20/04/2023 - 15:17

“Oggi il “Documento di economia e finanza 2023” è arrivato per il parere in commissione Cultura.
Zero euro per lo sport, zero euro per i valori “educativi, sociali, di benessere psicofisico” che la Costituzione presto richiamerà, zero euro per la riforma su lavoro sportivo.
Otto osservazioni di impegno per il governo del relatore di maggioranza, zero sulle politiche sportive.
Questo governo usa lo sport come bandierina ideologica, poi quando si tratta di parlare di risorse, scompare.
Imbarazzante. Anzi, vergognoso”. Lo dichiara Mauro Berruto, segretario Pd della commissione Cultura, Scienza e Istruzione di Montecitorio a proposito del Def 2023.

20/04/2023 - 14:48

"Il primo Documento di economia e finanze del Governo Meloni si caratterizza per una preoccupante assenza di ambizioni, strategie e risorse. Sull'utilizzazione dei fondi del Pnrr il Governo si caratterizza inadeguato ed incapace. Sul resto il Documento non dice nulla, limitandosi ad affermare che “il finanziamento degli interventi di politica di bilancio avverrà individuando le opportune coperture all’interno del bilancio pubblico”, a ulteriore conferma dell’assenza di qualunque strategia di politica economica.
A livello generale nella manovra di bilancio 2023 è mancata qualsiasi prospettiva di sviluppo per il Trasporto pubblico locale sia rispetto alla riconversione ecologica che alla digitalizzazione dei servizi, ponendo l’onere di un così importante servizio sulle spalle degli enti locali e determinando ricadute negative sulle famiglie, con l’aumento dei biglietti; inoltre una delle poche misure di sostegno alle famiglie quale il Bonus Trasporti, nella riproposizione per il 2023, ha visto dimezzati sia le risorse del fondo (da 190 a 100 milioni di euro) sia il limite di reddito per poter richiedere il bonus (da 35.000 a 20.000 euro).
Appaiono del tutto pretestuose le affermazioni di voler potenziare e rinnovare le misure come il Ferrobonus e il Marebonus quando le suddette misure sono ferme nonostante si tratti di provvedimenti già finanziati a cui manca solo un atto di attuazione da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; restano ancora senza risposte la violenza stradale e l’assistenza alle vittime della strada e da ultimo il focus sul Ponte dello Stretto da cui si evince che mancano ancora del tutto i fondi per la sua realizzazione e delle opere strutturali annesse". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, Anthony Barbagallo, firmatario insieme ai colleghi Pd Bakkali, Casu, Ghio e Morassut, del parere di minoranza contrario del Pd al Def 2023.

20/04/2023 - 13:09

“Il governo Meloni sulla gestione dei migranti continua ad essere in stato confusionale: se nel Def per il governo gli immigrati vengono considerati una risorsa indispensabile, le scelte propagandistiche fatte fino ad oggi, dalla criminalizzazione delle Ong alla cancellazione della protezione speciale, causano soltanto tragedie in mare ed incentivano l’immigrazione irregolare. Servono al contrario politiche serie ed efficaci anche per andare incontro alla richiesta delle imprese di manodopera in settori strategici dell’economia e per garantire con il lavoro regolare la sostenibilità del sistema pensionistico alle nuove generazioni”.

Lo dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, intervenendo alla trasmissione “L’aria che tira” su La 7.

20/04/2023 - 11:59

“E’ arrivato il momento in cui il governo deve decidere di decidere. Non sono ammessi più rinvii”. Lo affermano i deputati democratici Piero De Luca e Andrea Gnassi dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia Ue sul no a proroghe per le concessioni balneari.

“Non è più possibile – proseguono gli esponenti democratici – tergiversare e continuare a lasciare nell’incertezza tutti gli operatori e i territori di un settore nevralgico per il nostro turismo e per la nostra economia, impedendo qualsiasi possibilità di programmazione e investimenti. Una situazione ormai insostenibile che mette in grave difficoltà  Regioni e Comuni. È giunto il momento di definire una disciplina della materia organica, strutturale e compatibile con il diritto Ue”.

