01/04/2023 - 13:24

“In piazza a Torino con i sindacati edili di Cgil e Uil per la dignità e la sicurezza del lavoro, contro le scelte pericolose e sbagliate del Governo Meloni su appalti e superbonus”. Così Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, su Twitter a commento delle foto della manifestazione di oggi a Torino.

01/04/2023 - 13:21

CINQUE DOMANDE INNOCENTI PER IL PRESIDENTE MARSILIO

“C’era una volta la Mare-Monti, la strada di collegamento veloce tra la costa e l’area vestina, che è anche la porta d’ingresso al versante est del Parco nazionale del Gran Sasso. Che fine ha fatto il progetto per rendere più rapido il percorso della SS 81 tra Loreto Aprutino e Penne?
Sin da quando ero presidente della Provincia di Pescara - parliamo della seconda metà degli anni Novanta - ho sempre dedicato grande attenzione a questa infrastruttura. I lavori erano iniziati nel 2000 ma un’inchiesta avviata dalla procura di Pescara nel 2008 li ha bloccati. Esperiti tutti i gradi di giudizio, tra il 2018 e il 2022 tutti gli imputati - tra cui il sottoscritto - sono stati assolti con formula piena.
Una volta eletto presidente della Regione, con due delibere di giunta - la n. 470 del 2014 e la n. 310 del 2015 - abbiamo ribadito l’importanza dell’arteria, qualificata “ad alta priorità” e “fondamentale”. Con un’altra delibera, la n. 229 del 2016, è stato approvato l’adeguamento del piano altimetrico del tratto tra contrada Blanzano nel Comune di Penne e contrada Passo Cordone nel Comune di Loreto Aprutino (2° tratto funzionale) per un importo di 36 milioni di euro. Sempre nel 2016, la Regione Abruzzo con la delibera n. 402 ha individuato l’Anas come soggetto attuatore, e il CIPE ha assegnato le risorse a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
All’epoca c’era il processo in corso a tenere fermi i lavori, che ora però possono essere riavviati. Ma la Regione Abruzzo targata Marsilio non ha ancora mosso un dito, anzi nel 2019 ha scippato quasi 7 milioni dei 37 complessivi dedicati al progetto per finanziare altre iniziative.
Formulo al presidente in scadenza Marsilio cinque domande innocenti:
1) La Regione dice di aver impegnato momentaneamente le risorse a disposizione del Masterplan. I soldi distratti sono stati recuperati?
2) A che punto è il progetto della Loreto-Penne?
3) A causa dell’aumento dei materiali, purtroppo oggi 1 milione di euro assegnato dal 2017 perde mediamente tra il 20% e il 25% della capacità realizzativa. C’erano 37 milioni di euro, perché dobbiamo accettare il deglutimento/scomparsa di queste risorse? 
4) La Regione Abruzzo ha riunito i Comuni per determinare una idonea progettazione?
5) L’inchiesta ha dato ragione a chi si è attivato allora. Dopo le assoluzioni però nessuno ha fatto più niente. Siamo sicuri che possiamo rinunciare alla Loreto-Penne?”. Lo dichiara il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso.

01/04/2023 - 13:18

 “Silenzio assordante del governo sulle prospettive di Jsw Italy; le concessioni demaniali sono scadute e nessun piano industriale è stato ancora presentato. Nessuna indicazione sulla possibile riconversione del polo produttivo di Piombino è stata proposta e non è stato ancora convocato il tavolo istituzionale per rinnovare gli accordi di programma dopo il mancato rispetto degli impegni assunti dalla proprietà nel 2018”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani e il segretario Pd Val di Cornia Simone De Rosas, che hanno annunciato per il prossimo 13 aprile la visita a Piombino di una delegazione dei parlamentari del Partito Democratico guidati dal segretario regionale.

