Da Giunta Solinas grande pasticcio
In Sardegna ancora un concorso a rischio di regolarità sul quale sono prevedibili strascichi amministrativi e giudiziari. Il buon senso avrebbe dovuto consigliare la Giunta Solinas a sospendere in autotutela il concorso per 40 alti dirigenti da inserire nell’organico dell’amministrazione regionale in virtù anche delle numerose segnalazioni arrivate dai diretti interessati ma anche dai sindacati e da altre organizzazioni. Diverse le anomalie burocratiche segnalate, a cominciare dal cambio di regole in corso fino alla sostituzione di tre direttori generali ai quali era stata affidata la regia del concorsone al quale hanno partecipato, ai fini di una loro stabilizzazione, alcuni dirigenti nominati ad personam dal presidente Solinas.
Invece la Giunta Solinas motu proprio, ignorando la possibilità di ricorrere ad un parere legale preventivo ed ancor più grave senza nemmeno leggere i ricorsi già presentati e senza tener conto delle diffide ricevute, ha deciso l’effettuazione del concorsone in violazione, come leggiamo dalla stampa, delle più elementari norme sulla privacy dei candidati e della possibilità da parte degli stessi di poter accedere ad una banca dati, almeno 50 giorni prima, per conoscere il pacchetto complessivo delle domande da cui avrebbero dovuto essere estrapolate quelle sorteggiate. Senza dimenticare il conflitto di interessi per alcuni dirigenti.
Un grande pasticcio di cui si sta già occupando la Procura della Repubblica visto che alcuni candidati hanno comunicato la loro volontà di trasferirvi documenti e conoscenze.
Per queste ragioni ho deciso di informare, con una interrogazione, il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e verificare le possibilità di interventi statali per impedire un excursus tormentato del concorso anche a tutela di tanti candidati che giustamente rivendicano i loro diritti.
Così Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera.
“Dopo aver ritrattato le sue affermazioni davanti al giurì della Camera dei Deputati, Donzelli ritorna al precedente spartito sfascia tutto affermando che rifarebbe tutto ovvero usare segreti d’ufficio, per i quali sta sotto indagine il suo collega sottosegretario alla giustizia con delega alle carceri Delmastro, per ‘manganellare’ i deputati dell’opposizione, per attribuire vicinanze alla mafia e al mondo anarchico. Vediamo se Meloni lo richiamerà al silenzio o preferirà guardare altrove, come ormai avviene spesso”.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Silvio Lai.
In una Sardegna, ostaggio di compagnie aeree e di navigazione, solo un tour elettorale, dimentica di essere il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture
“Per due giorni ha girato la Sardegna in campagna elettorale e in riunioni del suo partito, con la scusa di inaugurare qualche chilometro di strada e qualche gettata di cemento, unica eccezione un’opera dell’autorità portuale realizzata in 17 mesi nel PNRR dei governi precedenti. Siamo di fronte ad un ministro che dimentica di esserlo e passa il tempo come nell’estate del Papeete. Per il resto solo chiacchiere ridicole e promesse di un nuovo grande condono mentre viene smentito da Fratelli d’Italia e Forza Italia, i suoi alleati di governo.
Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dice molte cose inesatte e sbagliate ma di soluzioni concrete nulla: racconta di 3 miliardi di investimenti di RFI che non esistono e non dice che non c’è neanche una progettazione esecutiva del suo ministero e di RFI su una tratta ferroviaria in Sardegna, solo qualche km di elettrificazione. Racconta che richiamerà le compagnie aeree e di navigazione perché non facciano cartello, dimenticando che sono state già convocate dal suo ministero e la situazione è peggiorata. Racconta che metterà d’accordo Regione e Fondi di investimento sulla gestione degli aeroporti richiamando il controllo pubblico degli aeroporti che, invece, la legge vieta chiaramente. E poi, grande classico, non avendo risultati in nessuno dei campi nei quali è ministro racconta l’Agenzia delle entrate come un Dracula che succhia il sangue di tutti i cittadini promettendo un nuovo condono senza raccontare che i quattro condoni negli ultimi anni, da lui voluti e promossi, sono un fallimento certificato.
Purtroppo dobbiamo ricordargli che non è all’opposizione, se non della sua premier a cui procura qualche imbarazzo, è il vicepremier di un Governo che deve risolvere i problemi e non solo denunciarli, e i problemi di trasporto e infrastrutture nel Paese sono i suoi come sono i suoi i dirigenti che da 5 anni guidano la Sardegna e i problemi li creano senza risolverli.
