18/04/2024 - 14:51

“Con questo provvedimento fate dei tagli drastici alla sanità. Noi chiediamo maggiori finanziamenti ai consultori, più personale per allargare la rete, allungamento degli orari di apertura, e chiediamo che la contraccezione sia universale e gratuita e che sia garantito l’accesso laddove l’obiezione di coscienza è molto alta. E tutto questo lo  chiediamo a tutela del diritto alla autodeterminazione e alla salute delle donne. Volete ostacolare il diritto all’interruzione di gravidanza alle donne. E lo dimostrano le astensioni che hanno diviso la maggioranza”. Lo dichiarano le deputate dem Ilenia Malavasi della commissione salute e Sara Ferrari, capogruppo in commissione femminicidio.

18/04/2024 - 14:19

“Il nostro ordine del giorno chiedeva una cosa semplice, cioè un impegno al Governo per assicurare la piena attuazione della legge n. 194 affinché non venisse ristretto o ridotto il diritto delle donne ad avere accesso alla garanzia, ovviamente, dell'interruzione volontaria di gravidanza. Questo Governo e questa maggioranza hanno finalmente gettato la maschera, ci chiediamo che cosa vi hanno fatto di male le donne, cosa hanno fatto di male le donne a questo Governo. Avete smantellato “opzione donna”, avete aumentato l'IVA sui prodotti per l'infanzia, ma anche sugli assorbenti per le donne, avete limitato l'accesso al bonus per le mamme e ora con la 194 volete limitare il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza. Direi che peggio di cosi non avreste potuto fare”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Ilenia Malavasi.

11/04/2024 - 14:40

Chi ha speculato su vicenda l'ha fatto su bambini, famiglie, istituzioni.

"L'assoluzione definitiva per lo psicoterapeuta Foti, in sostanza mette la parola fine al presunto 'caso Bibbiano', con un colpo durissimo all'intero impianto accusatorio". Così, i deputati reggiani Pd, Ilenia Malavasi e Andrea Rossi, in merito alla sentenza che ha definitivamente assolto lo psicoteraputa Claudio Foti, accusato di essere la 'mente' del caso 'Angeli e demoni'. "Questa assoluzione non deve essere intesa come la vittoria di una parte, ma come la fine di un incubo per un'intera comunità. I contorni di questa vicenda hanno assunto toni di uno squallore unico, tramite l'evidente azione, condotta da una precisa parte politica, che fin dall'inizio era incentrata solo nello scardinare un sistema di tutela e protezione dei minori all'avanguardia. Parliamo di chi veniva a farsi i selfie sotto il cartello 'Bibbiano', una strumentalizzazione becera che non è possibile ignorare, ma che evidentemente ha pagato, nell'immediato, in termini elettorali", aggiungono. "E pazienza se tutto questo ha distrutto la credibilità della rete dei servizi, pazienza se questo è andato a danno dei bambini e delle famiglie affidatarie, pazienza se questo ha gettato fango su persone e amministratori innocenti, che hanno vissuto mesi tremendi, pazienza se il garantismo in questo Paese è solo sulla carta e mai nei fatti. Pazienza perché chi si è fatto forte di quella bandiera, ha ottenuto il consenso che cercava, anche e soprattutto a livello nazionale. Tutto questo, giocando sulla vita dei bambini, screditando l'istituto dell'affido, banalizzando la generosità della famiglie che accolgono, ridicolizzando le istituzioni, infangando il lavoro di tanti professionisti e professioniste, servizi sociali compresi, nel furore ideologico della difesa di presunti diritti di adulti maltrattanti, da difendere solo in quanto genitori o parenti prossimi", proseguono. "Ancora una volta, oggi, il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno sofferto per questa situazione e alla comunità bibbianese, profondamente offesa e teatro di vere e proprie pagliacciate mediatiche. Certe ferite probabilmente non si rimargineranno mai in chi le ha subite, ma la speranza è che da questa terribile vicenda si riesca comunque a trarre la giusta considerazione rispetto a chi lavora per il bene di una comunità e a chi, invece, è capace solo di speculare per il proprio tornaconto elettorale", concludono Malavasi e Rossi.