20/04/2023 - 11:19

“Il primo Documento di economia e finanze del governo Meloni si caratterizza per una preoccupante assenza di visione, strategie e risorse. A fronte di un aumento delle entrate determinato dall’inflazione si registra una sostanziale stabilità della spesa nominale e, pertanto, una riduzione in termini reali del livello di finanziamento dei servizi pubblici. Non vengono previste risorse per voci fondamentali come pensioni, riforma del sistema pensionistico e Opzione donna, istruzione, attuazione della delega fiscale, progressivo invecchiamento della popolazione. La sanità, in particolare, non rientra tra le priorità, visto che il rapporto spesa sanitaria/Pil scende dal 6,9% del 2022 al 6,2% nel 2026, un valore addirittura inferiore a quello prepandemico del 2019 pari al 6,4%, come se la pandemia non ci avesse insegnato che un sistema sanitario efficiente e universalistico è il primo baluardo a difesa della salute del singolo e della collettività”.

Lo dichiarano i deputati dem della commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro (capogruppo), Paolo Ciani, Gian Antonio Girelli, Ilenia Malavasi e Nicola Stumpo.

“Inoltre - aggiungono i parlamentari dem - mentre l’Istat certifica che oltre un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, dal prossimo mese di agosto a più di 600mila persone verrà sospeso il reddito di cittadinanza, poi abolito dal primo gennaio a favore di misure poco chiare (Gil, Pal, Gal) e con meno risorse disponibili. Infine, il Def non stanzia nessuna risorsa aggiuntiva per disabili, anziani e fasce più deboli della società, perché si considerano le politiche di welfare come politiche di mero costo e non di investimento. Per tutte queste ragioni - concludono - il Partito Democratico ha espresso il parere negativo al documento proposto dal governo Meloni e dalle forze della destra”.

20/04/2023 - 10:10

"Dopo sei anni di attesa è arrivato il via libera della Conferenza Stato-regioni al decreto tariffe che aggiorna il tariffario delle prestazioni esistenti e di quelle introdotte con il Dpcm del 2017 sui nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA). Il nuovo nomenclatore sostituisce quello vecchio di 20 anni e include prestazioni tecnologicamente avanzate, eliminando quelle obsolete. Arrivano i nuovi tariffari su procreazione medicalmente assistita, consulenza genica fino a prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l’adroterapia o di tecnologia recente come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica e tante altro ancora. A questo punto, ci aspettiamo dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che trovi i finanziamenti necessari per aggiornare i LEA ogni due anni, come prevede la riforma del 2017 varata dall'ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha segnato un passaggio storico. Purtroppo, il governo sta facendo scelte diverse e con il Def 2023 certifica che la salute non è in cima alla sua agenda politica. La spesa sanitaria, infatti, scenderà sotto il 6.6 per cento del Pil. Così è impossibile aumentare gli investimenti e garantire ai cittadini le migliori cure possibili. Senza un segnale di inversione di rotta, non è solo a rischio l'aggiornamento dei LEA ma le prestazioni minime". Così in una nota la deputata dem Ilenia Malavasi, della commissione Affari Sociali della Camera.

19/04/2023 - 16:00

Interrogazione Pd al ministro Lollobrigida per chiederne conto

Sulla gestione della fauna servono certezze, partendo dalle indicazioni della scienza. Per questo come gruppo Pd della Commissione Agricoltura abbiamo insistito, raggiungendo l'obiettivo, perché venisse ricostituito il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale previsto dalla legge per la protezione della fauna e la regolamentazione della caccia. Con mesi di ritardo, nonostante le criticità in essere, dal cinghiale al lupo financo all'orso, ora il governo ha avviato le procedure per la promulgazione del decreto istitutivo chiedendo il parere alla Conferenza delle Regioni. Cosa propone però il ministro Lollobrigida probabilmente distratto dalla boutade vergognosa sulla sostituzione etnica? Di ridimensionare le rappresentanze di agricoltori, cacciatori, ambientalisti, regioni e province in seno al Comitato. Chi deciderà a quel punto le presenze venendo meno una presenza plurale e rappresentativa? Sarà la logica degli amici di cordata a guidare le scelte? Per questo motivo come gruppo Pd abbiamo depositato una interrogazione, a firma Vaccari, Forattini, Marino, Rossi, per chiedere conto di una illogica procedura e per sapere i criteri e le motivazioni di una inopportuna valutazione. Per quanto ci riguarda sosterremo in ogni sede l'allargamento delle rappresentanze nel rispetto di quanto a suo tempo definito.

