04/07/2024 - 14:04

Inaccettabile proseguire i lavori dell’aula su abuso di ufficio

“Apprendiamo dalla stampa che il Cdm di ieri ha inserito nel DL Carceri, con decretazione d'urgenza, una nuova fattispecie penale: il peculato per distrazione. Di fatto il governo interviene per restringere la portata dell'abrogazione dell'abuso d'ufficio che stiamo discutendo in queste ore e siamo prossimi a votare in Aula e lo fa con un provvedimento d’urgenza”. Lo dichiara il deputato dem Federico Gianassi, Capogruppo Pd in Commissione Giustizia, intervenendo a Montecitorio sull'ordine dei lavori nella discussione del decreto carceri.

“A un anno dall'approvazione del disegno di legge sull'abuso di ufficio – continua Gianassi - il Pd continua a dire che l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio lascia sacche di impunità nel nostro Paese perché rende penalmente irrilevante l'abuso di potere del pubblico funzionario per procurare un vantaggio a sé o a altri o per discriminare un cittadino. Nonostante le critiche al provvedimento anche da parte di esponenti della maggioranza, Nordio aveva dato rassicurazioni dicendo che il nostro ordinamento non avrebbe subito ripercussioni. Invece Nordio è corso ai ripari con una norma penale urgente dentro un decreto che tocca altri temi a poche ore dal voto definitivo della Camera sull’abuso di ufficio. Quale motivi hanno indotto Nordio a questo intervento urgente? Perché non ha avuto il coraggio di presentarsi alla Camera e presentare un emendamento al testo in corso di esame? Guarda caso la parte che tornerebbe a vivere della norma penale sarebbe proprio quella relativa alle responsabilità degli amministratori comunali. Altro che tutela per i sindaci, qui siamo davanti ad un cortocircuito inaccettabile. Procedere oggi con i lavori del Parlamento in assenza di quanto approvato dal Cdm è una forzatura inaccettabile.”

02/07/2024 - 21:03

Gianassi e Mauri: Delmastro non ha voluto spiegare, lo faccia Nordio

“Perché i prefetti potranno ridimensionare la portata delle misure interdittive anti-mafia?” Lo chiedono il capogruppo democratico nella commissione Giustizia di Montecitorio, Federico Gianassi, e il responsabile nazionale sicurezza del Pd, Matteo Mauri, a seguito del voto in commissione alla Camera della riformulazione di un emendamento proposto dal gruppo parlamentare di Forza Italia a firma Calderone e Patriarca con parere favorevole del Governo. “Visto che il sottosegretario Del Mastro non ha risposto alle nostre domande, chiediamo al ministro Nordio di spiegare le ragioni per cui governo e maggioranza hanno voluto in tutti i modi modificare il codice antimafia con un emendamento più volte riformulato e inserito nel disegno di legge in materia di sicurezza urbana. Leggiamo che i prefetti potranno escludere nell’interdittiva anti-mafia alcuni divieti, valutazione oggi rimessa ai giudici. Sono noti gli effetti di questa norma? Quali sono le ragioni di questo intervento? A noi sembra un pericoloso arretramento.”

27/06/2024 - 16:02

“Siamo ancora in tempo, il governo si fermi. Il disegno di legge in tema di sicurezza urbana contiene norme sbagliate e pericolose. Siamo nella fase di voto sugli emendamenti, ma la maggioranza sembra voler andare avanti: nuovi reati, criminalizzazione della resistenza passiva, galera per le donne incinte e per le madri con neonati. Stiamo assistendo da tempo ad una strategia del governo in materia di sicurezza e giustizia totalmente fallimentare. Al contrario degli annunci del ministro Carlo Nordio, che aveva pubblicamente detto che l’introduzione di nuovi reati non produce maggiore sicurezza, il governo sta continuando a sfornare reati su reati. Se questo provvedimento diventerà legge non risolverà i problemi presenti nelle città italiane, restringerà le libertà e non portando alcun risultato positivo indurrà il governo, anziché ad ammettere l’errore, ad adottare ulteriori provvedimenti ancora più restrittivi: finiremmo in una spirale perversa e pericolosa che deve essere subito fermata” dichiara il deputato e capogruppo Pd in commissione Giustizia Federico Gianassi.

