"La destra non si nasconda dietro la decisione del CNEL sul salario minimo, organismo che tra l’altro risulta spaccato e diviso. Il luogo in cui affrontare questa discussione è il Parlamento. La maggioranza venga in aula la prossima settimana e ci dica cosa intende fare nei confronti della nostra proposta di legge sottoscritta da migliaia di cittadini. Una proposta che parla ad oltre tre milioni di lavoratori e che affronta in maniera seria il problema del lavoro povero, fissando una soglia minima a 9 euro l’ora sotto la quale non parliamo più di lavoro ma di sfruttamento". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
"La fondazione Gimbe dimostra cosa potrebbe accadere al nostro sistema sanitario se dovesse passare il ddl Calderoli sulla autonomia differenziata. Una situazione drammatica, nella quale i cittadini meridionali vedrebbero il proprio diritto all'accesso alle prestazioni sanitarie subordinato alla sostenibilità finanziaria e al territorio nel quale si ha la fortuna o sfortuna di vivere. Non è questo quello che prevede la nostra Costituzione. Per questo ancora una volta ribadiamo la nostra più assoluta contrarietà a questo disegno di legge e chiediamo che la destra ci ripensi, evitando di avventurarsi in un sentiero che non farà altro che aumentare divari e disuguaglianze. Il diritto alla salute e all’istruzione sono due frontiere invalicabili che noi difenderemo sempre e che garantiscono l’unità e la coesione del nostro paese". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
Siamo di fronte alla ennesima tragedia sul lavoro che colpisce la nostra città e la nostra Regione. Occorre una necessaria presa di coscienza da parte di tutte le istituzioni preposte. Per questo abbiamo condiviso con la presidente della commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro e sulla tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro Chiara Gribaudo, che presto si possa svolgere proprio in Campania una missione di questo organismo parlamentare per alzare il livello di attenzione su questa drammatica emergenza.
Così i deputati dem Marco Sarracino, responsabile Pd per la Coesione territoriale, e Arturo Scotto capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
Dichiarazione dei deputati Pd Marco Sarracino, Piero De Luca, Luciano D’Alfonso, Maria Cecilia Guerra, Silvia Roggiani, Claudio Stefanazzi, Silvio Lai
L’audizione in commissione del Ministro Fitto in merito al decreto sud non fa che confermare tutte le nostre preoccupazioni rispetto a una misura che tutto fa meno che offrire nuove opportunità per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il ministro non ha praticamente risposto a nessuna delle questioni che sono state poste e che risultavano avere come premessa le rilevazioni emerse nel corso delle audizioni da parte dei Presidenti di regione, di ogni colore politico, dall'anci, dagli otto commissari ZES, dalle sigle sindacali e dalle associazioni datoriali.
Da un lato, infatti, si accentrano poteri e funzioni, dall’altro si elude il problema delle coperture economiche necessarie a garantire il funzionamento e le opportunità di una ZES unica per tutto il mezzogiorno.
Non esiste nessuna garanzia che nell'ambito della sostituzione dei fondi PNRR con l’FSC venga garantito il rapporto 80/20 delle risorse da destinare al Mezzogiorno.
Per questo e altri motivi esprimiamo un giudizio fortemente negativo nei confronti di un decreto su cui continuiamo ad esprimere moltissime critiche e che proveremo a migliorare in parlamento.
"La Cassazione riconosce che si può fissare una retribuzione proporzionata e sufficiente nella cornice della Costituzione. Si tratta di una sentenza storica. Il Governo non può continuare a far finta di nulla. Per questo continueremo a batterci con forza affinché anche in Italia possa essere fissata una soglia sotto la quale non parliamo di lavoro ma di sfruttamento. Nelle prossime settimane torneremo in aula alla Camera per vedere chi è d'accordo con la maggioranza del Paese, che vuole il salario minimo, e chi invece continua a nascondere la questione salariale". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
Il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, ha presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro, Marina Calderone, per sapere "quali iniziative il Ministro intenda adottare in merito ai lavoratori del settore del food delivery al fine di contrastare il proliferare di contratti pirata che non garantiscono, ai lavoratori, adeguate tutele, se non ritenga necessario rivedere la normativa vigente, anche attraverso il lavoro dell’Osservatorio permanente istituito dal D.lgs n. 81/2015, per introdurre meccanismi di tutela e se non intenda, altresì, istituire un tavolo di confronto, con operatori e organizzazioni sindacali, per giungere alla stipula di un contratto collettivo nazionale per il settore".
Nell'atto di sindacato ispettivo rivolto dal deputato Sarracino, sottoscritto dai colleghi Pd della commissione Lavoro Gribaudo, Scotto, Fossi e Laus, si ricorda come "nel nostro Paese vi è un numero consistente di lavoratori che per lo svolgimento della propria mansione percepisce retribuzioni non dignitose e con un livello di tutele insufficiente. La causa di questo fenomeno è in gran parte dovuta dal proliferare dei cosiddetti «contratti collettivi pirata» - osserva l'esponente dem - ossia contratti collettivi, diffusi soprattutto in alcuni settori, stipulati da soggetti dalla scarsa forza rappresentativa, finalizzati a fissare condizioni normative ed economiche peggiorative per i lavoratori rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi. Il fenomeno è particolarmente rilevante nell’ambito del food delivery, dove migliaia di rider subiscono il cosiddetto “caporalato” digitale per pochi euro l’ora - afferma Sarracino - e senza tutele in caso di malattia o di cessazione del rapporto lavorativo, essendo inquadrati, seppure formalmente sotto un contratto collettivo, quali lavoratori autonomi".
