14/06/2023 - 11:12

“Nella relazione inviata al Parlamento dal ministro Fitto sullo stato di attuazione del PNRR, per il ministero della Salute emergono elementi di criticità per quanto riguarda le aree 'Case di comunità (Cdc) e presa in carico della persona'; il 'Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (ospedali di comunità)' e 'Verso un ospedale sicuro e sostenibile'.  Si tratta di interventi importanti che valgono 4,6 miliardi del PNRR. Vorremmo finalmente una parola di chiarezza da parte del governo: sono in grado di realizzare tutte le case di comunità e gli ospedali di comunità? Ma, soprattutto, sono intenzionati a farli oppure non credono più nel progetto? Nella relazione non c'è una riga sulle 1350 case di comunità da realizzare. Ma se non si fanno Osco, Case di comunità e Cot come pensano di poter realizzare la riorganizzazione della medicina del territorio, che uno degli obiettivi strategici del PNRR e che si fonda sul principio della prossimità?” Così in una nota la deputata dem Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari Sociali.

“Siamo di fronte - conclude Malavasi - a gravi criticità che rischiano di compromettere una delle missioni più importanti previste dal piano e che mira a promuovere un miglioramento del SSN, una più rapida presa in carico della persona, garantendo equità di accesso alle cure, rafforzamento della prevenzione e dei servizi sul territorio. Nelle settimane scorse, il ministero, rispondendo a una nostra interrogazione, aveva assicurato come non vi fossero elementi ostativi al raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia, dalla relazione del governo emergono con chiarezza criticità, omissioni e debolezze che non consentono di realizzare gli obiettivi nei tempi previsti. Ho depositato, con i colleghi Furfaro e Girelli, l’ennesima interrogazione per sapere quali eventuali interventi normativi correttivi si vogliano attuare per recuperare i ritardi accumulati. Vogliamo conoscere in modo dettagliato quali sono le progettazioni che rischiano di saltare e su quali territori ricadranno. Riteniamo gravissimo che le risorse per migliorare il sistema sanitario siano sprecate in questo modo. Il governo non può continuare con le ambiguità, deve delle risposte al Paese”.

01/06/2023 - 14:51

“Con comunicato pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stata data notizia dell’avvio dell’iter con l’Unione Europea sulla proposta di decreto che incentiva la diffusione di forme di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. La proposta di decreto dovrà ora attendere il via libera della Commissione Ue. Un provvedimento molto atteso, che giunge con forte ritardo rispetto ai tempi previsti, e che dovrebbe avere l'obiettivo di garantire una capillare diffusione sul territorio nazionale delle comunità energetiche, anche grazie alla cumulabilità della tariffa incentivante con il contributo a fondo perduto del 40 per cento dell'investimento nei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.

Risulta, tuttavia, che stia circolando una nuova proposta di decreto che differisce da quella inviata alla Ue e che prevede che possano accedere all’incentivo gli impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti, inseriti all’interno delle configurazioni di cui al comma 1 e che rispettano, tra gli altri, il requisito dell’avvio dei lavori per la realizzazione degli impianti successivo alla data di entrata in vigore del decreto. Si tratta di una notizia che sta destando molta preoccupazione tra gli operatori e i cittadini che stanno investendo e che rischiano di essere tagliati fuori dagli incentivi”. Lo dichiarano i deputati democratici Ilenia Malavasi e Marco Simiani.

“Chiediamo di sapere - aggiungono gli esponenti dem -se sia in fase di definizione una nuova proposta di decreto, diversa da quella inviata alla Commissione, che rischierebbe di compromettere inspiegabilmente gli investimenti già avviati. Bisogna fare chiarezza. Basta improvvisazione. Parliamo di investimenti importanti. Il governo chiarisca e dica inoltre se la trasmissione della proposta di decreto alla Commissione sia stata fatta solo in sede di prenotifica o notifica formale e quale testo sia stato effettivamente trasmesso alla commissione”.

