31/07/2024 - 17:41

“Ha fatto bene la Presidente Alessandra Todde e la Giunta della Regione Sardegna a dichiarare lo stato di emergenza per la siccità” . Lo afferma  il deputato Dem Silvio Lai secondo il quale “è l’unico modo per formalizzare l’impegno del Governo che sinora si è girato dall’altra parte nonostante i dati disponibili, anche richiamati da ISTAT nella recente audizione in commissione bicamerale per l’insularità che aveva reso chiari.”
“Il tema dell’efficienza delle reti idriche - prosegue Lai-  è di particolare rilevanza per le Isole, in ragione della loro maggiore esposizione al rischio di siccità e desertificazione legato ai cambiamenti climatici. Si osservano, infatti, sempre più frequentemente, criticità dovute al perdurare di lunghi periodi di precipitazioni scarse e a un apporto sempre più ridotto della risorsa idrica ai corsi d’acqua e alle falde acquifere. nel 2022, per esempio, i giorni consecutivi senza pioggia sono stati 46 in Sicilia e 74 in Sardegna (27 in Italia).” Lai osserva inoltre che “come si evince dalla relazione ISTAT che in questo contesto l’inefficienza delle reti idriche è un fattore di grande rilevanza: non tutta l’acqua immessa in rete arriva infatti agli utenti finali, determinando forti disagi. Nel 2020 la dispersione di acqua potabile dalle reti di distribuzione dei comuni isolani è pari al 52,5% dell’acqua immessa in Sicilia e al 51,3% in Sardegna, superiore alla media nazionale (42,2%) e del Sud (48,4%). Nel 2022 in Sicilia il 32,6% delle famiglie ha denunciato, inoltre, irregolarità nella distribuzione dell’acqua, oltre il triplo del valore medio nazionale (9,7%), mentre in Sardegna il livello, pari al 10,7% delle famiglie, è inferiore a quello del Sud.”
“Come si vede - conclude il deputato Pd “sono dati di una straordinaria evidenza che richiedevano un’attenzione del Governo che abbiamo richiamato più volte,  anche con la mozione a prima firma del deputato Dem Stefano Vaccari, ma che sono finite tra le tante risposte inesistenti del Governo, che sull’emergenza idrica in Italia, e in particolare nel mezzogiorno e nelle isole,  è solo in grado di fare propaganda, perchè i cittadini si accorgono della realtà e non possono credere alle bufale. Con questa decisione della Giunta Regionale, anche la Sardegna pone il Governo di fronte alle sue enormi responsabilità.”

31/07/2024 - 13:54

“Il decreto legge sulle materie prime critiche approvato dalla Camera dei Deputati in prima lettura è un pasticcio politico e costituzionale.” È molto duro il giudizio del deputato dem della commissione bilancio Silvio Lai sul decreto legge che raccoglie il regolamento europeo sulle materie prime critiche e strategiche. “Lo scopo del regolamento europeo di cui questo decreto dovrebbe applicare le norme e i principi è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa per l’approvvigionamento di materie prime necessarie per la transizione ecologica e digitale, ma come al solito il nostro Paese si distingue per fare male e copiare peggio.”
“Il regolamento europeo da grande priorità all’economia circolare, al riciclo di materiali provenienti da scarti minerari o tecnologici mentre nel testo italiano prevale la libertà di scempio del territorio, sottraendo competenze e funzioni a province, in campo ambientale, e alle regioni per le responsabilità minerarie di ricerca ed estrazione” prosegue Lai. “Le Regioni, di contro, con l’istituzione di un punto unico di contatto, PUC, sono lasciati ai margini durante la fase dei titoli abilitativi. Persino il piano nazionale delle estrazioni, della durata di 5 anni non sarà sottoposto alla valutazione vincolante delle Regioni, un vero abuso istituzionale.”
“Il solito Governo Meloni che da mano libera senza controlli allo sfruttamento del territorio e dell’ambiente e che mostra due facce, quella che approva l’autonomia differenziata con 23 materie statali, compresa la produzione e il trasporto di energia, e dall’altra sottrae funzioni di governo del territorio già in capo alle Regioni. Questa è una norma che va oltre gli indirizzi europei le cui norme sfidano la costituzionalità, e per le quali le Regioni non potranno che appellarsi alla Suprema Corte”.

