24/04/2024 - 16:02

“Sulla peste suina il governo continua ad annunciare interventi e misure che tardano ad arrivare nonostante la nomina di un commissario e una serie di subcommissari. Quante delle aree interessate alla diffusione del virus sono state recintate per evitare il diffondersi della malattia attraverso gli spostamenti dei cinghiali? Quanti cinghiali finora sono stati abbattuti per ridurre drasticamente la popolazione di ungulati, ormai insostenibile visti i numeri eccessivi certificati dall’Ispra, anche a tutela delle produzioni agricole?
Con grande imbarazzo abbiamo ascoltato, oggi in Aula alla Camera, la risposta che il ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dato ad una interrogazione parlamentare che chiedeva conto delle iniziative intraprese da parte del ministero dell’Agricoltura. E’ lo stesso imbarazzo che avranno provato il ministro Lollobrigida e i sottosegretari del ministero dell’Agricoltura visto che avrebbero dovuto rispondere loro per competenza ed invece hanno delegato un ministro che si occupa di tutt’altro. D’altronde non avrebbe potuto dire altro rispetto a quanto ascoltato. Siamo di fronte al nulla e sul nulla è difficile costruire dati e riscontri di lavoro. C’è il serio rischio che un comparto produttivo venga messo in ginocchio non tanto dalla peste suina ma dall’incapacità di saperla affrontare”.

Lo dichiarano i deputati e le deputate del Pd della Commissione Agricoltura Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi.

22/04/2024 - 15:52

"Le carceri italiane sono sovraffollate e il personale necessario non è sufficiente per la gestione ottimale delle strutture. Una condizione che abbiamo riscontrato anche questa mattina nella visita fatta alla casa circondariale S. Anna di Modena nell’ambito dell’iniziativa 'Bisogna aver visto' del PD, che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale".

Lo dichiarano il deputato PD Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e il consigliere regionale Luca Sabatini.
"Anche qui a Modena - aggiungono - i dati testimoniano del sovraffollamento del carcere, con una capienza di persone detenute che è oltre il 50% in più di quella massima, con 535 unità su 382 posti di capienza, dei quali 370 in detenzione definitiva, con un aumento di 100 unità in più solo nell’ultimo anno per effetto dei provvedimenti del Governo e della saturazione di altre carceri della regione. A fronte di questo numero, ci sono 40 agenti di polizia penitenziaria in meno della pianta organica prevista, 217 rispetto ai 257 che dovrebbero esserci, ovvero un agente ogni 50 persone o 75 agenti per turno. Nonostante queste condizioni di precarietà – proseguono i due esponenti Dem – l’assistenza alle persone recluse è buona, e rispetto al 2020, anno della rivolta, c’è stata una drastica diminuzione della somministrazione di farmaci, e questo è uno tra i dati maggiormente positivi che abbiamo riscontrato.
Tuttavia, a livello nazionale – concludono Vaccari e Sabattini – il quadro è, se possibile, ancora più fosco, come emerge dai dati del rapporto presentato oggi dall’Associazione Antigone  che registra un aumento dei suicidi.
utilizzo della pena a fini populistici che il Governo sta effettuando aggrava il problema, con un livello di affollamento che non si registrava da oltre 10 anni, ovvero da quando l'Italia fu condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo".

22/04/2024 - 09:19

 Contrastare i mutamenti climatici, combattere l'inquinamento, preservare la biodiversità, chiudere definitivamente l'era dei combustibili fossili, bloccare l'uso sconsiderato del suolo per evitare degradazione e dissesto, tutelare boschi e foreste, sostenere l'agricoltura sostenibile e multifunzionale, fare buon uso dell'acqua pubblica, utilizzare responsabilmente le risorse naturali: queste le vie maestre per  voler bene alla Terra ed avere l'obiettivo di un mondo migliore che garantisca benessere e salute, sconfigga povertà e fame, offra una buona e dignitosa occupazione ed una crescita economica inclusiva e sostenibile. Invece assistiamo a troppe marce indietro e ripensamenti  soprattutto in Italia dove le forze della reazione provano a frenare tutti i necessari cambiamenti e a indicare nella prossima sfida europea il banco di prova per tornare indietro. Si tratta invece di guardare avanti, di voltare pagina e occorre farlo subito ascoltando milioni di giovani che ogni giorno ci ricordano che partendo dalle cose più semplici a quelle più complesse è possibile fare la differenza. Subito, però”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

