20/03/2025 - 16:27

“Le nuove misure sui dazi annunciate da Donald Trump rischiano di infliggere un colpo durissimo al settore agroalimentare italiano, che esporta negli Stati Uniti il 14% della propria produzione per un valore stimato tra gli 8 e i 9 miliardi di euro. L’imposizione di tariffe aggiuntive sui prodotti italiani, che sono riconosciuti in tutto il mondo per la loro altissima qualità, causerebbe danni irreparabili a migliaia di imprese e alle eccellenze del Made in Italy.” Lo dichiara il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, in un’intervista sui canali social dei deputati dem.

“Basti pensare – prosegue l’esponente Pd – al pecorino romano, che destina il 56% della propria produzione al mercato statunitense, o ai vini rossi toscani DOP, con il 40%. Entrambi i settori subirebbero un impatto devastante. Senza dimenticare la filiera del Parmigiano Reggiano, che nonostante una maggiore diversificazione del mercato, conta comunque 233 milioni di euro di esportazioni verso gli Stati Uniti”.

“L’Italia – conclude Vaccari - da sola non avrebbe la forza necessaria per negoziare con Washington, soprattutto di fronte alle pressioni già esercitate da Trump sul nostro Paese, e rischierebbe di soccombere. È indispensabile un’azione forte e unitaria dell’Unione Europea, che contratti con gli Stati Uniti non una guerra commerciale, ma una politica industriale solida e di lungo periodo che adesso manca al nostro Paese e all’Europa”.

 

19/03/2025 - 16:47

“Fino ad oggi abbiamo assistito soltanto ad un atteggiamento di estrema ambiguità da parte del governo Meloni rispetto alle politiche commerciali aggressive condotte dal presidente Trump. Il PD esprime un profondo imbarazzo davanti alle parole della Presidente Meloni utilizzate sul tema dei dazi: prima, urbi et orbi, aveva annunciato che non avrebbe fatto nessuna rappresaglia nei confronti del suo 'amico' Trump. Questa mattina invece, intervenendo alla Camera si è svincolata dalle promesse fatte, affermando che non sta né con Trump, né con l'Europa”. Così il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura, intervenendo in replica al ministro Urso durante il question time alla Camera.
“Serve una strategia – continua il parlamentare PD - che guardi verso l'Europa come centro del nostro agire e che ci porti ad uscire fuori dalla logica della sudditanza nei confronti dell'alleato americano”. “Come ci conferma il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, sarebbe opportuno andare avanti uniti sulle politiche commerciali e industriali, sulla negoziazione dei dazi, sul mercato unico europeo dell'energia e su quello dei capitali”. “Le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno raggiunto nel 2023 un valore di 67,3 miliardi di euro ma i dazi americani potrebbero mettere in ginocchio i settori del tessile, della moda, dall'agroalimentare e delle autovetture”, conclude Vaccari.

19/03/2025 - 12:18

“Sul payback sanitario è il momento delle decisioni, ritardarle ulteriormente avrà quale conseguenza la tenuta economica di tante imprese del settore ma anche compromettere, in mancanza di risorse previste dalla legge, l’entità dei servizi ai cittadini di tante Regioni e la qualità delle forniture al servizio sanitario nazionale. Per questo il Pd, dopo aver già depositato interrogazioni e proposte di legge sul tema, ha ritenuto di presentare alla Camera una mozione parlamentare che ho firmato insieme ai colleghi Furfaro, Braga, Peluffo, Malavasi, De Maria, Girelli, Ciani, Stumpo, Ferrari, Forattini e Ghio, per impegnare il governo  ‘ad istituire immediatamente un tavolo nazionale con il coinvolgimento delle regioni, dei ministeri della Salute e delle Imprese e del made in Italy, delle rappresentanze delle imprese del settore per individuare soluzioni condivise, sia per il pregresso che per il futuro, che consentano di salvaguardare le imprese, i bilanci delle regioni e la qualità delle forniture al Servizio sanitario nazionale’.
Anche la conferenza delle regioni ha più volte sollecitato il governo ad affrontare il tema e alcune regioni, come ad esempio l’Emilia-Romagna, hanno istituito tavoli tecnici con le imprese. La questione payback ha determinato oltre 2000 ricorsi ai Tribunali amministrativi e la Corte Costituzionale con una sua sentenza ha evidenziato la criticità della norma. L’Italia è il secondo Paese dell’Ue per numero di occupati nel settore con 11.607 addetti e 4.641 aziende, di cui quasi il 94 per cento Pmi e il 6,5 per cento grandi imprese, a cui si aggiungono circa 300 tra startup e Pmi innovative”

