02/12/2025 - 14:29

Serve scelta condivisa nell’interesse del Paese

“Il Partito Democratico nel sostenere in Aula al Senato le ragioni dell’approvazione del disegno di legge sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani aveva dato seguito agli auspici del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida per una scelta condivisa nell’interesse del Paese. Oggi alla Camera chiediamo però che il governo introduca le parti mancanti generate dalla riforma Caselli. Ci riferiamo, ad esempio, alla riduzione del delitto di agropirateria a semplice aggravante della frode e all’esclusione delle prove sperimentali tra quelle direttamente ammissibili. A differenza del decreto Terra dei Fuochi, inoltre, si registra una sostanziale riduzione. La violazione del Made in Italy (vendita di prodotti con segni mendaci), infatti, è punita con la multa fino a 20mila euro e la reclusione da tre a 18 mesi e non si applicano le intercettazioni telefoniche almeno alle ipotesi citate di agropirateria. Possiamo risolvere velocemente queste integrazioni con una corsia preferenziale concordata tra tutti i gruppi e concludere dopo l’approvazione della legge di bilancio con la votazione definitiva del provvedimento. Chiediamo a Lollobrigida quell’atto di responsabilità che aveva chiesto a tutti i parlamentari e che sostanzialmente ha ricevuto vista l’assenza di voti contrari al Senato. Ci vuole solo un po’ di coraggio, ci auguriamo che il ministro e la maggioranza possano trovarlo qui alla Camera”.

Così i capigruppo Pd alla Camera, Stefano Vaccari (commissione Ecomafie), Antonella Forattini (commissione Agricoltura) e Federico Gianassi (commissione Giustizia), in una lettera aperta inviata al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

 

24/11/2025 - 12:29

Tutelare salute e produttori di qualità

“Il servizio di Report sul macello in provincia di Mantova fa luce su una situazione aberrante. È inaccettabile che oggi, in Italia, esistano realtà che operano in spregio alle norme più basilari di tutela dei consumatori e delle produzioni, pensando di farla franca. Ancora una volta, la salute della collettività viene sacrificata alla
logica del profitto. Simili casi gettano discredito sulla maggioranza degli operatori del settore della lavorazione carni, che fanno della qualità e della sicurezza priorità imprescindibili. Mi auguro che le autorità preposte svolgano quanto prima i necessari accertamenti e che vengano irrorate sanzioni esemplari”.

Così la capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Antonella Forattini, e il capogruppo Pd in commissione Ecoreati e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

12/11/2025 - 16:54

“La cessione di Iveco a un gruppo extraeuropeo rappresenta un campanello d’allarme per il futuro del nostro sistema industriale e per la capacità dell’Italia di difendere i propri asset strategici. Iveco è uno degli ultimi grandi costruttori industriali italiani nel settore dell’automotive pesante. Il trasferimento del controllo fuori dall’Unione Europea rischia di indebolire il presidio industriale nazionale e di spostare le principali leve decisionali all’estero. È indispensabile che il governo garantisca che la sede torinese mantenga un ruolo strategico e che una parte della governance resti in Italia. È necessario tutelare i lavoratori e la filiera produttiva mentre le garanzie occupazionali appaiono limitate a un orizzonte di due anni. Chiediamo un piano industriale dettagliato, con impegni vincolanti e pluriennali su stabilimenti, livelli occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, per proteggere l’indotto, in particolare in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il caso Iveco è il sintomo di una fragilità più ampia: la mancanza di una politica industriale nazionale ed europea capace di proteggere e rilanciare i settori strategici. L’Italia deve farsi promotrice di un quadro comune europeo di difesa industriale, con strumenti pubblici d’intervento sul modello francese e tedesco. Su questi aspetti fondamentali il ministro Urso oggi in audizione non è stato in grado di assumere impegni chiari. Rimangono aperti tutti i problemi emersi: tutelare l’interesse nazionale, garantire la continuità produttiva e assicurare che Iveco resti un presidio industriale e tecnologico italiano all’interno di una strategia europea condivisa”.
Così i deputati del Pd Vinicio Peluffo, Antonella Forattini, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Gian Antonio Girelli.