09/04/2024 - 18:35

“Crediamo che il terzo settore sia davvero un patrimonio preziosissimo per il nostro Paese. Un settore indispensabile da decenni, che garantisce ogni giorno servizi essenziali, come un pasto a domicilio o un trasporto disabili, ma riconosciuto grazie a un governo di centro-sinistra solamente nei tempi recenti. Con i suoi 4,5 milioni di volontari, opera quotidianamente per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità, con dedizione e generosità. Per noi il terzo settore è una realtà da sostenere e da rilanciare perché supporta le istituzioni rispetto a nuove povertà, a solitudini emergenti, alle fragilità, alla carenza di servizi. Si tratta del primo erogatore di servizi per le nostre comunità. Non è un caso che il Presidente della Repubblica, nel discorso di giuramento per il suo reincarico, abbia proprio posto l'accento sul lavoro che fa il terzo settore. Come abbiamo già sottolineato in commissione,  questo è un provvedimento che ha tante luci, ma anche molte ombre”. Lo ha detto in Aula alla Camera, la deputata dem Ilenia Malavasi, annunciando il voto di astensione del Gruppo Pd al ddl sul Terzo settore.

"Siamo contenti - ha aggiunto l'esponente PD -  che sia stata ascoltata la voce del terzo settore che chiedeva di semplificare e rivedere la parte burocratico-amministrativa per garantire l'efficacia del loro servizio quotidiano, così come apprezziamo l'estensione della capacità assunzionale a tempo indeterminato in deroga ai vincoli di contenimento della spesa per gli assistenti sociali alle forme associative dei comuni. Tuttavia, ci lascia molto perplessi, ad esempio, la norma che istituisce un tavolo di lavoro sul fenomeno dei minori fuori famiglia e dei minori affidati e in carico ai servizi sociali territoriali, così come ci lascia perplessi l'istituzione, il 9 aprile di ogni anno, della Giornata nazionale dell'ascolto dei minori, quando già il 20 novembre celebriamo ogni anno la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. L'ascolto dei minori non si realizza istituendo nuove giornate, che servono solamente ad usare bandierine per l'ennesima propaganda. Servono risposte strutturali e risorse, che questo governo non ha messo, anzi che ha tagliato. Non mi pare infatti che questo governo si sia occupato, al di là degli slogan, di minori".

“Il Partito Democratico ci sarà per tutte le battaglie che riguardano la qualità della vita e la dignità delle persone – ha concluso Malavasi -  e ci saremo quando si tratterà di costruire strumenti di supporto alle nostre comunità, ai giovani che vivono in difficoltà, agli anziani soli, alle famiglie che non arrivano alla fine del mese e non riescono più a curarsi, perché il welfare, lo Stato sociale, è un carattere distintivo ed unico della cultura Europea. L’esperienza italiana è ricchissima di eccellenze e dell'essenziale contributo di organizzazioni della società che affiancano e spesso suppliscono alle carenze dello Stato".

