21/05/2024 - 11:48

CONFERENZA STAMPA ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI DOMANI ALLA CAMERA ALLE ORE 10.

“Contro il Governo Meloni che pianta bandierine ideologiche sulla pelle delle donne, che non fa nulla per garantire il diritto all’aborto reso privilegio dai numeri degli obiettori di coscienza, che permette a associazioni anti-abortiste di infierire in un momento difficilissimo della vita di una donna, che obbliga le donne a stare in day hospital quando l’aborto farmacologico può essere autosomministrato a casa: chiediamo l’applicazione dell’aborto farmacologico adesso”. Spiega così la deputata del PD Lia Quartapelle il senso della conferenza stampa che si terrà domani mercoledì 22 maggio, nella Sala Stampa della Camera, alle ore 10, organizzata dall’associazione Luca Coscioni. L’Associazione ha inviato una lettera aperta al Ministro della Salute Schillaci, chiedendo la piena applicazione della legge 194 e agli assessori alla Salute regionali di approvare con urgenza procedure chiare, definite e uniformi per la IVG farmacologica in regime ambulatoriale, garantendo alla donna la possibilità di scegliere l’autosomministrazione a casa del secondo farmaco. Partecipano Filomena Gallo, Mirella Parachini, Anna Pompili, Chiara Lalli, dell’Associazione Luca Coscioni, D’Elia (PD), Camusso (PD), Sportiello (M5S), Esmeralda Rizzi (CGIL), Sonia Ostrica (UIL).

20/05/2024 - 18:14

Ministro dice: “c’è un motivo” che rende poco accessibile lo sport? Ci dica qual è!
“Il ministro dello sport ancora protagonista di dichiarazioni fini a se stesse: lamenta che ci sia un problema per l’accesso allo sport, parla di “un motivo” ed è lui che sta bloccando la proposta di legge per finanziare lo sport sociale e scolastico attraverso gli extraprofitti delle società di scommesse legate al calcio. Sono mesi che chiediamo al governo di intervenire, ma il ministro Abodi vuole che quel tesoretto vada a vantaggio delle squadre della serie A che, guarda caso, sono ben rappresentate da alcuni politici di maggioranza” così in una nota il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, commenta le dichiarazioni del ministro Abodi alla luce delle continue bocciature del governo alla proposta di legge sullo sport sociale presentata dal Pd e sottoscritta in modo bipartisan alla Camera. “Il Ministro è lui, deve definire lui le priorità; ed è inaccettabile - conclude Berruto - che si lamenti del fatto che lo sport “non sia un beneficio collettivo” e contemporaneamente che il governo sia interessato solo al calcio: Abodi venga a riferire in parlamento e ci dica se è disposto a supportare un grande piano di rilancio e investimento per lo sport sociale e scolastico”.

19/05/2024 - 19:25

"Dopo Sangiuliano che ha definito Dante come padre del pensiero della destra, adesso Mollicone attribuisce alla destra la paternità della notte dei musei. Egocentrismo o deliri di onnipotenza?”, se lo chiede la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, commentando le dichiarazioni di Mollicone sulla notte dei musei andata in scena ieri sera in tutta Italia. “Il presidente della commissione Cultura della Camera - sottolinea Manzi - in una nota rilasciata alla stampa cerca di autoattribuirsi la paternità della notte dei musei. Peccato che, come viene specificato anche sul sito del ministero della cultura, ‘la Notte Europea dei Musei è un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, che si svolge in contemporanea in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea’. Quella di ieri sera è stata la ventesima edizione a cui ha partecipato anche il ministero della cultura italiano. La cultura dovrebbe restare libera e plurale e i tentativi di Mollicone e Sangiuliano di riportare tutto alla politica etichettando manifestazioni culturali o interi settori ‘a destra’ o ‘a sinistra’ sono stucchevoli e fanno male al nostro sistema culturale. Apprezziamo il successo di iniziative a sostegno della cultura senza dare loro bandiere politiche che non hanno e non interessano ai cittadini”.

17/05/2024 - 16:55

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata PD e membro della Commissione Ambiente della Camera

Voglio innanzitutto esprimere la mia totale solidarietà a tutti i i cittadini e le comunità colpite. Ho parlato con diversi amministratori a cui ho voluto ribadire che sono a completa disposizione per sostenere le richieste di indennizzo e di ristoro per i danni subiti. Rispetto a questo, mi unisco alla richiesta rivolta al governo da diversi miei colleghi perchè sia riconosciuto lo stato di emergenza.  

