"Lo Stato non può permettersi di arretrare nelle aree interne. I diritti fondamentali, dal diritto alla salute all’istruzione e al lavoro, devono essere garantiti in ogni angolo del Paese, indipendentemente da dove si viva," così il deputato democratico, responsabile nazionale mezzogiorno del Pd, Marco Sarracino, nella dichiarazione di voto sulla mozione delle opposizioni per sostenere e “rilanciare le aree interne, troppo spesso trascurate e carenti dei servizi essenziali”. "Non è pensabile che esistano cittadini di serie B: queste disuguaglianze sono eticamente inaccettabili, e la politica deve intervenire senza ulteriori rinvii. Il PNRR rappresentava una grande occasione per un’Italia più coesa e inclusiva, ma rischia di diventare una grande occasione mancata. Non possiamo permettere che questo accada. Il Governo ha il dovere di trasformare le parole in azioni concrete per queste aree del Paese, senza limitarsi a promesse vuote," sottolinea Sarracino. “Per questo, coerentemente con il voto di oggi, sfideremo il governo e la maggioranza a mantenere le promesse già nel corso della manovra di bilancio votando i nostri emendamenti che riprendono i punti centrali della mozione approvata oggi dalla camera”.
"Bankitalia conferma due elementi di grande preoccupazione per il Mezzogiorno. Il primo è il congelamento demografico che pesa come un macigno sul futuro del Sud, il secondo riguarda invece il livello delle retribuzioni, che restano inferiori del 30 per cento rispetto a quelle del Nord. Uno degli strumenti per ridurre questi divari poteva essere il salario minimo, affossato invece dalla destra. Per il Pd affrontare la questione salariale, significa affrontare la principale emergenza del Paese. Avere bassi salari oggi, significa avere bassissime pensioni domani. Ma purtroppo, per questo governo, come conferma la legge di bilancio, le priorità sono altre". Così il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Sud per il Partito Democratico, commentando il rapporto Erit - L'Economia delle regioni italiane presentato oggi da Banca d'Italia.
“I tragici episodi degli ultimi giorni confermano che in provincia di Napoli siamo davanti ad un'emergenza nazionale che il governo sta sottovalutando”. Così il deputato dem Marco Sarracino intervenendo in Aula in replica al ministro dell'Interno alle due interrogazioni sui casi di criminalità a Torre Annunziata.
“Queste due interrogazioni risalgano al marzo 23 e al luglio 24 – dice il parlamentare - per denunciare e chiedere al Governo di intervenire rispetto ad un'escalation di violenza che ci preoccupa. Oltre ad un numero maggiore di forze dell'ordine sulle strade, oltre all’ottimo lavoro che quotidianamente svolge la Prefettura, sono necessari più presidi sociali per prosciugare quel bacino di disagio nel quale si alimenta la criminalità organizzata. È il qui il vulnus: vanno combattute in primis le disuguaglianze sociali e investimenti contro la povertà educativa”. “A questo serviva il Pnrr e invece rischia di essere una grande occasione mancata. Spente le luci sulla vostra propaganda 'Caivano', i problemi rimangono quotidianamente. Questa battaglia, visto che parliamo di Torre Annunziata, ha bisogno anche di interventi come il recupero di Palazzo Fienga, quel Fort Apache, simbolo della criminalità che Giancarlo Siani denunciava con le sue inchieste da cronista del Mattino. Per questo noi insisteremo affinché il Governo tratti con i giusti mezzi e i necessari strumenti questa vicenda”, conclude Sarracino.
“Mentre la Ministra del lavoro ci accusava di fare propaganda dicendosi contraria alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, la nostra proposta di legge ha appena superato il passaggio della commissione e approderà lunedì finalmente in aula. Si tratta di una grande vittoria delle forze d’opposizione nei confronti di una destra arrogante e divisa: non hanno avuto infatti i numeri per approvare l’emendamento con cui intendevano sopprimere la legge. Continua la nostra battaglia per una misura di civiltà che migliorerebbe le condizioni di vita e di lavoro per milioni di italiani” così in una nota il deputato democratico, responsabile nazionale Mezzogiorno del Pd, Marco Sarracino.
