“Nella prossima legge di bilancio il PD proporrà emendamenti al governo per invertire la rotta e ricominciare a mettere più risorse in sanità ed investire in salute. Il rischio che la salute non sia più un diritto garantito è enorme soprattutto se non verrà fermata l'autonomia differenziata che favorisce la qualità della vita di pochi a scapito di molti”. Così il deputato dem Gian Antonio Girelli a seguito del settimo rapporto Gimbe presentato oggi al Senato.
“Come emerge dal report Gimbe – continua il parlamentare - il SNN rischia l'implosione in termini di capacità di garantire il diritto universale alla cura consegnando al mercato privato l’offerta sanitaria”. “È inaccettabile che 4,5 milioni di persone rinuncino alle cure così come è inaccettabile il calo dell'investimento in prevenzione”, conclude Girelli.
“Il problema delle liste d’attesa non è un problema strettamente politico ma è un problema di sanità pubblica; è un problema che tocca da vicino tutti gli italiani, tutti i cittadini che hanno bisogno di accedere a delle cure per le quali restano in attesa mesi poiché non vi è disponibilità di posti.
In molte Regioni e in alcune aree l’attesa di queste prestazioni tende all’infinito, come nel caso della neuropsichiatria infantile, per citare un esempio.
Il governo continua imperterrito a rimanere silente di fronte ad un problema reale che a distanza di mesi ancora non è stato risolto. Ma soprattutto rimane silente di fronte agli avvertimenti che medici infermieri personale sanitario personale ospedaliero associazioni di categoria puntualmente manifestano.
Non sono stati stanziati fondi sufficienti anzi quei pochi denari stanziati direi che sono scarsissimi e il dl liste d’attesa è stato un flop. Noi del Partito Democratico vorremmo sapere quando e quali sono i tempi affinché si possano ridurre queste liste d’attesa”. Lo dichiara Gian Antonio girelli Deputato del PD membro della commissione Affari Sociali della Camera.
“Non un euro versato per le liste d’attesa e per la sanità in generale e questi sono i risultati. Oggi sulla stampa apprendiamo che sulle liste d’attesa i decreti sono ancora al palo. Un governo totalmente incompetente , incapace, e che non si preoccupa della salute dei cittadini. Un piano voluto dal governo senza risorse stanziate e con la maggior parte dei decreti attuativi ancora al palo. È una vergogna. Il governo invece di continuare ad aumentare pene inutili dovrebbe preoccuparsi maggiormente della salute di cittadini”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli Deputato del PD.
"Da lombardo e da appartenente ad una cultura politica che ha una grande considerazione dell'autonomia penso che uno dei motivi per cui il giudizio del Pd e non solo è fortemente negativo è che questo provvedimento è la negazione della vera autonomia. Autonomia a mio giudizio è il riconoscimento del ruolo dei territori, dei comuni, nella capacità di avere degli obiettivi nazionali ed europei che vengono costruiti attraverso la lettura e la responsabilizzazione dei territori. Autonomia significa mettere assieme e non dividere. Non è creare dei piccoli potentati come le Regioni ma ci deve essere unità soprattutto su alcuni argomenti, penso all'energia, mercato internazionale, ambiente, sanità. Il covid non ci ha insegnato niente rispetto ad una frammentazione regionale insostenibile". Lo ha detto il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, intervistato a Montecitorio.
ddl voto in condotta del governo mortifica gli studenti
"A quanto pare il Governo ed alcuni ministri lo zero in condotta non lo applicano a loro stessi. Questo provvedimento è una lettura dei bisogni della scuola piuttosto datata. La scuola ha bisogno di tante cose, maggiori risorse, maggiore valorizzazione del personale insegnante, di un maggior contatto e colloquio tra scuola e famiglia. Bisogna intervenire laddove ce n'è più bisogno, dove i ragazzi hanno più difficoltà e disagi, non si possono bollare i ragazzi con un giudizio che tende ad escluderli, e questo non vuol dire giustificare comportamenti aggressivi o situazioni di violenza, ma è altro rispetto al voler usare il metodo del voto per affrontare il tema della scuola e della condotta. Bisogna poi saper distinguere caso per caso, ma soprattutto avere come obiettivo primario della scuola il recuperare chi sta indietro, dare a ciascun ragazzo la possibilità, non stigmatizzarlo attraverso un voto, che mortifica le persone". Lo ha detto il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, intervistato a Montecitorio.
Ddl valutazione studenti altro duro colpo alla scuola da parte della maggioranza
“La scuola non può basarsi su un principio di ordine e disciplina imposto; sanzioni, trattare gli studenti come persone da tenere sotto controllo, ricondurli a delle regole imposte, ma deve essere il luogo in cui far nascere e suscitare l’amore verso il rispetto delle regole, verso lo stare assieme, verso l’accettarsi nelle proprie diversità.
A tal proposito vorrei ricordare al collega Iaria che non è stato bello che abbia dimenticato l’ex ministro Sangiuliano nella sua pagella di valutazione perché bisogna includere sempre tutti e non lasciare qualcuno fuori.