“In questo quadro di totale assenza di prospettive industriali e di sviluppo - dicono Fossi, Simiani e De Rosas - a Jsw è stato addirittura assegnato il restante lotto della commessa Rfi delle rotaie da 922 milioni di euro: senza nessun vincolo che quelle risorse incamerate direttamente dallo Stato fossero in qualche modo legate a investimenti sullo stabilimento piombinese per rilanciarlo o a una clausola sociale per la tutela dei lavoratori. E’ inaccettabile che un’azienda totalmente inadempiente in un asset fondamentale per l’intera industria nazionale, come quello dell’acciaio, possa utilizzare le concessioni pubbliche per ottenere esclusivamente profitti senza dare prospettive di sviluppo ad una zona in grave crisi. In questo contesto rimane oscuro anche il ruolo dell’amministrazione comunale, che ha cercato di sviare l’attenzione sul problema creando solo polemiche sul rigassificatore e perdendo totalmente di vista il futuro di un territorio che passa inevitabilmente dal rilancio

01/04/2023 - 13:16

“La Regione Abruzzo deve avere la esatta consapevolezza di sapere quali sono le sue priorità infrastrutturali. Se tutto è priorità, nulla è priorità. La linea ferroviaria Pescara-Roma non ha nessuna difficoltà ad essere realizzata, soprattutto se non si spreca il tempo, e il tempo non va sprecato se si fa un progetto di qualità.
Sono nove mesi che stiamo buttando via il tempo producendo inutile saliva. I progetti vanno fatti in loco, ereditando gli studi in giacenza e declinandoli dal punto di vista terriero, territoriale e particolareggiato.
Ci sono state delle contestazioni: bisogna entrare nel merito di ciascuna delle contestazioni, che assumono la forma delle osservazioni, rispetto alle quali si fanno controdeduzioni: a chi si può dire di sì si dice sì e a chi si deve dire di no si dice no motivatamente, quello che merita ulteriore approfondimento viene approfondito e poi si chiude la partita.
Da parte della stazione progettante c’è una strana rigidità ideologica che non va bene. Le risorse ci sono, il bisogno di queste opere c’è, la norma è chiara, i poteri sono stabiliti: serve soltanto risolutezza.
La Regione Abruzzo non si deve limitare ad indossare gli abiti Brioni e gli occhiali da sole: noi siamo pronti a dare una mano perché le priorità infrastrutturali vanno oltre la durata di una legislatura, non sono affari di una sezione di partito di Fratelli d’Italia.
L’articolo 117 della Costituzione assegna spazio e ruolo specifico alle Regioni per le infrastrutture: serve solo fare il proprio dovere senza girovagare”. Lo dichiara il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso.

01/04/2023 - 11:58

“La pineta mediterranea rappresenta nel nostro paese un presidio ambientale e paesaggistico straordinario ricco di biodiversità, spesso tutelato da apposite norme nazionali e regionali. Purtroppo da decenni questi ambienti, caratterizzati anche da una profonda intrusione tra bosco e insediato abitativo, sono stati soggetti a processi di invecchiamento non seguiti da una apposita manutenzione e rinnovamento degli arbusti. Negli ultimi periodi i pini sono inoltre aggrediti, in tutta Italia, da alcune categorie di insetti difficilmente debellabili che portano alla morte della pianta, creando conseguentemente vaste zone di degrado ambientale, molto pericoloso anche a causa di possibili incendi. Per questi motivi ritengo necessario che venga istituito un apposito fondo ministeriale capace di garantire risorse adeguate per finanziare i progetti e gli interventi degli enti territoriali”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio annunciando una interrogazione su tale tematica al Ministro Pichetto Fratin.

01/04/2023 - 11:54

“Inaccettabile quello che è successo al Marco Polo di Venezia: l’istituto ha ricevuto una lettera, su carta intestata di Fratelli D’Italia, di “sollecito”, per non dire minaccia, a interrompere i percorsi di carriera alias nella scuola.

Come spesso accade, i luoghi di istruzione sono più avanti del resto della società. La carriera alias è un gesto piccolo, da parte delle istituzioni scolastiche, ma carico di significato: può essere vitale, per una persona adolescente che sta affrontando un percorso sulla propria identità di genere, vivere una scuola che dica “io ti vedo, e ti vedo per quello che sei”.
Per chi affronta ogni giorno discriminazione e invisibilizzazione, queste cose a volte sono dei veri e propri salvavita.
FDI invece attuta inaccettabili intimidazioni per riportare indietro un mondo dell’istruzione che sta avanti anni luce rispetto a loro.
Ormai è chiaro: è l’esistenza stessa delle persone trans, o anche solo del diverso, a far sentire minacciati dal profondo i Fratelli d’Italia. Ho una brutta notizia per loro: le nostre esistenze, compatibili o meno con il vostro sistema valoriale, non si possono cancellare. È fragile, la vostra identità, se basta la nostra a farla vacillare.
Sono molto vicina alla preside dell’istituto veneziano che ha ricevuto questa minacciosa missiva e solidale con tutte le scuole che stanno intraprendendo percorsi di Carriera Alias e con tutti gli studenti e studentesse che questa destra puntualmente discrimina, accanendosi contro di loro. Non faremo un solo passo indietro”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

