“L’ennesimo rinvio nell’apertura del nuovo svincolo della A30 a Maddaloni è un fatto molto grave e del tutto incomprensibile per un territorio che attende da anni un’infrastruttura strategica per la viabilità, la sicurezza e lo sviluppo economico. Le notizie di stampa che parlano di ulteriori slittamenti, dovuti al mancato completamento delle verifiche protocollari da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, confermano una situazione che richiede massima chiarezza e interventi immediati.
Per questa ragione ho presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti per conoscere le motivazioni puntuali dei ritardi, capire se vi siano criticità tecniche o organizzative negli uffici competenti e sapere quale sia la nuova tempistica prevista per la piena messa in esercizio dell’opera. È indispensabile inoltre che il MIT valuti procedure accelerate per scongiurare ulteriori slittamenti e garantire finalmente l’apertura del casello entro tempi certi.
Il territorio di Maddaloni, le amministrazioni locali e le rappresentanze sociali chiedono risposte da troppo tempo. Non è accettabile che un’infrastruttura completata resti inutilizzata a causa di passaggi burocratici non risolti. Serve trasparenza, efficienza e un impegno concreto affinché episodi simili non si ripetano più”. Lo dichiara in una nota Stefano Graziano, deputato Pd e capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio che ha presentato una interrogazione al Mit.
“Altro che stabilità, il Governo Meloni si sta distinguendo come uno degli esecutivi che più hanno alimentato fibrillazioni istituzionali nella storia della Repubblica. Gli attacchi quotidiani alla Presidenza della Repubblica, alla Corte dei Conti, alla Magistratura, alla stampa e perfino all’apparato militare rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Siamo profondamente preoccupati per la deriva che questa legislatura sta assumendo: un clima in cui Presidente del Consiglio e ministri sembrano ritenere di poter esercitare il potere oltre i confini posti dalle regole democratiche, mettendo a rischio equilibri e garanzie che costituiscono l’ossatura della nostra democrazia” così una nota del capogruppo in commissione difesa della Camera, Stefano Graziano a margine della conferenza europea dei parlamenti della difesa europea commentando le dichiarazioni di Giorgia Meloni su Cavo Dragone.
«Siamo di fronte a un attacco al Quirinale senza precedenti da parte di Fdi. La situazione è politicamente gravissima. Colpisce la totale opacità delle ricostruzioni pubblicate da La Verità: fonti non chiare, materiali anonimi, comunicazioni di provenienza incerta. C’è da preoccuparsi altro che richieste di scuse. Ma il punto politico, forse, è un altro: questa operazione sembra servire soltanto a coprire i grandi fallimenti della politica economica del governo Meloni. Le preoccupazioni espresse dall’Unione Europea, da Bankitalia, da Confindustria e dal mondo del lavoro e produttivo parlano chiaro. L’esecutivo non sta proteggendo le nostre imprese, nemmeno sul fronte internazionale, come dimostra l’incapacità di affrontare il tema dei dazi imposti da Trump. In questo quadro, stupisce che Meloni continui a sostenere che il suo governo garantirebbe “stabilità” al Paese. Che tipo di stabilità sarebbe mai quella in cui assistiamo a conflitti istituzionali senza precedenti? Nel mirino, negli ultimi mesi, sono finiti il Quirinale, la Corte dei conti, la Ragioneria dello Stato, la magistratura, la stampa, il servizio pubblico radiotelevisivo: tutti presìdi democratici che devono poter agire con piena autonomia.
Stiamo attraversando una fase in cui il governo sembra considerare ogni controllo, ogni istituzione indipendente, come un ostacolo da attaccare. È una deriva pericolosa, che mina la credibilità dell’Italia e la qualità della nostra democrazia.» Così Stefano Graziano, capogruppo del partito Democratico in commissione difesa alla Camera.