Penso e credo che quando si parla di scuola bisognerebbe avere il massimo dell’attenzione, bisognerebbe misurare le parole e capire bene che cosa si sta decidendo. Con questo provvedimento noi diamo un ulteriore colpo alla scuola già in crisi. C’è solo una necessità: ascoltare famiglie, insegnanti, studenti e mettere le risorse necessarie per fare funzionare al meglio grazie”. Lo ha detto in aula il deputato del PD Gian Antonio girelli intervenendo in discussione sul ddl di revisione sulla valutazione degli studenti.
“La Dengue è una malattia di origine virale causata da quattro virus molto simili tra loro e viene trasmessa attraverso la puntura di una zanzara che abbia in precedenza già punto una persona già infettata dal virus. La sintomatologia nella fase iniziale è analoga a quella di altre patologie virali e può essere asintomatica, sintomatica, severa o grave. La Dengue, a causa dei cambiamenti climatici, si è estesa anche in Europa. In Italia nel 2023 sono stati confermati 347 casi di Dengue, tutti associati a viaggi all’estero e ad aprile 2024 l’Istituto Superiore di Sanità conferma 117 casi nei primi mesi dell’anno. Uno strumento fondamentale per la prevenzione è il vaccino tetravalente di Takeda, approvato da EMA il 5 dicembre 2022 e da AIFA il 23 febbraio 2023. La prevenzione tramite vaccino è essenziale perché ad oggi non esiste una terapia specifica per chi abbia contratto la Dengue. Tuttavia, è necessario intervenire con ulteriori misure, a maggior ragione ora che il rischio è ancora controllabile e non si è sotto la stretta dell’emergenza”. Così il deputato dem Gian Antonio Girelli, componente della commissione Affari Sociali, annuncia la presentazione in commissione della risoluzione, a sua firma, sul contrasto e la prevenzione della Dengue.
La risoluzione contiene una serie di punti su cui il Pd intende impegnare il governo. E' lo stesso Girelli a riassumerli: “attivarsi in coordinamento con le Regioni e le Provincie autonome, per realizzare misure di prevenzione efficaci ed efficienti, in particolare relativamente alla necessità di vaccinare la popolazione in misura massiccia e costante. A mettere in atto campagne di informazione che evidenzino il rischio crescente della malattia e la necessità della vaccinazione, unico rimedio sicuro al momento. Prevedere – prosegue l’esponente dem – misure per garantire la tutela vaccinale degli italiani che vivono e lavorano in Paesi dove la Dengue è endemica, in modo da limitare l’insorgere di focolai nel momento in cui un cittadino italiano rientri nel nostro Paese. E infine – conclude Girelli - adottare misure per aggiornare in tempi rapidi l’ultimo Piano Nazionale di prevenzione, e prevedere misure normative di spesa volte ad assicurare uniformità di cura per tutto il Paese”.
“C'è scarsa consapevolezza da parte del governo su cosa significhino le parole liste d'attesa e l'impatto che hanno sui cittadini italiani: parliamo di 10 milioni di prestazioni sanitarie inevase e di 4 milioni di persone che vi rinunciano nell'impossibilità di accedere in tempi utili o perché non hanno risorse per rivolgersi al privato. Questa situazione non nasce con il governo Meloni, ma si acuisce con questo esecutivo per mancanza di risposte concrete, per la carenza di personale sanitario, per la scarsa interconnessione dei 21 sistemi territoriali, per la presenza del privato convenzionato solo nelle zone di maggiore 'mercato' e non in tutti i territori”. Lo dichiara il deputato dem Gian Antonio Girelli intervenendo in Aula sulle misure urgenti per la riduzione delle liste di attesa.
“Nel decreto – continua Girelli - esistono molti aspetti che non vengono trattati come il maggiore investimento nella medicina di iniziativa e la soluzione del problema della medicina difensiva che va contro i pazienti e i medici 'scaricabarile' perché isolati da carenza normativa e impauriti dalle tante cause giudiziarie. Per eliminare le liste d'attesa, si incominci a garantire le risorse necessarie per il Ssn, si smetta con la propaganda e si facciano funzionare per davvero i sistemi regionali. Avete messo su un binario morto la legge Schlein, ora cominciate a dare risposte concrete”.
“Benvenuti nella giungla delle case. Con l'approvazione del 'condono Casa' si abbandonano le speranze di rilancio dell'edilizia sociale e della soluzione dei problemi per il sostegno degli alloggi agli studenti e alle famiglie sotto sfratto. In compenso si strizza l'occhio alla rendita immobiliare e al mercato senza regole con la possibilità per le persone più ricche di fare quello che vogliono della loro abitazione”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Gian Antonio Girelli dopo l'approvazione in Aula del Dl Salva Casa.
“Il decreto – fa notare Girelli - contiene solo misure metriche, al limite dell'invivibile, che permettono di vivere in scatole di 20 metri quadrati servizi igienici compresi. Così mentre i ricchi possono ingrandirsi l'immobile a loro piacimento, le famiglie meno abbienti sono costrette a vivere secondo il modello asiatico dei tuguri. Il governo con il suo populismo lascia come eredità la ricchezza urbanistica per pochi”.
