“Non si faccia spallucce davanti al grido d’allarme lanciato da tutti e 26 i presidenti della Corti d’Appello italiani sulla proposta di legge in materia di prescrizione. Le corti di appello hanno evidenziato il rischio che la nuova normativa, non accompagnata da norme transitorie, ingeneri il caos negli uffici giudiziari.
Anche noi da tempo denunciamo, purtroppo inascoltati, che un altro intervento in materia di prescrizione - il quarto in soli sei anni - rischia di produrre confusione in un sistema già fragile.
Inoltre, le corti di appello, pur provate da significative carenze di organico, si sono organizzate per dare attuazione alla riforma Cartabia entrata in vigore solo due anni fa e i risultati che lo stesso ministero della Giustizia ha pubblicato in materia di riduzione dei tempi del processo sono finalmente lusinghieri. Infine, c’è il rischio di perdere i 3 miliardi di risorse del PNRR per il comparto della giustizia, collegati alle riforme già fatte.
Di fronte a tutti questi rischi per ora dal governo e maggioranza non sono arrivate risposte perché prevale il furore ideologico che vuole fare della prescrizione una bandiera. Le imprese ed i cittadini italiani hanno bisogno di una giustizia efficiente, non di una giustizia sottoposta alle ideologie” dichiara il deputato Federico Gianassi, capogruppo dem in Commissione Giustizia.
Le nuove norme introdotte dal governo Meloni nel decreto Migranti sono chiaramente incostituzionali perché ledono il diritto di difesa. In particolare è inaccettabile la riduzione dell’uso dell’istituto del gratuito patrocinio a spese dello Stato, misura che colpisce gli avvocati, soprattutto i più giovani, e scoraggia la difesa. Altrettanto grave è la cancellazione del diritto all’onorario per l’avvocato in caso di rigetto del ricorso. Oltre che comprimere illegittimamente i diritti dei migranti, appare evidente che l’obiettivo vero del governo sia di scoraggiare la difesa. È un attacco intollerabile all’avvocatura.
Così Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera.
Dichiarazione di Federico Gianassi, deputato Dem
“Alla nostra denuncia di avere tagliato 30 milioni di euro destinati alla realizzazione delle tramvie di Firenze, il ministro dei Trasporti ha fatto seguire un imbarazzato silenzio. Ora, dopo giorni, risponde ammettendo il taglio e afferma che non ci sono risorse per fare tutto e che ne sono state messe ulteriori per la metropolitana di Milano. Che le risorse pubbliche non siano infinite è chiaro a tutti, finalmente anche a Salvini, proveniente da anni di tante promesse irrealizzabili. Però, a maggior ragione, se le risorse non sono infinite, il governo non può sprecarle come sta facendo per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Rimettano i soldi dove servono, come per la tramvia di Firenze. La città è stanca di subire danni da chi sta governando il Paese”. Così il deputato dem Federico Gianassi.
“Nel ddl sicurezza norma per farlo pagare con prelievo dal lavoro dei detenuti”
“È aberrante la proposta contenuta nel ddl sicurezza, presentato dal governo, secondo cui i fondi negati in legge di bilancio per il fondo per le vittime dell’usura e delle vittime di mafia dovrebbero essere trovati con un prelievo forzato del 5 per cento sugli stipendi dei detenuti che lavorano dentro e fuori dal carcere. In pratica il governo si disimpegna in modo vergognoso sul finanziamento di un fondo che ha un valore sociale ed etico lasciando che sia finanziato dal lavoro dei detenuti”. Lo dichiarano la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani e il capogruppo in commissione Giustizia Federico Gianassi.
“Si cerca di affrontare un tema molto importante, ancora una volta – aggiungono - , penalizzando gli ultimi e negando uno dei principi fondanti della nostra Costituzione e cioè che la pena ha principalmente il fine rieducativo e del reinserimento sociale. Auspichiamo che il Ministro Nordio finanzi adeguatamente il fondo delle vittime, senza ricorrere però a questa previsione, peraltro contraria a quanto egli stesso affermato sin qui”.
“Depositato al Senato l’emendamento per ripristinare i 30 milioni di euro per realizzare la tramvia di Firenze, già stanziati da tempo, ma che il governo Meloni ha cancellato con la Legge di Bilancio”: è quanto dichiara il deputato del Partito Democratico Federico Gianassi annunciando che il Pd ha presentato a Palazzo Madama, a prima firma Dario Parrini, la correzione alla Manovra per reinserire tutti i finanziamenti annullati.
“L’operazione della destra è inaccettabile nel merito e nel metodo. Chiediamo con forza che Firenze non venga ancora una volta penalizzata e ci appelliamo anche ai senatori della maggioranza eletti in Toscana affinchè sottoscrivano l’emendamento e contribuiscano a restituire alla città le risorse ingiustamente sottratte”: conclude Federico Gianassi.
