16/06/2025 - 11:57

“I numeri della Caritas sono sconvolgenti: oltre il 23 per cento dei loro assistiti sono poveri pur lavorando. Il 30 per cento di questi sono tra i 35 e i 49 anni. Ci descrivono una emergenza nazionale che la destra continua a occultare. La povertà lavorativa esiste, aver bloccato la proposta del Salario minimo avanzata dalle opposizioni è stato un atto di vigliaccheria politica nei confronti di chi non ha potere né voce. Chiediamo che si riapra immediatamente una finestra per discutere di nuovo su questa misura di civiltà che esiste nella stragrande maggioranza dei Paesi europei”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

13/06/2025 - 15:08

“Va rapidamente varato un decreto che introduca immediatamente misure sull’emergenza caldo. E’ impossibile in alcuni settori lavorare a temperature che già a metà giugno raggiungono quasi i quaranta gradi. Occorre prevedere la cassa integrazione e forme di riduzione dell’orario di lavoro per gli orari con picchi di calore. E questa volta vanno estese anche ai rider, tra le categorie incredibilmente escluse negli anni scorsi”. Così i deputati democratici Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, e Marco Sarracino, della segreteria nazionale del Pd.

12/06/2025 - 18:50

“Leggo che l’ex segretario della Cisl, Luigi Sbarra, entrerà nel Governo Meloni come sottosegretario al Sud. Tanti auguri. Ora forse è più chiaro il motivo per cui si schierò con forza per il no al salario minimo due anni fa”. Così, in un post social, il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, commenta la proposta della presidente Meloni di nominare Sbarra a Sottosegretario con delega al Sud.

12/06/2025 - 16:49

“L’Istat certifica una stabilità nei dati sulla disoccupazione, ma il vero tema è la qualità dell’occupazione: i contratti a termine continuano ad aumentare, segnale di un lavoro povero, precario, spesso occasionale. Si tratta di un’occupazione a basso valore aggiunto, che non garantisce diritti né sicurezza. Mentre in Spagna il contratto a tempo indeterminato è tornato a essere la regola, in Italia il governo continua ad alimentare la precarietà”. Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, che in un’intervista sui canali social dei deputati dem sottolinea come l’esecutivo “sia diventato il principale agente di instabilità del lavoro: l’utilizzo estensivo di voucher, contratti a termine e lavoro in somministrazione mina la forza contrattuale dei lavoratori e aggrava le condizioni di insicurezza”.

Sul fronte della sicurezza, Scotto contesta le affermazioni della ministra Calderone: “Collaborare con l’opposizione significa, prima di tutto, eliminare il massimo ribasso negli appalti, chiudere la stagione dei subappalti a cascata e investire risorse vere nella sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma soprattutto significa scegliere il lavoro stabile contro la precarietà, che è una delle cause principali delle morti sul lavoro, come certifica l’Inail”.

Critico anche il giudizio sulla cosiddetta “patente a crediti” per le imprese edili: “È uno strumento inefficace. Basta una semplice autocertificazione, e i controlli sono ridotti al minimo: nei primi sei mesi solo il 2,7% delle imprese è stato verificato, su 800mila patenti rilasciate solo 21 sono state sospese. In un Paese dove muoiono tre lavoratori al giorno, 1100 nell’anno precedente significa che non siamo davanti a una soluzione, ma a un’illusione”.

 

09/06/2025 - 20:08

“Oltre 14 milioni di votanti al referendum meritano rispetto come dice Elly Schlein. Le battaglie difficili si fanno perché nessuno ha mai regalato niente al mondo del lavoro. L’unica resa dei conti che interessa agli elettori è quella contro la precarietà che uccide il futuro dei giovani”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

06/06/2025 - 10:04

“Ignorate chi vi dice di starvene a casa. Ignorate chi vi ripete che tanto non cambia mai nulla. Ignorate, soprattutto, una Presidente del Consiglio che, nel giorno della Festa della Repubblica, annuncia che andrà alle urne ma non ritirerà la scheda. Tradotto in italiano si chiama astensione, un tentativo evidente di far fallire il quorum. Ma gli italiani non sono fessi”. Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

“Gli italiani sanno bene – conclude Scotto – che l’Italia è una Repubblica fondata sul diritto al lavoro, non sulla libertà di licenziare. È per queste ragioni che invitiamo tutte e tutti a recarsi in massa alle urne domenica e lunedì. Il referendum è un’occasione concreta per dire basta alla precarietà e per riconoscere diritti a chi oggi è escluso. Dipende da noi, da ciascuno di noi”.