17/06/2024 - 17:45

"Rifinanziare il 'decreto Franceschini' che ha permesso fino ad oggi l'acquisto di libri da parte delle biblioteche per promuovere la lettura quale strumento di integrazione ed inclusione sociale”: è quanto chiedono i deputati del Pd Federico Gianassi, Irene Manzi e Simona Bonafè depositando una interrogazione parlamentare al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“Questa misura introdotta dal precedente esecutivo con la Legge di Bilancio 2022 è stata infatti inspiegabilmente cancellata dal governo Meloni nonostante abbia portato molteplici benefici; ha infatti aumentato notevolmente l’offerta delle biblioteche e sostenuto autori e librerie territoriali (dove vengono acquistati i volumi) che rappresentano un fondamentale presidio culturale e sociale”, sottolinea Federico Gianassi.

07/06/2024 - 12:02

“A che ora si dimette Signorelli?” Lo chiede il capogruppo democratico nella commissione giustizia della camera, Federico Gianassi sottolineando “la gravità del contenuto delle intercettazioni da cui emerge una relazione consolidata tra il portavoce del ministro dell’agricoltura e ambienti della criminalità  organizzata. Frasi antisemite e deliranti, rigurgiti di fascismo, sprezzo per le istituzioni, esultanza per l’assoluzione di un boss - aggiunge Gianassi - tutto questo non può passare inosservato. Lollobrigida rimuova immediatamente Signorelli da un incarico che non può più assolvere, la sua presenza al ministero  è un disvalore per le nostre istituzioni”.

29/05/2024 - 17:29

Serracchiani, Gianassi, Bazoli e Verini: siamo al baratto, ddl è il prezzo che Meloni paga per tenuta governo

“Il disegno di legge Costituzionale sulla riforma delle carriere è un duro colpo all’autonomia e all’indipendenza della magistratura. Dopo il premierato e l’autonomia differenziata, il ddl Nordio è il prezzo che la Meloni paga a Forza Italia per la tenuta del governo. Siamo all’ennesimo baratto: la Costituzione viene sfregiata e sacrificata per un patto di potere” è dura la reazione del Partito democratico alla riforma costituzionale approvata oggi dal Consiglio dei ministri. La responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani e i capigruppo nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, e dell’antimafia Walter Verini aggiungono: “il ddl Nordio non risolve i problemi della giustizia, anzi li aggrava perché indebolisce la magistratura compromettendone autonomia e indipendenza. La separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati requirenti – sottolineano i dem - non è necessaria, poiché la separazione delle funzioni esiste già. La separazione delle carriere rischia invece di trasformare i pm in una sorta di super poliziotti o, al contrario, li rende subordinati al potere esecutivo. Quanto all’Alta Corte, così come formulata, rischia di essere un pasticcio. Il testo presenta infatti molte contraddizioni e scelte non condivisibili. In particolare siamo contrari al sorteggio per i due Csm e per l’Alta corte, che sminuiscono la professionalità dei magistrati riducendo il loro ruolo a una questione di fortuna piuttosto che di merito. Più che in presenza di una riforma della giustizia assistia

29/05/2024 - 15:02

“La metropolitana di superficie fra Prato e l’aeroporto di Firenze è una opportunità straordinaria: promuove il diritto alla mobilità, snellisce e decongestione i flussi di traffico e riduce le emissioni nocive di un territorio vasto con un’alta densità abitativa. L’obiettivo per i prossimi mesi sarà quello di incalzare il governo per reperire, di concerto con la Regione Toscana ed i comuni interessati, le risorse pubbliche necessarie per realizzare una infrastruttura che potrebbe dare un impulso decisivo alla crescita del sistema produttivo ed occupazionale locale ed alla qualità della vita dei cittadini”:

Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana, Marco Furfaro, capogruppo In Commissione Affari sociali, Marco Simiani, capogruppo in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Federico Gianassi capogruppo in Commissione Giustizia.

23/05/2024 - 17:48

“Ci siamo opposti a una insopportabile forzatura, ovvero la compressione dei termini per andare in Aula su un provvedimento che riguarda sicurezza e giustizia che il governo voleva portare all'attenzione del Parlamento solo a fine propagandistico vista la vicinanza con le elezioni europee. Abbiamo conquistato due settimane. Non sono tante, ma è un tempo utile per modificare questo provvedimento che è radicalmente sbagliato nel merito. Tocca sicurezza e giustizia e non fa né sicurezza, né giustizia”. Così il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, intervistato per i profili social dei deputati Pd.