"Il governo Meloni taglia 30 milioni di euro già stanziati per il 2024 per realizzare la tramvia di Firenze. Si tratta di risorse già assegnate, ma sottratte con la manovra di Bilancio come si legge nelle sue pieghe e in particolare nelle Tabella 10 del ministero delle Infrastrutture e Trasporti allegata alla Manovra. Pensano al Ponte sullo Stretto e tagliano sulle tramvie? Il governo Meloni ha un problema con la città di Firenze? Prima i 55 milioni persi per lo stadio e non ripristinati al contrario di quanto fatto per Venezia e ora altro taglio di risorse che spettano a Firenze? Pretendiamo che le risorse siano subito riassegnate alla città e con i colleghi del Partito Democratico del Senato, dove pende l’esame del provvedimento, presenteremo un emendamento in tal senso".
Lo dichiara il deputato Pd, Federico Gianassi, deputato Pd.
“Eliminare l’obbligatorietà del rinvio della pena per le donne incinte e con figli piccoli, fino a un anno, sarebbe un atto che colpisce in modo grave i diritti dei bambini. Una conferma, purtroppo, dell’assurdità con la quale la destra affronta un tema così delicato per la vita dei minori a cui ci opporremo con tutte le forze, anche in considerazione del fatto che oggi le donne incinte che delinquono vengono inserite in case protette e non vanno libere in giro. Allora perché questo accanimento?”.
Lo affermano la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani e il capogruppo dem in commissione Giustizia Federico Gianassi.
“Con l’affossamento della nostra proposta di legge sulle detenute madri – aggiungono gli esponenti del Pd -avevamo già visto l’irrazionalità dell’azione di governo e maggioranza. Ora temiamo che si voglia procedere su una strada sbagliata e pericolosa. Tutto questo dopo nemmeno 24 ore da quando Nordio ha detto ‘meno carcere’. Ancora una volta, il governo di cui è ministro della Giustizia lo smentisce e in galera vuole mandarci anche le donne incinte”.
“Il governo disinveste nella giustizia. Al di là dei tanti annunci roboanti che peraltro evocano temi divisivi e promuovono posizioni contraddittorie e confusionarie, questo governo si sta caratterizzando per il disimpegno economico in materia di giustizia. I fondi del PNRR non sono presidiati e con la spericolata manovra sulla prescrizione rischiano di essere perduti. Con il bilancio 2023 sono stati fatti tagli al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e anche con la manovra 2024 si continua sulla strada del depotenziamento degli investimenti. Lo stesso per l’ufficio del processo, per il quale non non arrivano interventi di stabilizzazione. Anche la nostra proposta di lavorare per la riduzione dei costi energetici negli uffici giudiziari è stata respinta dal governo e non se ne capisce davvero il motivo. I cittadini meritano una giustizia veloce ed efficiente: per ottenerla serve un importante impegno l di fondi, il resto sono chiacchiere che non servono a migliorare il sistema. Anche per la manovra di bilancio solleciteremo cambiamenti alla linea assunta dal governo” dichiara il deputato Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia.
“Nella legge di Bilancio dovranno essere inserite, dopo una attenta e capillare ricognizione dei danni, le risorse per la ricostruzione ed i risarcimenti per la Toscana ma occorre un decreto legge urgente per rendere immediatamente operative norme fondamentali per famiglie, imprese ed enti locali. Sulla sospensione dei mutui è già intervenuto tempestivamente il Presidente Giani ma rimangono scadenze che vanno posticipate. Ci riferiamo innanzitutto alla sospensione dei versamenti tributari ed amministrativi, come le bollette o le cartelle esattoriali, e la proroga degli adempimenti a carico dei comuni interessati. E’ altrettanto fondamentale garantire da subito un sostegno economico al reddito per lavoratori autonomi ed attivare ammortizzatori sociali per i dipendenti delle aziende colpite. Chiediamo per questo alla premier Meloni una convocazione urgente del Consiglio dei Ministri”. Così i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Arturo Scotto, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“Oggi il ministero della Giustizia, come avevamo già segnalato con una conferenza stampa, ci informa che in Italia si sta riducendo la durata dei processi e, allo stesso tempo, si sta accelerando l'abbattimento dell'arretrato, in linea con gli obiettivi del Pnrr concordati con l’Europa. Bene, molto bene. Ma allora, visto che questi dati sono il frutto delle riforme fatte nella scorsa legislatura, a cominciare da quella Cartabia sulla improcedibilità che il governo vuole affondare, ci chiediamo: perché modificarle mettendo a rischio i fondi del Pnrr, ad esempio con la nuova riforma della prescrizione? Queste riforme sono vittima del loro furore ideologico? Sembra quasi che l’analisi scientifica sia sostituita da un approccio volutamente di parte, la parte peggiore che non lavora per il bene del Paese”.