01/04/2023 - 11:54

“Oggi sono anche io in piazza con i lavoratori edili a Roma, alla mobilitazione lanciata da Fillea Cgil e Feneal UIL per chiedere un cambio di passo al governo Meloni. La sospensione improvvisa del superbonus mette a rischio decine di migliaia di posti di lavoro e l'intervento del governo sul codice degli appalti avrà conseguenze gravi. Consentendo di subappaltare all'infinito si mette a rischio la qualità del lavoro, in un vortice di concorrenza sleale e al ribasso, dove le prime cose su cui si risparmia sono i diritti e la dignità dei lavoratori. Meno controlli poi non semplificano nulla, ma daranno semplicemente un assist alle mafie e alla possibilità di infiltrarsi.
Scendo in piazza accanto a lavoratori, studenti, al segretario Genovesi per chiedere quindi: lo sblocco dei crediti, il divieto dei subappalti a cascata, rispetto per i contratti collettivi e per la sicurezza sul lavoro, una legge quadro sulla rigenerazione urbana, sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale. Il governo smetta di giocare a fad politica e ascolti la piazza!”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

01/04/2023 - 11:17

“La manifestazione di oggi, in Piazza Don Bosco, delle organizzazioni sindacali CGIL e UIL e delle categorie dell’edilizia, è una forte risposta dei lavoratori contro il Codice degli Appalti sostenuto dal Governo e da Salvini. Una iniziativa forte che parla a tutta la società: alle imprese, ai cittadini dei quartieri popolari, al mondo ambientalista, agli operatori e ai professionisti. Per uno sviluppo diverso. Per un’attuazione delle opere pubbliche sicure nella sicurezza del lavoro. Per uno sviluppo sostenibile in cui trovino spazio nuove politiche abitative, un moderno regime dei suoli, il rispetto del lavoro, dell’ambiente, della concorrenza nella trasparenza. Ci opporremo duramente al ‘Codice Salvini’, un tuffo nel passato che farà male all’economia e al Paese. Serve una nuova legge generale sul governo del territorio che superi la nostra legislazione vecchia e inefficace e occorre un Codice degli Appalti che garantisca davvero gli interessi pubblici. Su queste linee lavoriamo e lavoreremo in Parlamento”. Così in una nota il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.

01/04/2023 - 10:59

“Ignazio La Russa, non pago delle assurdità pronunciate ieri, torna su Via Rasella per evidenziare la presunta viltà del gruppo gappista che portò a termine l’azione patriottica a Via Rasella senza un confronto a fuoco ‘faccia a faccia’. E non dice che ben due sentenze nel 1957 e nel 1999 hanno posto fine ad ogni interpretazione diversa da quella di un legittimo atto di guerra. E non ricorda, soprattutto, che la rappresaglia del rastrellamento che condusse alla strage delle Fosse Ardeatine fu attuata prima che fosse diffusa la notizia della reazione nazista con dieci italiani per ogni nazista ucciso in Via Rasella. In sostanza l’ordine era già stato eseguito prima che i gappisti e la popolazione sapessero della rappresaglia. La cosiddetta ‘regola’ dei ‘dieci italiani per ogni tedesco ucciso’ non esisteva nemmeno in via generale. Perché non era mai stata divulgata né utilizzata. Quello delle Fosse Ardeatine fu il vero atto di somma viltà criminale, ma La Russa non lo ricorda. Fa bene, come dice, a non occuparsi più della storia. Non la conosce e la racconta secondo i registri sepolti del ciarpame fascista”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

31/03/2023 - 19:33

“Meloni omette di dire che le 335 vittime delle Fosse Ardeatine erano antifascisti, oppositori, ebrei. Per La Russa le SS uccise a via Rasella non erano nazisti, ma ‘una banda musicale di semipensionati altoatesini’. Tentativo gravissimo e indegno di riscrivere la storia”.