24/07/2024 - 17:47

Percentuale alle imprese ridicola. Contributi a pioggia su un territorio troppo ampio

“Sulla testa del ministro Fitto si susseguono le tempeste, una dopo l’altra. Dopo la lentezza della spesa del Pnrr dei ministeri, nonostante gli avvertimenti sull’eccessiva centralizzazione delle modifiche effettuate, esplode in tutta la sua evidenza il fallimento della Zes unica dopo la comunicazione dell’Agenzia delle entrate che dà conto dell’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno 2024 al 12 luglio 2024, pari a 9.452.741.120 euro, a fronte di 1.670 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa, per il quale la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 17,6668 per cento (1.670.000.000 / 9.452.741.120) dell’importo del credito richiesto”.

Così il deputato dem della commissione Bilancio, Silvio Lai.

“Si tratta - aggiunge - di un fallimento della strategia proposta da Fitto, perché a fronte di un finanziamento che da 1,4 miliardi destinati alle imprese che sceglievano le aree industriali connesse con i principali porti, passa ai 1,6 miliardi ma spalmati in tutto il territorio del mezzogiorno con il risultato di finanziamenti diffusi a pioggia, senza alcuna strategia e ininfluenti rispetto allo stimolo reale agli investimenti. Anziché incolpare l’Agenzia delle entrate - conclude - che ha solo fatto quanto previsto dalla legge, Fitto dovrebbe chiedere scusa per il gravissimo danno fatto alle regioni del Mezzogiorno e alla loro struttura imprenditoriale”.

15/07/2024 - 13:28

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Dopo il PNRR anche il Fondo Complementare viene modificato dal Governo con tagli per 1,1 miliardi di euro. E la parte più consistente è quella che fa capo al Ministero della salute per il quale è prevista una riduzione delle risorse pari a quasi 700 milioni di cui oltre 500 previsti per la misura denominata “verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile.” Sull’argomento insieme ai colleghi deputati Dem presenteremo un’interrogazione per chiedere al governo di pubblicare immediatamente le informative e i decreti con cui si fa chiarezza sugli interventi oggetto di definanziamento e sulle iniziative intraprese per reperire i fondi da altri capitoli del bilancio.” Così il deputato del PD Silvio Lai che, dopo le modifiche al PNRR, penalizzanti per le regioni del mezzogiorno, esprime ulteriore preoccupazione per gli annunciati tagli al fondo complementare. Proprio dal PNC il governo avrebbe dovuto individuare le risorse per coprire gli interventi esclusi con la modifica del PNRR. “Oggi continua a regnare la più profonda incertezza sul futuro di opere di fondamentale importanza perché riguardano capitoli dedicati alla salute e al miglioramento strutturale e tecnologico degli ospedali. Incertezza che sarebbe dovuta venir meno con la presentazione, entro il 31 marzo, di un’informativa del Ministro dell’Economia al CIPESS (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile). Dopo 20 giorni, dalla presentazione dell’informativa il governo avrebbe dovuto pubblicare uno o più decreti per individuare gli interventi definanziati. Ad oggi questi passaggi così importanti risultano del tutto assenti ed è dunque evidente la perplessità e soprattutto la preoccupazione, soprattutto per le regioni del mezzogiorno. Prendo ad esempio la situazione della mia Regione, la Sardegna. Quanto di questo miliardo e 100 la riguarderà e soprattutto quali sono i progetti per i quali bisognerà andare a cercare nuove forme di finanziamento, con la concreta prospettiva della cancellazione?
Per questi motivi, e nell’esclusivo interesse di quelle regioni che non possono continuare a vivere nell’incertezza di opere continuamente messe in discussione, chiediamo l’immediata presentazione e pubblicazione delle relazioni informative da parte del governo.

