“Abbiamo chiesto in ufficio di presidenza della commissione Difesa una informativa del ministro Crosetto su quanto sta accadendo nel Mar Rosso. Riteniamo molto grave per l’assetto geopolitico dell’Italia e dell’Europa quanto sta accadendo”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“Chiediamo una informativa urgente del Governo sulla situazione di tensione nel Mar Rosso a seguito degli attacchi degli Houthi a navi mercantili. Quel che sta accedendo in quell’area così delicata sia per gli equilibri geopolitici sia per la sicurezza dei traffici marittimi e del commercio da e verso l’Europa, preoccupa il nostro sistema Paese. Anche alla luce delle altre guerre che rischiano di destabilizzare l’intero Medio Oriente. Il Governo riferisca in tempi rapidi nelle commissioni competenti”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alessandro Alfieri e Stefano Graziano, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Esteri - Difesa del Senato e capogruppo in commissione Difesa di Montecitorio.
“La situazione internazionale è molto preoccupante poiché da una parte il conflitto Russia Ucraina, dall’altro Israele Gaza a cui si aggiunge l’attacco di questa notte nel Mar Rosso, stanno mettendo a rischio i confini dell’Europa. Un’Europa che non c’è; quello che manca non è il sostegno all’Ucraina, ma manca una iniziativa diplomatica per la pace da parte del Governo italiano. E manca una difesa comune europea”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, ospite di Coffee Break su La7.
“La giunta Solinas in Sardegna ha avuto una gestione disastrosa, soprattutto riguardo alla Sanità e alle Infrastrutture; quindi ora dobbiamo coalizzarci tutti insieme per mettere in campo una iniziativa di cambiamento. Il Partito democratico ha sempre avuto al suo interno un grande dibattito, ma oggi deve prevalere la logica del cambiamento, dell’unità, e creare una condizione reale per battere il centrodestra. Il punto oggi non sono i nomi, ma i temi su cui confrontarsi. C’è bisogno di un passo in avanti e uno scatto molto forte da parte della coalizione di centrosinistra”. Lo ha detto Stefano Graziano, deputato Pd, ospite di Coffe Break su La7.
“La posizione del Pd è chiara e netta: sostegno a Kiev e all’Ucraina senza alcun indugio. Abbiamo chiesto un’azione diplomatica più forte per la pace e per un protagonismo più forte dell’Europa e del Governo italiano, cosa che non è avvenuta nell’ultimo anno, motivo per il quale il Pd non ha votato la risoluzione di maggioranza ma ha votato la propria.
La nostra risoluzione prevede sia sostegno militare che umanitario all’Ucraina per il raggiungimento di una pace giusta e sicura”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, ospite di Agorà Rai Tre.
Governo alleato di Orban cosa intende fare in Europa?
"Partiamo dal 4 febbraio 2022: c'è un aggressore, la Russia e c'è purtroppo un aggredito, l'Ucraina. Poi con le elezioni americane e quel che sta accadendo in Israele e Gaza lo scenario è cambiato. Ma noi del Pd dal primo istante senza se e senza abbiamo condannato l'invasione russa. Il Governo Draghi è intervenuto dando immediatamente sostegno all'Ucraina. E c'è bisogno di noi, dell'Italia e dell'Europa, perché la Russia invadendo l'Ucraina ha rotto un elemento fondamentale, quello dell'articolo 51 della carta delle Nazioni Unite. Ma dov'è l'Europa in questa vicenda? L'Europa manca e manca un protagonismo dell'Italia; un ruolo che si poteva costruire in modo diverso a partire già da un anno fa, con una forte azione diplomatica verso il processo di pace. Ma questo manca. Manca anche la prospettiva del governo italiano su come intervenire e come fare per ripristinare una pace giusta e duratura. Dobbiamo lavorare verso una difesa comune europea, questo è fondamentale per arrivare ad avere un processo di ricostruzione uniti.
Dobbiamo lavorare per costruire una condizione affinché ci sia una pace giusta e sicura. Non possiamo omettere che la grande difficoltà di questo governo nasce anche dal fatto che l'alleato principale di questo governo è Orban, che ostacola l'Europa e per questo abbiamo presentato la nostra mozione, che voteremo sostenendo il popolo ucraino senza se e senza ma e con cui chiediamo un'azione diplomatica forte ma soprattutto cosa intenda fare il Governo. E' necessario sostenere il popolo ucraino anche umanitariamente. Oggi siamo a 18 milioni di ucraini che hanno bisogno di assistenza sanitaria e umanitaria, in pratica siamo arrivati alla metà della popolazione ucraina". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo in discussione generale sulle comunicazioni del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Militanti neofascisti, con le braccia tese, si sono radunati davanti alla vecchia sede del MSI, scandendo all’unisono il grido "Presente". Una manifestazione inaccettabile che va contro i principi fondamentali di tolleranza e rispetto. Commemorare tre giovani del Fronte della Gioventù uccisi 46 anni fa non giustifica un gesto che evoca simboli associati a ideologie estremiste e discriminatorie. Inizialmente, ho pensato potessero essere frammenti di un passato lontano, ma sono di ieri.