DAL PD SOLO INTERVENTI CONCRETI PER AIUTARE FAMIGLIE E GIOVANI
“Cirielli parla di una Campania che non esiste. Chi vive davvero questa regione sa bene che in questi anni sono stati fatti interventi concreti per i giovani: trasporto pubblico gratuito per tutti gli universitari fuori sede, migliaia di corsi di formazione per disoccupati e inoccupati, sostegni mirati per aprire nuove imprese, bandi e agevolazioni per chi vuole costruirsi un futuro qui.
Di quale “assistenzialismo ai giovani” parla Cirielli? Questo non è mero assistenzialismo, ma si tratta di strumenti che hanno dato a molti ragazzi la possibilità di formarsi, lavorare, mettersi in gioco. È facile lanciare accuse senza conoscere i problemi reali delle famiglie che cercano solo di dare un’opportunità ai propri figli.
Ricordo, inoltre, che molte delle misure che oggi Cirielli critica sono state votate anche da esponenti che fino a pochi giorni fa sedevano nella maggioranza regionale e che ora sono nella sua coalizione.
La Campania risponderà alle urne a questa propaganda superficiale e contraddittoria. I cittadini non si faranno prendere in giro”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato del Pd e capogruppo in commissione Difesa della Camera.
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro della Cultura per chiedere la sospensione immediata del progetto che prevede l’abbattimento integrale di 750 lecci lungo la storica ‘via d’acqua’ della Reggia di Caserta. È necessario fare piena chiarezza su un intervento che rischia di compromettere per decenni la prospettiva vanvitelliana e l’identità paesaggistica del sito UNESCO”. Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Graziano.
“Il progetto annunciato dalla Direzione della Reggia si fonda su una perizia secondo cui l’85% degli alberi sarebbe irrimediabilmente malato. Tuttavia – spiega Graziano – tali dati sono stati clamorosamente smentiti da due indagini tecniche indipendenti sollecitate dalla società civile. La prima, realizzata dal Consorzio universitario BENECON , certifica che solo il 6,9% dei lecci risulta irrimediabilmente compromesso, mentre oltre il 93% è in buone condizioni di salute. La seconda, condotta da agronomi e forestali, conferma che non più del 10% degli esemplari richiede interventi radicali”.
“Siamo di fronte a una divergenza macroscopica nelle valutazioni tecniche, tale da mettere in discussione la legittimità stessa dell’operazione – prosegue il deputato –. Non è accettabile procedere a un abbattimento così massiccio solo per il timore di perdere le risorse del PNRR destinate all’intervento. Persino la Soprintendenza ha lanciato l’allarme sulla possibile perdita dei valori storici e paesaggistici, raccomandando di diluire gli interventi nel tempo”.
“Sostituire alberi storici con esemplari giovani e non autoctoni significherebbe cancellare la scenografica ‘galleria verde’ che il mondo ci invidia, arrecando danni incalcolabili al paesaggio, al turismo e all’economia del territorio. Per questo – conclude Graziano – chiedo al Ministro se sia a conoscenza della situazione e se intenda disporre una verifica tecnica terza e indipendente, valutando soluzioni alternative di cura meno invasive. La tutela di un sito Patrimonio Mondiale UNESCO non può essere subordinata a logiche di spesa affrettate che rischiano di comprometterne l’armonia originaria”.
Chi segnala un abuso non può essere preso di mira in un Paese civile
“A Castel Volturno il segretario cittadino del Pd, Alessandro Buffardi, ha ricevuto delle gravissime minacce solo per aver denunciato un fatto altrettanto grave: alcune studentesse della scuola alberghiera, che si stava occupando occupando dell’accoglienza di un evento pubblico, sono state messe a fare volantinaggio e propaganda politica per una candidata di Forza Italia. Una strumentalizzazione indecente da parte della destra che non ha perso occasione di sfruttare un evento pubblico come campagna elettorale, strumentalizzando giovani studenti come veicolo di propaganda elettorale e scambiando uno spazio educativo per una piazza elettorale.
Alla denuncia del segretario cittadino del Pd sono arrivate minacce pesanti, rivolte ad Alessandro e alla sua famiglia, nel tentativo di zittirlo e costringerlo a rimuovere quel post.