 

10/07/2024 - 13:06

“Dei quattro impegni proposti dal Pd sulla continuità territoriale di Sicilia e Sardegna e più in generale tutto il tema dell’insularità il governo ne riformula uno e ne boccia tre; siamo molto delusi. il governo non stanzia un euro per l’insularità e restano i nodi che hanno determinato questa grande condizione di svantaggio del sud ed in particolar modo di Sicilia e Sardegna, la mancanza di risorse, la mancanza di progetti esecutivi, la mancanza di concretezza sia sui temi delle rotte da finanziare con fondi pubblici e sia sul tema del costo dei biglietti aerei. Noi non ci fermiamo e continuiamo la nostra battaglia dentro e fuori dal palazzo”. Lo dichiara Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia e capogruppo dem in commissione Trasporti della Camera, a proposito della risoluzione del Partito democratico sull’Insularità a prima firma Barbagallo e con la firma dei deputati Lai, Bakkali, Casu, Ghio e Morassut.

02/07/2024 - 16:29

“Siamo davanti ad un altro voto di fiducia, l'ennesimo, su un decreto che ha solo sfiorato la Camera: 3 ore in Commissione e una giornata in Aula. Quindi ci troviamo ad un'approvazione al buio e a un testo sconosciuto a 2/3 dei parlamentari. Oggi si vedono gli errori e le marce indietro: se non si fanno i conti con se stessi, la verità emerge sempre prima o poi e lo dimostrano le indagini di Fanpage, gli spari, i saluti romani, le dichiarazioni violente e volgari di consiglieri comunali e regionali”. Lo dichiara in Aula di Montecitorio il deputato dem Silvio Lai esprimendo il voto contrario del Pd alla fiducia posta dal governo sul Decreto Coesione.

“Le elezioni europee – ha continuato Lai - hanno visto il governo perdere 2 milioni di voti rispetto alle politiche e la decantata vittoria non esiste. L'unico successo che otterrà Meloni è che il ministro Fitto fuggirà dalle sue responsabilità per diventare commissario europeo dopo aver pasticciato sul destino del Sud e aver realizzato il più completo caos. È iniziata la fase in cui il governo comincia a lasciare la barca che affonda e dove ognuno pensa per sé: Fi e Lega su posizioni diametralmente opposte sulla Commissione europea e la premier che si rifugia in un gattopardesco voto di astensione in attesa di sapere se riceverà qualcosa da utilizzare per la sua propaganda in Italia. Questo decreto poteva essere davvero importante e invece si manifesta come 'tanto rumore per nulla' con l'ennesima cabina di regia, nuove assunzioni di dirigenti e funzionari nel ministero. Un solo grande costo burocratico che si aggiunge alla riduzione delle risorse per il Mezzogiorno. Con questo decreto e con l'autonomia differenziata si acuisce la differenza tra i territori a favore di quelli che, già avanti, diventano più attrattivi per imprese e per le persone che migrano da luoghi dove i servizi sono carenti”.

29/06/2024 - 17:45

“Le decine di filmati di semplici cittadini sulla clamorosa rapina alla Mondialpol di Sassari mostrano scene da far west che erano sconosciute nella nostra Regione e nella nostra città, ma testimoniano di una vicenda durata un tempo molto lungo con i criminali che hanno agito indisturbati e che indisturbati sono potuti fuggire sulla 131 verso Cagliari. Siamo tutti sollevati dal fatto che non ci siano state vittime, che potevano esserci e anche numerose, ma non possiamo non esprimere preoccupazione per la dinamica della rapina, la sua durata e l’apparente assenza di forze dell’ordine di pronto intervento, limitata ad un’auto Punto dei Carabinieri intervenuta alle 20 di venerdì in una città da 130mila abitanti, fermata da raffiche di kalashnikov. È evidente che ci sia un problema di organici delle Forze dell’ordine e che questo metta a repentaglio l’incolumità dei cittadini e dello stesso personale che si trova a fronteggiare una situazione di emergenza con un personale insufficiente. È da diverso tempo che denunciamo in Parlamento l’insufficienza e l’età elevata degli organici di polizia e carabinieri, ma sulla vicenda gravissima avvenuta ieri le domande sono anche sulla capacità e sui tempi di reazione del sistema di sicurezza territoriale. Non pare essere stato adeguato alle esigenze e alle aspettative e occorre che si tranquillizzino i cittadini. Per questo depositeremo una interrogazione urgente al ministro degli Interni Piantedosi sullo stato degli organici e dei mezzi del sistema di sicurezza del territorio, sulla capacità reale di reazione e su quanto avvenuto ieri a Sassari. I dubbi che abbiamo sono che ci stiamo preoccupando di inverosimili invasioni dal mare e molto meno della serenità dei cittadini. Perché questo Governo al di là della propaganda sulla sicurezza, in realtà realizza il niente. Tante parole quando erano all’opposizione, nessun fatto ora che governano”.

