Tweet di Lia Quartapelle vicepresidente Commissione Esteri Camera
Abbiamo visto con i nostri occhi la ferocia con cui stanotte a Odessa la Russia ha bombardato la cattedrale, l’abitato e il porto.
Come delegazione di @montecitorio siamo con questa città libera, patrimonio culturale dell’umanità, che resiste dopo 522 giorni di guerra.
Giorgia Meloni oggi non si limiti a qualche dichiarazione in una Conferenza, ma dia un segnale di impegno concreto su sviluppo e migrazioni: firmi il Global compact dell’ONU, il patto globale per il governo dei flussi e per lo sviluppo dei paesi da cui partono i migranti.
Così su Twitter la deputata democratica Lia Quartapelle, vice presidente commissione Esteri
La notizia più bella, la buona notizia che ci voleva. @patrickzaki1
sarà libero. Grazie alla pressione di un paese intero e al lavoro dei governi Draghi Meloni. Mobilitarsi in solidarietà serve sempre. Grazie a @Station2To
@amnestyitalia
@Change
con cui lo abbiamo fatto.
Così su Twitter la deputata democratica Lia Quartapelle, vice presidente della commissione Esteri.
“Che ingiustizia, che crudeltà la condanna a Patrick Zaki dopo tre anni di tormento. Uno sfregio, fatto davanti ai rappresentanti di altre ambasciate occidentali tra cui anche l’italiana. Il governo reagisca con parole chiare”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri della Camera.
“Ogni giorno il governo impartisce lezioni all’opposizione. Non vorrei restituire la pariglia ma, dalla maggioranza di destra, ci viene detto che il Parlamento non ratifica il Mes per difendere l’interesse nazionale. Come se ci fosse contrapposizione tra interesse nazionale e rafforzamento della sovranità europea. Ritorna, ancora una volta, quella vecchia idea dell’Europa maligna che intende schiacciare la sovranità degli innocenti Stati nazionali. Per questa ragione, non sapendo come superare questo scoglio, la maggioranza anche oggi preferisce rinviare il voto. Dimostrando di non saper prendere decisioni assumendosi le proprie responsabilità. Fare parte del Mes, per l’Italia, al contrario di quanto afferma la retorica della destra, significa invece proprio difendere l’interesse nazionale all’interno del contesto europeo. Un Paese, il nostro, che ha un forte debito, un terzo del quale detenuto all’estero, e che ha la necessità di rafforzare proprio quei meccanismi economici e finanziari che ci proteggono dalle nostre debolezze. Fare parte del Mes rappresenta per l’Italia la stipula di un’assicurazione. Quando si sottoscrive un’assicurazione auto, per fare un esempio comprensibile a tutti, non è che si intende compiere un incidente stradale. Ma ci si cautela dal rischio di un imprevisto pericoloso e oneroso: ecco come si difende l’interesse nazionale. L’esatto contrario di quanto sta facendo il governo italiano con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, così impegnata nei confronti di Bruxelles nel battere i piedi, alzare la voce e minacciare il veto. Il vero patriottismo non sono le dichiarazioni e le lettere roboanti ma, al contrario, è l’impegno quotidiano nell’ottenere risultati utili per il proprio Paese”.
Così la deputata Pd e vicepresidente della commissione Esteri, Lia Quartapelle, intervenendo in Aula.
“In linea generale, voteremo a favore delle missioni internazionali, incluse le nuove missioni. Tra queste vorrei menzionare in particolare il nostro fermo sostegno alla missione europea per l’addestramento delle truppe ucraine: è anche così che aiutiamo quel paese a contrastare l’invasione di Putin. Ci distingueremo su una sola missione, quella bilaterale di supporto alla guardia costiera libica, su cui voteremo contro. Ho chiesto la parola per motivare le ragioni del nostro voto in particolare su questo ultimo punto contrario. La Libia di oggi non è la Libia del 2016. Allora si pensava che si potesse evitare il collasso dello Stato libico e l’Italia era fortemente impegnata prima di tutto nel tenere la Libia unita e stabile con iniziative quotidiane dei membri del governo: visite, incontri, promozione di iniziative diplomatiche e politiche. Oggi quella situazione di instabilità e fragilità delle istituzioni è diventata cronica. In Libia si sono insediate la Turchia e la Russia. Sono emerse notizie atroci sulla situazione dei diritti umani nei campi libici.
E’ diventato evidente che in queste condizioni una piccola missione bilaterale di supporto alla guardia costiera libica non è uno strumento in grado di condizionare le istituzioni libiche e impegnarle a contrastare il traffico dei migranti e promuovere i diritti umani. Tutto l’opposto. Per questo pensiamo che si debba fermare quella missione e agire in modo diverso.
Restano però validi i principi che animavano le azioni dei governi Renzi Gentiloni: le persone in mare vanno salvate. I trafficanti vanno puniti. L’Europa va coinvolta e responsabilizzata. Bisogna avere un rapporto con i paesi di provenienza e di transito dei migranti perché senza di loro è impossibile gestire le migrazioni.
Sulla base di quei principi di azione, oggi serve lanciare un’altra iniziativa: coinvolgere l’Unione europea nella stabilizzazione del quadro libico e le Nazioni Unite nella gestione dei migranti in Libia, chiudendo i campi e gestendo i migranti in modo umano e sostenibile. Questo chiediamo al governo”.