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
"I dati dell’Ocse sulla perdita di valore reale dei redditi da lavoro, con l’Italia agli ultimi posti con -7,5% dicono con chiarezza quali sono le priorità a cui dovrebbe dedicarsi il governo Meloni piuttosto che continuare a baloccarsi con questioni marginali. Sarebbe necessario, dopo le marce indietro in Europa per l’immigrazione e con la NATO per la Turchia, anche un bagno di realtà con l’emergenza stipendi e lavoro degli italiani, altro che l’umiliante card 'Dedicata a te'. Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.
Giornalisti e magistrati svolgono le loro funzioni. Informare ed indagare. Se però sotto osservazione sono Santanché e Delmastro allora destra e governo, con Meloni silente, mettono gli stivali e gridano allo scandalo e al complotto. Pensassero a governare, se ci riescono.
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
“Dopo la dichiarazione di voto finale di FDI sulla legge per la commissione d’inchiesta COVID trovo incredibile che forze politiche chiaramente pro scienza come Forza Italia e il Terzo Polo possano votare si alla istituzione della commissione.
FDI ha affermato che bisogna approfondire in quella sede le reazioni avverse ai vaccini, la correttezza del lockdown, l’utilizzo del green pass, l’obbligatorietà dei vaccini per chi operava in sanità. Diventa evidente che non solo si vuole fare un processo politico ai governi Conte e Draghi ma anche alla scienza”. Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio
Il governo Meloni fugge ancora dalla responsabilità della ratifica del #Mes, già scelto dagli altri Paesi europei. Tenta così di rinviare l’ennesimo bagno di realtà, anche a costo di figuracce europee per il Paese. Un veto ideologico della destra e una bugia elettorale che isolano l'Italia e privano il nostro Paese e tutta l’Europa di uno strumento utile a difendere la stabilità del sistema finanziario e i risparmiatori.
“Oggi è sufficiente leggere i quotidiani regionali per avere chiaro il quadro della gigantesca confusione in cui versano la giunta e la maggioranza di centro destra che governa la Sardegna ormai da 4 anni e mezzo. La maggioranza boccia la giunta regionale sulla vicenda ospedali, dicendo concretamente che prima vanno avanti i progetti di riadeguamento e ristrutturazione delle strutture esistenti con oltre 220 milioni di euro già impegnati e affidati e poi si faranno i nuovi ospedali, di sicuro non nei tempi di questa legislatura. Così il bluff di presidente e assessore alla sanità che cercavano di nascondere la cattiva gestione del personale sanitario e del servizio ai cittadini con roboanti annunci di grandi opere è scoperto e il re denudato come nella favola. L’assessore ai trasporti, smentito dalle autorità nazionali sull’andamento della pessima continuità territoriale e della sottomissione alle compagnie aeree, comunica che il problema sono il basso numero di frequenze e la mancanza di un tetto tariffario per i non residenti, esattamente quello che era presente nel bando della Giunta Pigliaru, approvato dalla Commissione europea e cancellato dalla Giunta Solinas a maggio del 2019 per inseguire la promessa della tariffa unica". Lo afferma in deputato sardo del Pd Silvio Lai.
"L’assessore al turismo - prosegue l'esponente Pd - dice che i turisti non calano, ma se calano la colpa è degli albergatori, affermazione smentita sia da se stesso che dai dati degli arrivi (che non distinguono dove i turisti dormono) e da tutti i dati dei consumi nei ristoranti come nelle iniziative culturali e musicali nei quali si registrano numeri non comparabili anche con quelli dello scorso anno. Dimostrando così, dopo la clamorosa perdita di una delle regate dell’America’s Cup, che fare l’assessore al turismo in Sardegna richiede un livello di preparazione ed un approccio completamente diverso. Da parte nostra è da novembre scorso che segnaliamo che l’aumento dei costi di trasporto fuori controllo richiedeva un intervento autorevole e non remissivo con il governo per evitare quello che sembra già un bilancio pericolosamente al limite per l’isola. E poi l’assessore all’industria che non sa, notizia di oggi, che nel nuorese manca il responsabile dell’unità di crisi dell’area industriale di Ottana, ma d’altronde l’assenza della Giunta sulla crisi del sistema industriale in Sardegna è totale. Da due incontri sui tavoli tecnici per Portovesme non c’è né il governo nazionale né la Regione, la cabina di regia per la chimica verde stabilita per legge nel 2022 non è ma stata insediata né sollecitata dalla Regione, sulle questioni dell’energia siamo alla paralisi perché la Regione non ha alcun peso politico presso il governo Meloni per rivedere il decreto Draghi impugnato ormai un anno fa".
