Orban con il suo veto in Europa blocca i soldi per Kiev e per la gestione dei migranti. La difesa a spada tratta del premier ungherese da parte dell'europarlamentare di FdI Nicola Procaccini fa emergere sempre di più la linea sovranista del suo partito. Quindi ci chiediamo: ma la Meloni atlantista e europeista la pensa come Procaccini? Se così fosse, saremmo molto preoccupati perché sarebbe un assist molto pesante a favore di Putin contro Kiev.
Lo ha detto alla trasmissione Agorà weekend Stefano Graziano, capogruppo PD nella commissione Difesa della Camera.
“Il servizio pubblico o è plurale o non è servizio. Per esserlo nella pienezza della sua funzione deve avere investimenti certi e invece questo governo lavora per togliere risorse alla Rai per farla diventare una digital media company, ma noi aggiungiamo che questo deve avvenire nel rispetto del suo destino di servizio pubblico. Questa sottrazione di risorse mette a rischio la stessa sopravvivenza della Rai, viste le difficoltà dovute all’indebitamento precedente. Se a questo quadro preoccupante si aggiunge poi il crollo dello share dovuto agli errori sul Palinsesto, la difficoltà di pianificare il futuro si triplica”.
Lo dice il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano, intervenendo all’iniziativa promossa dall’Usigrai a Napoli.
Questa mattina a Mignano Monte Lungo si è commemorato l'80º anniversario della cruciale battaglia di Mignano Monte Lungo, con la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sindaci e autorità religiose, civili e militari. Questo evento storico ha visto un'unità militare italiana combattere insieme agli alleati, segnando l'inizio della rinascita dell'esercito dopo l'armistizio. La battaglia di Monte Lungo rimane un esempio di coraggio e ispirazione per le forze armate italiane, impegnate a garantire la pace in Italia e all'estero. “La cerimonia di oggi è stata un ricordo tangibile di un passato fondamentale: 'Non c’è futuro senza memoria'. Questa battaglia è un fulgido esempio, soprattutto per le nuove generazioni, di uomini coraggiosi che hanno sacrificato le proprie vite per i valori di libertà, pace e democrazia. Siamo fieri che il Presidente Mattarella abbia scelto di essere qui a Mignano Monte Lungo oggi, rafforzando sempre di più il legame con il territorio e la difesa dei valori di libertà e democrazia”, lo afferma, a margine della cerimonia presso il Sacrario Militare di Mignano Monte Lungo, l’On. Stefano Graziano, capogruppo PD in Commissione Difesa
Governo fa battaglie contro la violenza sulle donne solo di facciata
“Voglio esprimere la mia solidarietà alla collega Barbara Floridia per le parole inqualificabili e offensive del senatore della Lega Nino Germanà. Post di facebook prontamente rimosso, a riprova del fatto che le battaglie della
Lega e del Governo contro la cultura ancora patriarcale e sessista sono solo di facciata. Una maggioranza ipocrita e ancora legata a retaggi culturali troppo maschilisti. Salvini tace. La presidente Meloni cosa ne pensa?”. Lo scrive sui social network Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.
Lo scrive su X il capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
Crosetto il 17 agosto: “Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto.”
E procedimento disciplinare?
Non parlateci di promozione, sarebbe davvero il mondo al contrario!
dichiarazione di Stefano Graziano capogruppo Pd in Vigilanza Rai in occasione dell’incontro Unirai
“Per noi c’è un tema enorme che riguarda la Rai: sia sul contratto di servizio sia, in particolare, per quanto riguarda il capitolo delle risorse. E inoltre, sbaglia vespa, l’Usigrai ha sempre difeso i diritti dei giornalisti Rai Un sindacato esiste se difende i lavoratori. E oggi quelli che sono a rischio sono i lavoratori della Rai perché questo governo da un lato vuole togliere le risorse con la riduzione del canone e dall’altro c’è un’azienda mal governata che perde share , pubblicità , che ha palinsesti sempre più rovinosi, con il risultato che oltre a crescere l’indebitamento netto ci troviamo che se mettono sulla fiscalità generale i 440 milioni che sono il frutto della riduzione del canone, tra un anno la Rai si ritrova ad essere come la nuova Alitalia. Il governo deve decidersi se vuole difendere oppure no il servizio pubblico .