"L'audizione del professor Cassese rispetto al lavoro del Clep certifica ciò che il PD ha denunciato da tempo, e cioè la volontà del Governo di definire i LEP solo ed esclusivamente per le funzioni oggetto di trasferimento. Per cui non ci saranno livelli garantiti delle prestazioni per ciascuna materia o diritto. Il re è ormai nudo e la maggioranza non ha più nebbie dietro le quali nascondersi. Di fronte al rischio, denunciato anche oggi dalla Conferenza Episcopale, di allargare la forbice delle diseguaglianze, rinnoviamo l'invito alla maggioranza e ai presunti patrioti, di fermarsi, perchè qui ne va dell'unità sostanziale del Paese e della sua coesione sociale. Su questo il Pd sarà intransigente". Lo scrive in una nota il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.
“Giancarlo Siani è stato il simbolo e la voce di una generazione che ha scelto di resistere e cambiare il proprio territorio. Il suo esempio continua a vivere nel cuore, nelle parole e nelle azioni, di chi ha fatto della lotta alle mafie una scelta di vita".
Lo scrive su Facebook il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
"Provare a nascondersi dietro tecnicismi parlamentari per cercare di eludere problemi esclusivamente politici è francamente inaccettabile. L'inammissibilità dell'emendamento PD a prima firma Giorgis sui Lep al ddl Calderoli, certifica la precisa volontà politica di spaccare il nostro paese a metà, in quanto i Lep non saranno garantiti a tutti i cittadini ma saranno subordinati solo ai trasferimenti. Noi chiediamo che possa essere riammesso e che si possa avere un confronto di merito su questo tema che è uno dei punti cruciali che riguardano il disegno di riforma". Così il responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
"A Nicola Gratteri vanno i migliori auguri per l'incarico che sarà chiamato a ricoprire al vertice della procura di Napoli. La sua grande esperienza e il suo rigore saranno straordinariamente utili in un momento delicato come quello che il nostro territorio sta vivendo". Lo scrive sui social il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino
"Avevamo più volte avvisato la maggioranza e il Governo, sia in commissione che in aula, che sul Teatro San Carlo si stava procedendo ad una vera e propria norma ad personam con la sola logica di occupazione di potere degli ambiti culturali. Non hanno voluto ascoltare ed oggi, il Tribunale di Napoli certifica che avevamo ragione. L'arroganza con cui la destra esercita il potere non può nulla contro il diritto". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
Abbiamo letto alcune ricostruzioni giornalistiche dove emerge che il Cnel si appresta a convocare i partiti per un confronto sul salario minimo. Di solito accade l’opposto: è il Cnel che viene audito dalle commissioni competenti, cosa peraltro già accaduta attraverso il deposito di una memoria nel mese di luglio. Conoscendo la sensibilità istituzionale del Presidente Brunetta escludiamo che voglia sostituirsi al Ministro del Lavoro. Continuiamo a pensare che il confronto debba essere fatto in Parlamento e auspichiamo che la maggioranza voglia davvero aprire una riflessione su una riforma che interviene sulla condizione di 3 milioni e mezzo di persone che lavorano sotto i 9 euro lordi orari. Altre scorciatoie per noi non esistono.
Così i deputati del Pd della commissione Lavoro Arturo Scotto, Emiliano Fossi, Chiara Gribaudo, Mauro Laus e Marco Sarracino.
"La comunità del PD condanna senza se e senza ma ogni forma di violenza che provi a condizionare il dibattito pubblico. Quindi auspichiamo che vengano individuati al più presto gli autori delle minacce rivolte al Ministro Calderoli a cui va la nostra totale solidarietà. Le minacce e la violenza non hanno cittadinanza nel nostro paese". Lo scrive in una nota il deputato e responsabile Sud e Coesione della Segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.
Dichiarazione di Marco Sarracino , deputato Pd e responsabile Sud e Coesione del Partito Democratico
"La documentazione fornita e firmata dal sottogruppo del Clep chiamato ad occuparsi del coordinamento della finanza pubblica, rappresenta l'ennesima prova che il progetto di autonomia differenziata voluto dalla destra è totalmente sbagliato, antistorico, iniquo e mette a rischio la tenuta dei conti pubblici. Siamo dinanzi ad un documento tecnico, elaborato da una commissione voluta dallo stesso Ministro Calderoli, che dovrebbe indurre il Governo a fermarsi e riflettere. Si fa ormai fatica a tenere conto dei giudizi e dei pareri negativi emersi in questi mesi rispetto a questo disegno di legge, da importanti organismi terzi dello Stato, senza contare quelli espressi dai sindacati, fino alla conferenza episcopale. Purtroppo però ci troviamo dinanzi ad un Governo che conferma con le sue scelte politiche di essere contro il Mezzogiorno, specie se pensiamo a quanto si sta verificando con il Pnrr o alla sua contrarietà a misure importanti come quella del salario minimo, il tutto nel conformismo delle classi dirigenti della destra meridionale. Per questo tra le battaglie prioritarie ed identitarie del Pd, c'è proprio quella a difesa della coesione e dell'unità nazionale". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
“Dopo il vertice di ieri a Palazzo Chigi ci domandiamo se l’Italia ha ancora una ministra del Lavoro. Se tutto viene demandato al Cnel, istituzione prestigiosa e guidata da una personalità autorevole, di cosa continuerà a occuparsi la Calderone? Soltanto di nomine di sottogoverno? E’ chiaro che questa destituzione sul campo rischia di diventare l’alibi per sostituire la centralità del Parlamento, se non per avallare l’idea di una terza camera. La proposta sul salario minimo è quella in discussione alla Camera dei Deputati ed è l’unica in campo da cui partire. Anche perché sarà rafforzata dalle tantissime firme che raccoglieremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”.
Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, Emiliano Fossi, Chiara Gribaudo, Mauro Laus e Marco Sarracino.