 

05/06/2025 - 12:14

“Ci sfugge come il sottosegretario Durigon - che ieri chiedeva le dimissioni di Landini - possa avere scelto come consulente legale, sebbene a titolo gratuito, nel suo staff ministeriale un giuslavorista il cui merito principale è stato quello di aiutare la Gkn a licenziare 400 lavoratori. E lo ha rivendicato pure in un post su Facebook in passato. La domanda al sottosegretario è ovvia: il Governo lavora al servizio delle imprese che vogliono licenziare o per evitare che le persone vengano sbattute in mezzo a una strada senza una giustificazione? Poi non c’è da meravigliarsi se la Lega in primis lavora a sabotare i referendum dell’8 e 9 giugno che chiedono la reintegra in caso di licenziamento illegittimo. Chiediamo a Durigon di fare un gesto di coerenza rimuovere questo consulente dallo staff ministeriale”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

04/06/2025 - 16:03

“Se la Cgil ha deciso di promuovere un referendum è perché il governo Meloni ha lavorato senza sosta a terremotare i diritti del mondo del lavoro da due anni e mezzo a questa parte. L’iniziativa della Cgil è una scelta legittima e prevista dalla Costituzione. E’ inconcepibile che un sottosegretario al Lavoro chieda le dimissioni di Maurizio Landini, il segretario della più grande organizzazione dei lavoratori italiani. Claudio Durigon questa volta ha passato il segno. Landini fa il suo mestiere: rappresentare le persone in carne e ossa, che per vivere devono lavorare, e difenderne i diritti, anche attraverso lo strumento referendario. Finora invece Durigon non si capisce quale mestiere faccia, visto che si è limitato a varare leggi che hanno ulteriormente precarizzato il lavoro e tradito le promesse elettorali della Lega sulle pensioni. Non esiste in nessun Paese democratico al mondo che il governo attacchi l’autonomia del sindacato confederale. A meno che qualcuno non pensi di sostituirlo con un sindacato corporativo, come funzionava durante il Ventennio, che dice sempre sì a chi comanda”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

 

04/06/2025 - 11:42

“Consigliamo a Giorgia Meloni di uscire dalla bolla e confrontarsi con la realtà. Perché i numeri non mentono mai. L’Istat certifica che ad aprile 2025 i contratti a termine crescono dello 0,8 per cento, il lavoro autonomo dell’1 per cento mentre calano le assunzioni a tempo indeterminato di mezzo punto. Significa che siamo davanti a quello che sosteniamo da tempo: le misure del Governo producono precarietà e bassi salari. Per questo vanno reintrodotte le causali sui contratti a termine. La Presidente del Consiglio fa campagna per l’astensione al referendum dell’8 e 9 giugno per questo: i dati li conosce benissimo e sa che sull’occupazione stabile il suo è un fallimento totale”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

03/06/2025 - 19:32

“Le frasi di Salvini sono inammissibili. Non solo è scandaloso che un ministro della Repubblica sostenga apertamente l’astensionismo, ma attaccare l’opposizione che il 7 giugno sfilerà per chiedere la pace e il cessate il fuoco dicendo che strumentalizza i morti di Gaza a fini referendari è di una gravità senza precedenti. Non si permetta, proprio lui che si è fatto fotografare con Netanyahu nonostante il mandato di cattura internazionale della Corte penale per gravi crimini contro l’umanità. Solo un aspirante autocrate può mettere in discussione il diritto delle minoranze di fare politica senza dover chiedere il permesso a chi comanda”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

03/06/2025 - 16:18

“Lo striscione apparso stamattina davanti alla sede della Cgil a Roma ricorda passaggi inquietanti della vita democratica recente, come quando fu assaltata la sede nazionale a Corso Italia non più tardi di quattro anni fa. Di nuovo dei movimenti neofascisti provano a intimidire il sindacato in casa sua, questa volta invitando ad andare al mare e disertare le urne. Tira insomma una brutta aria aiutata dalla campagna astensionista della destra. Tutte le forze politiche prendano le distanze da questa provocazione”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

