"Questo governo vuole tappare la bocca a chi protesta in modo pacifico, come fa Putin a Mosca. Alle lavoratrici e ai lavoratori che scendono in piazza per difendere il loro lavoro, agli attivisti che protestano per la crisi climatica e non sono ascoltati voi rispondete mandandoli in carcere. Il disegno di legge sicurezza, tra le altre misure repressive, introduce il carcere per chi fa un blocco stradale usando solo il proprio corpo. Una pena che, paradossalmente, non viene applicata se il blocco si fa con un cassonetto, con un'auto, con un trattore. Quello che stiamo discutendo alla Camera è un testo liberticida e antidemocratico che punisce chi manifesta per difendere pacificamente i propri diritti e lo fa cercando di attirare l'attenzione mediatica, dell’opinione pubblica e di un governo che, invece, li ignora e, anzi, li incarcera. Questo governo di ultra destra intollerante verso il dissenso avrebbe mandato in galera Ghandi, ma anche Danilo Dolci e Aldo Capitini, i padri del pensiero non violento italiano". Lo ha dichiarato, intervenendo nell'aula di Montecitorio, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"L'Italia sostenga l'introduzione dell'apartheid di genere nella Convenzione Onu sui crimini contro l'umanità". E' questo l'appello che oggi le donne afghane hanno rivolto al governo italiano durante un'audizione che si è tenuta in Comitato diritti umani della Camera che presiedo. Perché l'oppressione sistematica e il dominio di un genere su un altro con l'intento di renderlo duraturo - definizione, appunto, di apartheid di genere- è quanto sta accadendo in Afghanistan". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo a margine dell'audizione che si è svolta questa mattina.
"Dai racconti, puntali e documentati, delle rappresentati della Fondazione Pangea e della campagna "End gender apartheid", è emersa una vera carrellata degli orrori. Sono i provvedimenti che il regime dei Talebani ha adottato contro le donne e la loro libertà -spiega Boldrini -. I Talebani stanno cancellando le donne dalla vita pubblica afghana, stanno attuando una concreta segregazione di genere contro metà della popolazione del Paese. Come ci hanno raccontato le donne afghane e le operatrici italiane di Pangea, in Afghanistan una donna non può studiare, non può lavorare a nessun livello, non può curarsi né muoversi liberamente se non accompagnata da un uomo della sua famiglia. E, quando esce di casa, non deve lasciare scoperta nessuna parte del corpo, neanche gli occhi o la bocca. Da agosto scorso, infine, non può né cantare né parlare in pubblico. Così ha stabilito il Ministero per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio la cui sola esistenza fa venire i brividi".
"Come Comitato diritti umani abbiamo accolto la loro richiesta e ci faremo portavoce del loro appello presso il governo italiano presentando una risoluzione - annuncia la Presidente -. A ottobre il testo che prevede l'inserimento dell'apartheid di genere tra i crimini contro l'umanità arriverà alla sesta commissione dell'Onu che dovrà votarlo". "Chiederemo che l'Italia lo faccia senza tentennamenti -conclude Boldrini -. Non ci sarà mai vera parità finché ci saranno donne discriminate e segregate per il solo fatto di essere donne".
"Gravissime repressioni delle opposizioni, il rifiuto di pubblicare i risultati elettorali, arresti arbitrari di giornalisti, attivisti per i diritti umani, avversari politici, censure e perfino minacce nei confronti delle ambasciate: il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, si sta macchiando di pesanti violazioni dei principi democratici al punto che il suo avversario alle ultime elezioni, Edmundo Gonzalez, è stato costretto a chiedere asilo politico in Spagna perché colpito da un mandato di arresto per tradimento e sedizione. Asilo politico che gli è stato riconosciuto.
Il Venezuela sta vivendo un momento di forte instabilità che compromette la tenuta democratica del Paese e dell'intera regione e davanti a questo la comunità internazionale non può restare a guardare: chieda l'immediata liberazione dei prigionieri politici e il ripristino dei processi democratici". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Le dimissioni di Sangiuliano da ministro della Cultura sono l'unico epilogo possibile di questa imbarazzante vicenda. Se la premier Meloni le avesse accettate tre giorni fa, avrebbe risparmiato alle italiane e agli italiani un umiliante teatrino con tanto di confessionale in prima serata sulla televisione pubblica.
