"Oggi, dopo le richieste del Partito Democratico, dei sindacati e di altre forze d'opposizione, il Ministero del Lavoro ha convocato un primo tavolo per prorogare gli ammortizzatori sociali nei confronti dei 155 lavoratori dell'ipercoop di Afragola. Un piccolo ma importante passo, perchè si garantisca la continuità della cassa integrazione nei confronti di donne e uomini che da oltre 70 giorni manifestano con grande dignità per il loro diritto al lavoro. Al tempo stesso, anche per evitare anche inutili confusioni, occorre che il Ministero delle imprese, così come sta operando la Regione Campania, faccia la sua parte, formalizzando un ulteriore tavolo affinchè vi possano essere delle manifestazioni d'interesse di un nuovo acquirente per rilevare il sito produttivo e assicurare l'assunzione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Non c'è più tempo". Lo dichiarano in una nota i parlamentari del PD Marco Sarracino, Piero De Luca e Arturo Scotto
Ancora incertezze su futuro stabilimenti Mirafiori e Pomigliano
“Non abbiamo avuto alcuna risposta dal Governo sul destino di Stellantis in Italia. Al contrario, ci troviamo davanti a una vera e propria diserzione. Alla nostra interrogazione non è arrivata nessuna rassicurazione sulla necessità del vincolo tra incentivi e livelli occupazionali nè un messaggio che dica chiaramente che c’è una politica di rilancio del settore. Il Governo si era impegnato a stimolare la produzione un milione di autoveicoli l’anno, siamo largamente sotto. E la prospettiva di chiusura o di ridimensionamento di stabilimenti come Mirafiori e Pomigliano non è stata affatto fugata. Mancano soluzioni che vadano oltre le rassicurazioni sugli ammortizzatori sociali senza però alcuna proposta concreta per evitare che questa divenga cronica. Meraviglia che chi parla di patria ogni giorno a fini propagandistici non sappia che non esiste alcuna grande nazione al mondo senza una industria manifatturiera. Non c’è al momento alcuna data su un tavolo con l’azienda e i sindacati: lo abbiamo chiesto e continuiamo a chiederlo” così i deputati democratici Arturo Scotto, Emiliano Fossi, Chiara Gribaudo Mauro Laus, Marco Sarracino.
“Condivido la preoccupazione dei sindacati dei lavoratori elettrici in merito al destino di Enel. La destra sta avviando un piano di privatizzazioni finalizzato a fare cassa senza uno straccio di politica industriale. Nel frattempo l’azienda procede con una politica di esternalizzazioni che rischiano di danneggiare il lavoro e gli utenti e di non dirigere adeguatamente la transizione energetica. La mobilitazione di Cgil, Cisl e UIL la porteremo in Parlamento perché la destra deve assumersi la responsabilità di dire agli italiani che sta svendendo gli asset strategici del nostro paese” così il deputato democratico capogruppo nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
“Meloni afferma che in Ungheria vige l’autonomia dei giudici in Ungheria, ma chiede a Orban umanità per Salis. Pochi minuti dopo lo stesso Orban annuncia adesione ai conservatori europei guidati da Meloni. La destra italiana predilige la ragion di partito sulla ragion di stato”. Così il deputato del gruppo del Pd alla Camera, Arturo Scotto.
“Siamo stanchi delle frottole del governo e della destra sui dati dell’occupazione nel mese di dicembre. Sono trionfalismi fondati sul nulla. Quella che cresce e’ l’occupazione a termine. E dunque precaria e intermittente. Lo dice l’Istat: aumentano dello 0,7 i contratti a termine, diminuiscono quelli permanenti dello 0,5, scende il lavoro femminile. Sono numeri incontestabili. Consiglio alla destra di riprovarci il mese prossimo”. Così il capogruppo del Pd nella commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto.