20/04/2024 - 18:09

Sua autorevolezza e competenza saranno molto utili in Ue

“Il vice ministro Galeazzo Bignami, non potendo comunicare i risultati raggiunti dal suo ministero, si affida ad una polemica da quattro soldi nei confronti del presidente Bonaccini, candidato alle europee, pur di apparire e tentare di nascondere i gravi ritardi del governo sulla ricostruzione dei territori colpiti dall'alluvione. E’ invece una bella notizia la candidatura di Stefano Bonaccini al Parlamento Europeo ed è altrettanto giusta la scelta di affidare a Stefano la guida della lista del collegio Nord Est. Per Bonaccini parlano i dieci anni di Presidenza della regione Emilia Romagna e la grande determinazione nell'affrontare, con successo, momenti drammatici e difficili quali sono stati la gestione della ricostruzione dopo il terremoto del 2012, della pandemia nel 2020, dell’alluvione del 2023. L'autorevolezza e la competenza di Bonaccini saranno utili e necessarie, per il sano pragmatismo che ha accompagnato sempre la sua azione, nel parlamento europeo dove si affronteranno i passaggi complessi della transizione ecologica e digitale, avendo l'accortezza di coniugare sempre il giusto obiettivo di un nuovo modello di sviluppo, improntato alla qualità, alla sostenibilità  e alla giustizia sociale, con le procedure possibili e realistiche. Adelante presidente Bonaccini!”.

Così Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera dei deputati, replicando a un post del viceministro Bignami in cui si afferma che Bonaccini “scappa” dall’Emilia Romagna.

20/04/2024 - 16:41

“Sul contrasto alla peste suina troppe parole sono state spese da parte del governo e di contro i limiti operativi sono stati fin troppo evidenti. La malattia si sta diffondendo in fretta e ha già iniziato ad interessare territori particolarmente vocati alla trasformazione e all'allevamento delle carni suine. Occorre un deciso cambio di passo per impedire alla peste suina di fare danni irreparabili ad un settore importante per l’agroalimentare italiano ed avviare il suo eradicamento in tempi ragionevolmente brevi. Si rischia il blocco totale di un comparto primario, anche e soprattutto dal punto di vista dell'export, che fattura 20 miliardi di euro e occupa 40mila addetti considerando la produzione primaria e la trasformazione con un patrimonio di 43 eccellenze Dop e Igp riconosciute a livello internazionale. A questo volume economico occorre aggiungere il cospicuo settore dell'indotto. Di fronte ad una situazione così complessa le aziende italiane di trasformazione della carne suina, come denuncia Assica, hanno dovuto rinunciare a 20 milioni di euro al mese per mancate esportazioni in Paesi terzi che hanno chiuso i loro mercati a salumi e carni suine al primo caso di positività nei cinghiali, oltre mezzo miliardo totale di mercato estero, divenuto facile appannaggio di concorrenti stranieri e dell’Italian Sounding. Le recinzioni di contenimento sono state poche ed installate in ritardo mentre sul contenimento dei cinghiali si è praticamente all'anno zero, nonostante la disponibilità manifestata in ogni dove dalle Regioni e dal mondo venatorio. Per l'impiego dell'esercito siamo ancora agli annunci. Serve un piano strategico piu’ puntuale e concreto che deve scaturire dal pieno coinvolgimento di regioni, operatori, imprese, unita’  sanitarie, mondo venatorio ed esercito. Ora che ha allargato il suo staff, gia faraonico, potendo contare su altri due milioni di euro assegnati dal governo, il ministro Lollobrigida dovrebbe attivare tutte le procedure di urgenza per una operazione di contrasto alla peste suina non piu’ rinviabile che peraltro abbiamo chiesto invano con puntuali interrogazioni parlamentari e richieste in Commissione a cui ci e’ stato risposto in modo evasivo e notarile”.

Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, deputati Pd della Commissione Agricoltura.

17/04/2024 - 19:02

“I terremoti e gli eventi catastrofici non sono uguali per tutti soprattutto se sono coinvolti i cittadini dell’Emilia Romagna. Dopo la mancata proroga dell’esenzione Imu per i fabbricati inagibili, dopo i mancati finanziamenti per fare fronte a tutti i danni, tutti non solo una parte, dell’alluvione del maggio 2023, con il nuovo decreto che comprende il superbonus i comuni dell’Emilia Romagna inseriti nel cratere del sisma 2012 sono stati esclusi dalla possibilità di poter utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito a differenza di quanto previsto per i comuni terremotati di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Bocciare, alla Camera, in Aula, l’ordine del giorno al decreto Pnrr con il quale chiedevamo l’impegno del governo a ristabilire equità e giustizia estendendo le deroghe anche in Emilia Romagna, attesta una vera e propria ossessione dell’esecutivo Meloni verso la regione e il suo presidente Bonaccini, ricordiamoci la vicenda della nomina del commissario, anche al fine di poter comunicare, velleitariamente, una presunta inadeguatezza dell’amministrazione nel completare la ricostruzione dopo il sisma del 2012. E ancor più offensiva è stata la proposta del governo di tramutare l’Odg in una mera raccomandazione”.

Lo dichiara il deputato del Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

“I dati, di contro - aggiunge - segnalano che l’eventuale proroga riguarderebbe solo il 5% dei fabbricati sui quali insistono già cantieri finanziati ed autorizzati dalla struttura commissariale. In quei comuni il completamento dei lavori non è stato realizzato non certo per mancanza di volontà, lo dimostra l’operatività dei cantieri, ma per una serie di congetture tra le quali il forte rincaro dei materiali nel tempo della crisi energetica. Eppure quando si vuole, i danari si trovano come i milioni di euro regalati al ministro Lollobrigida per allargare spudoratamente i suoi già faraonici staff. E purtroppo il governo non sta facendo la sua parte nemmeno per l’alluvione di dieci mesi fa. Grandi passerelle indossando gli stivali d’ordinanza - conclude - grandi impegni sul fatto che sarebbero stati rimborsati tutti i danni ed invece ora si naviga al buio e non si conoscono ancora le cifre reali stanziate per avviare la ricostruzione”.

17/04/2024 - 16:15

“Il ministro Lollobrigida, rispondendo in Aula ad una interrogazione circa la riduzione del numero di ami previsti nella pesca sportiva dei palamiti da 200 a 50 e di vietare l'utilizzo di sistemi automatici per il recupero dell'attrezzo, ha ripetuto le stesse posizioni che lo hanno portato a motivare le ragioni del decreto che noi riteniamo sbagliato. Una scelta unilaterale, considerato che le disposizioni precedenti erano in perfetta sintonia con le direttive comunitarie e le indicazioni della scienza”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, e della commissione Ambiente, Marco Simiani, alla Camera.

“Il ministro - aggiungono - ha paragonato migliaia di pescatori sportivi, che operano onestamente nel settore della pesca professionale a quanti operano illegalmente mascherandosi da pescatori sportivi, rischiando di esasperare la conflittualità tra pesca ricreativa e pesca professionale.   Non è limitando gli ami che si elimina l’illegalità e la pesca di frodo. Ripetiamo quanto detto in altre occasioni: il provvedimento è stato emanato senza un adeguato coinvolgimento del Parlamento e in assenza di un dialogo o concertazione preventiva con le parti e con associazioni sportive interessate. Il ministro si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con le associazioni di pesca sportiva. Speriamo - concludono - che il tavolo venga convocato quanto prima per evitare coinvolgendo i professionisti, i ricreativi, le associazioni professionistiche e dilettantistiche che praticano questo antico sistema di pesca e che rappresentano un patrimonio ad alto valore sociale e culturale per le comunità costiere del nostro Paese”.

