“Fare la voce grossa sull’immigrazione non paga. Spero che il governo Meloni riveda la propria strategia, l’Italia ha molto da perdere continuando su questa strada”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Lia Quartapelle.
“L’Italia dovrà fare alleanze in Europa per ottenere risultati su: riforma del patto di stabilità, fondo SURE per la disoccupazione e sicurezza energetica. Litigare con i Paesi europei sugli sbarchi servirà forse per qualche decimale nei sondaggi, ma danneggia gli interessi italiani nel futuro”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Lia Quartapelle.
“La gestione dell’immigrazione deve avvenire in modo legale e sicuro. Fondamentale per questo obiettivo è il dialogo e agli accordi con i Paesi di provenienza e di transito. Con questa finalità, nel 2017 l’Italia stipulò con le autorità libiche un Memorandum sul contrasto al traffico di esseri umani. Senza un atto del governo italiano, il 2 novembre il Memorandum verrà rinnovato tacitamente per altri tre anni, quando di fatto è rimasto inattuato in alcune parti fondamentali. La mancata risposta delle autorità libiche alle richieste italiane di modifica sollevano più di un dubbio sulla reale attuazione di tutto l’accordo. Per questo, chiediamo che il governo riferisca in aula spiegando come intende proseguire nel necessario rapporto con le autorità libiche. Chiediamo che non avvenga un rinnovo tacito perché le richieste italiane di modifica al Memorandum sono rimaste lettera morta”.
Così la deputata dem, Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Pd.
“Il Memorandum - prosegue - è stato parte di una strategia necessaria volta a regolare la gestione degli arrivi in Italia dalla Libia che però ha mostrato notevoli lacune sul fronte delle condizioni di vita dei migranti in Libia, ritenuti illegali dalle autorità libiche e detenuti in veri e propri campi di detenzione dove sono sottoposti a trattamenti inumani e degradanti. La piena collaborazione delle autorità libiche per migliorare le condizioni di vita dei migranti e per stroncare le reti illegali di traffico di esseri umani è mancata. Le condizioni dei campi sono peggiorate e centinaia di migliaia di persone sono intrappolate in un circolo vizioso di crudeltà. Per questo, nel 2019, al momento del rinnovo, come PD chiedemmo al governo italiano di avviare un dialogo con le autorità libiche per renderne più stringente l’applicazione relativamente al rispetto dei diritti umani e al contrasto ai trafficanti. I governi a cui quella richiesta venne sottoposta - aggiunge Lia Quartapelle - anche in considerazione della situazione interna di grande instabilità in Libia, non hanno mai concluso la discussione con le autorità libiche”.
Difendere interessi Italia, basta ‘giri di valzer’
“Difendere l’interesse nazionale significa difendere prestigio e posizione del nostro Paese, fondatore e pilastro imprescindibile della costruzione europea e del sistema euro-atlantico. Difendere l’interesse nazionale è quel che lei, presidente Meloni, ha fatto, dall’opposizione, sostenendo le scelte del governo per contrastare l’aggressione russa in Ucraina. Lo ha fatto ancora poche ore fa quando ha incontrato il presidente Macron. Con quell’incontro ha però smentito il voto del suo partito contro il Trattato del Quirinale, che rafforza i rapporti tra Italia e Francia”.
Così la deputata dem, Lia Quartapelle, intervenendo in Aula alla Camera per le comunicazioni del governo.
“Lei - ha aggiunto - è la prima presidente del consiglio a ricevere auguri di buon lavoro dal partito tedesco AfD, noto per le posizioni xenofobe e antieuropee, e da Marine Lepen, che ha anche ricevuto un prestito da Putin per le sue posizioni filorusse. Dopo le elezioni lei ha scelto come primo intervento un messaggio al congresso dei neofranchisti di Vox. Presidente, non stanno insieme i colloqui con Macron e i selfie con Orban e Bannon, o il calore della telefonata con Zelensky e le dolcissime parole del suo alleato Berlusconi su Putin. O la posizione del presidente Fontana contro le sanzioni alla Russia. Non si fa politica così. Anzi, si rischia di rafforzare i cronici pregiudizi sull’Italia dei ‘giri di valzer’. Un’ultima cosa. Quasi sette anni fa veniva ucciso in Egitto un cittadino italiano, Giulio Regeni. Le indagini della nostra magistratura hanno svelato che è stato torturato e ucciso dalle forze di sicurezza egiziane. Non si può dire, come ha fatto lei usando una formula di cortesia molto fuori luogo nel primo colloquio con il presidente egiziano Al Sisi, che dobbiamo rafforzare la cooperazione sui diritti umani con l’Egitto. Perché nel caso di Giulio Regeni questa cooperazione non c’è mai stata. Semmai - ha concluso - va costruita senza fare sconti a un regime che fa della violazione dei diritti umani un quotidiano strumento di governo del terrore”.
“Ascoltare il ministro Salvini che elenca il suo programma economico il giorno prima che la presidente del consiglio si presenti alle Camere dà idea del senso delle istituzioni della destra. Dopo le varie esternazioni di Berlusconi, ecco la prova di una squadra dove ognuno gioca per sé. Non proprio quello che serve al Paese”.
Lo dichiara la deputata democratica Lia Quartapelle.
Secondo la Commissione europea il regalo delle 20 bottiglie di vodka da Putin a Berlusconi è una violazione delle sanzioni. Presenterò una interrogazione parlamentare per chiedere al governo italiano come intende reagire a questa violazione delle sanzioni contro la Russia”.
Lo scrive sul suo profilo Twitter Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Pd.