“Nell’audizione di oggi, in commissione Difesa, dell’amministratore delegato di Fincantieri dott. Pierroberto Folgiero, ho chiesto chiarimenti sulle prospettive dello stabilimento di Fincantieri di Castellammare di Stabia, anche in virtù della sua funzione sempre più duale civile-militare, in particolar modo riguardo agli investimenti pubblici e privati sul cantiere. Nei giorni scorsi sono apparsi timori e dubbi da parte dei lavoratori. Sono soddisfatto di aver avuto conferma di impegni certi da parte dell’ad sulle intenzioni dell’azienda nell’investire sul cantiere”. Lo dichiara il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.
“Molto positiva – conclude Graziano - la sua disponibilità a firmare al più presto l’accordo con le istituzioni per il nuovo sistema di varo che può rendere Castellammare molto più competitiva. Se l’azienda ha confermato gli impegni sullo stabilimento, è l’ora di avere risposte certe da parte delle istituzioni per non far mancare al territorio campano il supporto necessario per rafforzare e consolidare un importante presidio di lavoro, di legalità e di sviluppo”.
“Sulla violenza di genere dobbiamo fare un lavoro di informazione e soprattutto formazione delle figure professionali che operano in questi ambiti, dando loro anche molta più forza.
La violenza contro le donne è un tema che tutte le forze politiche devono affrontare unite. In questo senso è stata proficua l’unità fra la segretaria Schlein e la presidente Meloni. Pensavamo di aver fatto passi da gigante invece ci stiamo rendendo conto, alla luce di quanto purtroppo emerge ogni giorno dai tragici fatti di cronaca come quello di Giulia Cecchettin, che siamo ripiombati culturalmente a 70 anni fa. Dobbiamo fare molto di più, ma sicuramente un primo passo riguarda la conoscenza e la denuncia del problema. Oggi sappiamo che le richieste di aiuto da parte delle donne si sono triplicate e questo è un dato importante”. Lo ha detto il deputato del Pd, Stefano Graziano, ospite di Agorà Rai Tre.
“Noi come Partito Democratico abbiamo presentato una serie di proposte strutturali e mirate ad aiutare le fasce più deboli, come le proposte sul salario minimo, i trasporti, rendendoli gratis per gli studenti, la sanità, pensioni e carovita. La maggioranza ha presentato una manovra che sembra più uno spot elettorale, una manovra con proposte strumentali alle imminenti elezioni europee. Per esempio il taglio irrisorio al cuneo fiscale che, peccato, è solo per un anno, quindi non una misura strutturale che perdura nel tempo. Non ci sono misure sui mutui, quindi una manovra non strutturale e regressiva”. Lo ha detto il deputato del Pd Stefano Graziano, ospite di Agorà su Rai Tre.
Approvato all’unanimità odg Graziano su revisione pensioni dei militari
"Bene l'approvazione all’unanimità del nostro ordine del giorno che prevede una revisione delle pensioni dei militari, che con il contributivo rischiano di avere delle pensioni da fame. Il nostro odg prevede delle modifiche del coefficiente di trasformazione applicabile alle pensioni "per vecchiaia" in modo da renderle più eque e aderenti agli attuali limiti di legge. In pratica andiamo ad intervenire con una norma di equità contributiva, disponendo l'equiparazione al coefficiente di trasformazione previsto per il pubblico impiego al momento dell'accesso al pensionamento per limiti di età". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, Stefano Graziano, primo firmatario del provvedimento.
"Tali coefficienti - spiega Graziano -risultano fortemente penalizzanti per le categorie di personale per le quali sono previste età di pensionamento inferiori rispetto a quelle vigenti per i restanti lavoratori, fra cui proprio il comparto della Difesa, sicurezza e soccorso pubblico, poiché per il pensionamento "di vecchiaia" si hanno limiti diversi in base al grado rivestito. Ne deriva che, anche restando in servizio fino al limite massimo di età previsto da ciascun ordinamento, tale personale non riesce a raggiungere i coefficienti di trasformazione più favorevoli. Questa circostanza, aggravata dalla mancata istituzione di forme di previdenza compensativa, crea una situazione di estremo svantaggio per il personale militare e, alla luce di quanto detto, riteniamo un dato molto positivo che il Governo abbia dato parere favorevole al nostro odg perché in questo modo andiamo a compensare e a creare pensioni più eque anche per tutti i vari gradi dei dipendenti del comparto difesa, dopo una carriera professionale dedicata alla difesa dello Stato e dei cittadini", conclude Graziano.