La mia solidarietà va innanzitutto alle studentesse, che con ogni probabilità hanno accettato quella richiesta in buona fede.
E la mia solidarietà va ad Alessandro perché continui con la sua attività, senza farsi intimidire da nessuno.
Non si transige: gli studenti non sono strumenti di propaganda e chi denuncia un abuso non può diventare il bersaglio di minacce.
Chi ha minacciato dovrà assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Basta con le minimizzazioni. In un paese civile, chi segnala un abuso, chi esprime un’opinione, chi svolge il proprio dovere nel pieno rispetto della legge non può essere preso di mira. Prevaricazione e prepotenza sono metodi inaccettabili, che tutti, indistintamente, devono respingere senza alcun tentennamento.
Non si arretra di un passo”. Lo scrive sulle sue pagine social il deputato del Pd e capogruppo in commissione Difesa di Montecitorio, Stefano Graziano.
“Il grido d’allarme lanciato oggi dalla FIEG non può restare inascoltato. L’assenza nel disegno di legge di Bilancio di misure e risorse specifiche a sostegno dell’editoria quotidiana e periodica rappresenta una scelta grave e preoccupante. Davanti al termine di una serie importante e significativa di interventi di cui il Governo è pienamente a conoscenza, il mancato rinnovo dei fondi costituisce, ancora una volta, un tentativo di chiudere i rubinetti a un settore già penalizzato e indebolito. Una decisione che rischia di ridurre ulteriormente gli spazi della libera informazione, minacciando la pluralità e la qualità dell’informazione in Italia. Atti ostili, querele temerarie e riduzione dei fondi hanno effetti concreti e devastanti, mettendo a rischio il lavoro di giornalisti, editori e distributori e, con essi, il diritto dei cittadini a ricevere un’informazione libera e indipendente. Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente nella manovra, ripristinando le risorse necessarie a sostenere l’editoria e tutelare la pluralità dei media. La politica ha il dovere di proteggere la stampa, senza ritardi né alibi” così il capogruppo democratico nella commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.
"Palapartenope gremito per il Congresso Nazionale dei Giovani Democratici, che a Napoli hanno eletto Virginia Libero nuova segretaria nazionale. Un appuntamento partecipato, ricco di interventi e di entusiasmo, segno di una generazione pronta a ricostruire il futuro del Partito Democratico. Alla giornata ha preso parte anche la segretaria dem Elly Schlein, che ha ribadito l’impegno del PD nella lotta a ogni mafia, esprimendo solidarietà alla giudice Maria Francesca Mariano e richiamando la centralità del diritto allo studio, alla casa e al salario minimo.
A margine dell’iniziativa, il deputato dem Stefano Graziano parla di “una bella pagina di partecipazione e impegno civile, che restituisce energia al nostro partito”. “L’entusiasmo dei Giovani Democratici” - continua Graziano - “è la linfa vitale per un PD aperto, progressista e radicato nel Paese.” “Alla neo segretaria Virginia Libero e a tutte e tutti loro va il mio augurio più sincero: sono la futura classe dirigente di cui l’Italia ha bisogno. Il Paese ha bisogno di loro”, conclude Graziano.
“Desidero esprimere un sincero ringraziamento al Capo di Stato Maggiore uscente per il lavoro svolto e rivolgere i migliori auguri di buon servizio al nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina. È un momento significativo per l’intera Forza Armata e il nostro Paese.
Possano continuare a guidare questa straordinaria realtà con visione, competenza e senso delle istituzioni”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo pd in commissione difesa di Montecitorio, che partecipa dalla nave Trieste alla cerimonia di avvicendamento del Capo di Stato Maggiore della Marina a Civitavecchia.
“La Marina Militare rappresenta ogni giorno un presidio di sicurezza, professionalità e dedizione. Le donne e gli uomini della Marina operano con competenza e coraggio nella difesa delle nostre acque, nella tutela degli interessi nazionali e nella salvaguardia della pace e della stabilità nel Mediterraneo e nelle acque internazionali.