"Infine - conclude Lai - ma non ultimo per importanza, il caos totale e la paralisi negli assessorati determinata dalle dimissioni della segretaria generale. Sette direttori generali che non sono più operativi, riunioni che saltano, atti che non possono essere firmati. E tra questi il direttore del centro regionale di programmazione, l’autorità per la spesa dei fondi europei e per il PNNR, in piena paralisi. Tutto frutto di una guida politica da dilettanti allo sbaraglio".
La destra con un vergognoso espediente normativo impedisce di fare votare fuori dal comune di residenza a studenti, lavoratori e cittadini con problemi di salute alle prossime elezioni europee. Il testo della legge proposta dal gruppo PD, assunto in Commissione come testo base, che avrebbe consentito di favorire il diritto di voto fin da subito è diventata per mano del governo e della maggioranza solo una legge delega dove peraltro viene stralciata la possibilità di prevedere che la nuova norma possa riguardare anche le elezioni politiche. È evidente che destra e governo si muovono in senso contrario rispetto alla necessità di favorire la partecipazione alle competizioni elettorali. Un ulteriore segno che destra e democrazia fanno fatica a convivere sotto lo stesso tetto.
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
“Areus, l'Azienda regionale emergenza urgenza della Sardegna, dopo l'atto discriminatorio di mancata assunzione compiuto nei confronti di una giovane donna vincitrice di un concorso per collaboratore professionale infermiere, si arrampica sugli specchi per tentare di giustificare l'ingiustificabile. Al momento della visita medica preassuntiva la donna in questione, visto lo stato di gravidanza di tre mesi, era risultata idonea con le sole limitazioni del 118 e delle ore notturne. Peraltro, già precedentemente su richiesta della stessa Areus aveva accettato l'incarico. Non è vero, quindi, che nessuno sapesse che fosse in stato di gravidanza e quando si parla di pari opportunità non ci si riferisce solo al rapporto di genere, ma anche a situazioni come quelle denunciate. I codici e le regole bisognerebbe conoscerle prima di mettere nero su bianco decisioni così delicate. Areus annuncia ora che sta valutando la possibilità di assumere la donna con altra mansione. Un consiglio: lo faccia subito senza tentennamenti e assuma quella donna transitoriamente con altro ruolo in attesa di poter riprendere quello che vergognosamente le è stato tolto”.
Lo dichiara il deputato Pd della commissione Bilancio, Silvio Lai.
Fatto gravissimo. Segnalazione a ministero Salute
“Sei gestante? Allora cambia tutto, non sei più assunta. Nel primo secolo degli anni Duemila succede ancora questo e l’aberrazione sta nel fatto che a prendere la decisione è una amministrazione pubblica che ignora pure le regole in materia. Succede in Sardegna a una giovane infermiera, in graduatoria come idonea in un concorso da collaboratore professionale infermiere promosso dall’Azienda Ospedaliera Brotzu, che dopo essere stata contattata da Areus, l’Azienda regionale Emergenza Urgenza della Sardegna aveva accettato la proposta di assunzione a tempo pieno ed indeterminato.
Il dietrofront, messo nero su bianco dall’avvocato dell’ infermiera, avrebbe arrivato per decisione del direttore generale dell’azienda sanitaria che comunicava, secondo fonti sindacali, il 26 giugno, l’impossibilità a procedere all’assunzione a fronte del fatto che nella visita preassuntiva, pur essendo stata dichiarata idonea escluse temporaneamente le sole attività notturne e quelle dei mezzi di soccorso 118, la lavoratrice aveva dichiarato il suo stato di gravidanza di tre mesi. Non si tratta solo di un fatto grave e discriminatorio ma l’azienda sanitaria forse ignora di aver compiuto un atto in aperta violazione del Codice delle pari opportunità a fronte di una consolidata giurisprudenza. Fatto che meriterebbe di essere affrontato nelle competenti sedi giudiziarie qualora non corretto immediatamente dagli organi politici e tecnici competenti.
Chissà se la Giunta Regionale si è accorta di queste violazioni e se intende intervenire rimuovendo la direzione generale dell’azienda piuttosto che convocare impropriamente riunioni propagandistiche negli ospedali. Noi dal nostro canto denunciamo ai ministeri competenti il gravissimo atto di discriminazione avvenuto in una azienda sanitaria in Sardegna”.
Lo dichiara il deputato Pd della commissione Bilancio, Silvio Lai.