Nota del gruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera.

18/04/2023 - 14:59

A certificare il livello vergognoso di accanimento di questo governo contro il Servizio Sanitario nazionale arriva oggi anche la Fondazione Gimbe che commentando il Def 2023 ne certifica, ancora una volta, la totale insufficienza del finanziamento del Fondo sanitario nazionale e la decrescita nel rapporto con il PIL nei prossimi anni. A partire dal 2025, infatti, il rapporto spesa sanitaria/Pil si attesterà al 6,2%, inferiore a livelli pre-pandemia. Interminabili liste di attesa, centralità del privato, rinuncia alle cure delle famiglie, diseguaglianze regionali e locali nell’offerta di servizi e prestazioni che determinano migrazione sanitaria, sino alla riduzione dell’aspettativa di vita. Questa è la fotografia impietosa fatta di dati, altro che la propaganda e le menzogne di questo governo che sta di fatto calpestando giorno per giorno il diritto alla salute dei cittadini.

Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali e responsabile Iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze e welfare nella segreteria del Partito democratico.

 

18/04/2023 - 10:57

"Quanto avvenuto stamane a Melito racconta, ancora una volta, la drammatica condizione di questo importante comune del napoletano. Continua, purtroppo, ad emergere una commistione molto forte tra politica ed associazioni camorristiche. Nell'ultima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, il PD ha sostenuto con forza la candidatura di Dominique Pellecchia, proprio per offrire alla città un'alternativa libera da condizionamenti e che facesse della lotta alla criminalità un proprio tratto identitario. Nel ringraziare la magistratura e le forze dell'ordine per l'importante lavoro che quotidianamente svolgono, riteniamo che per Melito occorrano provvedimenti di carattere straordinario per spezzare definitivamente i legami tra la criminalità e una certa malapolitica, inaugurando una nuova stagione di rinnovamento e cambiamento". Lo scrive in una nota il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

17/04/2023 - 19:27

"Le previsioni di crescita del Def, per ammissione dello stesso governo, sono tutte legate alla capacità di realizzare il Pnrr. Sulla completa attuazione del Piano la maggioranza però è nel caos e non dice le cose come stanno. La revisione del piano entro agosto espone il nostro paese al rischio di non riuscire a rispettare i target dei progetti esistenti e di non avere l’autorizzazione per eventuali modifiche e quindi, in un caso e nell’altro, di perdere risorse" : è quanto dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali della Camera.

"Le ripetute esternazioni del Ministro Fitto che continua a fare ipotesi di revisione di progetti senza però presentare niente oltre che a compromettere miliardi di risorse, minano anche la credibilità internazionale dell'Italia ed la crescita stessa del nostro paese": conclude Simona Bonafè.

17/04/2023 - 19:20

“ Il Governo non è mai riuscito ad avviare pienamente il motore del Pnrr da quando si è insediato. Prima le difficoltà nel completare gli ultimi 55 obiettivi del 2022 e il conseguente rinvio del pagamento della terza rata da 19 miliardi. Successivamente, la confusione sull'attuazione dei prossimi progetti e sulle eventuali modifiche da apportare al Pnrr. Poi, le dichiarazioni di vari esponenti di maggioranza sulla volontà di riunciare addirittura a parte delle risorse già ottenute, mettendo in discussione ad esempio investimenti decisivi come le case di comunità. Infine, il ritardo nella definizione dei programmi ReactEU. Il caos e l'incompetenza della destra stanno mettendo seriamente a rischio il futuro del Paese”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue

17/04/2023 - 18:35

“Il Ministro Fitto continua ad accampare scuse e prendere tempo sul disastro che si sta compiendo nell’attuazione del PNRR. Oggi, addirittura, si è inventato la scadenza del 31 dicembre 2023 per la modifica del PNRR, che invece l’Europa chiede di rispettare per coloro che, non avendolo ancora fatto, vogliono richiedere ulteriori finanziamenti a titolo di prestiti per estendere il loro Piano. Un caso che è molto lontano da quello del nostro Paese, visto che noi abbiamo già chiesto il 100% delle sovvenzioni e dei prestiti messi a nostra disposizione.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.
“Se Fitto andrà avanti con la follia di una “revisione seria” del Piano, anche se presentato entro agosto, l’Italia rischia di non ottenere nessuna autorizzazione entro la fine dell’anno, visto il complicato processo di conferma che coinvolge diverse istituzioni UE. Nel frattempo, per giunta, dovremo comunque continuare a rispettare milestones e target, col risultato che entro la fine dell’anno avremo raggiunto un livello di avanzamento tale che sarebbe ancora più stupido gettare tutto all’aria.”
“Il tentativo di demolire il PNRR è ancora più grave alla luce di quanto si evince dal DEF, dove nessuna importante misura per la crescita è prevista per i prossimi anni. Questo vuol dire condannare il nostro Paese alla stagnazione economica, distruggendo tutte le opportunità che il governo di centrosinistra era riuscito a ricavare in Europa durante la pandemia.”

17/04/2023 - 12:20

"Nell'allegato al Def 'Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica' presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, non c'è nessuna risorsa per la realizzazione della strada Tirrenica nonostante gli impegni assunti dal governo in Parlamento con appositi atti di indirizzo (come il mio ordine del giorno alla Legge di Bilancio approvato il 23 dicembre scorso). Per sbloccare la situazione chiederò al Presidente della Commissione Ambiente della Camera di organizzare un'apposita seduta tematica in Prefettura a Grosseto". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

"E' francamente incomprensibile la politica degli annunci mancati del governo che continua a promettere di realizzare infrastrutture strategiche per la crescita del paese senza però individuare le risorse necessarie. Il Ministro Salvini, come peraltro oggi a Siena per l'inaugurazione dei lavori del lotto 9 della Siena - Grosseto, va soltanto a tagliare i nastri ad opere finanziate da altri governi", conclude Marco Simiani.

14/04/2023 - 15:39

Siamo uno dei paesi europei che spende meno per la sanità. Una tendenza che avevamo invertito con la pandemia. Si torna indietro: niente soldi per assumere medici, niente per nuove strutture, niente per abbattere liste d’attesa. La peggiore destra di sempre lascia soli i cittadini.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

14/04/2023 - 12:13

Il deputato del Partito Democratico: “Hanno vinto le elezioni politiche promettendo la riduzione delle tasse e la revisione della riforma Fornero, ma finora zero fatti”

“La Destra ha vinto le elezioni politiche promettendo la riduzione delle tasse e la revisione della riforma Fornero, ma si sono rivelate false promesse”.

A dirlo è Emiliano Fossi, deputato del Partito Democratico e membro della commissione Lavoro.

“Nel Documento di economia e finanza varato dal Governo - sottolinea Fossi - non c’è traccia della riforma della legge Fornero come promesso dal duo Meloni-Salvini, perciò restano i 67 anni come età pensionabile. La ministra Calderone si è limitata ad annunciare che alle pensioni il Governo penserà più avanti. La realtà è dura e la premier Meloni non sa dove trovare le necessarie coperture. La Lega spera di confermare quota 103 ma costa 2,2 miliardi, dove li vanno a trovare? Le uniche risorse disponibili sono state messe sulla revisione dell’Irpef ma ci aspetta un 2024 di tagli. Niente da fare anche per l’assegno unico. Senza dimenticare che i programmi elettorali di tutte le formazioni del centrodestra puntavano da subito a una flat tax per tutte le partite Iva fino a 100mila euro di ricavi o compensi, ed anche in questo caso promesse, solo promesse”.

“Tra un mese, il 14-15 maggio, si voterà in molti Comuni italiani. Gli elettori si stanno rendendo conto che alle promesse da campagna elettorale non corrispondono poi fatti concreti. Un conto è pontificare dai banchi dell’opposizione come la Meloni ha fatto per anni, altra cosa è governare un Paese: servono competenze e professionalità ma anche serietà. Il Centrosinistra deve ripartire dalle priorità degli italiani quali tasse e pensioni. Dobbiamo rimettere al centro e lottare per un’equità retributiva, per un salario giusto, per una sanità universale”.

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