 

05/11/2025 - 16:49

“Il ministro Lollobrigida snocciola tanti dati in Aula a Montecitorio ma non dà risposte su come intende a far fronte al tema dei dazi Usa sull'esportazione agricola italiana. I dati Istat parlano chiaro: -21,2% per l'export italiano e in manovra economica la parola 'dazi' risulta totalmente assente. I tanti numeri espressi dal ministro sconfessano le preoccupazioni delle Associazioni agricole nelle audizioni in Commissione Agricoltura. Ma di fatto sono dati poco veritieri, se l'export è diminuito come ci conferma anche Confindustria”.

Lo dichiara la deputata e capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, Antonella Forattini intervenendo in replica al ministro Lollobrigida durante il Question Time alla Camera.

“Insomma tante parole e nessuna misura concreta per difendere gli spazi di mercato e di redditività che le imprese italiane stanno cercando di conquistarsi. Neanche un euro!  Le imprese del vino, della pasta e dei formaggi, compresi i pecorini di cui nessuno parla mai, vivono nella incertezza”, sottolinea la parlamentare dem. “Era lo scorso 8 aprile quando Meloni annunciava un piano di recupero di 25 miliardi per
sostenere le imprese colpite dai dazi. Oggi il piano è scomparso insieme alle risorse. Quindi meno propaganda e più certezze”, conclude Forattini.

 

04/11/2025 - 14:18

“La maggioranza continua a ostacolare il regolare corso della giustizia.
 Dopo aver impedito l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano nel caso Almasri, oggi tenta, in modo del tutto improprio, di estendere lo ‘scudo giudiziario’ anche al capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Bartolozzi.
 Questo nuovo intervento rappresenta l’ennesimo tentativo di interferire con il lavoro della magistratura e conferma la gravità di quanto accaduto nei giorni in cui il Governo si è adoperato per liberare un criminale acclarato, responsabile di crimini e violenze gravissime.
 Un comportamento che offende la giustizia e mina la credibilità delle istituzioni. 
Siamo di fronte a una responsabilità politica enorme: la maggioranza vuole impedire che emerga la verità.
 Ma la verità deve venire alla luce, perché nessuno — nemmeno il Governo — può considerarsi al di sopra della legge.”
Così Antonella Forattini e Federico Gianassi, rispettivamente capogruppo del Partito Democratico in Giunta per le autorizzazioni e Commissione Giustizia della Camera, commentano il voto di oggi della Giunta, con cui la maggioranza - con il voto contrario delle opposizioni - ha chiesto alla Camera di sollevare un conflitto di attribuzioni per estendere a Bartolozzi lo scudo giudiziario.

15/10/2025 - 14:19

“È stato importante il voto favorevole dell’Aula sulle diverse mozioni presentate per dare un segnale forte alla Commissione europea e per sostenere il mondo agricolo. Sono mozioni che hanno in comune il fatto di non accettare il fondo unico di programmazione della PAC e il taglio delle risorse voluto dalla Commissione. È necessaria una Politica Agricola Comune giusta e finanziata, che rimetta al centro il reddito degli agricoltori, la dignità del lavoro e la lotta al caporalato. Una PAC che premi chi produce davvero e chi assume con contratti regolari, chi investe nella qualità della produzione e nel benessere animale”. Lo dichiara la deputata e capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, Antonella Forattini presentando la mozione dem sulla PAC.
“La PAC - continua la parlamentare – oggi, nel silenzio generale, rischia di essere smantellata anche a causa di chi, in Europa, avrebbe dovuto difendere gli interessi del nostro Paese e non l'ha fatto. Mi riferisco a Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, che non ha mosso un dito per evitare che le politiche agricole tornassero ai margini delle politiche europee e venissero tagliati 8 miliardi dei fondi destinati all'Italia: anche la sua stessa maggioranza ha tranquillamente confermato che non conta nulla.”.
“Nel frattempo il governo continua con la propaganda fatta da annunci roboanti: il ministro Lollobrigida, con Coltivitalia, promette un miliardo per l'agricoltura senza un euro vero e un crono-programma reale mentre il provvedimento è fermo alla Ragioneria di Stato. In altre parole nessun sostegno per gli agricoltori e le aziende in crisi. Coltivitalia è un titolo vuoto in una campagna elettorale permanente, un campo lasciato incolto”, conclude Forattini.