05/04/2024 - 11:49

“Il Tribunale dei minori di Bologna versa in condizioni drammatiche e così altri 29 tribunali in Italia. La carenza di organico soprattutto amministrativo, superiore al 50%, porta ad un rallentamento allucinante dei procedimenti, con oltre 10.000 fascicoli pendenti nel solo tribunale di Bologna. Solo nel tribunale di Bologna ci sono situazioni che riguardano 3500 minori orfani, vittime di violenze, vittime di abusi che aspettano risposte adeguate ed hanno bisogno che queste risposte arrivino in tempi molto stretti. In particolare ricordiamo gli affidi o le adozioni, bambini che aspettano mesi e mesi le sentenze del tribunale per essere accolti dalle famiglie affidatarie o adottive, in questo caso per poter prendere il loro cognome e tutto questo comporta anche oneri burocratici a carico delle famiglie, con danno erariale a carico degli enti locali, senza tralasciare gli aspetti più importanti, inerenti alla sfera dei diritti dei minori che hanno bisogno di una particolare tutela anche dal punto di vista emotivo.
Abbiamo chiesto al ministro della giustizia se fosse a conoscenza della situazione del tribunale dei minori di Bologna e quali misure intendesse prendere per garantire una giustizia minorile in tempi decenti. La sottosegretaria Frassinetti ci comunica che sono stati indetti dei concorsi per aumentare il personale di questi tribunali, ma non possiamo non esprimere la nostra sincera preoccupazione poiché questi tribunali dei minori dovranno attendere ancora molti mesi e forse anni per arrivare ad una pienezza di organico, a discapito della tutela e dei diritti dei cittadini, in primis bambine e bambini. Trovo ipocrita istituire la giornata dell'ascolto dei minori, quando abbiamo servizi sociali sottodimensionati e tribunali dei minori sotto organico, luoghi deputati all'ascolto e alla presa in carico dei situazioni familiari a volte compromesse a danno dei bambini. Servono meno bandierine ideologiche e più coerenza e concretezza". Lo ha detto in Aula Ilenia Malavasi, deputata Pd della commissione Affari sociale della Camera, che ha presentato una interpellanza urgente al ministro Nordio sulla carenza di organico del tribunale minorile di Bologna.

03/04/2024 - 18:03

“Così si lede il diritto alla salute dei cittadini”

"Non siamo per niente soddisfatti della risposta del sottosegretario alla Salute Gemmato che ha evaso totalmente il quesito della nostra interrogazione su quali misure il Ministero ritenesse di adottare fino all'entrata in vigore del decreto sui nuovi Lea, affinché non venga leso il diritto alla salute dei cittadini e siano garantite le prestazioni attese da tempo. Questa ulteriore proroga ci preoccupa molto ed è particolarmente grave in un momento in cui ci sono liste di attese importanti e in cui le famiglie si rivolgono sempre più al privato che ha un aumento percentuale significativo e che non tutti si possono permettere. Questo ritardo comporta un ulteriore elemento di disparità e penalizza la piena uguaglianza dei cittadini. Il decreto Lea ha infatti proprio l'obiettivo di individuare le prestazioni offerte gratuitamente ai pazienti, di cui si avvantaggerebbero soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Si parla di prestazioni importanti, dai test neonatali estesi, ai test generici per malattie rare e croniche, alla tecnica pma, tanto per fare alcuni esempi. Pertanto questa mancanza renderà peggiore non solo la tempestività della cura, ma anche la possibilità di diagnosi precoce con conseguenze pesanti sulla presa in carico e sulla tempestività della terapia. Ci troviamo davanti a uno Stato che predilige assecondare le richieste che vengono dai privati piuttosto che tutelare il diritto alla salute dei cittadini che continuano a pagare sulla loro pelle i suoi  ritardi e le sue inefficienze".

Così Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari Sociali della Camera.

20/03/2024 - 18:04

Da molti mesi si registra una significativa carenza e indisponibilità di farmaci, soprattutto, tra gli antibiotici, ma anche tra antitumorali, antidiabetici, alcuni farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. Con un'interrogazione ho chiesto al Ministero della Salute quali iniziative stia attuando per tenere sotto controllo questa indisponibilità e prevenire le carenze e cosa intenda fare per fornire ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo sulla reperibilità dei farmaci. Purtroppo la risposta arrivata oggi in commissione Affari Sociali non chiarisce completamente il quadro. Va certamente bene l'istituzione di un tavolo tecnico sull'approvvigionamento dei farmaci e un costante monitoraggio dei consumi per verificare le carenze, ma ciò che manca è un'opera di informazione chiara e su vasta scala dei cittadini volta ad aumentare l'accesso ai farmaci disponibili da quelli generici agli equivalenti fino ai galenici e quelli di importazione. Purtroppo, rispetto a questi farmaci c'è un pregiudizio diffuso frutto di una mancata corretta informazione. In questo senso,  sarebbe utile fare formazione presso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta o i farmacisti che possono essere la prima linea di questo importante percorso di educazione della cittadinanza. È del tutto evidente che il nostro obiettivo deve essere sempre l'accesso tempestivo alle cure e la continuità terapeutica. Nelle situazioni di carenza è indispensabile assicurare ai cittadini le terapie. Per riuscirci serve un lavoro di informazione che faccia uscire le notizie dai siti dei ministeri per raggiungere tutti i cittadini".