01/06/2023 - 13:03

“Sono molto soddisfatta per l’approvazione all’unanimità, in commissione Affari Sociali, della risoluzione del Partito Democratico a mia prima firma, che impegna il governo sia ad adottare iniziative volte a prevedere la revisione dei vigenti accordi tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano riguardanti la professione degli operatori sociosanitari attraverso un tavolo tecnico tra gli stessi soggetti istituzionali, con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati nonché delle rappresentanze ordinistiche interessate, al fine di prevedere il riordino della figura dell'Oss, sia a valutare eventuali iniziative di competenza utili a intervenire per favorire le migliori condizioni contrattuali alla figura professionale dell'Oss, nel rispetto della contrattazione collettiva, anche con riferimento alle condizioni contrattuali assicurate nel settore della sanità pubblica”. Lo dichiara la deputata dem Ilenia Malavasi, della commissione Affari Sociali della Camera.

“Questa risoluzione – ha concluso Malavasi - chiede di coinvolgere Stato, regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano ed è propedeutica ad una nostra proposta di legge già depositata alla Camera per riqualificare la figura dell'operatore socio sanitario, investendo sulle sue competenze e eliminando le differenze regionali che oggi caratterizzano questa figura, la cui centralità è ormai da tutti riconosciuta”.

31/05/2023 - 17:28

“Chiediamo al ministro dell’Interno quali iniziative intenda assumere con tempestività il governo per assicurare alla città di Reggio Emilia un maggiore e più efficace controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, potenziandone organici e mezzi, a partire dal presidio Polfer interno alla stazione, con l’obiettivo di garantire adeguata sicurezza ai cittadini residenti, ai viaggiatori e a quanti, nell’area della stazione e in stazione, vi lavorano, continuando a contrastare ogni forma di illegalità e delinquenza”. È la richiesta contenuta nell’interrogazione al Ministro Piantedosi presentata dai deputati del Pd  Ilenia Malavasi e Andrea Rossi.
“Siamo sconvolti per il fatto gravissimo accaduto nelle ultime ore con l’omicidio di un giovane, accoltellato nei pressi della Stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Episodi di cronaca di questa entità sono completamenti estranei alla nostra comunità. L’importante azione di riqualificazione della città di Reggio Emilia avvenuta in questi anni ha permesso di ridurre al minimo le aree di potenziale degrado e di insicurezza sociale. Tuttavia nonostante le azioni messe in atto per rafforzare i presidi di sicurezza vi è la necessità, come sostenuto anche dal Sindaco, di ulteriori interventi che vadano nella direzione di incrementare gli organici delle forze dell’ordine in servizio, anche all’interno della stazione stessa per renderla più sicura e vivibile.

18/05/2023 - 20:02

La narrazione propagandistica del governo Meloni si scontra con i fatti e il decreto bollette ne è l’ennesimo esempio. Le misure per alleggerire l’impatto dell’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese sono solo proroghe di interventi già adottati in precedenza. Il governo procede così, non permettendo nessun tipo di stabilità né di programmazione e con risorse insufficienti a migliorare la situazione di lavoratori e pensionati a fronte di un aumento consistente del costo della vita dovuto a inflazione e speculazione: dall’energia ai generi alimentari. Vanno recuperate altre risorse con un’operazione di equità dal punto di vista fiscale attraverso il recupero dell’enorme evasione fiscale. Peccato che invece questo decreto vari uno scudo penale, l’ennesimo condono per gli evasori inserito all’ultimo secondo. La maggioranza infatti depenalizza l’omesso versamento, perché i 12 condoni della legge di bilancio evidentemente non sono bastati.  

In materia di sanità questo decreto prevede solo un’operazione di maquillage, ignorando il precario stato di salute del Servizio sanitario nazionale, i cui princìpi fondamentali di universalità, uguaglianza e equità sono minati da criticità che compromettono il diritto costituzionale alla tutela della salute. Interminabili liste di attesa costringono a ricorrere al privato, impoveriscono le famiglie, sino alla rinuncia alle cure; diseguaglianze regionali e locali nell’offerta di servizi e prestazioni determinano migrazione sanitaria, inaccessibilità alle innovazioni, sino alla riduzione dell’aspettativa di vita. E questo quadro rischierà di aggravarsi con il progetto Spacca Italia del governo che mira a disgregare il Paese, impoverendo sempre di più chi già è in difficoltà.