 

 

17/04/2024 - 13:38

Il presidente dell’Integruppo parlamentare Amici dei Motori: automotive resta settore strategico, rafforzare insediamenti e produzioni in Italia

“L'Italia dei motori è patrimonio indiscusso del Made in Italy, conosciuto e apprezzato nel mondo. L’edizione 2024 di Italian Motor Week ne rappresenta una vetrina di assoluto rilievo”.

Lo dichiara Stefano Vaccari (Pd), presidente dell’Intergruppo parlamentare Amici dei Motori, al quale aderiscono cinquanta deputati e senatori di quasi tutti i gruppi politici.

“Il comparto automotive - aggiunge - deve essere guida nella attuale fase di transizione, puntando su innovazione e ricerca anche nel settore della componentistica, per non farsi trovare impreparato nella complessità del mercato globale. Nel fare questo c’è la necessità di rafforzare insediamenti e produzioni in Italia, salvaguardando l'occupazione. Italian Motor Week24 allarga e valorizza ancor più la prospettiva di questo settore strategico, grazie al ricchissimo calendario di eventi culturali, sportivi, di educazione stradale, ricreativi ed enogastronomici messi in campo dalla rete Anci Città dei Motori: è una grande opportunità - conclude - per valorizzare il turismo legato al ‘Made in Italy’ dei motori, e quindi tutti gli altri percorsi dei nostri Comuni e territori. I primi giorni di IMW24 confermano il grande successo di pubblico, e fanno ben sperare che il risultato dello scorso anno sarà superato”.

Italian Motor Week 24 è iniziata sabato 13 aprile e andrà avanti sino a domenica 21 aprile. Tutti i calendari, per Comune e per data, sono disponibili su www.cittamotori.it e su www.italianmotorweek.it.

11/04/2024 - 14:39

“L’autonomia differenziata che il governo vuole imporre al Paese, nonostante le diffuse contrarietà, a cominciare dai sindaci, non solo è sbagliata perché si determineranno evidenti disparità nei servizi, nelle opportunità e nei diritti dei cittadini italiani, ma sull’ambiente rischia di produrre una vera e propria catastrofe che pagheremo in termini di salute e di benessere”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione agricoltura e Segretario di presidenza della Camera, che questa mattina è intervenuto in Commissione Affari Costituzionali nella discussione generale sull’autonomia differenziata.

“La natura - aggiunge - con tutte le sue implicazioni, non può vivere dentro recinti ristretti perché come tutti sanno dovrebbe essere difesa in modo omogeneo e coerente su tutto il territorio nazionale in stretta relazione con areali ancora più vasti. Trasferire le competenze esclusive ora in capo allo Stato alle Regioni, a maggior ragione dopo la modifica costituzionale, rischia di diventare un boomerang perché nessun territorio si può salvare da solo dagli effetti dei cambiamenti climatici né da solo può realizzare quella riduzione delle emissioni climalteranti o inquinanti di cui abbiamo bisogno. L’idea stessa che si possano fare scelte differenti che riguardano le politiche energetiche, le reti di trasporto, il governo del territorio, le regole di autorizzazione degli impianti produttivi o delle infrastrutture necessarie ad affrontare la sfida della transizione energetica e produttiva non può che essere valutata negativamente. Diceva Antonio Cederna che la lotta per la salvaguardia dei valori storico-naturali del nostro paese è la lotta stessa per l'affermazione della nostra dignità di cittadini, la lotta per il progresso e la coscienza civica contro la provocazione permanente di pochi privilegiati onnipotenti. A coloro che oggi si sentono onnipotenti - conclude - chiediamo di fermarsi e pensare agli interessi generali del Paese e non ai  loro privilegi che hanno il risvolto di baratti politici come dimostra l’altra vicenda sul premierato”.

