“La ventilata proroga per cercare di attenuare l’evidente fiasco del concordato preventivo biennale dimostra tutta l’incapacità del governo. Era già evidente che i tempi fossero troppo stretti e malgrado sanatorie e condoni si è aggiunta incertezza e confusione al magro ricavato, rispetto alle aspettative, di soli 1,3 miliardi. Il dato di fondo è che invece di aumentare i controlli ci si ostina ad incentivare una adesione al concordato che è sempre più un aiuto ad evadere. Aderire evadendo, senza essere più controllati, questo è il messaggio del governo”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, in merito a fonti di agenzia che riferiscono come l’esecutivo starebbe valutando l'ipotesi di riaprire i termini per l'adesione al concordato.
Merola: destra mette in discussione crescita economica
“In commissione finanze la maggioranza e il governo hanno respinto un emendamento a firma Pd contro l’estensione della web tax alle piccole e medie imprese. In assenza di uno straccio di politica industriale la destra procede con misure contrarie alla crescita economica e alle imprese” così il capogruppo democratico in commissione finanze della Camera, Virginio Merola.
“Lo sciopero dei commercialisti contro la mancata proroga del concordato preventivo dimostra tutta l’ incapacità del governo. Tra sanatorie e ravvedimenti si complicano tecnicamente gli adempimenti e soprattutto si aggiunge incertezza e confusione. Il dato di fondo è che invece di aumentare i controlli e mettere in grado l’agenzia delle entrate di poterlo fare (mancano migliaia di dipendenti nell’ agenzia) si continua a provare ad incentivare una adesione al concordato che è sempre più in aiuto ad evadere . Aderire evadendo, senza essere più controllati, questo è il messaggio. E la maggioranza dei cittadini che fa il proprio dovere di contribuenti si vede sempre più presa in giro e discriminata da inaccettabili diseguaglianze”. Così il capogruppo democratico nella commissione finanze della camera, Virginio Merola.
“Piena solidarietà al Sindaco Lepore e forte condanna delle offese e minacce. La risposta migliore è continuare a lavorare per la città e a chiedere che ognuno faccia la propria parte per il bene della città.Il Pd non si farà intimidire da quattro avvoltoi” così il deputato democratico Virginio Merola commenta la scritta minacciosa contro il sindaco di Bologna trovata stamattina sul muro del circolo Pd "2 agosto 1980", in via Casarini a Bologna.
"Trovo davvero vergognoso come la destra stia speculando su questa vicenda. È evidente che tutti dobbiamo collaborare, poiché il coordinamento è indispensabile. Molti enti sono coinvolti nella gestione di questo problema, quindi è fondamentale semplificare le procedure e accelerare i tempi. Per migliorare la collaborazione, è necessario che tutti, a partire dal governo, comprendano l'importanza di un piano strutturale di medio-lungo periodo, con investimenti di miliardi di euro. Il dissesto idrogeologico che dobbiamo affrontare oggi è molto più grave rispetto a quello che abbiamo conosciuto in passato”. Così il deputato del Partito Democratico Virginio Merola, ex sindaco di Bologna, in merito alle polemiche seguite all'alluvione che ha colpito il capoluogo dell'Emilia-Romagna. 'Spero che questa collaborazione si realizzi – ha concluso Merola – ma è importante ricordare che, dopo cinque mesi, siamo ancora in attesa che il commissario Figliuolo, approvi i 4,5 miliardi di euro già destinati. Su tempi, modalità e ritardi, è essenziale che tutti smettano di fare polemiche inutili e agiscano in maniera coordinata'."