09/10/2025 - 16:05

“Dal primo gennaio 2026 la pasta italiana rischia di essere colpita negli Stati Uniti da un super dazio del 120%. È un dato drammatico, che avrà un impatto pesantissimo sulla nostra economia e in particolare su un settore strategico come quello agroalimentare”. Lo dichiara Antonella Forattini, capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura della Camera, commentando la sua interrogazione al governo depositata in commissione.

“L’Italia – evidenzia l’esponente dem - esporta circa il 60 per cento della pasta prodotta, e una quota significativa di questa va proprio negli Stati Uniti. Se non si interviene subito, il nostro comparto rischia un colpo durissimo, con gravi conseguenze anche sull’occupazione e sull’intera filiera produttiva. A oggi non abbiamo visto un euro delle risorse che il ministro Lollobrigida aveva annunciato per il piano ‘Coltiva Italia’. Solo propaganda, nessun fatto concreto”.

“La nostra richiesta – conclude Forattini - è chiara: il governo Meloni deve stanziare subito fondi a compensazione dei dazi già in vigore e attivarsi in sede europea per difendere un prodotto simbolo del Made in Italy. Lo abbiamo ribadito in commissione e lo chiederemo di nuovo in occasione della legge di bilancio. Senza un intervento immediato, l’intero comparto della pasta, che produce ogni anno oltre 4 milioni di tonnellate, non riuscirà a reggere l’urto di un dazio così pesante, con effetti disastrosi per migliaia di lavoratori e per le nostre imprese”.

 

09/10/2025 - 11:31

Il caso Almasri non è solo una vicenda giudiziaria, ma un banco di prova per la credibilità delle nostre istituzioni e per il rispetto della legalità internazionale”. Lo dichiara Antonella Forattini, deputata del Partito Democratico, intervenendo in Aula durante la discussione sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni che ha proposto di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano per la vicenda del rilascio del generale libico Almasri.

“La decisione del governo di espellere Almasri in Libia, ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità e crimini di guerra, ha impedito la sua consegna alla giustizia internazionale. Non si è trattato di un errore tecnico – ha spiegato l’esponente dem – ma di una scelta politica consapevole, maturata ai massimi livelli dell’esecutivo, in violazione degli obblighi internazionali dell’Italia. La Costituzione prevede che l’autorizzazione a procedere sia negata solo se il ministro ha agito per tutelare un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o un preminente interesse pubblico. In questo caso, nessuna di queste condizioni sussiste. Non vi era alcun pericolo concreto per la sicurezza nazionale, né un’urgenza che giustificasse la mancata cooperazione con la Corte penale internazionale”.

“Ancora una volta – ha concluso Forattini – il Parlamento è stato esautorato e sfregiato. Non si può invocare la sicurezza nazionale per coprire una violazione del diritto internazionale. Concedere l’autorizzazione a procedere non significa emettere una condanna, ma riaffermare un principio fondamentale: nessun ministro è al di sopra della legge. La giustizia internazionale non è un optional, ma un dovere morale e giuridico. In democrazia, la forza dello Stato non risiede nella paura, ma nella fedeltà alla legge e alla Costituzione”.

 

