità israeliane. Il governo israeliano usa la fame come arma di guerra, ha dichiarato Josep Borrell. E ha perfettamente ragione. Dovrebbe dirlo anche il governo Meloni, invece di prenderne le distanze. Non mancano gli aiuti, manca il cessate il fuoco e mancano i finanziamenti per riprendere la vita a Gaza.
L’Unione Europea ha sbloccato i finanziamenti all'Unrwa, il Canada e la Svezia hanno fatto altrettanto. Perché invece l’Italia li tiene ancora bloccati? E perché, nel momento più buio per il popolo palestinese, sono stati congelati numerosi progetti a Gaza e in Cisgiordania della Agenzia della Cooperazione italiana allo sviluppo e delle Ong italiane? Su questo attendevamo la risposta del ministro Tajani che invece non c'è stata. Il ministro ha parlato dell’iniziativa Food for Gaza, da realizzare insieme alla FAO, al Programma alimentare mondiale, alla Croce Rossa e alla Mezzaluna rossa. Ma questa è meno di una goccia nel mare dei bisogni della Striscia. Il vero problema è a Rafah, dove il governo israeliano impedisce agli aiuti di passare mentre a Gaza si muore di fame, e dove Netanyahu sta preparando una nuova, sanguinosa offensiva. Tutto questo non è tollerabile, dal punto di vista del diritto internazionale: questi sono crimini e va denunciato con forza anche dal governo che invece continua a tergiversare e a non prendere le distanze da questa carneficina. Ma anche di questo silenzio e di questa inazione, Tajani e Meloni saranno chiamati a rispondere”.
Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, replicando al ministro Tajani durante il question time. Nel presentare l’interrogazione la vicepresidente dei deputati del Pd Valentina Ghio aveva chiesto al governo di illustrare le iniziative messe in atto per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la consegna degli aiuti umanitari, e di chiarire in merito alla sospensione dei fondi destinati alla cooperazione italiana e all’Unrwa.

18/03/2024 - 12:09

"L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell ha detto le cose come stanno: Israele usa la fame e aggiungo io, le malattie, come arma di guerra. E' quanto  la nostra delegazione in visita nei giorni scorsi al valico di Rafah, al confine con Gaza, ha potuto constatare. Non c'è un problema di scarsità di aiuti per la popolazione di Gaza. Il problema è esclusivamente politico: è il governo di Israele che impedisce a migliaia di camion carichi di cibo, medicine, presidii medici, generatori, dissalatori per l'acqua, incubatrici per neonati, tende e molto altro di entrare nella Striscia. Gli aiuti via mare o lanciati dagli aerei sono un palliativo costoso e insufficiente. A volte anche pericoloso, come abbiamo visto dai numerosi incidenti.
Servono azioni più ferme e decise  da parte delle potenze internazionali per costringere Netanyahu a porre fine a questa catastrofe umanitaria senza precedenti. Nessuno può ancora rimanere a guardare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/03/2024 - 14:45

"Oggi la premier Giorgia Meloni incontrerà Al-Sisi, insieme a Ursula Von Der Leyen. In campo un altro accordo che vorrebbe fermare le partenze di migranti verso le coste italiane: ancora soldi a un autocrate che straccia le libertà politiche, civili e i diritti umani. Alla vigilia della seconda udienza del processo contro i quattro egiziani accusati di avere ucciso Giulio Regeni, Meloni metterà sul tavolo anche la collaborazione dell'Egitto per scoprire la verità sulla morte del giovane ricercatore italiano? O intende stringere ancora patti senza mettere condizioni chiare sul rispetto dei diritti delle persone come già avvenuto con il tunisino Kais Saied?" Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

14/03/2024 - 18:41

"Com'è possibile che per sette giorni nessuno abbia soccorso un gommone carico di persone alla deriva in acque internazionali? Com'è possibile che oltre 60 persone, tra cui almeno 5 bambini, muoiano nel Mediterraneo di fame, di sete e di ustioni nonostante, a quanto pare, siano partite richieste di aiuto?
E' intervenuta solo la Ocean Viking che è riuscita a salvare 25 persone che, altrimenti, avrebbero fatto la stessa drammatica fine dei loro compagni di viaggio.

Ocean Viking che, ricordiamo, era in mare grazie al fatto che il tribunale di Brindisi ha sospeso il fermo a cui era stata sottoposta per aver effettuato due soccorsi di seguito, nelle scorse settimane: un divieto imposto dallo scellerato "decreto ONG" del governo Meloni.
Il sistema di salvataggio nel Mediterraneo, di fatto, non esiste più. Le ONG sono oggetto di continui provvedimenti di fermo che ne impediscono la regolare attività. Quando riescono ad operare in mare, sono costrette a seguire disposizioni punitive com'è successo la settimana scorsa alla Sea Watch a cui è stato ordinato di dirigersi da Lampedusa fino al porto di Ravenna, nonostante avesse perfino un migrante deceduto a bordo.

Come fa il governo a vantarsi del calo degli sbarchi mentre raddoppiano i morti nel Mediterraneo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno? A quale livello di crudeltà sono disposti ad arrivare, Piantedosi e Meloni, pur di alimentare una becera propaganda? Quello che non è più rimandabile è una missione europea di monitoraggio e soccorso in mare che, però, né governo né l'UE sembrano interessati a fare". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

13/03/2024 - 17:55

“Il presidente Mollicone ha perso un’occasione per tacere. Prima di blaterale presunte coperture politiche del Pd a terroristi palestinesi, avrebbe almeno potuto leggere le motivazioni con cui la Corte d’appello de L’aquila, proprio oggi, ha negato l’estradizione a Anan Yaeesh, il palestinese oggetto di una nostra interrogazione parlamentare che, non entra minimamente nel merito delle accuse, ma chiede di negare l’estradizione a causa delle gravi condizioni di trattamento dei palestinesi nelle carceri israeliane”. Così le deputate democratiche, Laura Boldrini e Ouidad Bakkali, che hanno firmato l'interrogazione, insieme ai deputati di Avs e M5s. “La nostra posizione – sottolineano – non è diversa da quella della Corte d’Appello de L’Aquila che, oggi,  ha motivato il diniego all’estradizione proprio sottolineando ‘il rischio di trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani’. “Invece di attaccare il Pd – aggiungono le democratiche - Mollicone dovrebbe piuttosto interrogarsi sul perché, solo un mese fa, il ministro Nordio, contro il volere dei giudici, ha negato l’estradizione a un prete accusato di crimini contro l’umanità in Argentina. Non accettiamo critiche da chi, per basse speculazioni politiche, applica un indecente doppiopesismo. Tutto questo è ancora più grave – concludono Boldrini e Bakkali – visto che Mollicone dovrebbe ricoprire un incarico di garanzia nel parlamento italiano”.

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