Lo dichiarano i parlamentari dem Debora Serracchiani responsabile Giustizia del Pd, i capigruppo nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, il capogruppo in commissione Antimafia, Walter Verini e la senatrice Anna Rossomando, vice presidente del Senato.
“Se governo e maggioranza sono davvero interessate a superare le criticità del sistema delle responsabilità che gravano sui sindaci, lo si faccia senza indugiare oltre. Ancora una volta, oggi, l’Aula è stata chiamata a votare un ordine del giorno nel quale si affermano obbiettivi generici, non si sa a quando, di rivedere il sistema delle responsabilità. Inutile richiamare la separazione dei poteri tra amministratori e magistratura o concetti astrusi come prevedibilità e evitabilità. Per quanto infatti il tema sia complesso, il punto è molto semplice: si tratta di rivedere una volta per tutte il Testo Unico degli Enti Locali, laddove all’art. 50 si prevede una responsabilità esclusiva in capo ai sindaci. Si accolga la proposta del Partito democratico presentata come proposta di legge al Senato e già oggetto anche di un voto favorevole alla camera su una nostra risoluzione e si scriva nero su bianco che della gestione, come già prevedono le regole del gioco, non rispondono i sindaci che hanno una responsabilità politica. Se questo non viene fatto continueremo a dire che il sistema delle responsabilità in capo agli amministratori è ossessivo, ma nulla cambierà e loro continueranno a rispondere ingiustamente di tutto ciò che accade nel loro territorio. Se su questo punto la maggioranza è disponibile, basta prendere le proposte del Partito democratico e farne legge” dichiara il deputato Pd Federico Gianassi in merito all’ordine del giorno a firma Costa votato oggi dall’aula.
Dichiarazione di Federico Gianassi e Devis Dori, capigruppo Pd e Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Giustizia della Camera
“Abbiamo anche oggi sollecitato il presidente della Commissione Giustizia a disporre le audizioni dei nomi che il governo ha designato per il ruolo di garante dei detenuti e delle persone private della libertà personale. Trattandosi di un organo importante che agisce su un ambito così delicato e sensibile come il carcere, riteniamo assolutamente necessario, prima dell’espressione del parere della Commissione, l’audizione dei soggetti individuati per un approfondimento serio e rigoroso. Domani in ufficio di Presidenza ci verrà data una risposta, ma un rifiuto sarebbe inspiegabile e inaccettabile” dichiarano i deputati Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, e Devis Dori, capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra in Commissione Giustizia.
"Basta attacchi ai giudici da parte del governo. Oggi sotto attacco del governo è finito il tribunale di Firenze. Secondo il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro il giudice di Firenze, che ha bocciato il rimpatrio in Tunisia del richiedente asilo in Italia, “esonda” dalle proprie prerogative e non potrebbe verificare se il paese di provenienza è sicuro o meno. Ognuno pensi a fare bene il proprio mestiere. Il governo faccia il governo e lasci invece ai giudici il compito di scrivere ordinanze e sentenze. Basta a delegittimazioni, interferenze, attacchi contro giudici che stanno svolgendo il loro lavoro" dichiarano in una nota congiunta Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera, e Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd.
“La destra nega da un anno ai comuni geotermici delle province di Pisa, Grosseto e Siena milioni di euro di royalties già previsti dalla legge. Ancora una vola la maggioranza ha bocciato l’atto che avrebbe permesso ingenti risorse aggiuntive nei confronti di territori marginali ad oggi ancora gravemente penalizzati. Si tratta peraltro di risorse totalmente a carico delle imprese energetiche e non dello Stato”: è quanto dichiarano i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli, sull’ordine del giorno del Partito Democratico al Decreto Asset a prima firma di Rachele Scarpa, respinto oggi, giovedì 5 ottobre, dall’Aula di Montecitorio.
“Non solo da mesi il governo Meloni si sta colpevolmente dimenticando di emanare il decreto attuativo di una norma approvata nella scorsa Legislatura, ma ancora una volta la maggioranza ha addirittura ribadito che questo atto non è necessario, né urgente. Quello che colpisce è il voto contrario anche di tutti i deputati eletti in Toscana nel centrodestra ed in particolare nei comuni geotermici: non sappiamo se siano in malafede o soltanto superficiali. Quello che sappiamo è che i cittadini non sono ingenui e si ricorderanno di questa vergogna alle prossime elezioni amministrative locali del 2024”: concludono.