Così Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari Sociali della Camera.

13/03/2024 - 18:03

Servirebbe bagno di verità per affrontare questa dramma”

Sono sorprendenti e rammaricano le parole della ministra Roccella sulla difficoltà di “trovare un ospedale dove andare a partorire piuttosto che uno dove andare ad abortire”. Peccato che sia un dato opposto alla realtà descritta dai consultori: sei ginecologi su dieci sono obiettori e, soprattutto al Sud, le donne sono costrette a cambiare città per fare la loro scelta, mentre la Ru486 si trova in modo diffuso solo in tre Regioni. Ma ancora più incredibile è quando Roccella afferma che il governo ha fatto la sua parte sul tema della natalità, intervenendo su congedi, asili, decontribuzioni.
Dispiace contraddire la ministra, ma in Italia i posti per gli asili nido sono sempre meno, con una media di 27 per ogni 100 bambine e bambini. Una situazione particolarmente complessa per tutte le famiglie, ma soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree interne. Su questo tema, il governo Meloni non ha dedicato nulla in manovra, anzi con il Pnrr hanno tagliato 100.000 posti di asili nido. I contributi sui congedi non sono strutturali, ma insufficienti e relativi al solo anno 2024. Per quanto riguarda la decontribuzione, la manovra la prevede per le lavoratrici con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per le madri di tre figli fino al compimento di 18 anni del più piccolo, o per quelle con due figli fino al compimento di 10 anni dell’ultimo nato. E le autonome? E quelle a tempo determinato? Come sempre la propaganda finisce quando incontra la realtà. Servirebbe un bagno di verità e di umiltà per affrontare insieme e bene il dramma della natalità, che è davvero un problema enorme per il futuro del nostro paese.
Così la deputata democratica della commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi.

01/03/2024 - 14:55

“Permetterà screening nazionale a costo zero”

La sordità è una pandemia silenziosa. Così è stata denominata oggi nel corso dell’iniziativa al Senato organizzata in occasione della Giornata mondiale dell'udito istituita dall'Oms il 3 marzo. Si tratta di una patologia con due picchi di insorgenza, uno in età pediatrica (ma qui lo screening neonatale esiste ed è previsto nei Lea) e in età anziana. Tutti corriamo il rischio di avere ricadute sull’udito nell'arco della nostra vita. La sordità o ipoacusia genera isolamento, depressione e compromette la capacità di apprendimento, oltre a peggiorare le capacità cognitive delle persone. L’Oms sostiene che per ogni euro investito in prevenzione di sordità o ipoacusia se ne risparmiano 15. Secondo le stime più recenti, oggi questa patologia ha un costo di 36 miliardi annui tra costi sanitari diretti e indiretti. Per questo motivo come Pd abbiamo proposto un emendamento a nostra firma, approvato dalla Commissione nel percorso di modifica del codice della strada per aggiornare le modalità di controllo dell'udito nel corso del rilascio o rinnovo patente con l'introduzione di un meccanismo di controllo strumentale, andando a modificare una norma del 1959, relativa al controllo dell'udito già previsto e obbligatorio per legge. Questo permetterà, a costo zero, di fare una campagna di screening nazionale che può aiutare ad individuare precocemente i fenomeni di ipoacusia, migliorando la presa in carico e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini.
Così Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd e Ilenia Malavasi, deputata dem della commissione Affari sociali.