“Il tema di fondo è, non solo perché era un'intervista dove c'era Candiani, ma Candiani è stato corretto sul piano politico, il problema è Storace. Il problema è la conduzione di questi programmi. Perché se si rappresenta in modo così devastante la posizione di un segretario politico nazionale, chiunque esso sia, mi chiedo, ma che modo è di dire una cosa del genere? Io ritengo questa cosa inaccettabile. Il Pd ritiene questo modus operandi inaccettabile. L'ho voluto fare ascoltare perché resti agli atti della commissione di Vigilanza Rai. Perché questo è un problema politico ed è una modalità con la quale si fa comunicazione politica. Non è un modo che è dettato semplicemente dalle ospitate. Per noi è inaccettabile che ci siano cose di questo tipo. Le chiedo una risposta chiara su quello che è accaduto”. Lo ha detto il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai, durante l’audizione di Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio e Rai Radio Uno, in riferimento agli apprezzamenti di Francesco Storace, conduttore del programma radiofonico di Rai Radio Uno ‘Il rosso e il nero’, nei confronti della Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein mentre intervistava il deputato della Lega Stefano Candiani.
“Se io ospito una persona – ha aggiunto l’esponente Pd rivolto al direttore di Rai Radio Uno - e quella stessa persona da solo parla dicendo tutto quello che vuole in un tempo ‘x’, non conta che io poi possa essere invitato insieme ad altri dieci che semmai sono anche della stessa parte politica. Il tema non è il numero di ospitate ma il modo con cui si fa informazione e i tempi. Lei è una persona molto intelligente, capisce bene quale sia la differenza”.
“L’aggressione all’inviato della trasmissione Rai ‘Mi manda RaiTre’, Stefano Maria Sandrucci, avvenuta a San Nicandro Garganico, nel Foggiano, è molto grave e non può essere derubricata ad episodio marginale. Il giornalista stava compiendo un’inchiesta sulle scuole private e i cosiddetti ‘diplomifici’, gli istituti paritari accusati di rendere più facile il conseguimento dei titoli di studio rispetto alle scuole pubbliche. La persona indagata dalla Procura di Foggia su questa vicenda, anziché rispondere alle domande del giornalista, lo ha aggredito con una mazza da baseball minacciandolo di morte. Nel testimoniare a Stefano Maria Sandrucci tutta la nostra vicinanza e solidarietà, vorrei ricordare che nei primi sei mesi del 2023, secondo i dati dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, sono stati rilevati in Italia 83 episodi di intimidazione e minaccia a danno di 234 giornalisti. Con una media di 1,3 vittime al giorno. Tenere alta l’attenzione è dunque un obbligo per le istituzioni democratiche”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.
La piazza democratica di oggi a Roma con oltre 50000 persone e colma di passione, giovani e proposte per futuro è il segno che l’alternativa al governo Meloni c’è e si chiama PD.
Lo scrive su Twitter il deputato democratico Stefano Graziano
"Con le sue dichiarazioni, Gasparri colpisce nello stesso momento la trasmissione Report, i manager Rai e la libertà di stampa. Sconcerta inoltre la neanche velata minaccia di mettere in discussione il canone se si disturba l’azione di maggioranza e governo. Un atteggiamento che ha come prima vittima il servizio pubblico e il pluralismo dell’informazione. Un ennesimo segnale della confusione che regna nella maggioranza su questi temi. Tutto ciò e inaccettabile: non consentiremo né ora né in futuro il disegno di chi vuole un servizio pubblico assoggettato ai dicktat dal potere politico”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione di Vigilanza Rai Stefano Graziano.
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai
“Dunque l’Ad Rai Roberto Sergio pronuncia oggi parole di verità. Che il taglio del canone impattasse sul piano industriale dell’azienda lo hanno capito subito tutti, Perché Sergio ha ragione: con un canone di 58 euro all’anno non ci sarebbero risorse per fare un piano industriale che sia tale . Noi questo lo abbiamo detto sei mesi fa. Dal governo chiediamo altrettanta chiarezza: vuole chiudere il servizio pubblico e dare lo scalpo della Rai alla Lega per le europee? Oppure vuole mantenere in vita la prima azienda culturale del paese? Chiediamo al governo parole chiare.”