“Carrello tricolore? Se il problema da affrontare non fosse serio verrebbe da ridere. Il governo pensa di affrontare il consistente aumento dei prezzi con una misura temporanea, sperimentale e alla quale si aderisce su base volontaria. Chissà se al governo lo sanno che alla grande distribuzione, settimana dopo settimana, su molti prodotti, si fanno sconti anche superiori a quelli previsti dal carrello tricolore. E il cittadino si informa e si regola di conseguenza. Anche perché il risparmio, come dimostrano le prime indagini, è veramente irrisorio. Ciò che non vuol fare il governo è affrontare strutturalmente la questione. Aumentare gli stipendi e tassare gli extraprofitti. Tagliare le accise sulle benzine e combattere l'evasione fiscale. Prevedere una vera fiscalità progressiva come prevede la Costituzione.
Di contro il governo di progressivo prevede solo, nei prossimi anni, il taglio alla sanità pubblica. Anche in questo caso che il governo vada a sbattere contro un muro, e succederà presto, non interessa molto ma purtroppo a rimetterci sarà ancora il Paese”. Lo dichiara Stefano Vaccari, dell'Ufficio di Presidenza della Camera e capogruppo PD in Commissione Agricoltura.
“Nel mondo 828 milioni di persone soffrono la fame. Un terzo del cibo globale diventa rifiuto. Potrebbe sfamare 1,2 miliardi di cittadini. Italia sul podio europeo degli sprechi. Non è solo un problema che interroga le coscienze. Servono politiche di natura strutturale e industriale”. Lo scrive sui social il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, dell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati, in occasione della giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.
"La Marelli conferma l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Crevalcore. Nessun segnale di disponibilità nell'incontro in Regione con i sindacati. Un atteggiamento grave che produrrà il licenziamento di lavoratori e lavoratrici. Incalzeremo il Governo martedì al tavolo di crisi".
Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari dell'Ufficio di Presidenza della Camera
"Apprendiamo con grande rammarico e preoccupazione della decisione della proprietà di proseguire con la procedura di chiusura dello stabilimento Marelli a Crevalcore. Sono a rischio posti di lavoro e un presidio produttivo di grandissimo valore. Confermiamo la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta e il nostro sostegno alle Organizzazioni Sindacali, alla Regione Emilia-Romagna e agli Enti Locali. Martedì prossimo saremo a Roma al tavolo di crisi al Ministero competente per testimoniare il nostro impegno.
Così Andrea De Maria, Virgilio Merola e Stefano Vaccari, deputati PD
PD lo voleva da tempo e ora Lollobrigida se ne assume i meriti
È tornato a riunirsi il Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale. È una buona notizia per la biodiversità e la gestione del territorio. Lo ha voluto il Pd che ha imposto un emendamento alla legge di bilancio. Ora il ministro Lollobrigida, sostenuto da qualche ultras nell'associazionismo venatorio, vorrebbe prendersi i meriti dell'operazione. Semmai, e lo diciamo con fermezza, i demeriti legati al fatto che la sua composizione non rappresenta le indicazioni originarie della legge 157 che lo aveva previsto più largo e rappresentativo del pluralismo delle associazioni agricole, venatorie ed ambientaliste ed anche delle istituzioni regionali e locali.
Ora annuncia il ministro che sarà il luogo per riflettere sulla legislazione vigente e sul tema della peste suina collegata alla presenza abnorme dei cinghiali. Questioni che il PD sta sollevando da tempo in Parlamento dove di contro il ministro fa orecchie da mercante, come nel caso dell'applicazione del regolamento sul divieto di utilizzo delle cartucce di piombo nelle zone umide visto che il governo è scappato di fronte alla necessità di dare certezza di diritto ai cacciatori unitamente alla necessità di attuare correttamente la disposizione Europa.
Ma ormai tutti lo sanno. Questo è il governo degli annunci. Per i fatti non è dato sapere.
"Manifestiamo la nostra grande preoccupazione per l'annuncio da parte della proprietà della chiusura dello stabilimento Marelli di Crevalcore. Una scelta grave ed inaccettabile. Vengono messi in discussione 229 posti di lavoro ed un presidio di grandissimo importanza sul territorio. Tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno alle organizzazioni sindacali ed alle istituzioni per le iniziative che stanno assumendo. Tutti facciano la loro parte perché la proprietà riveda questa decisione". Così Andrea De Maria e Stefano Vaccari, deputati PD.