Quanto accaduto è un fenomeno metereologico eccezionale, ma purtroppo i cambiamenti climatici ci stanno sempre più abituando ad eventi così forti. Ciò significa che non possiamo continuare a comportarci come se nulla fosse: la sicurezza idrogeologica e la capacità di assorbimento dell’acqua del nostro territorio sono una priorità ineludibile, e ciò passa sia dalle opere come i bacini di laminazione, sia da un vero piano di adattamento ai cambiamenti climatici che dia le risorse ai territori per intervenire su condotte e vie di deflusso ormai non più sufficienti. Tagliare i fondi del PNRR dedicati a questo è stato un grave errore del governo.”

15/05/2024 - 17:06
“Il Ministro Fitto ci dà la notizia che dal 30 giugno la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud non verrà rinnovata. Da un giorno all’altro, 500 mila imprese, 3 milioni di lavoratori pagheranno il prezzo della sua ignavia. Invece di impegnarsi a rinnovare la decontribuzione, scarica la responsabilità sull’Europa e sui governi precedenti. Fitto mente sapendo di mentire. Perché la scadenza del temporary framework era nota e lui aveva  il dovere di portare avanti un negoziato con la Commissione. Non lo ha fatto, perché il Governo vuole far cassa sul Mezzogiorno e questa misura – che vale 4 miliardi e che lui stesso aveva definito decisiva – non gli piace e non gli interessa. Perché è automatica, ne beneficiano tutte le imprese, i lavoratori e i territori del Sud senza la sua intermediazione. A questo Governo interessano soltanto le risorse che può gestire direttamente o elargire secondo logiche politiche. Una visione proprietaria, che ieri è stata bocciata dal Consiglio di Stato. Un’idea feudale e arcaica del Mezzogiorno, colpito ancora una volta dalle scelte compiute o mancate di questo governo”.

Così il deputato dem Peppe Provenzano replicando al ministro Fitto sul question time sulle iniziative volte a garantire una misura di agevolazione contributiva a carattere generale in favore delle imprese e dei lavoratori del Mezzogiorno.

Nel presentare l’interrogazione, il deputato Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne nella Segreteria nazionale Pd, ha evidenziato come "le misure di sostegno e di incentivo dell'occupazione nel Mezzogiorno hanno già subìto il drastico taglio di 3,5 miliardi del fondo perequativo infrastrutturale e dopo lo stop alla decontribuzione sono a rischio tre milioni di contratti. Con l'accentramento della Zes (credito d’imposta Zona Economica Speciale), la sottrazione delle risorse del Fsc e, infine, l'autonomia differenziata, le imprese e i lavoratori del Sud rischiano di trovarsi sull'orlo del baratro.

 

 

15/05/2024 - 12:45

“Il rapporto Istat ci consegna la fotografia di un Paese che regge con fatica, grazie alla sua straordinaria operosità, le trasformazioni dell’economia e della società di questi ultimi anni e dei mutamenti della situazione internazionale. È però un Paese che invecchia e dove aumentano le fragilità anagrafiche, territoriali e demografiche. Si avverte un deficit di ‘visione’ e di prospettiva ed è un vuoto che spetta alla politica colmare. Questo è lo spazio in cui deve agire una grande forza riformista di sinistra come il Partito Democratico ed una coalizione progressista che voglia rinnovare e migliorare il Paese. Le scelte del governo attuale aumentano invece le divisioni, le incertezze e gli squilibri sociali e territoriali che il rapporto evidenzia con nettezza”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

15/05/2024 - 12:44

“L’approssimazione e la leggerezza con cui il governo gestisce dossier rilevantissimi per il futuro del paese e dei lavoratori è allarmante. Sul caso Ita-Lufthansa abbiamo più volte evidenziato la carenza della proposta soprattutto con riferimento alle tutele occupazionali e alla strategia complessiva per la tutela dell'azienda. E' incomprensibile, poi, come di fronte alle criticità evidenziate dalla commissione UE il governo non riesca a risolvere le questioni relative a slot, rotte e allo scalo di Linate che saranno determinanti per la decisione prevista nel mese di Luglio. Siamo di fronte ad un  governo di incapaci che decide di non decidere segnando, forse definitivamente il futuro di quella che era la nostra gloriosa compagnia di bandiera”. Lo dichiara Anthony Barbagallo capogruppo PD in commissione Trasporti di Montecitorio.