Lo dichiara il deputato del PD, Silvio Lai.

28/06/2024 - 14:00

"Dopo due giorni di scuse di FdI conseguenti all'inchiesta di FanPage, oggi la Meloni minaccia la stampa libera rea di aver scoperchiato i rigurgiti fascisti, razzisti e antisemiti della sua organizzazione giovanile. Qual è il vero volto di FdI? Quella che prende le distanze dagli insulti antisemiti e dalle avocazioni naziste, che celebra dimissioni dei giovani dirigenti di cui si scopre non essere state volontarie ma richieste dai vertici del consiglio nazionale della gioventù già una settimana fa, oppure quella che accusa la stampa di fare inchieste da cui emerge questo schifo. Riesce la presidente Meloni a chiudere con il suo inquietante passato che è ben rappresentato dalla fiamma nel simbolo? Riesce la presidente Meloni a dirsi antifascista senza alcuna ambiguità? Se ci riuscirà sarà un bene per il Paese e per la democrazia e forse in Europa emergerà un diverso trattamento. Anche perché per difendere il gruppo politico a cui appartiene sta causando un ridimensionamento del ruolo dell’Italia. Si fermi e metta la patria al primo posto, è ancora in tempo". Così il deputato dem Silvio Lai.

19/06/2024 - 09:26

“Hanno forzato le regole parlamentari per imporre una seduta fiume e votare, nottetempo e non alla luce del sole, un'autonomia differenziata senza paracadute. Una forzatura per potere ed interessi delle forze politiche della destra, l’autonomia ad uno, il premierato all’altra, la separazione delle carriere alla memoria del terzo.
Calderoli ha fatto il giocatore di poker, ha fatto buio senza vedere le carte perché non si sa, e questa notte lo ha ammesso, quanti soldi servono e a cosa toglierli. Intanto si prepara l’arma poi si vedranno i danni è la filosofia del Governo, che ha  deciso di dividere il Paese con questa scelta spregiudicata. Pagheranno caro questa scelta, tutti gli italiani, anche i pochi che, apparentemente, potrebbero trarne un vantaggio e a maggior ragione ci rimetteranno i cittadini del Mezzogiorno e delle Isole che si vedranno ridurre ancora di più diritti e servizi rispetto alle regioni del centronord. Sanità, assistenza, scuola, ambiente non avranno le risorse necessarie in egual misura in ogni parte del territorio. Cresceranno le disuguaglianze, aumenterà la precarietà, si innescheranno nuovi conflitti sociali. Continueremo a dare battaglia in Parlamento per impedire l'approvazione definitiva delle altre riforme costituzionali e porteremo nelle piazze il disagio di quanti la vivranno sulla loro pelle. Se pensano di averci piegato sbagliano e di grosso, non ci fermeremo”. Lo dichiara il deputato del PD, Silvio Lai.

13/06/2024 - 12:23

“Con un verbale neutro, il tentativo di normalizzare e di dare un senso assuefazione a quanto è successo ieri in Aula è impossibile. Ci sono i video che dimostrano bene quanto accaduto: un parlamentare della maggioranza tenta di colpire con due 'ganci' l'onorevole Donno. Se le immagini sono indelebili, nel verbale non si dà importanza al fatto che le parole sono pietre. Scrivere tumulti o disordini è scorretto”. Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai in Aula di Montecitorio per chiedere la modifica del processo verbale sulla giornata di ieri nella discussione sull'autonomia differenziata.

