27/04/2023 - 17:20

Sembrano passati anni da quando avete preso le redini del governo e invece questa lunghissima serie di disastri è stata inanellata in tempo di record. Avete preso un Paese che stava risalendo la china dopo anni di difficoltà. L’economia procedeva verso il recupero pieno del PIL perso durante la pandemia, con prospettive migliori grazie al Pnrr e alle tante risorse messe in campo. Dopo soli sei mesi di governo Meloni, invece, torniamo a parlare di crescita zero, di progetti al palo, di imprese ferme, di potere d’acquisto che arretra sempre di più. Sarà forse perché in questo tempo eravate troppo impegnati a bandire i rave party e le ong e a blaterare di immigrazione mentre gli sbarchi decuplicavano.
Oggi il governo ci presenta un documento di economia e finanza i cui contenuti sono degni degli scioglilingua del Conte Mascetti. Per il semplice mantenimento del taglio del cuneo contributivo anche per il 2024 saranno necessari oltre 10 miliardi di euro, a cui dovranno aggiungersi altri 7-8 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Per non parlare delle risorse per la riforma del sistema pensionistico, per “opzione donna”, per la sanità, l’istruzione, la non autosufficienza e per l’attuazione della delega fiscale. Al momento li coprite solo coi 4,5 miliardi derivanti dalla revisione dell’obiettivo di deficit, ma tutti gli altri dove sono? È evidente che o dobbiamo prepararci a nuovi tagli secchi dei servizi pubblici, oppure dobbiamo leggere la “maggior collaborazione” fiscale tra Stato e cittadini come l’annuncio dell’ennesimo maxi condono per i grandi evasori di questo Paese. Il solo numero che emerge da questo DEF è zero, come le risposte che date a chi oggi è in difficoltà, come le soluzioni trovate sulle pensioni. Zero come le promesse che avete mantenuto, come la crescita a cui ci avete condannato.
Così Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, intervenendo in Aula.

27/04/2023 - 17:19

Tweet di Andrea Casu deputato Pd
“Pronti” a tutto tranne che a garantire la maggioranza in Aula #Def

27/04/2023 - 17:11

“Respinta alla Camera la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio inserito nel Def. Neanche sei mesi dall’insediamento e il governo è già senza maggioranza su una delle votazioni più importanti per il Paese”.

Così la deputata dem, Michela Di Biase, su Twitter.

27/04/2023 - 15:52

Con la riforma Cartabia e le risorse del Pnrr è stato reso operativo l’ufficio del processo. Personale qualificato che assiste i magistrati nella velocizzazione del processo, con risultati positivi messi in evidenza proprio dai dati diffusi dal Ministero della Giustizia nei giorni scorsi: meno 12% la durata del processo civile e meno 10% per il processo penale nel 2022 rispetto al 2019. Purtroppo arrivano segnali preoccupanti dal Governo circa la volontà di proseguire questa esperienza, con il rischio di lasciare a casa migliaia di persone formate e preparate e di riportare indietro le lancette dell’orologio sull’obiettivo della ragionevole durata dei processi. Si tratterebbe di una decisione ingiusta ed inspiegabile, destinata a creare nuovi disagi ai cittadini e per questo contrasteremo ogni tentativo di impedire che questa importante esperienza possa continuare.

Così Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd e Federico Gianassi, capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera

27/04/2023 - 15:32

Bene la convocazione per il 16 maggio prossimo da parte del governo del tavolo su ex Whirlpool con le parti sociali dopo l’assegnazione da parte della Zes Campania a Tea Tek del sito di via Argine. È stata ascoltata la richiesta dei sindacati e del gruppo parlamentare del Pd. Si apra subito il confronto sul piano industriale e si diano certezze sui tempi delle assunzioni, garanzie sugli ammortizzatori sociali e coinvolgimento pieno degli attori istituzionali. Ora che si avvicina finalmente una soluzione alla vertenza di 317 lavoratori bisogna fare più che mai squadra.

Così il deputato Pd-Idp Arturo Scotto.

27/04/2023 - 15:28

Sono in partenza per il Giappone, su invito dell’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) per partecipare al Forum parlamentare del #G7 per l’eliminazione delle armi nucleari, che si terrà a Tokyo e Hiroshima dal 28 al 30 aprile.
Un evento importante, in cui confermerò il mio impegno affinché l’Italia “che ripudia la guerra” aderisca al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari, e si unisca così a quegli Stati che l’hanno già fatto, per liberare il mondo da una minaccia che ci impedisce di vivere in sicurezza.
Incontrerò anche gli #Hibakusha, testimoni viventi della strage di Hiroshima e Nagasaki, i quali portano ancora addosso i segni di quella catastrofe.
È necessario agire concretamente per evitare il rischio dell’uso dell’atomica.

Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

27/04/2023 - 14:58

Dichiarazione di Valentina Ghio, deputata Pd, nel corso del Question Time alla Camera

“Il partito democratico è fermamente convinto che le riforme e più in generale le regole di un sistema democratico non si possano fare a colpi di maggioranza, per altro con modalità non condivise, quasi di straforo, su una legge elettorale, come quella della elezione dei sindaci, che funziona benissimo dal 1993.” Così Valentina Ghio, deputata Pd, nel corso del question time di oggi alla Camera replicando al ministro per le riforme Maria Elisabetta Casellati, sul proposito della maggioranza di eliminare il ballottaggio nelle elezioni per i comuni con più di 15.000 abitanti.
“Un sistema elettorale –aveva in precedenza evidenziato la collega del gruppo Simona Bonafè - improntato  a principi autenticamente democratici”. “Se il percorso che il governo intende portare avanti è questo- ha aggiunto Ghio-  , prevedendo quindi la riduzione concreta della partecipazione democratica nella scelta del proprio sindaco  in un tempo di astensionismo crescente, noi del Pd faremo una battaglia di opposizione durissima in aula e fuori, insieme agli amministratori locali  che non condividono questa involuzione normativa. La risposta del ministro Casellati – ha concluso Ghio-  lascia ampi margini interpretativi. Non è emersa in modo chiaro ed inequivocabile dalle parole del ministro l’opinione del governo in merito all’esclusione della modifica di una legge elettorale che ha mostrato concretamente il suo funzionamento, dando solidi risultati in termini di democrazia e funzionalità”.

27/04/2023 - 14:10

"A seguito dell'audizione del ministro Urso quel che è emerso forte e chiaro è che il centrodestra vuole occupare la Rai. Peccato però che la Rai non sia soggetta a spoil system ed ha un cda nel pieno delle sue funzioni. Auspichiamo quindi che si faccia rapidamente il piano industriale e si firmi il contratto di servizio in modo da mettere la Rai nelle condizioni di programmare e svolgere al meglio le proprie attività". Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai, il quale aggiunge: "Il Governo renda noto come intenda garantire le risorse per il servizio pubblico radiotelevisivo attraverso l'abbonamento, poiché al momento sembra avere poche idee e confuse".

27/04/2023 - 13:55

“Il piano del Governo per far fronte alla siccità è deludente. Mentre tantissimi territori sono a secco, l’Esecutivo continua ad affrontare la situazione con un approccio emergenziale invece che strategico. Il Governo non ha capito la gravità della situazione: lo dimostra il fatto che non è stato ancora nominato il Commissario straordinario, per colpa di dissidi nella maggioranza”. Lo dichiara la deputata del Pd Antonella Forattini dopo il voto alla Camera del Decreto del Governo.
“Non c’è una programmazione di lungo periodo, solo interventi estemporanei, una pezza sul buco. 
Nella nostra mozione – inspiegabilmente bocciata, nonostante la maggioranza abbia preso e fatti suoi diversi elementi pur di mettere le sue bandierine – proponevamo invece misure concrete e di prospettiva, tra cui: una cabina di regia insieme a Regioni e autorità di bacino, nuove infrastrutture di raccolta idrica e delle acque piovane, manutenzione della rete di distribuzione per ridurre gli sprechi, semplificazione delle procedure per le aziende che realizzano invasi, promozione delle tecniche di irrigazione innovative che permettono di risparmiare acqua, nuovi impianti di dissalazione, incentivi e sconti fiscali per l’adozione di sistemi per il risparmio idrico così come avviene per l’efficientamento energetico”.

27/04/2023 - 13:52

“Un ciclo di seminari per rispondere al vuoto del governo”. La deputata Pd, Marianna Madia, spiega così l’iniziativa che coordina insieme alla collega Lia Quartapelle. Le due esponenti dem lanciano un percorso di elaborazione di idee per aggiungere proposte concrete all’offerta del Partito Democratico. “Al prossimo test elettorale vinciamo non solo con il confronto tra leadership, non solo stando in piazza, non solo rispondendo con un governo ombra alle non proposte del governo. Dobbiamo provare a guidare l’agenda politica con proposte concrete che rispondano al dramma del ceto medio, di tutte quelle famiglie che sulla carta sembrano stare bene ma nella realtà fanno una grandissima fatica e vivono nella paura di scivolare verso ulteriore impoverimento”, argomenta Madia. I primi tre seminari di maggio, a iscrizione libera, inizieranno dai temi della sanità, dell’immigrazione e dei salari, con la partecipazione tra gli altri di Alessio d’Amato, Giorgio Gori, Maurizio Ferrara e Valeria Zurla.