14/05/2024 - 15:43

“Le innumerevoli audizioni di oggi confermano che i finanziamenti alla sanità pubblica sono il primo passo necessario per rilanciare il diritto alla salute e salvare il nostro sistema sanitario nazionale. Le fondazioni, gli ordini, le associazioni intervenute oggi alla Camera hanno evidenziato problematiche e suggerito soluzioni, ma prima di ogni altra cosa hanno evidenziato la bontà della legge Schlein perché torna a finanziare la sanità e sblocca le assunzioni. Dobbiamo necessariamente ascoltare le loro istanze, il ssn è profondamente definanziato e per questo chiediamo al Governo di non abbandonare l'idea di valorizzare la nostra sanità e dare insieme una risposta ai cittadini italiani che hanno bisogno di cure". Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e responsabile iniziative politiche del partito.

14/05/2024 - 14:17
È arrivata oggi la risposta del Ministero della Cultura all’interrogazione presentata dai deputati Scarpa e Fassino, in cui si chiedeva di rendere definitivo il trasferimento del fondo di archivio processuale del disastro del Vajont presso la sede dell’Archivio di Belluno. Il Ministero ha risposto che, una volta finita la digitalizzazione, gli archivi processuali torneranno all’Aquila, mentre a Belluno rimarrà copia digitale. Una risposta del tutto insoddisfacente per il Partito Democratico. 

Rachele Scarpa, deputata per la provincia di Belluno, ha replicato in aula che non può ritenersi soddisfatta della risposta: “La risposta del ministero è una chiusura senza senso. Il prezioso lavoro di digitalizzazione dell’archivio non può essere ragione di sottrazione della documentazione fisica dal luogo dove è avvenuta la tragedia. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica l’anno scorso alla cerimonia per il sessantesimo anno dal disastro, l’enorme valore di quei documenti per la popolazione locale rende “opportuno, se non doveroso” il tenere le carte a Belluno, perché ora rivestono una finalità di memoria, mentre il loro trasferimento all’Aquila fu per un’ormai esaurita finalità giuridica.
È una questione che tocca ancora da vicino il cuore e la memoria di tutti i bellunesi e di tutto il popolo Veneto. Il disastro del Vajont fu un evento unico per gravità e responsabilità umane nell’impatto ambientale e nel sacrificio di vite in nome del profitto. Ha ancora tanto da insegnarci, e le voci di quel processo meritano di essere conservate vicino alle comunità che ancora oggi ne conservano le cicatrici sulle pareti delle loro case o nel racconto di genitori e nonni.” Conclude l’On Scarpa.

Alessandro Del Bianco, segretario provinciale del PD di Belluno, aggiunge: “La risposta del governo ci lascia quanto mai stupiti e sdegnati. Il governo si nasconde dietro questioni di lana caprina concentrando la sua risposta solo sulla digitalizzazione, come se questo fosse un processo come tanti. Come se questo fosse un fondo di archivio comune. Serviva oggi un segnale politico del Governo conseguente alle parole sacrosante di Mattarella del 9 ottobre. Serviva  perché è un atto di giustizia anche se mai potrà essere risarcito il dolore per quanto accaduto. I materiali del fondo processuale sono oggi il lascito per le generazioni future. Un monito per evitare altre azioni scellerate (si pensi all’invaso del Vanoi). Un lascito costituito non solo da immagini ma anche da atti originali che trovano forza proprio nella loro materialità e , soprattutto , nell' essere ubicati nel territorio ancora oggi visibile come  teatro del disastro.  La digitalizzazione va benissimo, ma non sostituirà mai vedere e toccare quei documenti, quei plastici, quelle foto. E farlo qui, sul territorio, magari a compendio di una visita sulla diga e ai luoghi colpiti, vicino alle comunità custodi di questo disastro senza eguali nel mondo”.