“Non scrivere 'aggressione' è come scrivere 'guerra' al posto di 'invasione': cambia completamente il significato. Il verbale va cambiato”, ha concluso Lai.

12/06/2024 - 20:27

Prima un “stai zitta” rivolto alla capogruppo del PD poi negato perché rivolto alla vicina di banco, poi il gesto della XMas di un deputato della Lega che lo giustifica con X-Factor, poi il gesto dell’ombrello dai banchi della Lega verso il tricolore consegnato e rifiutato dal ministro, poi l’aggressione di un deputato ancora della Lega verso un altro deputato dell’opposizione, forse anche di un deputato di FDI, e la giustificazione dell’aggressione con l’accusa di simulazione da parte della vittima come in un campo di calcio con la Var. Se non fosse gravissimo quello che è successo oggi alla Camera, siamo alle prese con una maggioranza incapace di trattenere le proprie pulsioni squadriste e secessioniste che si giustifica come una banda di bambini presi con le dita nella marmellata.
Questo è il biglietto da visita del Governo italiano per il G7, una maggioranza squadrista e secessionista che si racconta di avere titolo a guidare il mondo civile. Non cosi! Lo dichiara il deputato PD Silvio Lai

 

11/06/2024 - 11:56

“Enrico Berlinguer ha lasciato un segno profondo nella storia democratica del nostro Paese e il suo ricordo vive ancora oggi nella memoria collettiva, a quaranta anni di distanza dalla sua morte, anche tra coloro che per ragioni di età non hanno avuto modo di conoscerlo in vita. E’ questo un fatto straordinario che dà ancora più lustro alla figura di un grande personaggio politico così vicino alle ragioni e alle aspettative di quella parte di popolo in continua ricerca di riscatto sociale e della dignità spesso negata”.

Lo dichiara il deputato Pd, Silvio Lai, che questa mattina, nel giorno dell’anniversario della morte di Berlinguer, ha partecipato a Sassari alla cerimonia di deposizione di una corona in corrispondenza della casa natale del leader in viale Dante.

“Per noi sardi - aggiunge - vi sono molti motivi in più per ricordarlo a cominciare dal fatto che la Sardegna è stata per tutta la vita, anche a distanza, la terra di Enrico Berlinguer. Un legame forte, valoriale che si riscontrava anche nel suo profilo personale: sobrio, privo di fronzoli e al tempo stesso rigoroso nei comportamenti che addolciva con un sorriso accogliente in grado di non far mai pesare ruoli e funzioni. Rimarrà per sempre il suo esempio - conclude - perché ci ha consegnata una idea nobile della politica lontana dagli interessi personali e dalle convenienze, capace però di guardare sempre agli interessi collettivi, con coraggio e determinazione”.

 

02/06/2024 - 18:44

“Il Mef mette nero su bianco la spending review di duecento milioni di euro l’anno, 1 miliardo in 5 anni per i comuni italiani con il sud più danneggiato per il criterio PNRR. La cifra complessiva proviene dall’elenco che il Mf ha reso noto per suddividere i tagli tra ministeri, Regioni ed enti locali dopo le due ultime leggi di bilancio 'allegre' dove lo spreco di risorse in mancette elettorali era evidente, dai soldi alle società di calcio di serie A, ai condoni voluti da Salvini che sono costati 1 miliardo di euro, alle regalie per i collegi dei parlamentari di maggioranza, alle tasse cancellate sui mega profitti alle banche e alle aziende energetiche, che ora aumentano il valore in borsa a scapito degli interessi sui mutui e con le bollette alle stelle, ora il governo raschia il fondo del barile colpendo i più deboli”. Così Silvio Lai, deputato dem e componente commissione Bilancio.