09/04/2024 - 18:59

Colgono criticità sottovalutate dal governo

“Su peste suina, sicurezza alimentare, ricerca scientifica, pesticidi e prezzo del grano accolti gli ordini del giorno del Pd in Aula alla Camera nel contesto dell’approvazione della proposta di legge sui prezzi dei prodotti alimentari e sulla delega al Governo per la disciplina delle filiere di qualità. Si tratta di ordini del giorno che colgono quelle criticità sulle quali fino ad ora c’è stata sottovalutazione da parte del governo nonostante le ripetute rivendicazioni degli agricoltori che vivono sulla propria pelle la mancata soluzione dei problemi. In particolare, non si tratta solo di affrontare concretamente il tema della peste suina ma anche di accompagnare le misure, come abbiamo richiesto, con campagne divulgative e programmi di comunicazione istituzionale sulla diffusione del virus e sulle conseguenze che si hanno sugli allevamenti e sui prezzi della carne. Campagne che dovrebbero riguardare anche le speculazioni in corso sul prezzo del grano e la presenza di residui di pesticidi vietati in Italia nei prodotti alimentari provenienti dall’estero e che al tempo stesso rappresentano una forma di concorrenza sleale. Con i nostri ordini del giorno abbiamo chiesto al governo di valorizzare le attività degli Osservatori regionali per la sicurezza alimentare e di sostenere la ricerca scientifica per progettare ed implementare sistemi colturali resilienti ai futuri cambiamenti ambientali”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd della Commissione agricoltura della Camera che, insieme ai colleghi Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, ha presentato gli ordini del giorno.

09/04/2024 - 13:12

“Le risposte del governo a questa che possiamo ormai definire pandemia di peste suina non ci soddisfano. Occorre fare presto e meglio, perché fino ad oggi si è prodotta tanta carta, tanti piani, ma i risultati restano esigui o scarsi. Mentre la diffusione del fenomeno rischia di raggiungere anche il distretto di Langhirano e tutti gli operatori sanno bene cosa potrebbe significare per il comparto. Parliamo di un valore della produzione da un miliardo di euro. Serve maggiore impegno, una gestione efficace delle risorse, invece ci troviamo di fronte addirittura alla mancanza dell’atto formale di proroga del commissario straordinario, ai ritardi nell’implementazione della filiera degli abbattimenti, ad Asl locali non in grado di effettuare i controlli necessari. I dati ci dicono che la strategia fin qui adottata non è stata utile ad arginare la diffusione della peste suina, nonostante le sollecitazioni e le proposte giunte dalle Regioni, a cominciare dall’Emilia Romagna, e dalle associazioni venatorie. Gli interventi previsti dal piano straordinario vanno sburocratizzati e occorre mettere i territori nelle condizioni di agire. Non c’è più tempo da perdere”.

 

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, replicando in Aula a Patrizio La Pietra dopo la risposta del sottosegretario all’interpellanza sottoscritta anche dai deputati democratici, Antonella Forattini, Maria Marino e Andrea Rossi.

08/04/2024 - 13:01

“In Italia, fonte barometro dei consumi di NIQ, si spendono 134 miliardi di euro nel settore del largo consumo di cui 82 miliardi nel comparto alimentare. Più bassa la spesa per i beni tecnologici e durevoli: 53 miliardi. Di contro in cima alla classifica si trovano i denari veicolati nei giochi e nelle scommesse. Quasi 150 miliardi di euro. Un dato preoccupante di per sé se riferito al fatto che una parte di quel giro d'affari è spesso collegato alle attività delle mafie, senza dimenticare che su milioni di cittadini si producono effetti sociali ed economici devastanti, sulla salute e sull'indebitamento. Ma la cosa più preoccupante è il ruolo dello Stato che sui giochi fa cassa per aumentare le risorse a disposizione e per affrontare le emergenze anziché operare per mettere regole a protezione delle fasce più deboli e ridurre l’offerta di gioco”.