27/04/2023 - 13:46

“Questo governo non ha nessuna idea di futuro: noi lavoreremo perché sia il Partito Democratico a proporne una. Vogliamo contribuire alla fase di rinnovamento del nostro partito nella parte più importante, quella dei contenuti, per colmare l’enorme vuoto lasciato dalla politica del governo”. Così Quartapelle lancia, insieme a Marianna Madia, un ciclo di Seminari sul Futuro, che discuteranno proposte concrete dall’opposizione. I primi tre seminari, a iscrizione libera, copriranno i temi della sostenibilità dell’SSN con Alessio d’Amato (il 4 maggio), l’immigrazione e l’integrazione con Giorgio Gori e Nicoletta Pirozzi (15 maggio), e la mancata crescita dei salari con Maurizio Ferrera e Tommaso Nannicini e Valeria Zurla (19 maggio). “Mentre Fratelli d’Italia ha tenuto inchiodata l’Italia per un mese su un dibattito storiografico e identitario sull’antifascismo, i problemi degli italiani sono dimenticati: nessuna proposta sui salari, silenzioso smantellamento dell’SSN, solo bandierine e propaganda sull’immigrazione. Dato che le soluzioni non arrivano da loro, saremo noi a proporle e incalzarli”, conclude Quartapelle.

27/04/2023 - 12:25

"Questo Def 2023 è debole e deludente e d'altronde siete delusi anche voi stessi della maggioranza. Non si può nascondere la vostra piena responsabilità delle previsioni, degli indirizzi presenti, delle scelte da voi effettuate all’interno del documento.
Nel documento non ci sono direzioni di marcia; il taglio del cuneo previsto per 3-4 miliardi è totalmente insufficiente.
Le toppe non bastano, serve una strategia: un taglio del cuneo più grande e strutturale, una legge sul salario minimo, il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti. Per il fondo sanitario nel Def non è previsto un euro in più, mentre per arrivare al 7 per cento del PIL servirebbero 15 miliardi. Il sistema è in fase involutiva e rischia di crollare, con il commissariamento di molte regioni e, di conseguenza, il taglio dei servizi e l’aumento delle tasse locali. E la contrazione economica rischia di accelerare la sua involuzione organizzativa con la fuga di tanti medici dal sistema sanitario pubblico fragile e rigido. Su tutto questo il governo non sta dando risposte nel DEF.
Per noi la priorità è tagliare le tasse sul lavoro sui redditi medi e bassi. Il resto viene dopo. Non è accettabile dare priorità a misure inique e regressive come la “flat tax”, sacrificando a questo obiettivo ideologico la tutela dei redditi della larga maggioranza dei contribuenti.
Ci sarebbe la possibilità di fare molto meglio, accelerando il Pnrr , ma anche qui le scelte sono andate in direzione ostinata e contraria all’interesse del Paese". Lo ha detto il deputato del Pd, Silvio Lai, intervenendo in Aula sul Def 2023.

27/04/2023 - 11:43

“Per anni si è ipotizzato che Antonio Gramsci, morto il 27 aprile del 1937 appena due giorni dopo la sua definitiva scarcerazione, possa essere stato ucciso e non sia morto per causa naturale. Ad ucciderlo potrebbe essere stato il regime fascista attraverso un avvelenamento o anche una azione congiunta dei servizi fascisti e di quelli sovietici”. Lo scrive nell’anniversario della scomparsa di Gramsci il deputato Roberto Morassut (PD) in un post pubblicato su Facebook.

“Per entrambi i regimi - spiega Morassut - la messa in libertà di Gramsci avrebbe creato grossi problemi. Per il fascismo egli era un simbolo della lotta antifascista condotta con indomita coerenza. Lo stalinismo vedeva in lui un avversario e, nel pieno della ondata di purghe staliniane, lo considerava arruolabile dalla rete trotzkista. Gramsci in realtà era talmente prostrato che meditava di tornarsene in Sardegna o andare in URSS. Ma entrambe le destinazioni erano politicamente molto difficili da assecondare. I suoi scritti, appena dopo la morte, furono ritirati e consegnati a Togliatti in Unione Sovietica. Il suo corpo fu cremato senza alcun bollettino medico certo, né un’autopsia. Si parlò di collasso e poi di emorragia cerebrale ma senza alcun riscontro”.