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Il payback sui dispositivi medici - aggiunge - nasce come strumento di governo della spesa introdotto nella normativa italiana nel 2015 pensato per far fronte all’emergenza finanziaria dell’epoca. Ora però è indispensabile superare per il futuro l’attuale meccanismo, individuando altri strumenti idonei a monitorare la spesa per tali investimenti e trovando soluzioni per il triennio 2015/2018. Per questo è il momento di trovare soluzioni condivise come a parole tutti i partiti vogliono fare ma la soluzione non si trova mai”.

 

18/03/2025 - 15:36

“La Fao ha lanciato l’Sos sulla diffusione della influenza aviaria. I dati sono impressionanti: centinaia di uccelli morti in tutto il mondo ed ora il viso sta colpendo anche i mammiferi. Per questo la Fao ha invitato gli Stati membri a rafforzare la biosicurezza, il monitoraggio, la sorveglianza, i meccanismi di risposta rapida  e la comunicazione del rischio, per salvaguardare il settore  avicolo e per proteggere  i mezzi  di sussistenza e le economie.
E l’Italia come intende agire? Lo ha chiesto il PD alla Camera con una interrogazione al ministro Lollobrigida che ho presentato insieme al collega Marco Furfaro e ai componenti delle Commissioni Agricoltura e Affari Sociali. Il governo dovrà riferire su come intende difendere il nostro patrimonio zootecnico e garantire la sostenibilità del comparto avicolo  e dovrà comunicare quali provvedimenti concreti e tempestivi  si stanno mettendo in atto per contenere l’influenza aviaria e garantire un intervento rapido in caso di nuovi focolai, per  garantire la sicurezza alimentare, l’avvio di un piano vaccinale nazionale oltre ad adeguate misure di biosicurezza negli allevamenti”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“In Italia - aggiunge - secondo i dati del Bollettino Epidemiologico Nazionale Veterinario dall’inizio del 2025 si sono registrati  diversi focolai. Una minaccia crescente che rischia di mettere in pericolo un settore che vale oltre 7 miliardi di euro in Italia (5,3 miliardi per le carni e 2 miliardi per le uova), conta 64.000 addetti ed è totalmente autosufficiente.
Per tecnici e ricercatori per non farci cogliere impreparati come con Sars-Cov-2, servono alte disponibilità di vaccini aggiornati e nuovi piani di risposta alla pandemia che dovrebbero essere sottoposti a test approfonditi e trasparenti, durante i quali i Paesi dovrebbero condividere programmi e guide d'azione, formando al contempo collaborazioni globali che incorporino diversi scenari di malattia e strategie di immunizzazione”.

 

14/03/2025 - 15:55

“È di nuovo allarme rosso in Emilia Romagna e Toscana per le violente precipitazioni di queste ore. Fiumi ingrossati oltre i limiti di guardia, strade invase dall'acqua, chiusura di scuole ed esercizi pubblici. Torna la paura già vissuta in precedenza in tante parti del Paese. Non si tratta più di eventi eccezionali, ma di situazioni estreme che si ripetono con impressionante regolarità per via dei mutamenti climatici e che compromettono la vita sociale ed economica di intere comunità. Eppure c'è ancora, anche tra le forze politiche, a cominciare da destra e governo, chi nega l'evidenza e guarda con fastidio alla necessità di avviare piani strategici di prevenzione, resilienza e mitigazione. Trump, vate della presidente Meloni e di Salvini, annuncia l'uscita dagli accordi di Parigi, definendoli truffa, che fissano con date certe il conseguimento dell'obiettivo di emissioni zero in atmosfera. Alla rivoluzione green, seppure con le necessarie gradualità in un contesto di giustizia sociale, preferiscono il petrolio e la devastazione dei territori. Su tutti il grande interesse dei capitali. Il resto per loro signori è noia. E come sempre per affrontare le emergenze si inventeranno nuovi giochi per fare cassa e chissene importa se tanti cittadini cadranno nella trappola della ludopatia e della criminalità organizzata”.