“La destra dovrà confrontarsi con la proposta avanzata dal Pd per la pace in Medio Oriente. Innanzitutto il cessate il fuoco: serve per liberare gli ostaggi e fermare la carneficina a Gaza. L’unica pace possibile passa per il riconoscimento europeo dello stato di Palestina che conviva in sicurezza con Israele. Si può e si deve far tacere le armi e restituire la parola alla diplomazia. Il governo italiano non faccia la bella statuina”. Così il deputato del gruppo parlamentare del Pd, Capogruppo in commissione lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Gli effetti del taglio delle pensioni in Legge di bilancio sono già disastrosi. Oltre 700mila tra medici, infermieri, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari, saranno penalizzati con una decurtazione pesante in busta paga. La destra ha promesso di abolire la Fornero e invece fa cassa sui più deboli creando un’altra stagione di esodati, generando un’incertezza generalizzata. Chiederemo un’audizione della ministra Calderone in commissione Lavoro per capire come immaginano di rimediare al rischio migliaia di persone ‘esodate’ che hanno visto da un giorno all’altro tagliato il loro diritto ad andare in pensione e con un’indennità adeguata”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
“Con l’approvazione dell’autonomia differenziata finisce la retorica della destra patriottica. Non sono più Fratelli d’Italia ma i cugini poveri della Lega. Abbandonano il sud negando il diritto all’accesso universale alla sanità e alla scuola. Alla Camera proveremo a fermarli”. Lo scrive su X il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
"Non mi pare uno scandalo che Elly Schlein
dica che vanno negate armi a Israele che colpisce indiscriminatamente i civili. Puro buonsenso. Non esiste diritto alla difesa che giustifichi crimini di guerra. La reazione della destra certifica solo un’infinita malafede. O complicità". Lo scrive su Twitter il deputato dem Arturo Scotto.
“Ho letto con attenzione l’intervista del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che annuncia nei fatti un ennesimo intervento sulle pensioni dopo quello già fatto in Legge di bilancio. Qui siamo davanti a un’operazione di portata enorme, anche perché mette in discussione uno dei capisaldi della campagna elettorale del centrodestra: il superamento della riforma Fornero. Pensiamo che il Governo debba rapidamente venire in commissione Lavoro e spiegare cosa intenda fare e con che metodo intende coinvolgere le forze sociali. E’ una materia troppo delicata per affrontarla con gli annunci”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“La ministra del Lavoro, Marina Calderone, oggi conferma ostinatamente il suo No al salario minimo. Senza indicare alcuna prospettiva concreta per alzare i salari, se non una contrarietà ideologica a uno strumento che esiste in tutta Europa. D’altra parte l’Istat ha certificato anche ieri che quasi due milioni di persone lavorano con meno di 7 euro orari. Nel giorno in cui il governo Sanchez annuncia un ulteriore aumento del salario minimo del 5 per cento. In cinque anni dall’istituzione del salario minimo in Spagna i salari sono cresciuti del 50 per cento. Una lezione per l’Italia, uno schiaffo a una destra arretrata e senza idee”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“E’ incredibile che si riapra la graduatoria per un concorso per oltre duemila funzionari amministrativi con solo due ore per potersi iscrivere. Peraltro tre anni e mezzo dopo. Significa che c’è qualcosa che non va nel modo in cui il Formez affronta passaggi così rilevanti per il futuro della nostra Pubblica Amministrazione. Presenteremo un’interrogazione per chiedere le motivazioni di una scelta che mina il principio della trasparenza oltre che la possibilità di accesso ai concorsi dei cittadini”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Dichiarazione di Arturo Scotto , capogruppo Pd in commissione Lavoro
Giorgia Meloni parla ormai solo degli italiani che ce l’hanno fatta. La sua conferenza stampa descrive un paese che non esiste perché non vede quanto anche sotto il suo governo la diseguaglianza sia cresciuta. Oggi è il “fat cat day”, che per i grandi manager di tutto il mondo significa una cosa semplice: a meno di una settimana dall’inizio del 2024 hanno già guadagnato quanto il proprio dipendente in un intero anno solare. Spesso arrivano a prendere addirittura 300 volte in più chi lavora per loro. Mi domando se di fronte un’ingiustizia così sfacciata come si faccia a dire no a una misura di civiltà come il salario minimo e continuare indebolire il lavoro favorendo attraverso leggi sbagliate contratti a termine, precari o intermittenti. Giorgia Meloni deve spiegare questo: il resto sono chiacchiere”.
Lo scrive su X Arturo Scotto, deputato Pd
La sinistra italiana perde una figura appassionata, rigorosa, intelligente. Felice #Besostri è stato dirigente e senatore socialista. Un grande difensore della Costituzione italiana a cui ha dedicato la sua vita e la sua straordinaria attività di avvocato. Ci mancherà molto.