Così la deputata del Partito Democratico, Laura Boldrini, su Twitter.

31/03/2023 - 18:30

“Scrivere ‘green economy’ potrebbe comportare una multa da 5mila a 100mila euro. E’ quanto prevede una proposta di legge di Fdi, a prima firma Rampelli, che intenderebbe difendere l’uso della lingua italiana vietando i ‘forestierismi’. Un’iniziativa che rasenta il ridicolo, ma che purtroppo ci fa precipitare nella triste realtà in cui questa destra sta spingendo passo dopo passo il Paese. Anzi, la ‘Nazione’ come ama chiamare l’Italia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, richiamando il termine in voga nel Ventennio. Divieto di usare sigle o denominazioni straniere per ruoli in azienda; lingua italiana obbligatoria per la fruizione di beni e servizi; imposizione di trasmettere qualsiasi comunicazione pubblica in italiano. Insomma un prontuario di obblighi che non escludono scuole e università, dove i corsi in lingua straniera sarebbero tollerati solo se giustificati dalla presenza di studenti stranieri. Insomma, se purtroppo non fosse tutto terribilmente vero, potremmo credere di avere solo sognato tutto. Questa è la destra con cui abbiamo a che fare, quella del decreto Rave, del carcere per i bambini delle mamme detenute, che distingue i figli in quelli di serie a e b, che a Cutro si gira dall’altra parte. E che pensa che è sufficiente inventarsi nuove sanzioni per risolvere ogni questione. Li aspettiamo in Parlamento, dove faremo un’opposizione senza sconti”.

Così la capogruppo del Partito Democratico in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi.

31/03/2023 - 17:15

“Grazie a Piero Benassi, all’ultimo giorno di mandato a Bruxelles. Grande professionista del ministero degli Affari Esteri, per me amico e maestro di diplomazia. Le notti dei negoziati, la gioia del Next Generation Eu, non dimenticherò mai quei momenti decisivi per Italia e Ue. Buona fortuna e buon vento”.

Lo scrive su Twitter il capogruppo del Partito Democratico in commissione Esteri alla Camera, Enzo Amendola

31/03/2023 - 16:46

“Il giudizio su Via Rasella è stato chiuso dalle sentenze giudiziarie emesse in sede civile e di Cassazione tra il 1957 e il 1999. Fu un legittimo atto di guerra. Se La Russa vuole negare questo si mette dalla parte dei nazisti e contro la Costituzione oltre che contro le sentenze. Se poi la Russa vuole dire che il battaglione Bozen era pieno di ubriachi forse è vero. Perché le SS usavano imbottire di alcol e stupefacenti i loro soldati per fargli commettere i peggiori crimini”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

31/03/2023 - 16:27

“Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, continua a mostrare tutta la sua inadeguatezza, e le sue dichiarazioni si inseriscono in un chiaro disegno di revisionismo storico che il suo partito, Fratelli d'Italia, sta portando avanti. Prima il tentativo goffo della presidente Meloni di ricondurre l'eccidio delle Fosse Ardeatine a una violenza di matrice etnica, evento più rappresentativo della bieca violenza nazifascista. Ora ci pensa il presidente La Russa, con dichiarazioni non solo faziose, ma false: in via Rasella ci passava ogni giorno l'11° compagnia del III Battaglione della ‘polizia d'ordine’ nazista, non una banda di pensionati. È un evento violento, verificatosi in guerra, durante la spietata occupazione nazista della Capitale. Gli obiettivi erano militari, e scatenarono una rappresaglia spietata sui civili da parte degli occupanti, col pieno appoggio degli italiani fascisti rimasti nella capitale. È gravissimo che la seconda carica dello Stato dichiari falsità storiche con piena consapevolezza e con l'evidente obiettivo non solo di riabilitare un regime che ha privato il popolo italiano della sua libertà e lo ha portato alla guerra civile, ma di riabilitare anche l'occupante nazista per vendere falsità ideologiche. Presidente, stia pur certo che la nostra resistenza continuerà!”.

Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

31/03/2023 - 15:49

Ignoranza dei fatti o provocazione politica, le parole di La Russa sono un’offesa alla nostra storia, quella da cui è nata la democrazia. A pochi giorni dal 25 aprile risultano ancora più intollerabili da parte della seconda carica della Repubblica.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

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