“Il governo - conclude Lai - ha fatto un altro disastro nei confronti dei comuni già danneggiati dalle manovre di Fitto sulle risorse del PNRR: solo in Sardegna mancheranno 7,5 milioni l’anno per un totale di 38 milioni con Sassari e Cagliari che subiscono i danni maggiori con 6 milioni globali per Cagliari e 2,5 milioni per Sassari. Sono tagli da paura che penalizzano maggiormente i comuni che hanno usufruito dei fondi PNRR con due conseguenze: che i comuni non avranno il personale per far funzionare le strutture costruite con il PNRR come gli asili nido e che ad essere penalizzati maggiormente saranno i comuni del Mezzogiorno che hanno ricevuto una quota del 40 per cento del finanziamento PNRR”.

29/05/2024 - 14:55

Vogliono spaccare l’Italia e non conoscono nemmeno la geografia e la storia democratica del nostro Paese. Qualche minuto fa il deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci, arrampicandosi sugli specchi, ha tentato di giustificare l’autonomia differenziata segnalando la disparità di riconoscimento istituzionale tra i cittadini sardi e siciliani con quelli delle regioni del Mezzogiorno. Con un atteggiamento sarcastico ed accusatorio Vinci ha solennemente chiesto agli altri parlamentari: “cos’hanno in più i cittadini sardi e siciliani di quelli campani o pugliesi per avere la specialità regionale?”

Provino a spiegarglielo i parlamentari sardi e siciliani di maggioranza a questo loro collega i motivi della specialità delle due isole regioni o di tre regioni di confine bilingue, magari insieme ai principi costituzionali di insularità. Se non ci riescono a parole provino con i disegnini così l’on. Vinci evita di parlare senza sapere e si risparmia una nuova figuraccia. Nel farlo probabilmente questi colleghi potrebbero anche accorgersi del drammatico errore che stanno compiendo per il Sud, tutto insieme, e anche per Sardegna e Sicilia, che non vengono minimamente protette da una disarticolazione della finanza pubblica, con l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, sulla quale ha lanciato l’allarme anche la Conferenza Episcopale Italiana perché sbriciola il Paese, nega la parità dei diritti per tutti i cittadini e serve solo per rafforzare l’egoismo di alcune regioni del Nord.

Lo dichiara il deputato del Pd Silvio Lai.

15/05/2024 - 12:43

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Il rapporto ISTAT 2024 mostra come è cambiata l’Italia negli ultimi 20 anni nella composizione delle famiglie e nello stato degli adolescenti.
In 20 anni le famiglie non tradizionali sono passate dal 21,9% al 39,7%: si tratta di famiglie single con o senza figli o famiglie ricomposte dopo separazioni, formalizzate o meno.
Dall’altro lato sono numeri incredibili quelli dei ragazzi sino ai 16 anni in stato di deprivazione sociale che sono 1,13 milioni, il 13% con punte del 20% nel mezzogiorno e dell’11% al nord. Ma sono il 33,9% gli adolescenti in stato di deprivazione sociale nelle famiglie con titolo di studio di terza media e licenza elementare. Questo in un contesto di povertà educativa molto profonda e di disuguaglianze sanitarie radicate che costituiscono le fondamenta della deprivazione sociale. In generale, sono l’8,5% della popolazione le persone in povertà assoluta contro il 6,4% del 2014.
Ora, a questi problemi cosi precisamente individuati, si possono dare risposte come quelle del decreto Caivano e dei pro-life, nell’illusione velleitaria di contrastare i cambiamenti riportando indietro le lancette dell’orologio con politiche da sceriffi, oppure accostarsi al capezzale del milione di ragazzi in deprivazione sociale e dei milioni di nuove famiglie per accompagnarle in una società, quella del nostro Paese, che non è organizzata per accoglierle e sostenerle. Si può mettere la testa sotto terra come gli struzzi oppure accettare il cambiamento e sostenerlo con politiche utili al Paese, come in Francia e in Spagna. “ Lo dichiara il deputato PD Silvio Lai della Commissione Bilancio della Camera.

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