"Hanno ragione i giovani industriali di Confindustria, l'evasione fiscale è indegna di un Paese civile anche perché non si tratta di un fenomeno oscuro ma se ne conoscono ormai i dettagli. Rimane una questione dirimente però: il governo che se ne dovrebbe occupare guarda altrove o addirittura prende decisioni, come l'utilizzo del contante o la scardinamento delle regole sugli appalti, che vanno in direzione ostinata e contraria. La presidente Meloni venga in Parlamento con un pacchetto di proposte che riformino il fisco nel segno della giustizia sociale e ambientale, rendano strutturale il taglio al cuneo fiscale, impongano controlli certi e rigorosi, rafforzino in chiave di progressività il gettito fiscale prevedendo misure che agevolino l'occupazione giovanile e femminile". Lo dichiara il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.
"Serve - conclude Lai - un nuovo patto di cittadinanza fiscale per fare della lotta all'evasione fiscale una priorità con un approccio basato su cooperazione e reciprocità. Serve determinazione e coraggio per garantire tutti i cittadini e tutte le imprese, non solo possidenti, ricchi e grandi interessi che fino ad ora sono stati ben coperti dalle norme introdotte dal governo Meloni".
Governo dovrà impegnarsi a dare tempi certi
“Il progetto Einstein Telescope è per la Sardegna e per il Paese un obiettivo prioritario. In questa direzione, anche con proposte a mia firma, si è lavorato per sostenere la candidatura a livello internazionale. L'autorizzazione al campo eolico in quel territorio deliberata nel luglio 2022 aveva messo a rischio il successo del progetto. Con l'approvazione dell'emendamento di maggioranza al Senato l'autorizzazione al campo eolico era stata cancellata, imponendo tuttavia alcuni vincoli all'attività di imprese su un territorio di 400 km quadrati e di 19 comuni. Tra l'altro prevedendo procedure né chiare, né certe. Con l'ordine del giorno a mia firma approvato oggi in Aula alla Camera si impone al governo di stabilire con il primo provvedimento utile di escludere che le norme abbiano validità per le attività in essere e dall'altra parte vengano dati tempi certi per le nuove autorizzazioni fissando in 60 giorni il tempo massimo entro il quale il ministero dell'Università deve esprimere il parere. Desidero ringraziare tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che hanno sottoscritto e votato all'unanimità il dispositivo per il quale hanno preso la parola i colleghi deputati sardi”.
Lo dichiara il deputato Pd, Silvio Lai.
“Siamo di fronte all’ennesima fiducia da parte del Governo e all’ennesima volta in cui viene esautorato il lavoro del Parlamento.
L’urgenza del Governo era il commissariamento di INPS e INAIL e di porre un tetto all’età dei sovrintendenti lirici di origine straniera; commissariamento per cambiare la governance. Ovvero passare dalla nomina del direttore da parte del CDA a quella diretta del Presidente e poi, ridurre il mandato del direttore generale da 5 a 4 anni. E questa sarebbe modifica della governance???
La vostra propaganda viene puntualmente sbugiardata dalla realtà.
Mentre per voi è urgente sparecchiare la Rai, l’INPS e l’INAIL non vi curate di quanto l’aumento dei prezzi del cibo naturale stia introducendo disuguaglianze e povertà, per il cibo e per la salute.
Girate il viso dall’altra parte per non vedere che è in atto una speculazione ai danni dei cittadini. E poi generate orrori come il naufragio di Cutro o quello già dimenticato della scorsa settimana in Grecia.
Per questa vostra palese volontà di nascondere la realtà, di mutarla e piegarla alla vostra idea alterata di Paese, fatta di furbizie e disuguaglianze, il Partito Democratico dirà convintamente NO alla fiducia”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, in dichiarazione di voto sul decreto Inps.
“Una vera e propria ingiustizia per i giovani aspiranti avvocati. È il risultato di una scelta della destra che con un emendamento al cosiddetto decreto Enti ha modificato la normativa sugli esami per gli aspiranti avvocati a tre mesi dalla loro effettuazione.
Complicare le cose è prerogativa della destra. In questo caso ci si trova di fronte ad un sopruso vero e proprio. Cambiare a tre mesi la forma dell’esame è sbagliato: si cambia semmai con un anticipo di un anno e si consente, dunque, che ci si adatti. Peraltro il blitz è avvenuto senza aver sentito la necessità di consultare, per un parere di merito, quei giovani che dovranno sottoporsi agli esami e che si stavano preparando secondo le modalità d’esame precedente. Le riforme sono necessarie ma vanno fatte con i tempi giusti e senza approssimazione. Due prerogative distanti dal governo e dalle forze di centrodestra”. Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.