“Sebbene oggi in commissione il Partito Democratico abbia votato a favore del provvedimento attuativo alla legge di delegazione europea 2022-2023 di adeguamento al quadro normativo comunitario, per un’azione di maggiore contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, tuttavia occorre ricordare che, come dimostrano autorevoli pubblicazioni anche di Banca d’Italia, l’uso del contante produce effetti di facilitazione nei confronti dell’evasione e della criminalità”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Con la legge di bilancio 2023 – ha aggiunto l’esponente Pd - il governo Meloni ha innalzato la soglia all’utilizzo del denaro contante da 1.000 a 5.000 euro, quando fino al 31 dicembre 2022 il limite era di 2.000 euro. In Italia l’evasione raggiunge livelli record rispetto agli altri Paesi europei e si concentra principalmente sull’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi e sull’Iva”.
“Con l’incremento della soglia al contante insieme a tutte le altre misure di favore introdotte in questi ultimi anni, dall’incremento della flat tax, al concordato preventivo, fino a tutte le forme di condono fiscale fin qui introdotte, il governo Meloni favorisce e continua a favorire principalmente quei 5 milioni di contribuenti, contro i 18 milioni di lavoratori dipendenti e i 16 milioni di pensionati che non possono proprio evadere perché pagano le proprie imposte sul reddito alla fonte”, conclude Merola.
“Sono passati due anni da quando il governo Meloni è entrato in carica promettendo la semplificazione del fisco e l’alleggerimento delle imposte per famiglie e imprese. Due anni di annunci e propaganda che, analizzando i risultati, possiamo sintetizzare con il titolo: fallimento totale. Dal concordato preventivo biennale, all’incremento della flat tax fino a tutte le forme di condono fiscale fin qui introdotte, abbiamo visto solo regali agli evasori a discapito dei contribuenti onesti. Un governo che ha nel Dna l’idea che l’evasione fiscale si combatta con le sanatorie e i condoni, nonostante abbia raggiunto nel nostro Paese livelli intollerabili e si concentri principalmente sull’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi e sull’Iva. Il governo, con l’incremento della soglia al contante insieme a tutte le altre misure di favore introdotte in questi ultimi anni favorisce e continua a favorire principalmente quei 5 milioni di contribuenti, contro i 18 milioni di lavoratori dipendenti e i 16 milioni di pensionati che non possono proprio evadere perché pagano le proprie imposte sul reddito alla fonte”. Cosi il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
"Leggiamo ancora una volta dichiarazioni di colleghi di Fratelli d'Italia che, in piena emergenza, utilizzano una situazione drammatica per attaccare chi è in prima fila, sul territorio e fra i cittadini. Oggi vediamo che si chiedono le dimissioni di Matteo Lepore. Le speculazioni politiche in un momento come questo sono semplicemente indecenti. Dovremmo invece lavorare all'unità di tutte le istituzioni. È evidente che siamo di fronte a eventi assolutamente inediti e che serve un intervento strutturale e straordinario, ben oltre l'ordinaria manutenzione. A chi è impegnato in prima linea, il Sindaco Lepore, la Presidente Priolo, tutti i sindaci e gli amministratori e con loro alle forze dell'ordine ed alle polizie municipali, alle donne e agli uomini della Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco ed ai volontari tutta la nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento".
Così i parlamentari PD eletti nella Città Metropolitana di Bologna.
Dichiarazione di Virginio Merola, deputato Pd
Solidarietà e piena vicinanza a tutte le persone colpite e alle attività commerciali. Condoglianze alla famiglia del giovane Simone che non è riuscito a salvarsi dalla furia dell'acqua.
Il mio sostegno ai sindaci, a tutti gli amministratori , al personale di esercito e forze dell'ordine e ai tantissimi volontari che in queste ore stanno lavorando senza sosta per soccorrere la popolazione e per i primi interventi di ripristino.
Nella manovra di bilancio il governo prevede entrate improbabili dal concordato preventivo, che dovrebbero servire a una riduzione degli scaglioni dell’Irpef: un grande bluff viste le scarse adesioni allo stesso, malgrado condoni e sanatorie da parte di contribuenti evasori, che hanno tolto inutilmente risorse di bilancio a cose più importanti, come la sanità. Nonostante le mirabolanti promesse farcite di propaganda in campagna elettorale, Meloni e Giorgetti regalano al Paese e ai contribuenti onesti una manovra fatta di poche risorse e tagli ai servizi essenziali”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, commentando la nota ufficiale di Palazzo Chigi sulla manovra.