01/03/2024 - 11:08

"Il Governo Meloni, sempre pronto a parole a promuovere la natalità, sta penalizzando le famiglie ed in particolare modo quelle con figli numerosi. Da quest'anno infatti gli importi ricevuti come assegno unico relativi all’anno 2022 rientrano nella Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) 2024 aumentando, di fatto, il valore Isee. Questo comporta che molti nuclei familiari sforano di poche centinaia di euro il limite massimo per poter usufruire di numerose prestazioni sociali che valgono migliaia di euro all'anno". Così una nota congiunta dei deputati Pd Ilenia Malavasi e Marco Simiani che hanno presentato una interrogazione al Ministro Calderone.

"All'improvviso per molte famiglie sono stati negati o ridotti infatti il bonus nido, l’integrazione all’affitto; il bonus bollette, le agevolazioni sulle tasse universitarie; le agevolazioni per la frequenza alle scuole dell’infanzia, per la mensa o per l’utilizzo degli scuolabus dei figli o per i buoni libri o la possibilità di non versare la quota di iscrizione agli ultimi tre anni delle scuole superiori di secondo grado per motivi economici. Per non parlare degli aumenti automatici dell'Irpef regionale e comunale. Chiediamo al governo di intervenire e fermare subito questa vergogna. Gli slogan sono finiti, ora servono i fatti", conclude la not

23/02/2024 - 16:15

“La scuola aperta a tutti”. È il primo comma dell’articolo 34 della Costituzione ad individuare il principio fondamentale che sta - o dovrebbe stare - alla base di ogni politica per l’istruzione, perché la scuola è lo strumento per eccellenza che consente ad ogni individuo di migliorare la propria istruzione e, di conseguenza, la propria posizione sociale ed economica”.  A scriverlo è Ilenia Malavasi, Deputata del gruppo del Pd, in un articolo pubblicato sul sito della Fondazione Demo - la Fondazione del Pd presieduta da Nicola Zingaretti. “Il sistema educativo italiano è pensato dalla nostra Carta costituzionale come capace non solo di misurare i risultati ottenuti dai migliori, ma anche di accompagnare situazioni di fragilità o di marginalità, fornendo la possibilità ai ragazzi e alle ragazze, indistintamente, di acquisire nuove prospettive - sottolinea Malavasi -. E anche se questo avviene ancora in modo troppo limitato (solo il 6% dei giovani i cui genitori non hanno il diploma ottiene poi la laurea) è significativo che la Costituzione si occupi, in modo così diretto, della questione, riconoscendo, anche in questo modo, la centralità dell’idea di “comunità”, alla cui base ci sono la scuola, la valorizzazione dei talenti, il diritto di essere messi nella condizione di poter eccellere.  Nonostante questioni importanti ancora in campo quindi - continua Malavasi - come gli oltre 170mila supplenti che sono ogni anno chiamati a coprire cattedre scoperte, gli insegnanti di sostegno, spesso lasciati soli, la sicurezza degli edifici, la sproporzione di numeri tra alunni, insegnanti e dirigenti, “Stare bene a scuola” resta il punto fondamentale, raggiungibile con un ruolo centrale della “comunità educante” che si adopera affinché nessuno si perda durante il percorso scolastico o, peggio ancora, non abbia capacità o possibilità di accesso. Una comunità educante, appunto, che senta la responsabilità e il dovere prioritario di tutelare tutte le variabili di crescita dei suoi cittadini e cittadine più giovani”.

14/02/2024 - 17:11

“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera del nostro emendamento al Decreto Milleproroghe che proroga fino al 2025 la limitazione della responsabilità penale medica alla sola colpa grave è certamente un passo importante. Ora, però, occorre andare con determinazione in direzione della piena attuazione dell'articolo 32 della Costituzione. Occorrono infatti iniziative normative per giungere ad una vera depenalizzazione dell'atto medico. Fatte salve, naturalmente, quelle situazioni particolari e limitate nelle quali si possa riscontrare colpa grave o dolo, bilanciando l’esigenza di salvaguardia degli operatori sanitari, la loro professionalità e la serenità necessarie nel prendere le decisioni migliori per il paziente, da iniziative giudiziarie ingiuste con i diritti del paziente, che deve comunque poter adire il giudice civile, qualora si ritenga danneggiato da episodi gravissimi di negligenza medica. Un segnale importante di fiducia nella classe medica, che troppo spesso si allontana dalla sanità pubblica verso estero o privato anche per la violenza e la litigiosità che subiscono".