Evidentemente, al contrario di quanto sostenuto finora, il ministro era ricattabile e ormai non più difendibile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"La scelta di Emmanuel Macron di nominare premier Michel Barnier, uomo della destra gollista non sgradito a Le Pen, ha il sapore di uno schiaffo alla volontà popolare che, invece, alle scorse elezioni ha scelto la grande coalizione di centro sinistra.
Le Pen e Bardella, cacciati dai francesi dalla porta, rientrano così dalla finestra con una mossa non solo discutibile, ma che mina profondamente la fiducia di elettrici e elettori.
Che senso ha mobilitarsi in massa e votare se poi il governo non viene affidato a chi ha avuto più voti? Che fine fa la democrazia rappresentativa se neanche si permette al Fronte che ha battuto Le Pen di provare a formare un governo?
Del tutto condivisibili, dunque, le proteste delle forze di sinistra a cui spettava almeno la possibilità di guidare l'esecutivo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Da ieri è in corso a Grosseto il raduno nazionale di CasaPound, nota formazione neofascista. Questo accade nella totale, colpevole, indifferenza del sindaco Vivarelli Colonna, eletto con una colazione di destra.
Un evento, non il primo purtroppo, che non può passare sotto silenzio e che è stato preceduto perfino da lettere anonime recapitate all'Anpi. La Toscana e Grosseto non possono diventare terreno di pascolo di organizzazioni che, invece, andrebbero sciolte perché contrarie ai principi della nostra Costituzione, nata dalla lotta antifascista. A tutto questo bisogna reagire ed ha fatto bene l'Anpi stessa insieme alla Grande alleanza democratica e antifascista a organizzare il concerto "Mai più fascismi" che si terrà questa sera proprio a Grosseto, al Parco Ombrone.
Non smetteremo di denunciare l'incostituzionalità di gruppi, associazioni e organizzazioni dichiaratamente neofasciste, né in Toscana né altrove". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Raramente il nostro Paese è caduto così in basso come con la vicenda del ministro Sangiuliano e la finta consulente Boccia. Una storia imbarazzante che va ben oltre il gossip, come dimostrano le dimissioni farsa prontamente respinte dalla presidente Meloni. La sua soap opera personale è diventata una questione politica e di sicurezza nazionale.
Alla vigilia del G7 Cultura, la credibilità della nostra amata Italia viene messa in discussione dal comportamento di un ministro che ha già dato prova più volte di essere inadeguato e di non avere rispetto per il ruolo che ricopre: altro che "disciplina e onore" come dice l'art.54 della Costituzione. Non ultima, l'intervista sulla TV pubblica che manda le confessioni del ministro per ben 15 minuti in prima serata, anziché venire a riferire alle Camere, come sarebbe stato corretto e giusto. In quale altro paese democratico tutto ciò può essere considerato normale? Solo per Giorgia Meloni va tutto bene". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Il governo italiano appoggi la richiesta di Josep Borrell di attuare sanzioni contro alcuni ministri del governo israeliano che hanno incitato all’odio contro la popolazione palestinese. Anzi, sia più coraggioso e proponga sanzioni economiche all'intero governo. Le parole del ministro Tajani che, invece, nega questa possibilità, espongono il governo Meloni alla complicità con quello che sta accedendo in Cisgiordania. In totale spregio del diritto internazionale si sta consumando un vero e proprio tentativo di annessione violenta e sanguinosa dei Territori palestinesi occupati per opera dell'esercito israeliano e dei coloni spinti e protetti dal governo di Netanyahu, specialmente da alcuni ministri che da anni fomentano l'odio contro i palestinesi negandone perfino l'esistenza.