Lo ha detto la deputata democratica Lia Quartapelle, vice presidente della commissione Esteri, nella dichiarazione di voto in Aula
“L’appuntamento è fissato e finalmente sarà possibile mettere fine all’indecoroso balletto voluto da governo e maggioranza sul Mes. La prossima settimana si potrà votare la ratifica del Trattato e ognuno si dovrà assumere la responsabilità delle sue scelte. Per quanto ci riguarda, riteniamo che non sia più possibile rinviare un voto utile al nostro paese, a evitare il suo isolamento e a dotare l’Ue di uno strumento utile a stabilizzare i mercati e tutelare i consumatori”. Lo dichiara la vice presidente della commissione Esteri Lia Quartapelle
“Milano avrà le competenze previste per la sede di Londra? Altrimenti ci sta dando la buona notizia dell’arrivo di una scatola vuota”.
Lo scrive su Twitter la vicepresidente e deputata dem della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, commentando l’annuncio del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che sarà Milano la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti.
Libertà per oppositori a follia sanguinaria Putin
“Qualche giorno fa è iniziato il secondo processo contro Aleksej Navalny, che sta avendo luogo a porte chiuse, senza la possibilità che ne prendano parte neanche i suoi familiari più stretti. Navalny è apparso magrissimo, per qualche minuto, perché poi i giudici hanno chiesto di chiudere telecamere a circuito chiuso, quindi non c’è nessuna traccia di quello che succede. Le accuse nei confronti di Navalny, che rischia 30 anni di carcere, sono accuse molto dure per un regime che ormai condanna a decine di anni di carcere chiunque abbia detto una sola parola contro la guerra di Putin contro l’Ucraina. Mi auguro che il nostro Paese voglia interessarsi anche di questo, con la presenza dell’ambasciata a questi processi e con l’attenzione della nostra politica estera alle condizioni carcerarie e alla libertà di tutti gli oppositori di Putin, a partire da Vladimir Kara-Murza, da Ilya Iashin. Ci sono due vittime della follia sanguinaria di Putin: la prima vittima è il popolo ucraino, la seconda tutti quei cittadini russi che si oppongono a quella guerra e che vorrebbero vivere in un Paese libero e democratico”.
Così Lia Quartapelle nell’Aula della Camera sull’ultimo processo contro Aleksej Navalny con l’accusa di “estremismo”, dopo gli interventi di fine seduta al Senato dei senatori Pier Ferdinando Casini, Ivan Scalfarotto e Giulio Terzi di Sant’Agata, che hanno espresso la stessa richiesta al Governo.
“La destra rimanda ancora la discussione sul Mes perché non sa cosa fare. Solo che ora c’è una lettera del capo di gabinetto del ministro Giorgetti che dice che il Mes non comporta rischi, anzi. Per quanto ancora la maggioranza continuerà a fare male alla credibilità dell’Italia? Domattina nuovo voto”.
Così su Twitter la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle.
“La destra di Meloni, finora sempre contraria a cambiare l’accordo di Dublino, ha capitolato e, abbandonando Visegrad, ha dato l’ok alle modifiche. Il compromesso va migliorato e vigileremo: troppe ambiguità sui rimpatri in Paesi terzi, poca solidarietà tra gli Stati dell’Unione europea sui ricollocamenti”.
Lo scrive su Twitter la vicepresidente della commissione Esteri della Camera e deputata del Pd, Lia Quartapelle.
“L’ambasciata iraniana a Roma ha montato una telecamera sopra una forca. Si tratta di una chiara intimidazione contro chi manifesta fuori dall’ambasciata. Il governo italiano non tolleri questo sfregio e si faccia sentire con parole inequivocabili”. Lo scrive su twitter Lia Quartapelle, vicepresidente Pd in commissione Esteri di Montecitorio.
“Non era accettabile in pandemia che i più penalizzati fossero i bambini.
È ancora meno accettabile che i primi progetti del PNRR a saltare siano quelli per i bambini: nidi, mense scolastiche e scuole. Il futuro dei bambini, va realizzato non tagliato”. Lo scrive su twitter la deputata del Pd, Lia Quartapelle.
Oggi conferenza stampa ore 12 a Palazzo Theodoli per raccolta firme lanciata da Marisa Laurito
Oggi, Mercoledì 24 maggio alle ore 12, l’on. Lia Quartapelle (PD) organizza una conferenza stampa in Sala Matteotti di palazzo Theodoli - Bianchelli di presentazione della raccolta firme lanciata da Marisa Laurito per chiedere lo stop alle condanne a morte e il rilascio dei manifestanti arrestati in Iran.
Dopo che la scorsa settimana sono riprese le esecuzioni in Iran, mercoledì 24 maggio verrà rilanciata la raccolta firme, oltre all’on. Quartapelle e Marisa Laurito, saranno presenti anche UIL, CGIL, Amnesty International.
Parteciperanno anche altri deputati e senatori che nei mesi scorsi hanno aderito alla campagna di patrocinio politico dei condannati a morte.
Domani conferenza stampa ore 12 a Palazzo Theodoli per raccolta firme lanciata da Marisa Laurito
Domani, Mercoledì 24 maggio alle ore 12, l’on. Lia Quartapelle (PD) organizza una conferenza stampa in Sala Matteotti di palazzo Theodoli - Bianchelli di presentazione della raccolta firme lanciata da Marisa Laurito per chiedere lo stop alle condanne a morte e il rilascio dei manifestanti arrestati in Iran.
Dopo che la scorsa settimana sono riprese le esecuzioni in Iran, mercoledì 24 maggio verrà rilanciata la raccolta firme, oltre all’on. Quartapelle e Marisa Laurito, saranno presenti anche UIL, CGIL, Amnesty International.
Parteciperanno anche altri deputati e senatori che nei mesi scorsi hanno aderito alla campagna di patrocinio politico dei condannati a morte.