“Lo sciopero unitario dei metalmeccanici negli stabilimenti di Stellantis rappresenta un segnale fortissimo per l’intero paese. Il futuro dell’automotive è il futuro dell’Italia. E Tavares e Elkann non possono girarsi dall’altra parte. Finora non è arrivata nessuna risposta accettabile per i lavoratori. A cui non può essere chiesto più nessun sacrificio. La multinazionale deve tirare fuori il piano industriale e rilanciare le produzioni in Italia. Noi ci batteremo perché Palazzo Chigi faccia la propria parte e convochi azienda e sindacati per un tavolo permanente. Meloni non deve fare finta di niente. Si è patrioti davvero se si difende il lavoro con i fatti e non con le chiacchiere”.
Lo dichiarano il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, e il deputato dem, Marco Sarracino, della segreteria nazionale del Pd, partecipando alla manifestazione di Roma.
“Siamo sconcertati. La destra affronta le questioni del mondo del lavoro con un approccio ideologico fuori dal tempo. Lo abbiamo visto sul salario minimo, lo stiamo vedendo sulla riduzione dell'orario di lavoro. Il PD è consapevole di ciò che si muove nella società e non è un caso che molto gruppi industriali autonomamente abbiano già siglato accordi con i sindacati per la settimana corta e per una flessibilità oraria. Solo la destra si comporta come i padroni del vapore, fingendo di non accorgersi che le relazioni industriali sono molto più avanti e hanno già trovato punti di caduta innovativi in grado di coniugare produttività e flessibilità, garantendo al tempo stesso anche la competitività. Noi vogliamo dare una cornice legislativa a tutto questo, migliorando la vita delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, il Governo Meloni invece no”. Così in una nota il deputato democratico componente della segreteria del Pd, Marco Sarracino.
“Mentre oggi la destra boccia l’emendamento sul salario minimo, si infittiscono due misteri che hanno caratterizzato questa legislatura: il primo è quello della delega al governo sulla questione salariale. La maggioranza si era presa sei mesi di tempo per formulare una proposta, ne sono passati dieci e di quella proposta non vi è traccia. Poi c’è un altro un altro mistero: noi qui oggi parliamo del collegato al Lavoro ed anche questa volta non sappiamo che fine abbia fatto la ministra del Lavoro purtroppo assente. Noi qui parliamo di italiani che nonostante abbiano un lavoro tornano a casa e sono poveri. Oggi votando contro il salario minimo non si fa un torto al Pd o alle opposizioni, ma 4 milioni di lavoratrici e lavoratori”.
Così il deputato dem, Marco Sarracino, responsabile nazionale Coesione, Sud e aree interne del Pd, intervenendo in Aula.
Il governo continua a sottovalutare la carenza di risorse del fondo per il Trasporto Pubblico Locale. Il PD, con una interpellanza al governo dell’onorevole Casu, ha posto la necessità di potenziare con urgenza il fondo al quale servirebbero circa 1 miliardo e 700 milioni. Nelle condizioni attuali ad essere penalizzate sono soprattutto le aree interne che vedono la riduzione del kilometraggio e la soppressione conseguente di collegamenti indispensabili. L'8 novembre i sindacati unitariamente sciopereranno un'altra volta per chiedere al governo una netta inversione di tendenza. Per il PD il trasporto pubblico locale è fondamentale per la coesione e per garantire il diritto alla mobilità anche per chi vive nelle aree più marginali. Il governo non può fare finta di nulla perché siamo davanti ad una situazione davvero drammatica.
Così il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale coesione, sud e aree interne per il Partito Democratico.
Sarracino: collegato lavoro vergognoso, nessuna risposta a emergenze sociali
“Il collegato al lavoro è una vergogna, è un provvedimento vuoto che non dà risposte al precariato, all’emergenza salariale e alla sicurezza del lavoro. Un provvedimento che va contrastato con forza nonostante le gravi forzature che la maggioranza sta portando avanti, a partire dalla dichiarazione di inammissibilità di oltre 50 emendamenti di merito delle opposizioni tra cui un emendamento importantissimo sul salario minimo” Così il responsabile mezzogiorno del Pd, il deputato Marco Sarracino è intervenuto in aula alla Camera. “Altro che emendamenti – ha concluso Sarracino - l’unica cosa che andrebbe giudicata inammissibile è questo collegato lavoro”.
Sarracino: Cassese riferisca subito al Parlamento
“Il comitato del Clep continua ad andare avanti come se nulla fosse nonostante le richieste venute dalle opposizioni. Alla luce di alcune anticipazioni di stampa abbastanza inquietanti sui criteri per la definizione dei Lep, riteniamo assolutamente urgente l’audizione del professor Cassese. Troviamo infatti incredibile il continuo accanimento nei confronti del sud e delle aree interne da parte della destra e per questo continueremo a batterci in difesa della coesione e dell’unità nazionale” così in una nota il responsabile nazionale mezzogiorno del Pd, il deputato Marco Sarracino.