“Con la nuova campagna di comunicazione sul concordato preventivo biennale, il governo invia un messaggio pericoloso e fuorviante: sembra quasi invitare i contribuenti a non pagare le tasse per poi negoziare e arrivare a una cifra ‘giusta’. È un insulto per quei lavoratori dipendenti e partite Iva oneste, che pagano regolarmente le tasse contribuendo al bene collettivo. Invece di promuovere legalità e trasparenza, si rischia di legittimare la cultura dell'evasione fiscale. Nei fatti, il governo offre con questo provvedimento un regalo a chi evade, riducendo le sanzioni amministrative e penali, nonostante l’evasione fiscale abbia raggiunto nel nostro Paese livelli intollerabili”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Si apprende dalla stampa che il Consiglio dei ministri di oggi vuole tornare ancora una volta a fare cassa con il gioco d’azzardo, prevedendo di riscuotere 500 milioni in più, per le concessioni. L’economia dell’azzardo provoca danni alle famiglie, crea dipendenza e indebita le persone. Fare cassa sul gioco ignorando i guasti che produce nella società e alle persone più fragili è inaccettabile”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.
“Il tentativo del vicepremier Tajani di silenziare Giorgetti è una toppa peggiore del buco perché conferma che il ministro dell’economia è ormai commissariato” così in una nota il capogruppo democratico in Commissione Finanze della Camera, Virginio Merola, che sottolinea “i fallimenti dell’azione di politica economica del governo Meloni è stata certificata dall’Istat che ha rivisto a ribasso le stime di crescita del Pil, nascondere questi dati è impossibile: Il governo si appresta a mettere in campo una manovra di bilancio fatta di nuove tasse, incremento della pressione fiscale e tagli a welfare e sanità”.
“Il Governo Meloni mette le mani nelle tasche degli italiani. La manovra annunciata si prospetta dura, con sacrifici e rinunce, come affermato dal ministro Giorgetti che colpiranno soprattutto le fasce più deboli della popolazione che vedranno aumentare le tasse e ridurre i servizi. A peggiorare la situazione, arriva anche la conferma della tassa sulla benzina da 70 euro all’anno, in netta contraddizione con le promesse fatte da Meloni in campagna elettorale. Il governo, che aveva promesso di alleggerire il carico fiscale sui cittadini, si prepara invece a stangare ulteriormente gli italiani, lasciando poco spazio ai tentativi della maggioranza di raccontare una realtà diversa”. Così in una nota il capogruppo democratico in commissione finanze della camera, Virginio Merola.
“Questo decreto è finalizzato ad avvantaggiare interessi corporativi di ogni gruppo della maggioranza. E’ un decreto carrozzone frutto di una competizione interna alla destra, per benefici fiscali e deroghe alle norme. Con il concordato preventivo siamo all’ennesimo condono, uno schiaffo alle persone oneste, ai lavoratori e pensionati perché riduce ancora la base imponibile e colpisce la progressività fiscale. Il 'bonus befana' è risibile per i fondi stanziati e discriminante per le famiglie fatte da persone non sposate, escluse dal bonus: così avremo ancora una volta bambini di serie a e di serie b”. Così il deputato dem Virginio Merola, Capogruppo Pd in Commissione Finanze con una nota sul decreto fiscale Omnibus.
“Ma - continua Merola - la presidente Meloni non aveva poco tempo fa, dichiarato 'basta bonus'?” “Un altro voltafaccia. Si finanzi invece seriamente l’assegno unico universale, la vera risposta ai bisogni delle famiglie con figli e si renda strutturale il bonus psicologo con assunzioni nelle scuole e nelle ASL. Avete superato ogni record con il ricorso ai decreti e alla fiducia. Il Pd voterà no con convinzione”, conclude Merola.