“Il funerale - continua il parlamentare dem - si svolse in forma quasi clandestina e sotto un violento temporale. Va ricordato che pur ormai in libertà (dal 25 aprile) la clinica Quisisana, dove egli era tenuto in cura, era ancora presidiata da agenti dell’OVRA. Perché? Insomma la sua morte meriterebbe un approfondimento. C’è un ‘dossier Gramsci’ che andrebbe riaperto? Negli anni molti storici hanno tentato di scavare in questo vero e proprio buco nero della storia italiana ma senza dare risposte. Diversi familiari di Gramsci e lo stesso Togliatti espressero già allora in forma più o meno esplicita gravi dubbi sulla versione della morte naturale. Mussolini stesso sentì la necessità di scrivere, seppure in forma anonima, su ‘Il Messaggero’ riguardo alla morte di Gramsci (cosa stranissima per un sovversivo e detenuto politico) ventilando implicitamente l’ipotesi di un’eliminazione gradita a Stalin. Il Questore di Roma, già dal 26 aprile (un giorno prima della morte), quando Gramsci era stato già segnato da un colpo scrisse in un rapporto di ‘crisi cardiaca’ con prevedibile ‘imminente decesso’. Gramsci veniva dato per morto quando era ancora in vita e sotto cure (non particolarmente solerti) dei medici, mentre Togliatti e Mussolini si sarebbero di li a poco rinfacciati la responsabilità diretta della sua morte”.

“Come detto - conclude Morassut -  i suoi scritti presero subito la via di Mosca per finire nelle mani di Togliatti. A questo pensò la cognata Tania che fu vicina al leader comunista fino agli ultimi istanti di vita, insieme al noto Piero Sraffa, il cui ruolo nella funzione di ‘legato’ tra Togliatti e lo stesso Gramsci non è stato mai completamente chiarito. Tutte domande che tali restano e che nulla provano, ma che contengono forti elementi di dubbio sulla versione ufficiale dei fatti cristallizzata dal 1937 ad oggi”.

27/04/2023 - 11:19

“L’andamento al rialzo, evidenziato negli ultimi periodi dai tassi di interesse, sta destando forti preoccupazioni ed a pagarne le spese sono principalmente le aziende, le famiglie e i giovani.

L’impatto sul costo per mutui, finanziamenti e leasing limita l’operatività aziendale e pregiudica i programmi di investimento. Dal punto di vista delle famiglie, inoltre, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile è salita e sta diventando insostenibile per molte di esse. Si stima infatti che l’impatto economico, su base annuale, sia ricompreso tra € 2.520 ed € 3.240.

Occorrono soluzioni urgenti e strutturali, per questo abbiamo presentato un'interrogazione al Ministero, depositata presso la Commissione Finanze”. Lo dichiarano i deputati del Pd Augusto Curti, Virginio Merola e Marco Simiani.

27/04/2023 - 10:49

“A nome del Gruppo del Partito Democratico condivido la preoccupazione, la solidarietà, la vicinanza per le notizie che vengono dall'Ucraina. Leggo l'ultimo tweet di 16 ore fa di Corrado Zunino, l'inviato di ‘Repubblica’ sul fronte: ‘in viaggio da Kherson verso Odessa.
 Sto bene, ho una ferita alla spalla destra sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto all'inizio del ponte di Kherson, un dolore infinito, avevo il giubbotto con la scritta Press’. Lo ha detto in Aula alla Camera, all’apertura dei lavori, il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd.

“Riteniamo – ha concluso Casu - che sia nostro dovere di rappresentanti delle istituzioni democratiche, ricordare oggi e sempre, come il fuoco sui giornalisti, ovunque nel mondo, riguarda sempre tutte e tutti noi e i valori della nostra Costituzione. Gli spari, il dolore, la ferocia della guerra che oggi ha colpito, ha ucciso Bogdan Bitik, ha ferito Corrado Zunino, sperando che presto possa tornare dalla sua famiglia in Italia. Questo non è avvenuto oggi per la prima volta, avviene spesso, avviene in tante occasioni, ma non può e non deve fermarci. Non deve mai fermare la libera stampa, non deve mai fermare quei valori, quegli ideali che ci hanno consentito di vivere nella democrazia che oggi abbiamo conquistato e che dobbiamo difendere.

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