Il tempo è scaduto. È ora che questo governo prenda in mano le questioni vere del nostro paese: la tenuta della sanità pubblica, l’attuazione dei progetti finanziati con il Pnrr, la valorizzazione del personale sanitario, senza dimenticare i ricercatori precari, la lotta all’evasione fiscale, smettendola di strizzare l’occhio agli evasori fiscali.

Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi durante la dichiarazione di voto in Aula.

 

17/05/2023 - 14:35

“In commissione congiunta Affari sociali e Finanze era stata votata all'unanimità la stabilizzazione dei lavoratori precari Irccs. Una misura giusta e doverosa. In queste ore il governo ha cambiato idea e chiesto alla maggioranza di sopprimere l’emendamento, assumendosi una responsabilità gravissima. La destra ha così bocciato, in una commissione riconvocata ad hoc, la stabilizzazione del personale. La motivazione è che non ci sono risorse idonee ad assumere a tempo indeterminato il nuovo personale di ricerca sanitaria. Copertura che secondo noi c'era già e che comunque riguardava pochi milioni di euro. E’ una cosa imbarazzante e vergognosa, siamo di fronte ad un governo, ancora una volta, in totale confusione e che non fa mai l'interesse dei lavoratori e della sanità pubblica”.

Così Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali alla Camera, e i componenti dem Ilenia Malavasi, Paolo Ciani, Gianni Girelli, Nico Stumpo.

10/05/2023 - 11:50

"La gestione dei lavori delle commissioni riunite Finanze e Affari sociali sul decreto bollette è stata delirante e dimostra la totale inadeguatezza di maggioranza e governo. Lo dichiarano in una nota, Ilenia Malavasi, GianAntonio Girelli, Toni Ricciardi, Virginio Merola e Bruno Tabacci.
"Una commissione imbarazzante -aggiungono- in cui abbiamo atteso invano fino a notte inoltrata- riformulazioni, pareri e relazioni tecniche: non siamo stati messi nelle condizioni di poter lavorare ed esercitare le nostre prerogative".
Ma cosa ancora più grave segnaliamo che gli accordi presi, frutto di un confronto tra i gruppi per arrivare all'approvazione di emendamenti di buon senso proposti dalla minoranza, sono stati disattesi. Un atteggiamento inaccettabile -proseguono i deputati del Pd- frutto di impreparazione, superficialità e improvvisazione. La maggioranza con le solite forzature e mancato rispetto degli accordi ha svuotato per l'ennesima volta parlamento e commissione di qualsiasi autonomia rispetto a un governo che ha predeterminato qualsiasi azione".
"È molto grave non essere stati messi, ancora una volta, nelle condizioni di svolgere il nostro lavoro di parlamentari per provare  a migliorare un decreto importante per il Paese". Così concludono.

 

08/05/2023 - 15:54

Dichiarazione di Andrea Rossi, Virginio Merola, Andrea De Maria, Ouidad Bakkali, Ilenia Malavasi, Stefano Vaccari, Paola De Micheli e  Andrea Gnassi deputati Pd