Chiunque non condanni apertamente gesti di matrice fascista, nazista o razzista è complice. Opinioni divergenti sono legittime, ma l'antifascismo è il punto di partenza irrinunciabile. Altrimenti, ci troviamo di fronte a un problema serio, sia culturale che politico. Basta con le mezze misure, serve una condanna netta e decisa da parte del governo e della presidente Giorgia Meloni”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“Responsabilità di editori ed imprenditori non possono ricadere sui lavoratori. In particolare oggi sono qui a fianco dei giornalisti della Dire per dire no a licenziamenti e sospensioni. Non vogliamo che cessi una cosi peculiare ed importante attività di informazione svolta da giornalisti preparati e dediti alla professione. L’editore riapra tavolo di confronto con sindacati e il governo si attivi velocemente per risolvere la questione”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai, a margine del sit in alla Dire questa mattina.
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd Vigilanza
Le parole del presidente Mattarella sul pluralismo dell’informazione devono rappresentare per tutti noi una bussola irrinunciabile. Non c’è democrazia se la voce è una sola . Il pluralismo è condizione essenziale per una democrazia solida e matura. Non possiamo quindi far finta di nulla nel momento in cui molti operatori dell’informazione vivono in una condizione di precarietà e difficoltà . Rivolgiamo ancora a tutti i giornalisti della Dire la nostra solidarietà e il nostro impegno affinché la loro vertenza trovi uno sbocco positivo.
Chiedo ai vertici Rai e in particolare modo ai direttori dei Tg nazionali di non oscurare la vicenda di Biella. C’è bisogno di chiarezza su una storia che è grave e che coinvolge un deputato armato, un deputato che vuole sottrarsi al test della polvere da sparo coprendosi dietro l’immunità.
Lo scrive su X Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di vigilanza Rai.
#pozzolo: al peggio nn c’è mai fine. Un deputato di fdi va armato alla festa del sottosegretario alla giustizia del mastro e ferisce una persona. Cara presidente Meloni spieghi come mai un suo deputato gira armato a capodanno!
“La Camera ha approvato all’unanimità un ordine del giorno alla legge di Bilancio presentato dal Pd per rendere stabile il finanziamento di due milioni di euro annui all’Istituto degli Studi Filosofici e l’Istituto Croce di Napoli a partire dal 2026. Pensiamo sia un fatto molto rilevante, un segnale di attenzione a Napoli e a istituzioni che hanno contribuito da sempre allo sviluppo culturale della città”.
Lo dichiarano i deputati democratici, Roberto Speranza, Arturo Scotto, Marco Sarracino, Piero De Luca, Enzo Amendola, Stefano Graziano e Toni Ricciardi.
“Un generale dovrebbe spendere il suo tempo al servizio del Paese per il quale ha giurato fedeltà, anziché chiedersi a ogni piè sospinto se candidarsi o meno con la Lega alle elezioni politiche. E’ il tempo che ci siano delle conseguenze alla continua presa in giro di Vannacci”.
Lo scrive sui social il capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano.
“Come facciamo a fare un piano industriale se non abbiamo chiarezza delle risorse? Lo dico non in una logica polemica, ma perché mi preoccupo dell'azienda. Penso ci voglia un forte e serrato confronto col governo perché il rischio che in realtà l'azienda vada in enormi difficoltà è molto alto. Nel 2025, se non venisse confermato un ulteriore finanziamento, che per ora non c'è, la Rai avrà un miliardo e 100 milioni di indebitamento. Noi dobbiamo scegliere se il servizio pubblico è utile o non è utile, perché se è utile, e questa è la battaglia del Partito Democratico, ovviamente vanno aggiunte le risorse per poter fare il servizio pubblico. Questa domanda deve essere fatta prima dell'audizione del 18 gennaio, prima del piano industriale. La Rai rischia di non avere una posizione strutturale per la trasformazione in digital media company, perché ci vogliono degli investimenti molto consistenti”. Lo ha detto il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza, durante le audizioni dell’amministratore delegato Rai Roberto Sergio e il direttore generale Rai Giampaolo Rossi.
“Sulla vicenda del pluralismo - ha concluso Graziano - e del comportamento di Rai News in questo fine settimana, abbiamo chiesto di audire il direttore e vorremo capire qual è la posizione dei vertici. E sulla vicenda di ‘Domenica In’, non potete rispondere che un parlamentare è un opinionista. Ritengo sia uno scempio che un parlamentare della Repubblica si faccia definire opinionista. Vi chiedo la cortesia, se su queste cose possiamo evitare di prenderci in giro io ve ne sarei grato perché è un'offesa per la Rai rispondere così”.
“Nelle loro audizioni in commissione di Vigilanza Rai l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno posto una serie di questioni di importante rilievo.
Per questo motivo abbiamo chiesto un aggiornamento dei lavori della Commissione perché la vicenda Rai è molto complessa e c’è bisogno di più tempo per la discussione. Non è certo in 40 minuti che si possono esaudire temi così rilevanti”.
Lo ha detto il deputato democratico Stefano Graziano, capogruppo in Commissione Vigilanza Rai.