Il loro impegno, spesso lontano dai riflettori, è fondamentale anche nelle missioni umanitarie e nelle operazioni di soccorso, dimostrando l’eccellenza del nostro Paese e dei suoi valori”, conclude Graziano.
“Vicinanza e solidarietà a Sigfrido Ranucci” è stata espressa oggi in Commissione di Vigilanza Rai dal capogruppo del Partito Democratico, Stefano Graziano.
“Si passi adesso dalle parole ai fatti – ha aggiunto il deputato democratico –. La solidarietà ha bisogno di atti concreti: dopo le tante parole sarebbe infatti grave assistere a un taglio delle puntate, alla soppressione delle repliche o alla riduzione delle trasferte di una trasmissione che rappresenta un cardine del servizio pubblico.
La maggioranza e i membri del governo ritirino le querele temerarie contro Report e i suoi giornalisti. Se questo non accadesse sarebbe veramente ipocrita.
Oggi Ranucci ha comunque compiuto un piccolo miracolo - ha aggiunto infine Graziano - la Commissione di Vigilanza si è riunita dopo un anno di stallo, una situazione mai vista prima.
Non era mai accaduto che la maggioranza bloccasse un organo di garanzia come la Commissione di Vigilanza, che dovrebbe essere presidio a tutela della libertà di stampa. Mi appello alla maggioranza perché la commissione di vigilanza torni a funzionare da oggi”.
Oggi celebriamo una data fondamentale della nostra storia: il 4 novembre, giorno in cui l’armistizio di Villa Giusti pose fine alla Prima guerra mondiale, completando il sogno risorgimentale dell’unità d’Italia.
Come ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella questa giornata è innanzitutto un momento di memoria e riconoscenza verso le donne e gli uomini che, in uniforme, hanno servito e continuano a servire la Repubblica, contribuendo a costruire un Paese libero, indipendente e profondamente democratico.
Le nostre Forze Armate hanno saputo, nel corso dei decenni, essere presidio di pace e solidarietà: in Italia, nei teatri di crisi del Mediterraneo, nelle missioni internazionali a difesa dei diritti umani e della sicurezza collettiva.
In un tempo in cui nuovi conflitti si affacciano alle porte dell’Europa, ricordiamo quanto sia importante rafforzare l’impegno comune per la pace e la sicurezza, costruendo una vera difesa europea, in collaborazione con l’Alleanza Atlantica, a tutela dei nostri valori e della nostra libertà.
Un pensiero commosso va a tutte le donne e gli uomini che hanno sacrificato la vita per l’Italia, e a chi ogni giorno continua a servire il Paese con dedizione e professionalità.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”. Lo scrive sulle sue pagine social, Stefano Graziano, capogruppo del Pd in commissione Difesa di Montecitorio.
“Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dell’assistente capo coordinatore Aniello Scarpati, deceduto in un incidente stradale mentre era in servizio a Torre del Greco. Alla sua famiglia, ai colleghi e a tutta la Polizia di Stato va la mia più sincera vicinanza in questo momento di grande dolore.
Il sacrificio e la dedizione quotidiana delle donne e degli uomini in divisa rappresentano un presidio fondamentale per la sicurezza e la coesione delle nostre comunità. A loro dobbiamo rispetto, riconoscenza e sostegno.
Un pensiero anche per il collega rimasto ferito, a cui auguro una pronta guarigione.”
Così il deputato del Partito Democratico, Stefano Graziano.
“Ottima l’audizione di Sigfrido Ranucci in commissione voluta fortemente da tutte le opposizioni. Alla luce dei recenti fatti di cronaca, gravissimi, che vedono la persona di Sigfrido Ranucci colpita nel più profondo, era necessario e doveroso ascoltarlo in audizione in vigilanza rai per ristabilire insieme delle regole democratiche nel rispetto non solo del giornalista colpito, ma di tutta la libertà dell’informazione e della nostra democrazia. La maggioranza tuteli la nostra libertà di stampa e la nostra democrazia insieme alle opposizioni, lo dice la Costituzione”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.