Troviamo davvero speciosa la polemica sollevata degli esponenti emiliano romagnoli di Fratelli D'Italia Lisei e Barcaiuolo  a seguito di una eccezionale e imprevista alluvione che ha colpito  le comunità emiliano romagnole e verso le quali tutti dovrebbero portare rispetto.  Si è trattato di un evento straordinario, una caduta di acqua in 48 ore senza precedenti, riconosciuto anche dal governo che ha stanziato immediatamente 10 milioni di euro. La notizia secondo la quale la Regione non avrebbe utilizzato fondi del ministero delle Infrastrutture per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua è palesemente falsa e questo non fa certo onore a rappresentanti delle istituzioni, visto che i 55 milioni sono collegati all'idrovia ferrarese e nulla hanno  a che fare con la sicurezza idraulica e a interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico.  Sarebbe invece opportuno che i colleghi, davanti a eventi simili, si togliessero la maglietta di partito e indossassero quella dell'Emilia Romagna, per  lavorare tutti insieme affinché sia riconosciuto dal governo nazionale e in tempi brevi, un adeguato ristoro alle famiglie e alle imprese colpite da questa alluvione, fornendo la necessaria copertura alla norma sui ristori per eventi alluvionali presente dal 2016 e già usata per situazioni simili. Viceversa, usare argomentazioni manifestamente false per colpire la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente della Regione ER Stefano Bonaccini la dice lunga sulla  pochezza e strumentalità adoperati dal partito che esprime il presidente del Consiglio.

20/04/2023 - 11:19

“Il primo Documento di economia e finanze del governo Meloni si caratterizza per una preoccupante assenza di visione, strategie e risorse. A fronte di un aumento delle entrate determinato dall’inflazione si registra una sostanziale stabilità della spesa nominale e, pertanto, una riduzione in termini reali del livello di finanziamento dei servizi pubblici. Non vengono previste risorse per voci fondamentali come pensioni, riforma del sistema pensionistico e Opzione donna, istruzione, attuazione della delega fiscale, progressivo invecchiamento della popolazione. La sanità, in particolare, non rientra tra le priorità, visto che il rapporto spesa sanitaria/Pil scende dal 6,9% del 2022 al 6,2% nel 2026, un valore addirittura inferiore a quello prepandemico del 2019 pari al 6,4%, come se la pandemia non ci avesse insegnato che un sistema sanitario efficiente e universalistico è il primo baluardo a difesa della salute del singolo e della collettività”.

Lo dichiarano i deputati dem della commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro (capogruppo), Paolo Ciani, Gian Antonio Girelli, Ilenia Malavasi e Nicola Stumpo.

“Inoltre - aggiungono i parlamentari dem - mentre l’Istat certifica che oltre un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, dal prossimo mese di agosto a più di 600mila persone verrà sospeso il reddito di cittadinanza, poi abolito dal primo gennaio a favore di misure poco chiare (Gil, Pal, Gal) e con meno risorse disponibili. Infine, il Def non stanzia nessuna risorsa aggiuntiva per disabili, anziani e fasce più deboli della società, perché si considerano le politiche di welfare come politiche di mero costo e non di investimento. Per tutte queste ragioni - concludono - il Partito Democratico ha espresso il parere negativo al documento proposto dal governo Meloni e dalle forze della destra”.

20/04/2023 - 10:10

"Dopo sei anni di attesa è arrivato il via libera della Conferenza Stato-regioni al decreto tariffe che aggiorna il tariffario delle prestazioni esistenti e di quelle introdotte con il Dpcm del 2017 sui nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA). Il nuovo nomenclatore sostituisce quello vecchio di 20 anni e include prestazioni tecnologicamente avanzate, eliminando quelle obsolete. Arrivano i nuovi tariffari su procreazione medicalmente assistita, consulenza genica fino a prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l’adroterapia o di tecnologia recente come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica e tante altro ancora. A questo punto, ci aspettiamo dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che trovi i finanziamenti necessari per aggiornare i LEA ogni due anni, come prevede la riforma del 2017 varata dall'ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha segnato un passaggio storico. Purtroppo, il governo sta facendo scelte diverse e con il Def 2023 certifica che la salute non è in cima alla sua agenda politica. La spesa sanitaria, infatti, scenderà sotto il 6.6 per cento del Pil. Così è impossibile aumentare gli investimenti e garantire ai cittadini le migliori cure possibili. Senza un segnale di inversione di rotta, non è solo a rischio l'aggiornamento dei LEA ma le prestazioni minime". Così in una nota la deputata dem Ilenia Malavasi, della commissione Affari Sociali della Camera.