Solo negli ultimi giorni abbiamo visto Itmar Ben Gvir marciare verso la moschea di Al-Aqsa, luogo simbolo per i musulmani non solo palestinesi, sostenendo che andrebbe abbattuta per costruire una sinagoga. Una provocazione che rischia di incendiare un'area sacra per le tre religioni monoteiste e da sempre al centro di aspre contese. Ma sappiamo anche che Ben Gvir, insieme al suo collega il ministro Smotrich, ha distribuito armi ai coloni della Cisgiordania, ha teorizzato il ritorno delle colonie a Gaza e, non ultimo, in passato è stato condannato per sostegno a un'organizzazione terroristica ebraica.
Perfino il capo dello Shin Bet, il servizio segreto interno, Ronen Bar ha parlato di "terrorismo ebraico". Nonostante questo, Ben Gvir resta saldamente al suo posto di ministro perché così fa comodo a Benjamin Netanyahu. Questo non può essere ignorato né favorito dall'inerzia della comunità internazionale, Ue e Italia in primis: bisogna cambiare strategia e agire subito per imporre al governo israeliano di fermarsi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Il governo ha l’obbligo giuridico e morale di cambiare le norme ed i codici di condotta sui salvataggi in mare. Impedire alle navi umanitarie di sbarcare i naufraghi nei porti vicini aumentando agonie e sofferenze, costringere successivamente i migranti a ulteriori spostamenti verso centri di accoglienza lontani e colpire le ong con multe e fermi amministrativi sono scelte scellerate in palese violazione di tutte le Convenzioni internazionali sui diritti umani. Le ultime vicende della nave Geo Barents costretta ad approdare a Livorno e bloccata a Salerno nonostante avesse salvato centinaia di vite, soprattutto minori, è una crudeltà ignobile e gratuita su cui abbiamo presentato una interrogazione sia alla Camera sia al Senato”. Così una nota congiunta dei parlamentari della Toscana del Partito Democratico Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Arturo Scotto, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito.
“Da inizio 2024 sono morte nel Mediterraneo oltre 1000 persone, in fuga da guerre, carestie e violenze. Invece di impedire questa mattanza la destra colpevolizza, criminalizza e punisce chi salva le vite in mare. Nel 2023 le rotte vessatorie inflitte dal Viminale alle Ong hanno costretto le navi umanitarie a percorrere oltre 150 mila chilometri senza motivo: quante delle 2500 vittime potevano essere salvate senza queste restrizioni? E i dati registrati nei primi mesi del 2024 sono ancora peggiori. Il Governo Meloni deve sospendere queste norme inaccettabili e riconoscere piena agibilità alle attività di ricerca e salvataggio delle navi Ong che avvengono nel pieno rispetto del diritto internazionale”, conclude la nota.
"E' gravissimo che il governo israeliano non garantisca all'Onu e alle sue agenzie condizioni di operatività che consentano di portare avanti le attività umanitarie a sostegno della popolazione palestinese che ormai vive in condizioni disumane e che sta affrontando anche l'incubo di un'epidemia di poliomielite. I continui ordini di evacuazione che spingono le persone da una parte all'altra della Striscia come fossero palline di un flipper, impediscono che ci siano zone sicure dove poter distribuire aiuti, soccorrere e curare i feriti, somministrare cure e vaccini. Ed è inaccettabile che il governo Netanyahu continui ad impedire alla stampa internazionale di entrare nella Striscia per documentare quanto sta accadendo. L'appello lanciato ieri dalla Federazione europea dei giornalisti a Borrell e raccolto in Italia da Articolo 21 è più che condivisibile: 160 coraggiosissimi reporter locali uccisi finora mentre il governo israeliano continua a tenere i confini di Gaza chiusi alle operatrici e agli operatori internazionali è una situazione insostenibile e senza precedenti che deve cessare.
La situazione a Gaza non sta precipitando: è già precipitata e non ci sono più aggettivi per descriverla. Questo impone un netto cambio di strategia da parte della comunità internazionale. E' il tempo delle sanzioni economiche verso Israele e della fine dell'invio delle armi cosa che già, per l'Italia, è vietata dalla legge 185, anche attraverso triangolazioni. Norma di civiltà che va osservata in ogni circostanza e in particolar modo dopo che un governo si è macchiato di orrendi crimini ai danni di decine di migliaia di civili.