 

 

10/05/2024 - 15:00

"Leggo di ronde notturne a Bologna, nel Quartiere Navile, promosse da chi si definisce "rete dei patrioti". Una privatizzazione e una politicizzazione del contrasto alla criminalità del tutto inutile sul piano pratico e che rischia invece di incrementare paure e tensioni. Vanno invece sostenute le Forze dell'Ordine e promossa insieme la coesione sociale. E chiesto al Governo, come ho fatto anche io con specifiche iniziative parlamentari, massima attenzione agli organici delle Forze dell' Ordine a Bologna".

Così Andrea De Maria, deputato PD

10/05/2024 - 11:41

Si compiace che siccità non colpisce Nord e sue eccellenze vino

“Ignobili affermazioni del ministro Lollobrigida che conferma quanto sapevano. Per questo governo il Sud è parte marginale del Paese tanto che con l'autonomia differenziata sarà sancita la definitiva separazione delle regioni del Mezzogiorno. Incredibile che il ministro Lollobrigida nel question time di ieri al Senato si compiaccia del fatto che la siccità colpirà il Sud e non le regioni del Nord dove si produce vino di eccellenza. Lollobrigida dimentica o fa finta di dimenticare che sono 180 le etichette certificate dei vini nel Mezzogiorno e nelle Isole e che quei territori hanno produzioni enogastronomiche di eccellenza che rafforzano e qualificano il Made in Italy nel mondo. Se vuole siamo in grado di inviare una nota esplicativa al ministro.

Chieda dunque scusa agli agricoltori e ai cittadini del Mezzogiorno e se proprio non riesce ne tragga le conseguenze”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

09/05/2024 - 17:38

Chiediamo che l'Italia ripristini i finanziamenti a Unrwa come hanno già fatto la gran parte degli stati donatori e anche la Commissione europea. Il viceministro Cirielli ha sostenuto in Aula di avere "prove dettagliate" del coinvolgimento di Unrwa con l'attentato terroristico del 7 ottobre e solo due giorni fa ha ribadito "mai più commistioni con organizzazioni terroristiche". Quali documenti ha? Perché una commissione indipendente, guidata dall'ex ministra francese Catherine Colonna, ha stabilito che le prove, invece, non esistono. E su quali basi la Striscia di Gaza non è più inclusa nell'elenco dei luoghi destinatari dei progetti dell'Agenzia italiana di Cooperazione allo sviluppo, implementati dalle Ong italiane? Nell'ora più buia per la popolazione palestinese che vive a Gaza, il governo italiano si defila e abbandona più di due milioni di persone della Striscia, ma anche tutti i profughi palestinesi che vivono in Cisgiordania, Libano e Siria per i quali il lavoro di Unrwa è insostituibile e di vitale importanza. E non sarà "Food for Gaza" a salvare la situazione.

 

Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/05/2024 - 18:39

E il padre spiega ai dipendenti dell’azienda di famiglia come votarla

“Apprendiamo che la dott.ssa Antonella Ballone ha presentato oggi allo staff dell’azienda di famiglia la sua candidatura per Forza Italia “al Consiglio Europeo” (così è scritto nel messaggio di convocazione dell’incontro svoltosi online). Fa piacere sapere che l’imprenditrice teramana si
immagini già tra i leader del Vecchio Continente, impegnata nell’arduo compito di definire le priorità e gli orientamenti politici dell’UE; nel frattempo sarà il caso di avvisare Giorgia Meloni della sostituzione imminente. Scherzi a parte, non sappiamo se la topica è frutto della distrazione di qualche collaboratore - si dice spesso così - o della stessa Ballone. In ogni caso le raccomandiamo più attenzione nella diffusione dei messaggi. Forse avrebbe giovato un cammino più graduale, partendo magari da un consiglio comunale o dalla Regione, invece di gettarsi subito nell’agone di una competizione molto combattuta come quella per il Parlamento europeo. In realtà non voglio pensare ad Antonella Ballone come a un’avversaria politica. La conosco come valente imprenditrice e presidente della Camera di commercio del Gran Sasso, e penso che si sia fatta trascinare in una battaglia non sua.
Molto più preciso è il messaggio che Agostino Ballone, padre della candidata, ha rivolto all’organico aziendale per “impegnarsi fattivamente nel coinvolgere parenti e amici per creare quella massa critica di voti necessari al raggiungimento dell’obiettivo”. Un appello lanciato “senza
alcun obbligo e nella massima libertà” - si specifica nella missiva - aggiungendo poi il nome del dipendente cui rivolgersi “per ritirare il materiale elettorale a sostegno della candidatura”. Infine Ballone senior saluta “con molta cordialità” i suoi collaboratori dicendosi “certo che comprenderete l’importanza del momento e facendo affidamento all’impegno che potrete mettere in questa circostanza”.
Non vorremmo essere nei panni di quei lavoratori della Baltour che, essendo intenzionati a votare per un candidato diverso dalla dott.ssa Antonella Ballone, non contatteranno il loro collega “per
ritirare il materiale elettorale a sostegno della candidatura”. Potrebbe sorgere in loro il sospetto che lo stesso collega prenda nota dei “buoni” (chi ritira il materiale) e dei “cattivi” (chi non lo fa), ma siamo sicuri che tale pratica non trovi spazio nell’azienda teramana”.