Così i capigruppo Pd nelle commissioni Agricoltura e Ambiente della Camera, Stefano Vaccari e Marco Simiani.

 

14/03/2025 - 09:22

“Un bel Paesaggio non appaga soltanto il nostro sguardo ma rappresenta un forte connubio tra radici, storia e cultura, di tante comunità e una importante risorsa economica, ambientale e turistica per il nostro Paese. Gran parte dei nostri Paesaggi sono custoditi dagli agricoltori che con il loro impegno ne impediscono l'abbandono rafforzando la biodiversità, lo tutelano contrastando erosione e dissesto, lo rendono produttivo offrendo le tante eccellenze che giungono sulle nostre tavole e sulle tavole di tutto il mondo.
Questo ci dobbiamo ricordare quando all'orizzonte vediamo un campo di grano, una piantagione di ulivi, una distesa di viti insieme a canali e strade bianche ben gestite e terrazzamenti ben organizzati. Riconoscere il protagonismo alle imprese agricole in questa Giornata nazionale, significa pure affidarci ad un comparto necessario per affrontare con equilibrio la transizione ecologica  e valorizzare le nostre aree interne. Ecco perché chiediamo al Governo, purtroppo inascoltati, un piano strategico che vada oltre i ristori e i contributi sulle emergenze, ma che garantisca certezze e prospettive utili per l'intera società”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio.

 

12/03/2025 - 12:53

“Dal Covid alla crisi climatica a quella energetica. Ora anche il rischio di pesanti dazi per il nostro export verso l'America. In un contesto economico debole con chiare difficoltà di crescita ed un Europa fragile. A pagarne le spese potrebbe essere il comparto agricolo. Ha ragione il presidente della Cia, Cristiano Fini, che questa mattina nel corso della Conferenza economica dell'organizzazione, alla quale ho partecipato, ha chiesto un cambio di passo evidenziando problemi e criticità da affrontare che spesso vengono coperte dal governo raccontando una realtà ben diversa da quella che è davanti agli occhi di tutti. Per dare forza alla transizione ecologica, giusta e che non lasci indietro nessuno, occorre un piano strategico come ha ricordato Fini ad iniziare da una Pac diversa come tracciata dal nuovo Commissario Europeo, con più risorse finalizzate al sostegno delle imprese agricole anche per favorire un cambio generazionale. Al tempo stesso occorre affrontare anche altri temi come la gestione della risorsa acqua e della fauna selvatica. Per questo non servono più proclami ma un piano strategico nazionale, un progetto di medio e lungo periodo che dia risposte concrete e di prospettiva”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

10/03/2025 - 14:31

“La legge istituisce presso Crea il registro dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale; però ad oggi e a distanza di due anni non risulta ancora emanato da parte del Governo alcun provvedimento in tale senso per la definizione delle Linee guida recanti modalità di certificazione dei crediti e di gestione del registro.

Rispondendo ad un’interrogazione dello scorso maggio, il Ministro dell’Agricoltura aveva fatto sapere che il gruppo di lavoro istituito presso il Masaf ha separato gli assorbimenti forestali da quelli agricoli, prevedendo due percorsi distinti e complementari.

Lo scorso dicembre 2024 è entrato in vigore il regolamento europeo (UE) 2024/3012, direttamente applicabile negli stati membri, con l’obiettivo di agevolare e incoraggiare la realizzazione, da parte di gestori o gruppi di gestori, di assorbimenti permanenti del carbonio, della carboniocoltura e dello stoccaggio del carbonio.

Secondo quanto stabilito dal regolamento, per ottenere la certificazione, le attività di assorbimento del carbonio dovranno soddisfare quattro criteri generali, ma vediamo che i ministeri competenti non si sono espressi e queste linee guida non sono ancora state definite.

Pertanto chiediamo al Governo come intende procedere e se intendano prevedere la possibilità che i crediti generati da progetti forestali realizzati nel territorio nazionale e impiegabili su base volontaria per compensare le emissioni in atmosfera possano essere utilizzati per remunerare gli enti territoriali e loro forme associative per la produzione di servizi ecosistemici e ambientali”. Lo dichiarano i deputati del Pd Simiani, Vaccari, Braga, Curti, Evi, Ferrari, Forattini, Marino, Romeo, Andrea Rossi che hanno presentato una interrogazione al ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura.

