“Non permetteremo la svendita dell’Agi. È per il rispetto della democrazia e del pluralismo dell’informazione. È vergognoso che un’agenzia di stampa venga svenduta. Oggi siamo in piazza a fianco dell’Agi per la libertà di stampa”. Lo dichiara Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai a margine del Sit in dei giornalisti del
Autismo è tutti i giorni, non solo oggi
"Dobbiamo investire più risorse per l'autismo, il che significa investire sulle persone e aiutare le famiglie delle persone autistiche in tutto il loro percorso. Il Governo pensa solo ad investire risorse per accontentare questa o quella parte politica della maggioranza, pensa al ponte sullo stretto ma taglia fondi importanti alla sanità. Dobbiamo assicurare continuità a queste famiglie perché l'autismo non è solo oggi, ma è tutti i giorni dell'anno. Al Governo chiediamo più risorse, più investimenti, e maggiore inclusione nelle scuole; e che il Ministero dell'Istruzione e quello della Sanità si tingano di blu 365 giorni l'anno". Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Graziano, nella giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo.
“La vendita dell’Agi - una delle principali agenzie di informazione primaria del Paese di proprietà dell'ENI, quindi di proprietà pubblica - ad Angelucci sarebbe di una gravità inaudita”. Così il deputato democratico, capogruppo nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, nel corso del question time di oggi alla Camera. “Il ministro Giorgetti – ha aggiunto - avallerebbe la vendita a un parlamentare del suo stesso partito, che già di per sé è editore ed ha una grande concentrazione dal punto di vista editoriale, in netta violazione del Media Freedom Act deliberato qualche settimana fa dall’Unione europea”.
“Leggiamo dagli organi di stampa che il ministro dell’economia sarebbe intenzionato a riferire in aula solo sulle questioni tecniche della presunta vendita da parte di Eni dell’agenzia giornalistica Agi al gruppo Angelucci. Dal ministro Giorgetti attendiamo linguaggi chiari, no burocratese o vuoti tecnicismi: qual è l’orientamento del governo sulla vendita? Per quali ragioni questa operazione di importante valore economico e dagli effetti significativi sull’indipendenza dell’informazione viene gestita con questo modo poco trasparente?” così il deputato del Pd, Stefano Graziano che ha promosso insieme al democratico Peppe Provenzano il question time di oggi alla Camera a cui risponderà il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
“Non si capisce perché il governo Meloni vuole vendere Agi, la seconda agenzia giornalistica italiana e proprietà dell'Eni ad un editore che è parlamentare di centrodestra. Con la vendita di Agi che è una struttura di professionisti che garantisce informazione e indipendenza, si creerebbe un evidente conflitto d'interessi, una minaccia al pluralismo dell'informazione e di garanzia dei giornalisti”. Così Stefano Graziano, deputato Pd e membro della Commissione per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che ha promosso insieme al dem Provenzano l’interrogazione parlamentare a cui risponderà domani alla Camera il ministro Crosetto.
Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, Giorgetti avalla vendita a deputato Lega
“Mercoledì il Governo dovrà chiarire in aula alla Camera i contorni della presunta vendita dell’Agi al Gruppo Angelucci”. Lo rendono noto i democratici Peppe Provenzano, che ha già depositato un’interrogazione a cui il Governo non ha risposto, e Stefano Graziano, capogruppo dem in Commissione di Vigilanza Rai. Al question-time dovrà rispondere il ministro Giorgetti che, fanno notare i democratici, “si trova in un eclatante conflitto d’interesse dal momento che dovrà avallare - o ha già avallato secondo alcune indiscrezioni stampa - la vendita di un'agenzia giornalistica indipendente di proprietà di ENI, società di cui è azionista il Mef, a un deputato del suo stesso gruppo parlamentare. Un’operazione inaccettabile nelle modalità e dai contorni inquietanti – sottolineano i dem – perché in aperta violazione del pluralismo della informazione e in contrasto con i principi recentemente riaffermati nell’Unione europea nell'ambito dell' “European media freedom act”, che punta proprio a proteggere la libertà e il pluralismo dei media. Il ministro Giorgetti dovrà dirci: se corrispondano al vero le notizie riportate con insistenza in questi giorni in merito alle trattative in corso per la vendita dell’agenzia AGI ad Angelucci; per quali ragioni non sia stata intrapresa una procedura ad evidenza pubblica; quali sono le garanzie sull’autonomia e l’indipendenza giornalistica e gli effetti sull’organizzazione futura dell’agenzia”.