“È un vero e proprio schiaffo in faccia alla libera del governo quello che è arrivato ieri dalla conferenza delle Regioni” così in una nota il deputato democratico, Gian Antonio Girelli, componente della commissione Affari sociali della Camera, che ribadisce come: “il decreto liste d’attesa non è la risposta ai problemi della sanità italiana. Lo abbiamo detto con forza in queste settimane, ma la maggioranza non ha voluto darci ascolto e anzi ha bocciato la legge Schlein che chiedeva più investimenti e maggiore occupazione nel settore. Oggi siamo al paradosso - conclude Girelli - chiedono più autonomia ma si infastidiscono se le Regioni fanno sentire la loro voce”.
“È un vero e proprio atto di ribellione contro il governo. E a renderlo ancora più forte è che arriva dalla conferenza delle regioni che prende le distanze dalla linea di Palazzo Chigi e mette nell’angolo il ministro Schillaci che viene, di fatto, sfiduciato” così in una nota il deputato democratico, Gian Antonio Girelli, componente della commissione Affari sociali della Camera, che sottolinea come: “il decreto liste d’attesa non è la risposta ai problemi della sanità italiana. Lo abbiamo detto con forza in queste settimane, ma la maggioranza non ha voluto darci ascolto e anzi ha bocciato la legge Schlein che chiedeva più investimenti e maggiore occupazione nel settore. Una considerazione politica però va fatta, mentre la maggioranza approva l’autonomia le regioni bocciano la linea del governo perché non prevede finanziamenti: Meloni, Tajani e Salvini dovrebbero trarne le conclusioni”.
Presentata interrogazione PD al Ministro della Salute su piano pandemico
“Apprendiamo a mezzo stampa che il Governo sarebbe in procinto di varare un nuovo piano anti pandemia che stralcerebbe completamente il precedente, quindi dpcm, lockdown, obblighi vaccinali e quant’altro, il che significherebbe distruggere tutto quel che di buono finora è stato fatto solamente per un gioco di potere, per dare il contentino ad una certa parte politica. La stessa stampa evidenzia un braccio di ferro tra i tecnici del ministero della salute a cui spetterebbe l’ok finale e tra le Regioni. A questo punto chiediamo dei chiarimenti al ministro della Salute affinché spieghi come realmente stiano andando le cose”. Lo dichiara il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, primo firmatario di una interrogazione al ministro della salute per sapere “ se il ministro sia a conoscenza di quanto esposto e cosa intenda fare per evitare che il nuovo piano pandemico diventi uno strumento non di prevenzione, ma di rischio per la diffusione di una pandemia”.
“Il governo - aggiunge Girelli - pare che si stia orientando verso una modalità di azione che sembra più interessata ad attaccare i precedenti governi, piuttosto che predisporre azioni efficaci per contrastare possibili nuove pandemie. Ad esempio - secondo quanto riporta la stampa - quando si parla di vaccini il piano in via di approvazione affermerebbe che i vaccini approvati e sperimentati risultano misure preventive efficaci contraddistinte da un rapporto costo beneficio significativamente favorevole ma che non possono essere considerati unici elementi di contrasto ai patogeni infettivi. È evidente che un tale approccio da parte del governo risulterebbe molto pericoloso soprattutto in caso di un’emergenza pandemica, quindi è necessario un immediato chiarimento da parte del ministro della salute”, conclude Girelli.
La maggioranza ha bocciato il mio ordine del giorno al dl Coesione che chiedeva il coinvolgimento del Terzo settore. Non riconoscere la necessità di un confronto in cabina di regia con il Terzo settore significa non riconoscere una realtà che fattura 80 miliardi, il 5% del Pil, più 900.000 addetti, 4 milioni di volontari, 375.000 identità. Ma ancor di più vuol dire aver dimenticato il ruolo da loro svolto durante la pandemia, non solo utile, ma indispensabile. Con buona pace dei principi di sussidiarietà e di coprogettazione spesso enunciati e mai praticati. Siamo difronte ad un governo che tende a chiudersi per decidere da solo, dividendo Paese e società.
Così il deputato Pd della commissione Affari sociali della Camera, Gian Antonio Girelli.
“L’assessore Bertolaso ha fatto una uscita davvero infelice e inadeguata al suo ruolo. Questa destra di governo è impreparata e pensa che chiedendo scusa risolve tutto. Ma sicuramente non i problemi degli italiani”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli, deputato Pd.
“Una brutta pagina di storia parlamentare, ma soprattutto una brutta pagina per i cittadini e le cittadine italiani che non vedranno versato un euro per le liste d’attesa, per le strutture sanitarie, per la prevenzione. La bocciatura della legge Schlein significa un arretramento in campo sanitario e della salute rispetto a tutti gli altri paesi europei. Se anche la corte dei conti è intervenuta significa che siamo un paese ancora molto arretrato rispetto agli standard europei. E a maggior ragione in un momento così in cui l’Italia dovrebbe avere un peso in Europa la bocciatura di una legge che aumenterebbe gli investimenti in un settore importante come la sanità è un brutto segnale da parte del governo italiano”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli, deputato Pd e membro della commissione Affari sociali di Montecitorio.