03/06/2025 - 13:42

“Chi sostiene che non si deve votare al Referendum dovrebbe guardarsi allo specchio e riflettere su quello che ha fatto finora ad esempio sulla sicurezza sul lavoro. I numeri non mentono mai e rivelano quanto il Governo perda tempo e non applichi nessuna misura efficace. La cosiddetta patente a crediti, che è poco più di una gigantesca autocertificazione, riguarda quasi 800mila imprese edili. Di queste hanno attivato la patente circa la metà, 432mila. Al 30 aprile del 2025 i controlli effettuati sono stati poco più di 12mila, ovvero il 2,7 per cento delle aziende, e le sospensioni - che non significa interruzione di attività - sono state appena 21, ovvero lo 0,0004 per cento. Sono dati del Ministero del Lavoro che ha risposto a una interrogazione del Pd qualche settimana fa. Quando la Calderone dice che stanno facendo tanto per limitare i morti sul lavoro racconta balle. In un Parse dove nel 2024 sono morti 1080 operai nei cantieri queste misure sono poco più che simboliche. Per queste ragioni vanno messi in campo strumenti straordinari: dall’eliminazione del massimo ribasso alla fine dei subappalti a cascata, dall’assunzione di almeno mille ispettori in più alla responsabilità in solido delle imprese committenti. Quest’ultima misura è prevista nel referendum dell’8 e 9 giugno. Davanti all’immobilismo del Governo e alla gravità dei numeri occorre andare a votare in tanti anche per questo”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

02/06/2025 - 12:30

Nel giorno della Festa della Repubblica, in cui celebriamo i 79 anni dal referendum che ha sancito la nascita della Repubblica e l’introduzione del suffragio universale maschile e femminile, l’appello all’astensione lanciato dalla destra è un atto politicamente e culturalmente blasfemo.
Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, durante un’iniziativa a Isernia.

“Chi dovrebbe essere il primo custode dell’importanza del voto - ha aggiunto l’esponente dem - e quindi della democrazia, oggi si ammutina per meri interessi di parte. È da settimane che Giorgia Meloni schiva una domanda semplicissima: andrà a votare o no? La verità è che ha paura della volontà popolare”.

“Oggi - ha concluso Scotto - la premier governa con il consenso del 27% degli aventi diritto, poco più di 12 milioni di voti. Questo atteggiamento dimostra che Meloni si sente più un’oligarca che una Presidente del Consiglio. E purtroppo si comporta come tale. Abbiamo pochi giorni davanti a noi per dare un segnale forte e chiaro: l’8 e il 9 giugno andiamo tutti a votare. Perché la Costituzione non si diserta. Si onora, con la partecipazione e con l’impegno democratico”.

 

01/06/2025 - 16:12

"Presenterò un’interrogazione parlamentare urgente al ministro degli Interni sui video gravissimi pubblicati dal segretario dei giovani della Lega di Roma. I cittadini vengono invitati a stracciare le schede elettorali del referendum in segno di disprezzo verso la democrazia. I leghisti non solo danno spazio nei video a queste azioni deplorevoli ma invitano anche la cittadinanza a replicarle in vista del voto dell’8 e 9 giugno. Salvini dica una parola su questa schifezza indescrivibile. E’ un ministro della Repubblica, ha giurato sulla Costituzione, non può giocare così con il voto dei cittadini". Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

01/06/2025 - 15:12

"La ministra Calderone, ‘laureata' in precarizzazione del mondo del lavoro, oggi da Genova spiega che il giorno dopo il referendum continuerà a lavorare sulla sicurezza del lavoro. La domanda è: perché non lo ha fatto prima? Visto che la sua patente a crediti si è rivelata nient’altro che una gigantesca autcertificazione che ha riguardato solo la metà delle imprese edili a cui sono stati fatti meno del 2 per cento dei controlli e appena 20 sospensioni di patente. Sono dati dell’Inail rispondendo a una interrogazione del Pd, non della Cgil. Fanno solo chiacchiere”. Così il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

"Dopo tanti decreti inutili - conclude Scotto - dove la parola sicurezza è stata usata e abusata solo per reprimere chi dissente e chi protesta, una sola misura doveva fare il governo per decreto: introdurre il principio della responsabilità delle imprese committenti lungo la catena degli appalti. Per la destra però il dramma di 3 morti sul lavoro al giorno non è un urgenza. Perché non vogliono toccare interessi consolidati e continuare a garantire l’impunità dei colletti bianchi. Il referendum dell’8 e 9 giugno è una risposta all’azione dannosa e inefficace del governo e della ministra Calderone. Bisogna andare a votare".

 

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