Dichiarazione di Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
“La destra italiana di oggi non solo è divisa e litigiosa ma è anche la più grande mistificazione della storia.” Cosi Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione Difesa della Camera, commenta ad Agorà la riunione dei sovranisti europei convocati a Roma da Salvini. “Il nostro vicepremier – attacca l’esponente del Pd- pensa solo a chiusure e a limitare i diritti dei cittadini europei e si appresta a una campagna elettorale da estremista alleandosi con la fascista Le Pen contro Von der Layen. A Meloni chiediamo: da che parte sta l’Italia? Cosa fa la nostra presidente del Consiglio davanti a questa alleanza che anziché rafforzare l’idea di una Europa più forte, magari lavorando per una difesa comune europea, per dare più diritti ai propri cittadini, favorendo una inevitabile transizione ecologica e digitale, ecco: che fa la premier Meloni? Di fronte a una possibile, pericolosissima, escalation del conflitto tra Russia e Ucraina , l’Italia e l’Europa non possono assolutamente marciare divise e permettersi di avere lacerazioni così profonde e gravide di conseguenze . Serve una scelta di campo netta tra chi alimenta la visione espansionista di Putin e chi vuole dare ai cittadini italiani ed europei un futuro di pace e di sviluppo”.
“Bisogna velocizzare i processi per dare risposte veloci su investimenti in sicurezza informatica che già di per se sono complessi e onerosi.
Dall’altro lato c’è bisogno di fare un lavoro di adeguamento per rendere l’agenzia per la cybersecurity più flessibile alle richieste e al recruiting del mondo del lavoro di personale specializzato. Altrimenti il Paese rimane indietro”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, a margine dell’audizione del direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno FRATTASI.
“Questa maggioranza viaggia con la testa indietro, non si rende conto che il tema della cybersecurity è un tema globale, e lo prende sottogamba; invece di fare investimenti sull’autonomia differenziata dovrebbe farli sulla cybersicurezza”, ha aggiunto Graziano.
“Gravissimo l’atto della commissione di accesso a Bari fatta da Piantedosi. Un’amministrazione eccellente con un sindaco amato dal popolo che ha fatto arrestare decine di persone dei clan. Il tutto per una consigliera comunale arrestata eletta con il centrodestra” così il deputato democratico Stefano Graziano.
“Meloni asfalta Salvini, ma solo a parole. Adesso servono però i fatti: inaccettabili le dichiarazioni del vicepremier italiano sulle elezioni truccate di Putin”. Così su X il capogruppo democratico nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano, commenta le parole della Presidente del consiglio, Giorgia Meloni, contenute nel discorso consegnato oggi pomeriggio alla Camera alla vigilia del consiglio europeo del 21 e 22 marzo.
“Governo in frantumi sulla politica estera con i due vicepremier su posizioni agli antipodi nella lettura dell’esito delle elezioni russe: ‘libere elezioni’ per Salvini, ‘pressioni violente’ per Tajani. Meloni con chi sta?” Così il capogruppo democratico nella commissione difesa della Camera, Stefano Graziano.
“Sollecitiamo l'attenzione del governo su tutte le operazioni di “conflict risk" e, in particolare, sulla situazione in cui sta operando il nostro incrociatore Duilio che, come ha detto con chiarezza il comandante, si trova in una zona definita. Chiediamo quindi di corrispondere anche al personale imbarcato l'indennità di contingentamento dal momento dell'ingresso nell’area di operazioni e fino al momento dell’uscita dalla stessa. Sarebbe un segnale di attenzione” Così il capogruppo democratico nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano a margine dei lavori della commissione Difesa.
“Saluto, con dispiacere e commozione, l’amico fraterno Nicola Barbato. L’amico e la persona perbene, uomo coraggioso, forte e di grande altruismo e gentilezza; ma anche il cittadino onorario, la medaglia d’oro al valore civile per il suo lavoro al servizio dello Stato, già vittima di un agguato della camorra. Il mio abbraccio va alla moglie Angela, ai figli Giovanna e Luigi, e a tutta la sua famiglia. Nicola, per sempre un grande amico”. Così su Facebook il capogruppo del Pd nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.
“La libertà di espressione è un diritto inviolabile. Solidarietà a David Parenzo” così su X il capogruppo democratico nella commissione difesa della Camera, Stefano Graziano.
“La mia esperienza politica mi ha permesso di testimoniare il coraggio e la resilienza delle donne nella lotta per i loro diritti. Nonostante le barriere imposte da una società conservatrice, il loro spirito indomito non è mai stato scalfito dal passare del tempo. Ora, viviamo in un’epoca di cambiamento, dove le donne assumono ruoli cruciali nelle istituzioni, segnando la fine dell’era in cui la loro presenza in posizioni di potere era un’eccezione. Nonostante questi progressi, la strada verso la parità di genere è ancora irta di ostacoli. Le donne affrontano ancora tabù e stereotipi, e la nostra società deve continuare a lavorare sodo per superarli.
È essenziale che lo Stato intervenga con leggi e politiche che garantiscano alle donne le stesse opportunità degli uomini in tutti gli ambiti della vita. L’educazione e la cultura sono armi potenti contro la discriminazione di genere, soprattutto per le nuove generazioni. In questa giornata dedicata ai diritti delle donne, il mio pensiero va a quelle che, nelle zone di conflitto, lottano per la sopravvivenza in condizioni di grande precarietà”. Così il deputato democratico, capogruppo nella commissione difesa della Camera, Stefano Graziano.