 

07/03/2025 - 09:35

“Sull’Enci il ministro Lollobrigida continua a dare risposte imbarazzanti. Lo ha fatto anche di fronte ad una interrogazione del gruppo PD del Senato eludendo le questioni sulle quali erano state poste precise domande. Il ritornello ripetuto è lo stesso di sempre. Sull'Enci, secondo il Ministro, la vigilanza del Masaf si limita alla tenuta dei libri genealogici supportata dal fatto che la presenza del Ministero è legata ad un solo componente nel consiglio direttivo e che l'attività contabile e finanziaria dell'Enci non può essere controllata trattandosi di associazione privata anche se con finalità pubblica. Si è mai domandato il ministro perché il Masaf nomina due componenti su tre, di cui il presidente, nel collegio dei sindaci revisori? Glielo diciamo noi. Perché la tenuta dei libri genealogici ha quale conseguenza il pagamento da parte di qualsiasi cittadino italiano di diritti per iscrivere un cane o una cucciolata o denunciare un accoppiamento, senza contare i soldi per il rilascio di un pedigree o per partecipare alle expo e alle prove di lavoro che possono essere svolte solo se i cani sono iscritti ai suddetti libri. Tutto questo equivale a diversi milioni di introiti all'anno per l’Enci, che non ci sarebbero stati senza l'affidamento dei libri genealogici. Il ministro Lollobrigida dimentica pure di dire che rappresentanti del Ministero sono anche nel comitato degli esperti e nella Commissione Tecnica Centrale”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Insomma - aggiunge - l'Enci è molto di più che una associazione privata e che la vigilanza del Ministero, che Lollobrigida non sta facendo, provando addirittura fastidio per le interrogazioni che glielo ricordano, non è un aspetto secondario ma fondamentale. E di fronte alle numerose evidenze, segnalate anche dalle inchieste di Report, il ministro Lollobrigida, non commissaria ad acta l'Enci come avrebbe gia dovuto fare. Per continuare a lavarsene le mani ieri ha avuto l’ardire di affermare che le nomine dei rappresentanti del Masaf non le ha fatte l’attuale governo ma il precedente. Dai pedigree falsi ai mancati controlli di cucciolate e di doping, oltre che ai rimborsi spese, alla verifica delle incompatibilità e alle questioni afferenti il benessere animale, alle prove di lavoro dei cani da caccia che che si svolgono in periodo di divieto nelle fasi delicate di riproduzione della fauna selvatica, sono tutte questioni che rimangono ancora dopo mesi senza una risposta e non rispondere vuol dire assumersi una grande responsabilità. Non vorremmo - conclude - che alla fine debbano essere i Tribunali a dirci la verità sull'Enci. Allora la sorpresa e la responsabilità sarà anche maggiore”.
 

05/03/2025 - 12:42

“E’ la destra del gioco d’azzardo. Non ci sono più dubbi dopo il voto in commissione al Senato, che delega il Governo ad introdurre la pubblicità nel gioco del calcio, su maglie e campi. L’idea non è solo quella di fare cassa ma anche di favorire i grandi capitali incuranti dei dati sul gioco d’azzardo che richiederebbero ben altre decisioni. Nel primo semestre del 2024 sono stati raccolti dallo Stato 90 miliardi di euro. Tra il 2004 e il 2023 la raccolta complessiva nel settore azzardo è stata di circa 1.617 miliardi di euro, un valore che è pressoché pari al valore del Pil italiano del 2021. Basti pensare che gli italiani per l’acquisto di cibo e beni di consumi hanno speso nel 2024 134 miliardi di euro. Di fronte alla gravità del fenomeno si allargano ancora le maglie anche in quel mondo dello sport frequentato da giovanissimi.  E chissenefrega delle infiltrazioni mafiose, delle distorsioni, dei danni sociali ed economici e delle migliaia di cittadini che cadono nella sindrome della ludopatia e per i debiti accumulati sono arruolati dalla criminalità organizzata.
Peraltro il governo sta per presentare una riforma di riordino del gioco che avevano consigliato di approfondire con tutti i portatori di interesse convocando gli Stati generali.
La risposta è arrivata dal Senato con un voto a dir poco inquietante”.