08/10/2025 - 15:55

“A pochi mesi dal suo annuncio, il disegno di legge “Consolidamento e sviluppo del settore agricolo”, ribattezzato “Coltivitalia”, non è altro che carta straccia. Presentato dal Governo il 24 luglio come collegato agricolo alla legge di bilancio, rilanciato in pompa magna dal ministro Lollobrigida a fine agosto per un impegno economico di un miliardo, si è perso nei meandri del Mef, in un rimpallo con la Ragioneria. Nell’imbarazzo dei rappresentanti del Governo e dei parlamentari di maggioranza, oggi abbiamo sollevato la questione in Commissione Agricoltura della Camera, senza ricevere risposte adeguate. Ora leggiamo che nel Dpfp, che anticipa la prossima manovra di bilancio, verrà riproposto il collegato. È lo stesso scomparso nel nulla? Sarà diverso perché dovrà rispondere ad alcune criticità che nel frattempo sono emerse? Nel Documento discusso oggi, sul quale abbiamo espresso parere contrario nel silenzio generale, tra i temi da affrontare con urgenza nella legge finanziaria non sono contemplati i contraccolpi dei dazi sul comparto agroalimentare italiano, a cominciare dalla crisi del grano. Un comparto già duramente colpito dalla annunciata decisione della Commissione Europa di inglobare le risorse della Pac nel Fondo Unico Europeo che ricomprende le politiche di coesione, con dotazione ridotta di 8 miliardi di euro.
Se queste sono le premesse, si prefigura un’insopportabile presa in giro per gli operatori e una pessima legge di bilancio per il comparto agricolo, nonostante il soccorso della rimodulazione delle risorse Pnrr, utile peraltro a risanare i contenziosi dei contratti di filiere, bloccati nei tribunali”
Così la capogruppo democratica in commissione agricoltura alla Camera, Antonella Forattini.

07/10/2025 - 13:31

«I dazi imposti da Trump sulla pasta italiana, che potrebbero schizzare al 107% a partire da gennaio 2026, rischiano di rivelarsi l’ennesimo colpo mortale per il nostro settore agroalimentare, un settore che questo governo sembra incapace di difendere. Mentre Salvini si limita a invocare “interlocuzioni con gli USA” e a riporre speranze nel lavoro dei colleghi ministeriali, il tempo stringe. Servono azioni concrete e immediate per tutelare le nostre imprese, le filiere agricole e le migliaia di posti di lavoro a rischio. L’Italia non può accettare delocalizzazioni forzate che getterebbero sul lastrico intere famiglie, in un Paese dove il governo Meloni continua a ignorare la povertà. Questo governo ha ribattezzato un ministero “Made in Italy” senza però tradurre il nome in politiche reali a sostegno delle nostre imprese. È ora di agire, prima che sia troppo tardi.» Così la capogruppo democratica in commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini che conclude” i dazi di Trump sono una sciagura ma Salvini irresponsabilmente li protegge”.

06/10/2025 - 14:49

Più che sovranità alimentare è sottomissione a Trump
“Se confermato, il rincaro del 107%, frutto della somma tra il dazio del 15% già in vigore e la maxi tariffa aggiuntiva, applicata dal Dipartimento del Commercio Usa che accusa arbitrariamente le aziende italiane di dumping, travolgerà uno dei prodotti simbolo del Made in Italy, la pasta italiana, che proprio negli USA ha il suo secondo più importante mercato di riferimento”. Lo dichiara Antonella Forattini, capogruppo Pd in commissione Agricoltura di Montecitorio, firmataria insieme ai componenti Pd della commissione Agricoltura, di una interrogazione al ministro Lollobrigida sulle misure che il governo intende adottare per tutelare la pasta italiana dalla minaccia americana del super dazio.

“È arrivato il momento che il Ministro metta in pratica la tutela della sovranità alimentare che ha voluto richiamare nella denominazione del dicastero, ma che per ora è soltanto una sterile etichetta. Più che sovranità, finora abbiamo visto sottomissione e debolezza verso l’amico Trump”, aggiunge Forattini.

“L’impatto sui consumatori americani fra l’altro sarebbe immediato; il costo di un piatto di pasta raddoppierebbe, spingendo le famiglie verso prodotti “Italian sounding”, ovvero imitazioni prive di qualità ma camuffate da italiane. Una deriva che, oltre a ingannare i consumatori, minerebbe il lavoro e gli investimenti di un’intera filiera”, conclude la capogruppo dem.