“Non ci sono – ha aggiunto l’esponente Pd - investimenti sulle forze dell'ordine. Non ci sono investimenti sul comparto giustizia. Quando tutti sappiamo che abbiamo bisogno di più presenza nel territorio, di agenti delle forze dell'ordine per svolgere una funzione preventiva rispetto alla commissione dei reati”.

“Anche tutti i nuovi reati che vengono creati con questo provvedimento – ha concluso Gianassi - sono pericolosi, non offrono sicurezza e criminalizzano il dissenso come la criminalizzazione della resistenza passiva. Noi siamo una democrazia matura, non si può criminalizzare il dissenso. Si fa sicurezza senza criminalizzare il dissenso. Per questo presentiamo 100 emendamenti per cambiare radicalmente questo testo, che ad oggi, è sbagliatissimo”.

14/05/2024 - 20:41

“L’intervento del governo che introduce nel provvedimento sulla cybersicurezza il potere dell’ispettorato del ministero della giustizia di fare controlli invasivi sulle indagini e’ estremamente pericoloso. Il contrasto e la prevenzione degli accessi abusivi alle banche dati e’ importante e su questo c'è un lavoro del Parlamento e delle commissioni competenti perché occorre fare il massimo sforzo per costruire un sistema impermeabile agli accessi abusivi alle banche dati. Ma di fronte a questa consapevolezza e al lavoro che è in corso, questo intervento a gamba tesa dell'esecutivo e’ pericoloso perché il governo stabilisce che l'ispettorato di vigilanza del ministero, un organo amministrativo del ministero della Giustizia, che è un organo politico, può effettuare attività di verifica sulle prescrizioni in materia di sicurezza e quindi regolarità di accesso alle banche dati che attiene di fatto al lavoro della polizia giudiziaria e della procura nella fase di indagini che sono segrete”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo dem in commissione Giustizia, durante il dibattito sul provvedimento per la Cybersicurezza.

“Stiamo parlando – ha concluso Gianassi - dell'accesso disposto dalla polizia giudiziaria per conto della Procura della Repubblica durante le indagini penali, che sono segrete e riservate. Ovvero, si consente a un organo amministrativo alle dipendenze dell'organo politico, di effettuare un compito, un ruolo, di esercitare un potere estremamente delicato. Ciò in presenza di un ministero della Giustizia il cui sottosegretario è sotto processo per violazione della segretezza, e di questa maggioranza che ha scatenato l'inferno sulla vicenda pugliese, dove presidente di Regione e sindaco non sono nemmeno indagati, ma tace di fronte a quello che avviene in Liguria. Se permettete, per noi non esiste alcuna fiducia rispetto a questo governo e quindi a maggior ragione siamo contro questa norma”.

18/04/2024 - 14:50

“Dal governo l’ennesimo atto vergognoso contro Firenze, questa volta contro la tramvia. La destra ha bocciato un mio atto collegato al decreto PNRR  con il quale chiedevo, nelle prossime manovre di bilancio, il ripristino dei 30 milioni di euro relativi alla realizzazione della prima tratta della linea 4 della tramvia, la Leopolda-San Donnino, definanziati con la legge di bilancio 2024-2026. Questo tratto di tramvia è fondamentale perché unisce un quartiere più periferico con il centro della città, snellisce il traffico e migliora la qualità dell’aria.
Peraltro, la destra nei mesi scorsi a parole aveva promesso che non avrebbe disperso queste risorse destinate alla tramvia ma quando votano dicono no dimostrando di preferire traffico e smog alle tramvie.
Il sistema tramviario di Firenze è un’infrastruttura per la mobilità ecologica e puntuale della città metropolitana, ha cambiato la vita dei fiorentini e di chi vive la città ogni giorno. La tramvia merita di essere difesa, non contrastata. Noi continueremo a batterci per questo” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

09/04/2024 - 17:28

“Come al solito tanta confusione e grandi contraddizioni sui temi della giustizia. Il disegno di legge a firma Nordio è stato licenziato in consiglio dei ministri ormai quasi un anno fa, ancora non è legge e oggi apprendiamo a mezzo stampa che ci sarebbe una frenata voluta direttamente dalla Premier. Noi abbiamo già spiegato perché siamo fortemente contrari rispetto a questo provvedimento che è dannoso, però qui siamo di fronte all’ennesimo balletto della maggioranza. E Nordio ha fatto tanti proclami ma i risultati stanno a zero e spesso vanno in direzione opposta alle sue promesse. Tutto questo mentre servirebbero investimenti e assunzioni urgenti che invece mancano”. Lo dichiara Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.