13/04/2023 - 14:38

"L’articolo 32 della Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. I drammatici mesi vissuti durante la pandemia di Covid-19 dovrebbero averci insegnato che la sanità pubblica è un bene prezioso da preservare e coltivare per lo sviluppo e il benessere dell’intera collettività. Ma la premier Giorgia Meloni con il Def ha chiaramente indicato che la sanità come diritto per tutti non rientra tra le priorità del suo governo e che si può tranquillamente smantellare a discapito delle fasce più deboli e più esposte alla difficile situazione economica". Lo dichiara la deputata dem Ilenia Malavasi, della commissione Affari sociali.

"Per il Partito Democratico - conclude Malavasi - la salute è un tema di sicurezza nazionale e come tale va trattato. Per questo faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantire l’universalismo dell’accesso alle cure e all’assistenza sanitaria e diciamo sin da ora che saremo al fianco dei sindacati e degli amministratori regionali, per organizzare una mobilitazione a sostegno del servizio sanitario nazionale".

12/04/2023 - 17:18

"Abbiamo avuto un atteggiamento collaborativo e mai pregiudiziale verso la proposta di istituire una commissione d’inchiesta sul covid. E lo abbiamo fatto perché pensiamo che ogni approfondimento utile per comprendere cosa va messo a punto nel sistema per affrontare possibili nuove emergenze sia il benvenuto. Il nostro obiettivo, come dimostrato durante la pandemia, è tutelare la salute dei cittadini. Le forzature di queste ore della maggioranza - che per problemi interni ha prima ritirato un testo e poi ne ha presentato un altro a un’ora dal voto in commissione, senza coinvolgere l’opposizione - sono inaccettabili e dimostrano che l’unico obiettivo è quello di usare vicende gravi e drammatiche per fare propaganda sulla pelle di chi ha sofferto e combattuto il covid. Basti pensare che nel testo si mette in dubbio l’utilità dei vaccini, ammiccando ai novax, e non sono menzionate le regioni, cioè l’istituzione che ha la competenza principale sulla sanità. Siamo usciti dall’aula e abbiamo deciso di non votare la proposta perché è ridicolo fare una commissione d’inchiesta sul covid escludendo le regioni, significa che la destra vuole solo strumentalizzare una tragedia e provare a distogliere l’attenzione dalle incapacità di questo governo nell’affrontare le emergenze del Paese". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione affari sociali, e i componenti dem Paolo Ciani, Gianni Girelli, Ilenia Malavasi, Nico Stumpo.

 

02/04/2023 - 18:00

“Oggi si celebra la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo e se non vogliamo che rimanga una ricorrenza priva di significato, dobbiamo impegnarci concretamente per migliorare la vita delle persone che ne soffrono e dei loro familiari.
Occorre sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sui tanti ostacoli, anche culturali, che ancora devono essere rimossi per garantire servizi e supporti di qualità, per tutte le fasi della vita. Le persone con disturbi dello spettro autistico hanno diritto a progetti di vita individuali e le famiglie ai sostegni necessari per essere accompagnate in questo percorso complesso.
Possiamo fare ancora tanto dal punto di vista della ricerca, della presa in carico multidisciplinare, della diagnosi, della formazione del personale nei servizi socio-assistenziali del territorio, nell’inclusione scolastica e nell’inserimento lavorativo.
Nessuno deve essere lasciato indietro: possiamo migliorare la qualità e l’efficacia degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico, garantendo a chi ne soffre i diritti umani, sociali e civili”. Lo dichiara Ilenia Malavasi, deputata Pd membro della commissione Affari sociali di Montecitorio.