Lo dichiara la deputata democratica della commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi, prima firmataria dell’emendamento 4.75 al Decreto Milleproroghe.

14/02/2024 - 15:52

Governo parziale e deludente

“Risposta parziale e deludente quella del sottosegretario Gemmato sul contrasto alle malattie cardiovascolari”. Lo dichiara la deputata del Pd, Ilenia Malavasi, che ha presentato una interrogazione in commissione Affari sociali in cui chiedeva al governo “la stesura di un piano nazionale cardiovascolare in grado di assicurare una visione unitaria e condivisa e una serie di interventi di prevenzione, screening e trattamento a favore dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari”.
“In Italia - aggiunge Malavasi - sono 9.6 milioni le persone affette da patologie cardio, cerebro e vascolari e 880.000 i nuovi casi ogni anno con un burden annuo di 22-24 miliardi tra costi sanitari diretti e costi indiretti. Queste persone si meritano molto di più dell'approssimazione di questo governo. È dunque necessario trattare queste patologie in modo piu strutturale con un piano ad hoc dedicato”.

14/02/2024 - 10:50

Malavasi, proroga sia primo passo per ripensamento norma che mette a rischio sistema

È stato approvato stanotte l’emendamento del Pd al decreto Milleprororghe che posticipa di un anno l’entrata in vigore del Regolamento del Ministero della salute che disciplina per l’attività trasfusionale, da parte dei laureati in medicina e chirurgia, negli enti e nelle associazioni che svolgono attività di raccolta sangue ed emoderivati senza scopo di lucro.  “Con questo emendamento – spiega la promotrice, la deputata democratica, Ilenia Malavasi componente della commissione affari sociali della Camera – si sblocca finalmente una situazione molto grave che rendeva impossibile agli specializzandi di attivare contratti di lavoro all’interno dei centri di raccolta sangue plasma. Una norma insensata che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema con effetti negativi. Auspichiamo che questa proroga sia solo un primo passo verso il definitivo ripensamento da parte del governo”.

22/01/2024 - 11:50

Mercoledi 24 gennaio alle ore 11.30 presso la sala stampa della Camera dei deputati.

  "Impedire altri 'casi Improta', la vicenda giudiziaria di Elena Improta e di suo figlio nato con disabilità a seguito del parto, costretta a pagare spese giudiziarie pari a oltre 300mila euro". Questi in sintesi i contenuti della proposta di legge dal titolo 'Istituzione di un Fondo di garanzia a beneficio delle parti soccombenti in giudizi relativi a danni subiti dal neonato a seguito del parto e impossibilitate al pagamento' che verrà presentata mercoledi 24 gennaio alle ore 11.30 presso la sala stampa di Montecitorio. Parteciperanno alla conferenza stampa i deputati dem promotori della proposta Ilenia Malavasi e Marco Simiani ed Elena Improta.

    "Il nostro atto vuole colmare un paradosso normativo su cui il Parlamento è chiamato a riflettere e confrontarsi; occorrono norme e risorse
    per sostenere concretamente una famiglia che ha trovato la forza ed il coraggio di trasformare una drammatica vicenda personale in una progetto solidale di accoglienza, di inclusione e speranza rivolto alle altre persone con disabilità. Chi ritiene di aver subito un danno grave durante il parto non può aver paura di difendersi perché potrebbe essere costretto a pagare ingenti spese processuali (come accaduto ad Elena Improta) e le conseguenze non possono ricadere sul caregiver che si occupa non solo di suo figlio ma di tante famiglie in difficoltà. Ci appelliamo alla sensibilità di tutte le forze politiche affinchè possano sostenere questa proposta", concludono Ilenia Malavasi e Marco Simiani.

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