Così il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

 

03/03/2025 - 09:22

“Fauna e flora sono un patrimonio inestimabile della nostra umanità. Vanno gestite con grande oculatezza sia dal punto di vista della tutela che del loro valore. Incrementare l'indice di biodiversità dei nostri territori è fattore essenziale per dare forza ad un modello di sviluppo di qualità e sostenibile, in grado di favorire la transizione ecologica ed uscire definitivamente dall'era dei combustibili fossili. Nel solco delle indicazioni della scienza, senza pregiudizi, e con il protagonismo degli agricoltori vanno adottate tutte le misure necessarie alla conservazione di fauna e flora”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD in Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, in occasione del ‘World wild life Day’ dedicata alla fauna selvatica e alla flora.

 

02/03/2025 - 21:53

“Alla Casa Bianca quello che avrebbe dovuto essere un vertice di pace si è trasformato in una vile aggressione verso un popolo che ha subito l'invasione delle truppe di Putin. Per non dispiacere al suo mentore, Giorgia Meloni, dopo la vigliacca aggressione di Trump e Vance a Zelensky, propone un vertice tra Stati Uniti, Stati Europei e alleati. Nessun richiamo all'Europa, nessuna presa di distanza, a differenza di quanto dichiarato dai leader degli altri Paesi occidentali, dalle modalità con le quali Trump, mosso da intendimenti egemonici e commerciali, vorrebbe imporre la pace addossando le responsabilità al Paese aggredito e non certo al Paese aggressore”.

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Addirittura - aggiunge - il vice premier Salvini si spinge oltre ed esulta per il comportamento di Trump. Per i democratici, i liberali e i progressisti europei è il momento dell'unità, perché non c'è solo da combattere per giungere all'obiettivo di una pace giusta, ma anche per rafforzare il valore universale della democrazia, basato su libertà, diritti e giustizia, che Trump e i suoi accoliti vorrebbero scardinare in ragione di una ottica devastante legata alla affermazione del sovranismo e degli interessi del grande capitale. È il momento - conclude - di tornare nelle piazze per far avanzare l'Europa unita, nel segno delle indicazioni di Altiero Spinelli e David Sassoli”.

 

27/02/2025 - 12:46

Importante ok governo a Odg del Pd

“Mai più, si disse dopo la Liberazione di fronte agli orrori della dittatura nazifascista. Un impegno civico e morale però che deve continuare a vivere rinnovando la memoria di ciò che è stato in particolare verso le giovani generazioni che quella fase storica la vedono lontana nel tempo. Per questo è importante che nell’Aula della Camera, in occasione della discussione sul progetto di legge di modifica della norma che ha istituito il ‘giorno della Memoria’, il governo abbia accolto un ordine del giorno del gruppo Pd, a nostra prima firma, che impegna il governo stesso a sostenere e finanziare i viaggi della memoria anche nei luoghi collocati nel territorio italiano. Dal Museo nazionale dell’Ebraismo di Ferrara al campo di Fossoli a Modena, dalla Riviera di San Sabba a Trieste al Memoriale della Shoah di Milano, dal luogo della memoria davanti a Villa Emma di Nonantola al Sacrario di Marzabotto, dal Parco Nazionale della Pace a S. Anna di Stazzema al Memoriale delle Deportazioni, a Gavinana di Firenze e a tanti altri ancora. Una estensione necessaria, coerente con l’impostazione della legge di istituzione della ‘Giornata della Memoria’ visto che la proposta di modifica prevedeva solo promozione ed incentivazione dei viaggi ai campi di concentramento nazisti per gli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie. Guardare con i propri occhi le tragiche immagini dello sterminio, della discriminazione e della persecuzione verso milioni di donne e uomini significa dare più forza ai valori della libertà e della democrazia, cardine della nostra Costituzione insieme ai principi dell’eguaglianza e della giustizia sociale”.

Lo dichiarano i deputati Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, e Irene Manzi, capogruppo in commissione Cultura.

 

26/02/2025 - 12:20

Il Partito Democratico accusa il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di ignorare le gravi problematiche nella gestione dell'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), con conseguenze sul patrimonio zootecnico delle razze canine italiane.