“Riconoscere, in Costituzione, il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva è un fatto rilevante. Ormai la scelta è prossima all’obiettivo visto che oggi la Camera ha votato la modifica costituzionale in terza lettura, che parte da una proposta del Pd, primo firmatario Mauro Berruto. Da domani dovrà essere lo Stato, in tutte le sue articolazioni, a garantire la piena attuazione della nuova norma e consentire a tanti cittadini che prima non potevano farlo per ragioni economiche di disporre del sacrosanto diritto allo sport”. Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari dell'Ufficio di Presidenza della Camera.
Dichiarazione di Stefano Vaccari
Deputato Pd e ufficio di presidenza della Camera
La stanno buttando in caciara per tentare di coprire la loro manifesta inadeguatezza nel gestire i flussi migratori tanto che autonomamente i migranti lasciano, senza alcun controllo, Lampedusa per raggiungere altri comuni e tra questi Modena dove la situazione rischia di diventare esplosiva. Dal governo Meloni, dunque, solo chiacchiere e il tentativo di alimentare tensione e confusione sociale solo per cercare di raccogliere un consenso effimero legato al malcontento. Nel frattempo gli sbarchi sono aumentati, non c’è un piano strategico per affrontare l’emergenza e si chiudono i Centri di accoglienza straordinaria e come tutti sanno nessuna nave può fare respingimenti collettivi in violazione al diritto internazionale. Altro che le sparate demagogiche elettorali sul blocco dei confini e le conseguenti operazioni di rimpatrio. Per di più l’Italia è ormai isolata in Europa anche perché le sole interlocuzioni avviate sono con i regimi nazionalisti e con quei Paesi non democratici, previo accordi a suon di ingenti somme da versare. Il ministero dell’Interno, inoltre, vive nella sua torre d’avorio lasciando i comuni italiani allo sbando e non attivano una cabina di regia e di interlocuzione permanente.
A Modena , nonostante siano stati chiusi i Cas e siano esauriti anche i posti Sai del sistema di accoglienza integrazione vengono addirittura portati in Questura con un pullman da Lampedusa decine di migranti senza sentire l’obbligo istituzionale di avvisare gli amministratori locali per concordare modalità strumenti, luoghi e modalità di accoglienza.
Il Governo vive alla giornata e non fa l’unica cosa che andrebbe fatta: la redistribuzione obbligatoria delle responsabilità sull’accoglienza dignitosa tra tutti i Paesi europei.
Una via stretta che in passato ha ottenuto risultati anche nel rapporto con gli altri Paesi europei cosi come vi è la necessità di riattivare operazioni come Mare Nostrum per tentare di salvare vite umane.
Posizioni che il governo Meloni fatica ad adottare visto che gli alleati si chiamano Le Pen ed Orban.
Lo dichiara il deputato PD Stefano Vaccari, dell'Ufficio di Presidenza della Camera
“Facciamo i conti ogni giorno con un governo in fuga. Non si è assunto la responsabilità, dopo la clamorosa bocciatura del Tar del Lazio di una inefficace circolare, di dare contestuale e giusta attuazione al regolamento sul divieto di utilizzo, nell'esercizio dell'attività venatoria, del munizionamento con piombo nelle aree umide, e dare certezza di diritto alle decine di migliaia di cacciatori per l'apertura generale della caccia che avverrà la prossima domenica. Per farlo serve un atto con forza di legge che il governo non ha voluto adottare. Per questo abbiamo depositato alla Camera emendamenti alla legge di delegazione europea per consentire di classificare le zone umide in Italia, di circoscrivere nell'ambito dei reati amministrativi le eventuali infrazioni e, fermo il divieto assoluto di utilizzo, di consentire il trasporto del munizionamento con piombo, purché in contenitori che non permettano l'immediata disponibilità, nell'attraversamento di zone umide per lo svolgimento dell'attività venatoria”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Il governo - aggiunge - sapeva benissimo che a febbraio il regolamento sarebbe entrato in vigore e nulla ha fatto in questi mesi per risolvere le diverse questioni anche se può contare su qualche agit-prop nel mondo venatorio che tenta di assegnare al governo stesso meriti di soluzione che non ha. Ora si faccia presto in Parlamento per dare immediata soluzione al recepimento e alle criticità con buona pace dei ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin capaci solo di riempirsi la bocca di roboanti parole sulla caccia, ma poi incapaci di tradurre in fatti le frasi propagandistiche. Li aspettiamo al varco - conclude - sui temi della peste suina e del sovrannumero dei cinghiali e su quello della gestione dei grandi carnivori a cominciare da lupi, ibridi e cani inselvatichiti sui quali il Pd ha presentato emendamenti al Ddl Cattoi frutto di articolate proposte di legge già depositate”.