"Siamo vicini alla comunità di Saviano dove questa mattina una palazzina è crollata a causa di una forte esplosione. Un grazie ai soccorritori che stanno incessantemente lavorando nella ricerca delle persone rimaste purtroppo sotto le macerie”. Lo scrive sui social il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale alla coesione, al sud e alle aree interne per il Partito Democratico.
“Siamo molto preoccupati dalla decisione del governo di selezionare la possibilità di poter curare una bronchiolite subordinandola al luogo di residenza dei bambini. Vietare la somministrazione del Nirsevimab alle regioni che si trovano in piano di rientro è una vessazione che colpisce i più deboli.
Da tempo sosteniamo che la sanità ha bisogno di investimenti e che le cose peggioreranno con l'autonomia differenziata.
Il governo ci ripensi e si ravveda rispetto ad una decisione che va ad incidere non solo sulla capacità di cura ma che crea anche disparità sulla base della residenza e del portafoglio.” Così in una nota il deputato democratico Marco Sarracino responsabile Mezzogiorno del Pd.
Mail pubblicata dagospia molto grave, rivelate informazioni sensibili e riservate su sicurezza delegazioni g7
“Chiediamo al presidente Mollicone la convocazione urgente della commissione cultura della Camera per potere sentire dalla voce del ministro Sangiuliano la ricostruzione di tutta questa opaca vicenda che ruota attorno a una sua consulente, mai formalizzata, che avrebbe avuto accesso a atti riservati e sensibili sul prossimo g7 sebbene completamente estranea all’amministrazione del ministero della cultura. Chiediamo al presidente Mollicone di convocare rapidamente l’ufficio di presidenza per calendarizzare, già questa settimana, un question time straordinario del ministro. Il silenzio di Sangiuliano sta alimentando il sospetto che vi siano ricatti o altre questioni poco chiare che gli impediscono di rendere pubbliche dichiarazioni. Un ministro sotto ricatto non è tollerabile” così in una nota la capogruppo democratica in commissione cultura della camera, Irene Manzi, dopo la pubblicazione sul sito dagospia della mail che dimostra che il parco archeologico di Pompei ha condiviso con la
Dott.ssa Maria Rosaria Boccia informazioni sensibili e riservate legate alla sicurezza delle delegazioni e dei ministri che parteciperanno al prossimo g7 cultura. Sulla vicenda il gruppo del pd della camera ha depositato la scorsa settimana un’interrogazione parlamentare a firma Manzi e Sarracino.
Ancora una volta la Meloni usa il comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri, che è uno strumento comunicativo tecnico e istituzionale, per fare propaganda politica. Una lunghissima dichiarazione dove tra l'altro attacca la sinistra e l’attacca sul Sud con una narrazione che non trova riscontro nella realtà. In quasi due anni il suo Governo infatti ha sistematicamente operato contro le cittadine e i cittadini del Mezzogiorno, tagliando sulla sanità, sulle infrastrutture, sulla protezione sociale e mettendo in campo l’autonomia differenziata. Ma dai risultati delle elezioni europee nel collegio “Italia meridionale” è arrivata una vera e propria operazione verità con il Pd primo partito e Fdi invece sotto la media nazionale.
Cosi in una nota Marco Sarracino, deputato Pd.
“Al rientro dalle ferie i lavoratori di Stellantis di Pomigliano si sono ritrovati con 4 venerdì di cassa integrazione mensili ma con l’obbligo di produrre lo stesso numero di Panda. 3000 a settimana. Siamo davanti a una interpretazione singolare della settimana corta: non si lavora il venerdì, si produce di più in meno giorni, si tolgono soldi dalle tasche dei lavoratori. E’ una scelta molto grave. Chiediamo che il Governo faccia pressioni su Stellantis perché questa decisione venga rivista e soprattutto si mantengano le promesse su Pomigliano con l’arrivo di altri due modelli di auto. Non è accettabile che si faccia cassa sempre sui lavoratori che perderanno ben duecento euro al mese dal loro stipendio”. Lo dichiarano in una nota congiunta Arturo Scotto e Marco Sarracino rispettivamente capogruppo e membro della commissione lavoro di Montecitorio.