“La risposta del sottosegretario D’Eramo a un’interrogazione parlamentare del Partito Democratico è stata insoddisfacente. Il ministro Lollobrigida potrebbe intervenire, considerando che il suo ministero ha il compito di vigilare sull’Enci, a cui lo Stato ha affidato la tenuta dei libri genealogici. L'Ente è soggetto a una forte presenza ministeriale nel proprio organigramma un membro del ministero nel Consiglio Direttivo, due nella Commissione Centrale di Controllo, due sindaci revisori su tre (entrambi dirigenti pubblici, di cui uno capo di gabinetto di un ministro in carica) e un delegato nel Comitato Consultivo degli Esperti. Inoltre, il capo scorta del ministro è parte del direttivo Enci e ricopre altri incarichi per decisione del ministro. Tuttavia, si continua a sostenere che l'Enci sia un'associazione privata, senza riconoscere che la gestione dei libri genealogici è di interesse pubblico e che, in caso di criticità, il ministero può intervenire con poteri sostitutivi.” Così il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera.

“La gestione dei libri genealogici dell'Enci – conclude Vaccari - genera oltre 10 milioni di euro dai cittadini per diritti, manifestazioni e pedigree, mentre inchieste giornalistiche rivelano gravi irregolarità. Il ministero, però, resta in silenzio su temi come doping, maltrattamenti, controlli sugli allevamenti e rimborsi. Un dossier è stato depositato anche in commissione Antimafia, senza esiti. Chiediamo chiarezza sul rapporto tra l'Enci e la deputata Brambilla e sulle risorse economiche ricevute. Inoltre, una recente sentenza del Tribunale di Milano conferma le accuse sui pedigree falsi, segnalate già nel 2017. Il Partito Democratico ribadisce la richiesta di nominare un commissario ad acta per garantire trasparenza. L'inerzia del ministro e del governo li rende direttamente responsabili delle conseguenze future”.

 

26/02/2025 - 10:46

Il Partito Democratico denuncia il disinteresse del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nei confronti della gestione dell'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Il ministro continua a ignorare le criticità che stanno minando la gestione dell'ente, con conseguenze sul patrimonio zootecnico delle razze canine italiane.

“La risposta del sottosegretario D’Eramo a un’interrogazione parlamentare del Partito Democratico è stata insoddisfacente. Il ministro Lollobrigida potrebbe intervenire, considerando che il suo ministero ha il compito di vigilare sull’Enci, a cui lo Stato ha affidato la tenuta dei libri genealogici. L'Ente è soggetto a una forte presenza ministeriale nel proprio organigramma: un membro del ministero nel Consiglio Direttivo, due nella Commissione Centrale di Controllo, due sindaci revisori su tre (entrambi dirigenti pubblici, di cui uno capo di gabinetto di un ministro in carica) e un delegato nel Comitato Consultivo degli Esperti. Inoltre, il capo scorta del ministro è parte del direttivo Enci e ricopre altri incarichi per decisione del ministro. Tuttavia, si continua a sostenere che l'Enci sia un'associazione privata, senza riconoscere che la gestione dei libri genealogici è di interesse pubblico e che, in caso di criticità, il ministero può intervenire con poteri sostitutivi.” Così il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera.

“Dalla gestione dei libri genealogici – sottolinea l’esponente dem - derivano vantaggi economici, con oltre 10 milioni di euro versati dai cittadini per diritti, manifestazioni e pedigree. Mentre le inchieste giornalistiche, come quelle di Report, stanno portando alla luce aspetti preoccupanti, il ministro resta in silenzio. Cosa si vuole nascondere? Si attende forse l'intervento della magistratura o della Guardia di Finanza? Su questioni come doping, maltrattamenti, controlli sugli allevamenti e cucciolate, gare in periodi di riproduzione della fauna selvatica e gestione dei rimborsi, il ministero non ha fornito alcuna risposta. Un dossier sull’Enci è stato depositato anche in Commissione Antimafia, senza conseguenze.”

“Resta da chiarire – conclude Vaccari – il rapporto tra l’Enci e la deputata Brambilla, con particolare attenzione alle risorse economiche ricevute. Inoltre, sul tema dei pedigree falsi, una recente sentenza del Tribunale di Milano ha confermato le accuse segnalate dal dottor Bocchino già nel 2017. Serve trasparenza. Il Pd ribadisce l’invito a nominare un commissario ad acta per fare chiarezza sulla gestione dell'Enci. Non intervenire significa che il ministro e il governo si assumeranno la responsabilità di quanto accaduto e di ciò che accadrà.”

 

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