“Sulla commercializzazione del grano duro è in atto una speculazione a livello internazionale con quotazioni al ribasso che rischiano di pregiudicare l'attività di produzione svolta dalle aziende agricole italiane. Il nostro Paese è il primo produttore di grano duro in Europa con circa 4 milioni di tonnellate all'anno che provengono da 200mila aziende agricole che investono su 1,2 milioni di ettari. Il prezzo del grano duro fino ha chiuso l'annata su un valore medio di 340 euro alla tonnellata, più basso di quasi il 40% rispetto ad un anno fa. Contemporaneamente, sono saliti i costi di carburanti e mezzi tecnici per gli agricoltori e c'è l'inattesa esportazione di grano dalla Turchia a prezzi ‘da saldo’, prezzi dietro cui si nasconderebbe un comportamento sleale teso a destabilizzare il mercato italiano, anche per ragioni legate al conflitto russo-ucraino e all'embargo. L'mport di grano duro dai mercati internazionali non può che mortificare la produzione nazionale che ha standard qualitativi certificati, di salubrità e tracciabilita, con costi di produzione molto più alti rispetto agli altri. Servono più attenzione e più trasparenza per i produttori ed i consumatori italiani, maggiori controlli sull'etichettatura per sostenere e promuovere la pasta prodotta con grano italiano”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.
“Per questo - conclude Vaccari - il Gruppo Pd ha presentato una interrogazione parlamentare ai ministri dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dell'Economia e delle Finanze, a mia prima firma e sottoscritta dai deputati Pagano, Curti, Rossi, Marino, Forattini e Lacarra, per chiedere di avviare l'istituzione della Commissione Unica Nazionale del grano duro e il Registro Telematico dei Cereali; di istituire il registro telematico dei cereali; di potenziare i contratti di filiera tra agricoltori e industria e per promuovere la pasta con grano italiano e implementare un sistema di tracciabilità basato su tecnologie blockchain. Al contempo, per sostenere la necessità di richiedere urgentemente un'indagine anti dumping alla Commissione europea per verificare se i prezzi e i volumi di grano duro importati dalla Turchia siano in contrasto con le regole dell'unione doganale e se gli sbarchi di grano nel periodo luglio-agosto in Puglia siano stati assoggettati alle previste prescrizioni sui dazi”.
“Con troppa timidezza il Parlamento è intervenuto per tentare di ridurre le giocate e le sue conseguenze di carattere sanitario, sociale e criminale. Anzi con la delega fiscale la destra e il governo hanno fatto una scelta di segno diverso”.
Così Stefano Vaccari, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera, presiedendo oggi a Roma l'incontro per la presentazione del libro nero sulla crescita impetuosa del gioco d’azzardo in Italia, a cura della Federconsumatori e della Cgil, in collaborazione con la Fondazione Isscon, al quale hanno partecipato i deputati Grimaldi e Quartini.
“Lo Stato - ha aggiunto - attraverso il gioco d'azzardo fa cassa. Una contraddizione morale e civile che andrebbe di contro diminuita visto che parliamo di 136 miliardi di euro solo nel 2022, ovvero quattro manovre finanziarie se rapportate alla legge di bilancio del 2023. Per questo oggi che abbiamo accesso ai dati in virtù di un mio emendamento approvato nella delega fiscale è tempo di varare una legge organica di riordino del sistema dei giochi con misure più cogenti che intervengano sul riciclaggio dei capitali da parte delle organizzazioni criminali e mafiose, sul divieto assoluto di gioco per i minori, sulle patologie che colpiscono oramai milioni di cittadini. Per fare questo occorre chiedere che da subito venga prodotto dallo Stato un bilancio sociale del sistema dell’azzardo nel nostro Paese per misurare l’impatto sociale, sanitario, economico ben più grande delle entrate per l’erario. Attraverso la campagna ‘Mettiamoci in gioco’ - ha concluso - continueremo a sostenere le ragioni di una svolta su questo fronte”.