 

Così il deputato democratico Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

05/04/2024 - 14:22

“Giovedì 4 aprile 2024, una nave di Mediterranea Saving Humans sta effettuando un salvataggio in acque internazionali. Arriva la guardia costiera libica e spara. Avete capito bene spara. L'equipaggio di Mediterranea è riuscito a salvare dalle acque in cui si erano gettati i migranti in seguito agli spari 58 persone, altre sono state catturare dalla guardia costiera. È un fatto gravissimo e il nostro Paese non può rendersi complice di questi reati continuando a finanziare quella guardia costiera così opaca in metodi e meriti. Inoltre, come dice oggi dalle colonne della Stampa Don Mattia Ferrari dovremmo considerare questa guerra che da anni attanaglia il nostro Mediterraneo come un problema che riguarda tutte e tutti noi e che non si risolve certo con respingimenti e propaganda. ‘Perché - come ha affermato Papà Francesco all'incontro di Marsiglia - siamo a un bivio di civiltà: da una parte l'indifferenza che insanguina il Mediterraneo, dall'altra la fraternità che feconda di bene la comunità umana’. Un bell'impegno da attuare prontamente per chi ha celebrato solo pochi giorni fa la Santa Pasqua”.

Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

04/04/2024 - 11:40

“Congratulazioni ad Emanuele Orsini per la prestigiosa e importante nomina a presidente di Confindustria. Gli auguro pieno successo per la sfida che si accinge a raccogliere, nel segno dell'unità e dell'esigenza di dare maggiore impulso allo sviluppo economico, con quella capacità di dialogo e di confronto schietto che ha sempre dimostrato anche nei sui precedenti incarichi di vicepresidente di Confindustria e di presidente di Federlegno. Conosco Orsini da molti anni e ho potuto apprezzarne il legame con il territorio di Modena e dell'Emilia e la responsabilità sociale dell’impresa verso i lavoratori, l’ambiente e il terzo settore”.

Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

03/04/2024 - 17:10

“Avevamo chiesto come gruppo Pd una serie di audizioni sulle nuove misure che interverranno sulla Pac a seguito delle decisioni assunte in sede europea. Dopo aver ascoltato il ministro Lollobrigida oggi in commissione Agricoltura ci aspettavamo dal direttore di Agea, Fabio Vitale, maggiori dettagli su come si stava preparando l’Agenzia al nuovo contesto. Si è persa invece un’occasione, poiché la maggior parte dell’intervento ascoltato ha riguardato il lavoro svolto dal nuovo direttore sulla riorganizzazione dell’Agenzia in polemica con il precedente direttore”.

Così il capogruppo Pd in commissione agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, a conclusione dell’audizione del direttore Agea.

“Sulla Pac - ha sottolineato Vaccari presente all’audizione insieme ai colleghi Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi - abbiamo ascoltato davvero poco e questo è grave visto che alle modifiche sulla Pac si è arrivati dopo settimane di proteste da parte degli agricoltori italiani ed europei. Molto labile anche l’informativa sul sistema antifrode e sulle verifiche che, a fronte dei fatti di cronaca, avrebbero già dovute essere fatte. Verifiche a tappeto per scongiurare che le risorse vadano in direzioni sbagliate rispetto alla moltitudine di imprese agricole che operano in assoluta trasparenza e nel rispetto delle regole. Il Parlamento avrebbe dovuto essere messo nelle condizioni di capire se nella ripartizione territoriale dei primi fondi erogati ci siano stati degli squilibri regionali anche tra le diverse categorie di imprenditori agricoli. Nulla inoltre sulle criticità riscontrate con i soggetti pagatori che pure il ministro Lollobrigida aveva evidenziato parlando di farraginosità del sistema. Il direttore di Agea a fronte delle nostre richieste, non avendo a disposizione i dati, ci ha garantito che ulteriore documentazione sarà inviata in Parlamento. Aspettiamo fiduciosi, anche perché non possiamo permetterci come Paese di non essere pronti con le nuove norme di flessibilità introdotte nella Pac. I nostri imprenditori agricoli - ha concluso Vaccari - devono avere l’opportunità di essere competitivi sul mercato globale senza dover pagare il prezzo di un ritardo procedurale della pubblica amministrazione”.

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