22/03/2023 - 17:24

Dichiarazione di Ilenia Malavasi, deputata Pd

“Per le persone con  sindrome di Down dobbiamo poter costruire un progetto di vita autonoma e indipendente. A questo dobbiamo arrivare per ottenere una inclusione vera e profonda. “ Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi rivolgendosi alla ministra Alessandra Locatelli nel corso del Question time odierno. Il Pd aveva sollecitato il governo “in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down (21 marzo) in cui è stata lanciata la nuova campagna di sensibilizzazione internazionale del Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down – CoorDown «Ridiculous excuses not to be inclusive” a intervenire al fine di garantire una maggiore inclusione delle persone con disabilità, a partire dall'emanazione di linee guida che regolamentino la costruzione di parchi giochi veramente inclusivi, l'obbligo per organizzatori di concerti/eventi di predisporre un'effettiva accessibilità, il pieno rispetto della legge per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l'incremento del fondo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, nonché l'incremento delle pensioni di invalidità, affinché si possa parlare di un riconoscimento vero ed effettivodei loro diritti nella sfera scolastica, occupazionale e relazionale, aveva sottolineato in apertura dell’interrogazione Gian Antonio Girelli.  “Bisogna che ci sia una continuità di pensiero  e di volere politico – ha aggiunto Malavasi replicando alla ministra Locatelli-  per fare in modo che davvero ognuna di queste persone con sindrome di Down o altro tipo di disabilità possa costruire un progetto di vita autonoma  e indipendente. Queste persone -ha concluso Malavasi citando una lettera- chiedono solo di essere ascoltate  e guardate negli occhi,  non solo dai loro familiari o dai medici,  ma da tutti noi che li incontriamo oggi ai giardini, sull’ autobus  e al supermercato. Cerchiamo di farci carico di queste parole e trovare veramente quelle modalità  concrete , attuando progetti e linee guida  stringenti che possano garantire la piena fruizione dei diritti delle persone con disabilità.”

 

21/03/2023 - 21:23

“Questa legge nasce da una proposta approvata dal governo Draghi e con l'apporto fondamentale dei ministri Speranza e Orlando a cui va il nostro ringraziamento. La riteniamo una legge di civiltà e di maturità a cui ha dato un contributo fondamentale la forza politica a cui appartengo che ha sempre difeso la cultura del Welfare pubblico, della cura, dell'assistenza e del diritto a una vita dignitosa in ogni età della vita, una cultura del rispetto che trae origine e nutrimento dalla nostra Costituzione. Papa Francesco ha detto che un Paese si giudica da come gli anziani vengono trattati e da quale posto riserviamo loro nella nostra società”. Lo ha detto in Aula alla Camera la deputata dem Ilenia Malavasi, della commissione Affari Sociali, nel suo intervento in dichiarazione di voto finale sul ddl Anziani ("Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane"), annunciando il voto di astensione del Gruppo del Pd.

“E’ importante garantire – ha aggiunto l’esponente Pd - la presa in carico della condizione di fragilità delle persone anziane in una cornice più generale di norme a tutela di tutti coloro che si trovano in una condizione di non autosufficienza che riguarda milioni di persone. Una riforma così importante deve mettere a sistema una vera integrazione tra il Servizio Sanitario Nazionale, il sistema sociale e socio assistenziale per rimettere al centro il diritto alla cura per tutti e garantire le stesse prestazioni in tutto il territorio nazionale,  superando divari e ingiustizie. Purtroppo in questo disegno di legge manca la definizione della platea delle persone a cui ci rivolgiamo, mancano le risorse (una riforma di questo tipo non si può fare a risorse invariate), manca il riconoscimento della figura del caregiver, manca il riconoscimento del lavoro di cura e del valore della cura, mancano criteri chiari per l'accreditamento di soggetti publici e privati, terzo settore compreso, che erogano servizi domiciliari di cura e assistenza, manca una definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Di tutto questo non c'è traccia.  Avremo certamente preferito un confronto tra maggioranza e opposizione anche per apportare qualche miglioria che riteniamo necessaria, ma non c’è stata alcuna apertura. Non è un buon modo di lavorare”.

“Una riforma così importante – ha concluso Malavasi – ha bisogno di più risorse per attuare le misure previste dalla legge e garantire continuità di cure e di assistenza.  Nessuna delega in bianco dunque ma una vigilanza ferrea. Ci saremo per dare il nostro contributo per una buona attuazione ai principi della delega e per verificare che ci siano le risorse necessarie e garantire l'uniformità e l'universalità dei diritti e l'unità del Paese”.

Pagine