Lo dichiara il deputato Pd Luciano d'Alfonso.

08/05/2024 - 17:57

“Giorgia Meloni, pur di raccontare agli italiani di aver fatto diminuire i flussi migratori, non solo è disposta a elargire fondi dei contribuenti a regimi autocratici e violenti come quelli egiziano e tunisino, ma anche inserire questi Stati nell'elenco dei cosiddetti ‘Paesi sicuri’”.

Lo dichiarano il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, e la deputata Laura Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

“Se - aggiungono - come si legge nel decreto del ministero degli Esteri, un Paese è considerato sicuro ‘sulla base dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico’ chiederemo al ministro Tajani di spiegare secondo quali criteri l’Egitto possa rientrare in questa definizione, un Paese che tiene in carcere almeno 60mila dissidenti, attivisti, sindacalisti e oppositori. Questo fa il paio con le nuove disposizioni di Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), di diretta competenza del ministro Salvini, secondo cui gli aerei delle Ong non potranno più alzarsi in volo sul Mediterraneo per individuare eventuali imbarcazioni in difficoltà, dare l'allarme e salvare le vite di chi è a bordo. Una decisione cinica che mette a rischio la sopravvivenza di migliaia di uomini, donne e bambini, come accade già a causa del decreto Piantedosi che impedisce alle navi umanitarie di intervenire per più di un soccorso alla volta. L'ennesimo tentativo di smantellare un sistema di monitoraggio e salvataggio che la società civile ha messo in atto per compensare le mancanze dello Stato. Per Meloni e Salvini - sottolineano Boldrini e Provenzano - la priorità non è evitare i naufragi, ma ostacolare i salvataggi delle Ong.  Per questo, presenteremo un'interrogazione al governo”.

08/05/2024 - 16:32
“L'Italia è un Paese in cui la sanità pubblica dovrebbe essere accessibile a tutti ma, a seconda di dove nasci e in quale famiglia cresci, diventa un privilegio di pochi. Anche per colpa di LEA non definiti o rimandati all’infinito. Con l’autonomia differenziata volete dare il colpo mortale al diritto alla salute come diritto universale. 
Quel poco di sanità che ancora regge al Sud collasserà, provocando un ulteriore esodo di pazienti verso il Nord. Il risultato sarà saturare anche la sanità delle altre regioni, facendo diventare le liste d’attesa infinite. I ricchi si rivolgeranno al privato e i più poveri dovranno rinunciare alle cure. Come oggi accade a oltre 4 milioni di persone.
State portando il sistema sanitario nazionale al collasso con l'obiettivo di  affossare la sanità pubblica per promuovere e ingrassare il business di quella privata.
E tutto questo lo state facendo definendovi 'Patrioti'. Ma la vostra patria non è l’Italia, è l'interesse di pochi ai danni di molti. Non ve lo permetteremo”. 
Così il deputato Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali, intervenendo nella replica del question time al ministro Schillaci.
Nel presentare l’interrogazione, la deputata Ilenia Malavasi ha dichiarato che il “SSN versa in una situazione precaria con 21 sistemi regionali differenti che penalizzano il Sud rispetto al Nord. Una situazione che divide il Paese in cittadini di serie A e serie B contro i principi di uguaglianza, universalità ed equità su si fonda il Sistema sanitario nazionale. Ma nonostante l'evidenza, la scelta del governo è quella di volere l'Autonomia differenziata che spaccherà ulteriormente il Paese e distruggerà il SSN definitivamente”.

 

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