Non è sopportabile che continuino a morire donne e bambini per mano di armi europee e statunitensi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"La candidatura di Kamala Harris riaccende l’entusiasmo e la speranza di cittadine e cittadini statunitensi che vogliono una leadership seria e attenta ai bisogni delle persone, in particolare dei giovani e delle donne. Kamala Harris è una figura istituzionale ma sicuramente non imbalsamata, è una donna ironica e capace di trasmettere gioia. Davanti a lei Donald Trump si mostra come un uomo aggressivo e rancoroso, sul viale del tramonto.
La sua candidatura fa bene agli Usa e restituisce protagonismo alle tante donne americane che si sono sentite offese dal sessismo di Trump. Forse questa volta il soffitto di cristallo si può veramente rompere". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Solidarietà a Pierluigi Bersani che dovrà affrontare un processo per diffamazione per avere risposto ad un generale che ha scritto un intero libro e costruito un'intera carriera politica offendendo migliaia di persone. Vannacci non ha avuto remore a deridere le femministe chiamandole “fattucchiere”, a definire le persone LGBTQIA+ “non normali” e a riservare stigma verso chiunque non coincida con i suoi surreali canoni ma poi non ha esitato a denunciare chi gli ha risposto per le rime.
Una "libertà di pensiero” bizzarra, a senso unico e che non prevede repliche". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Bene che le Olimpiadi abbiano contribuito a riaprire il dibattito sulla cittadinanza di chi nasce e cresce in Italia. Il Parlamento non può più ignorare la riforma di una legge obsoleta e ormai inadeguata e l'apertura di Forza Italia su questo è un'occasione da non sprecare in una discussione ferragostana che si spegne nel giro di qualche giorno.
In Parlamento ci sono diverse proposte di legge, inclusa quella a mia prima firma: alla riapertura dei lavori si mettano in calendario.
Non aspettiamo che sia il governo a pensarci. Sappiamo qual è la linea di questo esecutivo di destra, lo ha chiarito Piantedosi nella sua recente conferenza stampa: smantellare il diritto d'asilo, creare più irregolarità e, quindi, più caos, per continuare a speculare sulla paura delle persone.Per la destra rendere la vita impossibile ai migranti è una questione identitaria, specialmente quando deve nascondere problemi e fallimenti mantenendo il consenso.
Una nuova legge sulla cittadinanza non è più rinviabile: non deludiamo, per l'ennesima volta, migliaia di ragazze e ragazzi che da troppo tempo chiedono uguaglianza per sentirsi a pieno titolo cittadine e cittadini italiani". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Vandalizzare con la vernice rosa il murale realizzato da Laika e dedicato a Paola Egonu è uno sfregio razzista che qualifica chi lo ha fatto, che sicuramente non ha mai portato a casa nessuna medaglia.
L’Italia che guarda al futuro e vince lo fa valorizzando le differenze e facendole proprie. Se ne facciano una ragione i signori e le signore legati ad un “unico modello di italianità” che esiste solo nelle loro piccole teste. Un abbraccio e solidarietà alla grande Paola Egonu". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Non resteremo in silenzio davanti al raduno nazionale che CasaPound, organizzazione orgogliosamente neofascista, ha indetto a Grosseto dal 5 all'8 settembre, men che meno dopo le recenti violenze di cui i suoi militanti si sono resi protagonisti.
La Costituzione parla chiaro: "E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista". Dobbiamo dar voce ai tanti cittadini e cittadine che si identificano nei valori della nostra Costituzione e perciò condannano tali formazioni e le loro iniziative. Per questo ritengo importante sostenere l’appello alla mobilitazione diffuso dalla Grande alleanza democratica e antifascista capeggiata dall’Anpi, che prevede il lancio di una petizione online per chiedere lo scioglimento di CasaPound, insieme a un evento pubblico che si terrà l’8 settembre proprio a Grosseto, città che non merita di essere conosciuta come il punto di ritrovo di CasaPound.
La petizione, attiva da oggi su Change.org, può essere firmata attraverso questo link: https://chng.it/CsdTrtvXBq ". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo a margine della conferenza stampa di lancio delle iniziative di Grosseto in risposta alla fasta nazionale di CasaPound.