 

19/09/2025 - 20:26

“Dopo le parole di Giovanni Donzelli che invitano Ilaria Salis a rinunciare all’immunità parlamentare per affrontare i procedimenti giudiziari a suo carico, Donzelli voterà contro l’immunità che cercano Nordio, Piantedosi e Mantovano? Perché se non è così, saremmo in presenza  del classico doppiopesismo ipocrita della destra, feroce contro i nemici e servile verso gli amici. La coerenza non può essere a intermittenza: chi la invoca per gli altri deve praticarla anche per sé” così una nota della capogruppo democratica nella giunta per le autorizzazioni Antonella Forattini.

17/09/2025 - 11:11

“Il riferimento fatto oggi dal ministro Piantedosi al caso Cecilia Sala è del tutto fuoriluogo: parliamo infatti di una vicenda che nulla aveva a che vedere con la Corte penale internazionale e che non è in alcun modo paragonabile al caso del torturatore Almasri”. Lo dichiara la capogruppo democratica nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, Antonella Forattini.

“Ancora una volta il ministro cerca di trovare giustificazioni al ricatto al quale il governo ha deciso di cedere. Cambiare continuamente le carte in tavola, rendere sempre più confusa e opaca la ricostruzione dei fatti e costruire una verità a posteriori e su misura per coprire un atto grave che ha fatto perdere credibilità al Paese. È grave e irrispettoso nei confronti del Parlamento che queste nuove versioni arrivino tramite interviste televisive e non nelle sedi istituzionali – come la Giunta per le autorizzazioni o l’Aula – dove invece avrebbe dovuto riferire la verità.

Non comprendiamo perché il ministro non abbia detto subito ciò che il governo ha poi inserito nelle memorie depositate. Continuare a modificare la narrazione li ha resi poco credibili e imbarazzanti. Il Parlamento merita chiarezza e rispetto: chiediamo che il governo si assuma fino in fondo le proprie responsabilità e dica una volta per tutte la verità sul caso Almasri”.

 

12/09/2025 - 17:56

“Ancora una volta i vertici del governo scelgono la via della fuga. Il ministro Nordio, che non perde occasione di rilasciare dichiarazioni sui giornali, in televisione e in ogni intervista, quando è chiamato a rispondere davanti alla Giunta per le autorizzazioni, di fronte al Parlamento, si sottrae. Non ha il coraggio di metterci la faccia. Non è un atto formale, è un atto politico: si tratta dell’ennesimo segnale di mancanza di rispetto verso il Parlamento e verso i cittadini. Di fronte a una vicenda grave come il caso Almasri, Nordio, Piantedosi e Mantovano scelgono di inviare una memoria scritta, evitando il confronto diretto, il dibattito, le domande” così la capogruppo democratica in giunta per le autorizzazioni a procedere Antonella Forattini.

11/09/2025 - 15:12

«Quanto emerge oggi dagli atti ufficiali della Camera dei deputati sulla seduta di ieri della Giunta delle autorizzazioni a procedere sul caso Almasri è di una gravità senza precedenti. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha mentito al Parlamento e agli italiani quando ha sostenuto che la scarcerazione di Almasri fosse stata una scelta autonoma della magistratura. L’istruttoria del Tribunale dei ministri dimostra invece che vi fu una precisa strategia del Governo, concordata nelle riunioni del 19 e 20 gennaio, fondata sul “mancato intervento” del Ministero della Giustizia: una scelta politica che ha reso inevitabile la liberazione del criminale libico. È altrettanto evidente che la successiva espulsione di Almasri non fu il frutto di un automatismo tecnico, come fatto intendere da Meloni, ma l’esito di un piano deciso a tavolino, con tanto di volo già predisposto prima ancora della scarcerazione. In quella riunione del 20 gennaio – a cui parteciparono ministri, sottosegretari e i vertici dei nostri apparati di sicurezza – si discusse consapevolmente di come non intervenire per lasciare che la Corte d’Appello disponesse la liberazione, così da poter poi procedere all’espulsione. Siamo davanti a una menzogna inaccettabile da parte della Presidente del Consiglio. Per questo chiediamo che venga immediatamente a riferire in Parlamento: la trasparenza è un dovere, non un optional” conclude Antonella Forattini, capogruppo democratica in Giunta delle autorizzazioni a procedere commentando gli atti sul caso Almasri, che da oggi sono disponibili nei resoconti ufficiali della Camera.

 

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