06/04/2024 - 16:17

“Era il segreto di Pulcinella: lo sapevano tutti da prima che ottenesse il prestigioso paracadute di direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte a Napoli gentilmente offertogli dal ministro della Cultura Sangiuliano. Oggi finalmente è ufficiale: Eike Schmidt è il candidato sindaco della destra e la prima cosa che fa è attaccare la nostra candidata del centrosinistra. Sara Funaro indicata in maniera monarchica? Vien da ridere: Funaro è stata scelta qui a Firenze dalla nostra comunità senza interferenze romanocentriche. Schmidt invece è stato scelto nei palazzi romani occupati dalla destra che ha l’unico obiettivo di abbattere Firenze.
Ora però viene il bello e non vediamo l’ora di sfidarli per mostrare alle fiorentine e ai fiorentini due modelli radicalmente diversi di città. Funaro negli ultimi 10 anni ha vissuto ogni metro della nostra città, servendola come assessora, mentre Schmidt nei 10 anni da direttore degli Uffizi è stato presentissimo nelle comparsate mediatiche e televisive, ma non si è mai affacciato nei nostri quartieri. Sara Funaro corre senza paracadute solo per amore di Firenze, Schmidt per assecondare la sua vanità con una poltrona bella e comoda dove tornerà in caso di sconfitta. E se mai decidesse di dimettersi dal museo di Napoli lo aspetterebbe un nuovo paracadute in qualche altro museo italiano.
Da molti mesi noi siamo in cammino per difendere la bellezza e la dignità di Firenze, da oggi siamo ancora più determinati al fianco di Sara Funaro per costruire insieme alle fiorentine ed i fiorentini la città di domani” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

03/04/2024 - 18:40

“Passano da 10 a 69 i Teatri della Toscana che verranno dichiarati monumento nazionale. Si tratta di un riconoscimento che premia la tradizione artistica, drammaturgica, operistica e musicale della Regione e valorizza edifici storici di grande valore culturale ed architettonico. Si tratta del frutto del lavoro del Pd fatto in Aula che ha imposto al governo di inserire dei nuovi criteri nella legge e di conseguenza di allargare il numero dei teatri riconosciuti”.

Lo dichiarano i deputati Pd eletti in Toscana, Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Laura Boldrini, Marco Furfaro, Arturo Scotto e Christian Di Sanzo, sull’emendamento approvato oggi dall’Aula di Montecitorio alla Legge sui Teatri storici italiani che ha incluso tutte le strutture con almeno 100 anni di età.

LISTA PARZIALE

Teatri della Toscana inseriti nel testo di legge in Commissione:

1.    il Teatro Petrarca di Arezzo;

2.    il Teatro Signorelli di Cortona;

3.    il Teatro del Maggio musicale fiorentino di Firenze;

4.    il Teatro Verdi di Firenze;

5.    il Teatro comunale del Giglio di Lucca;

6.    il Teatro Guglielmi di Massa;

7.    il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca);

8.    il Teatro Verdi di Pisa;

9.    il Teatro Manzoni di Pistoia;

10.  il Teatro dei Rinnovati di Siena;

LISTA PARZIALE

Teatri della Toscana inseriti nel testo di legge in Aula:

11.  Teatro dell'Accademia dei Ricomposti di Anghiari

12.  Teatro dei Dovizi di Bibbiena

13.  Teatro della Società filodrammatica di Bucine

14.  Teatro comunale Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra

15.  Teatro comunale di Castiglion Fiorentino

16.  Nuovo Teatro Comunale di Bagno a Ripoli

17.  Teatro Regina Margherita di Barberino Val d'Elsa

18.  Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo

19.  Teatro Manzoni di Calenzano

20.  Teatro Dante Carlo Monni di Campi Bisenzio

21.  Teatro Garibaldi di Figline Valdarno

22.  Teatro Goldoni di Firenze

23.  Teatro Niccolini di Firenze

24.  Teatro dell'Affratellamento di Firenze

25.  Teatro della Pergola di Firenze

26.  Teatro di Cestello di Firenze

27.  Teatro di Rifredi di Firenze

28.  Teatro degli Animosi di Marradi

29.  Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa

30.  Teatro Società Filarmonica Giuseppe Verdi di Tavarnelle Val di Pesa

31.  Teatro degli Industri di Grosseto

32.  Teatro dei Concordi di Roccastrada

33.  Teatro Castagnoli di Scansano

34.  Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima

35.  Teatro Carlo Goldoni di Livorno

36.  Teatro dei Vigilanti di Portoferraio

37.  Teatro Solvay di Rosignano Marittimo

38.  Teatro comunale di Pietrasanta

39.  Teatrino di Vetriano di Vetriano di Pescaglia

40.  Teatro Politeama di Viareggio

41.  Teatro Animosi di Carrara

42.  Teatro della Rosa di Pontremoli

43.  Teatro Francesco di Bartolo di Buti

44.  Teatro Marchionneschi di Guardistallo

45.  Teatro comunale di Lajatico

46.  Piccolo Teatro della Soffitta di Pisa

47.  Teatro De Larderel di Pomarance

48.  Teatro dei Coraggiosi di Pomarance

49.  Teatro Persio Flacco di Volterra

50.  Teatro Yves Montand di Monsummano Terme

51.  Teatro Mauro Bolognini di Pistoia

52.  Teatro Mascagni di Popiglio

53.  Teatro Metastasio di Prato

54.  Teatro Politeama di Prato

55.  Teatro dei Varii di Colle di Val d'Elsa

56.  Teatro del Popolo di Colle di Val d'Elsa

57.  Teatro degli Astrusi di Montalcino

58.  Teatro Poliziano di Montepulciano

59.  Teatro della Società dei Concordi di Montepulciano

60.  Teatro della Grancia di Montisi

61.  Teatro del Popolo di Rapolano Terme

62.  Teatro Comunale Ciro Pinsuti di Sinalunga

63.  Teatro Comunale degli Oscuri di Torrita di Siena

64.  Teatro Comunale Vittorio Alfieri di Castelnuovo Garfagnana

65.  Teatro Comunale Cristoforo Colombo a Valdottavo di Borgo a Mozzano

66.  Teatro del Popolo di Castelfiorentino

67.  Teatro della Misericordia di Vinci

68.  Teatrino della Villa Medicea di Poggio a Caiano

69.  Teatro Argentina di Camaiore

27/03/2024 - 14:51

"il CdM ha approvato l'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato, non curandosi minimamente delle critiche che erano state avanzate nei giorni precedenti. 
I test non erano contenuti nella legge delega, ne’ nello schema di decreto approvato in prima battuta dal governo. Csm, organo costituzionale, scavalcato e tanti dubbi su procedure, tipologie di domande, obiettivi perseguiti. In materia di giustizia servono investimenti e assunzioni, non continue prove di forza dettate da settarismo ideologico che alimentano scontri, suscitano preoccupazioni e dimenticano cittadini e imprese, ai quali invece il sistema dovrebbe dedicare ogni energia". Lo dichiara Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.

26/03/2024 - 15:07

“È stato un intervento a gamba tesa, come avviene spesso da parte del governo, che usa la clava e il furore ideologico sui temi della giustizia: un gravissimo sbaglio perché a rimetterci per questo stile sono gli italiani ai quali le istituzioni nazionali dovrebbero assicurare piuttosto una giustizia giusta, investimenti e assunzioni” così il capogruppo democratico nella Commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi, in merito alla proposta del governo che introduce i test attitudinali per la professione del magistrato. “Questa misura non era contenuta nello schema sottoposto alle camere e al parere del Csm e questo è molto grave perché viene scavalcato un organo costituzionale. Del resto – conclude - il cambiamento è radicale e si porta dietro molte questioni aperte e nebulose su cui è fondamentale andare a fondo: come saranno fatti questi test, da chi e cosa si andrà a indagare?”

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