Dichiarazione on. Stefano Vaccari, capogruppo Pd Commissione Agricoltura
A cinque giorni dall’apertura generale della caccia nessun segnale dal governo per dotare il nostro Paese di una norma che consenta di dare, contestualmente, giusta attuazione alla direttiva comunitaria sul divieto dell’utilizzo di munizionamento con piombo nelle zone umide e per dare certezza di diritto, evitando il rischio di infrazioni penali e successivi contenziosi giuridici per migliaia di cacciatori che non hanno ricevuto al momento indicazioni sulle norme da rispettare. Cosa aspettano i ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin ad intervenire normativamente piuttosto che dilettarsi in dichiarazioni di circostanza che non risolvono i problemi? Dopo la dura lezione subita con la sentenza del Tar del Lazio che ha ricordato ai ministri e al governo che una circolare interpretativa è assolutamente inefficace per attuare un regolamento comunitario ed anche per modificarne la portata, la strada maestra avrebbe dovuto essere quella di approvare un atto con forza di legge. Invece chiacchiere su chiacchiere. Per questo ho depositato una interrogazione urgente per sollevare la questione e tentare di segnalare un percorso possibile che non può prescindere dalla necessità di applicare il regolamento comunitario e al contempo di avere una cartografia ufficiale sulle zone umide, e avere regole chiare sul trasporto delle diverse tipologie di munizionamento ed anche sulla definizione amministrativa degli eventuali reati, come più volte richiesto anche dall’associazionismo venatorio." Lo dichiara Stefano Vaccari capogruppo PD della Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera
"Un discorso importante per parlare al Paese a partire da una forte unità del PD". Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato PD, Segretario di Presidenza della Camera commentando l'intervento conclusivo di Elly Schlein alla Festa nazionale del PD a Ravenna. Unità, pensieri lunghi, chiarezza, radicalità e profondità per un partito plurale che si prepara ad un autunno caldo di battaglie per la difesa della costituzione e dei diritti fondamentali, dal lavoro alla sanità alla scuola, anche con una mobilitazione di piazza. È importante chiamare tutte le forze d’opposizione a battaglie comune su una agenda sociale che parli con le persone e le loro vite".
Dichiarazione dei deputati Stefano Vaccari e Marco Simiani, capigruppo del PD della Commissione Agricoltura e della Commissione Ambiente della Camera.
Sulla caccia e sulla tutela della fauna il governo Meloni accumula disastri su disastri. Prima la mancata gestione della fauna selvatica in esubero a cominciare dai cinghiali con il rischio di gravi conseguenze per il diffondersi della peste suina, poi l'incapacità di affrontare il tema degli attacchi agli allevamenti da parte di lupi, ibridi e canidi senza che venga definito uno straccio di piano per salvaguardare le aziende agricole ed ora l'inadeguatezza nell'affrontare l'attuazione della direttiva comunitaria che prevede il divieto di utilizzo del munizionamento con il piombo nelle zone umide. I ministri Pichetto e Lollobrigida pensavano di risolvere con una circolare interpretiva ed invece arriva puntuale una sentenza del Tar del Lazio che ricorda ai governanti che una mera circolare esplicativa per natura, forma e procedimento è notoriamente inidonea ad incidere sulle puntuali previsioni dei regolamenti sovranazionali che sono quindi pienamente cogenti e direttamente applicabili dai competenti organi accertatori e giudicanti.
Anziché perdersi in operazioni spot, come la circolare in questione, i ministri Lollobrigida e Pichetto farebbero bene ad intervenire con provvedimenti che hanno valore di legge, come hanno richiesto le stesse associazioni venatorie, per risolvere le criticità derivanti dall'applicazione della direttiva con particolare riferimento alla necessità di definire cartograficamente le zone umide e di consentire il trasporto delle diverse tipologie di munizionamento sul terreno dell'attività venatoria precludendo ovviamente la possibilità di utilizzo di quelle con il piombo nelle aree umide vietate. Lo dichiarano i deputati Stefano Vaccari e Marco Simiani, capigruppo del PD della Commissione Agricoltura e della Commissione Ambiente della Cam
“Sono passati 41 anni dal vile assassinio del generale Dalla Chiesa, della moglie Manuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo. Continuare a ricordare il sacrificio di chi ha combattuto le mafie è un dovere morale. Per la memoria collettiva e la coscienza democratica del Paese”. Lo scrive sui social il deputato PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera.