29/03/2023 - 15:12

L'inchiesta della Procura della Repubblica, il lavoro della Guardia di Finanza, l'attenzione della CGIL e degli altri sindacati sulle condizioni di lavoro negli appalti e subappalti di Fincantieri a Venezia rivelano una verità tanto scomoda quanto, purtroppo, ricorrente. La verità è che ci sono aziende che non si fanno alcuno scrupolo quando devono aumentare i propri profitti, a costo di compromettere diritti e tutele o di fare affari con la malavita (cosa che nel caso veneziano verrà appurata dalle indagini). La verità è anche che questo succede vicino casa nostra, con forme e metodi dal sapore ottocentesco, ma per nulla passati di moda.

I lavoratori che vengono sfruttati da anni nel sistema Fincantieri a Venezia sono perlopiù migranti, e non è un caso: si tratta di soggetti fragili, senza diritti di cittadinanza, ricattabili, disposti ad accettare qualsiasi trattamento a causa di una condizione di marginalizzazione e assenza di strumenti (linguistici, di capitale sociale ed economici) per emanciparsi. Il meccanismo in cui si insidiano maggiori possibilità di sfruttamento è quello dei subappalti, in un quadro normativo che continua ad essere al ribasso e svantaggioso per il lavoro. Infine le pratiche di sfruttamento sono consolidate e messe diligentemente a sistema: dieci ore di lavoro al giorno, 7 giorni su 7, paga oraria "globale", inapplicazione delle tutele e dei diritti previsti dai CCNL, evasione fiscale. Il risultato è sempre lo stesso: le aziende si arricchiscono, a scapito del tempo e dei diritti del lavoratore. Che ci fossero dei problemi era già stato rilevato dai sindacati, ma gli appelli erano caduti nel vuoto, nel silenzio di Regione e Comune. Fincantieri, società controllata dal pubblico, deve risponderne. Solidarietà ai lavoratori: le imprese rispettino le regole e i loro diritti.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

29/03/2023 - 14:15

L’intergruppo per le donne, i diritti e le pari opprtunità della Camera dei deputati, coordinato da Laura Boldrini, ha depositato oggi un’interrogazione firmata da 21 deputate e deputati di diversi gruppi politici e rivolta alla Ministra del Lavoro e delle politiche sociali per chiedere quali urgenti iniziative intenda intraprendere per far sì che i rapporti aziendali sulla situazione del personale maschile e femminile vengano resi noti al più presto e siano liberamente consultabili. Tali rapporti sono obbligatori per le aziende sia pubbliche che private con più di 50 dipendenti e al momento non è dato sapere se i rapporti sono stati effettivamente consegnati come previsto dalla legge, poiché il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali non ne ha fornito notizia né li ha diffusi all’interno del proprio sito internet, come si può apprendere anche da articoli di stampa.
È da rilevare che la mancata divulgazione di tali rapporti non soltanto va a discapito di un’auspicata trasparenza, ma impedisce di conoscere lo stato effettivo delle cose e dunque di pianificare azioni anche politiche per porre eventuale rimedio.

29/03/2023 - 14:13

“Le prime anticipazioni sui contenuti del nuovo codice degli appalti destano più che giustificate preoccupazioni. Non solo il 98% dei lavori pubblici verrà assegnato senza gara, così come evidenziato oggi dal Sole24Ore, con tutto che questo può comportare in termini di efficienza, di qualità e di rischi di commistione tra interessi privati e amministrazioni committenti. Se a questo si aggiunge la decisione di aprire la strada al cosiddetto ‘sub appalto a cascata’, il quadro che ne emerge è che la condizione per i lavoratori italiani, anche nell’esecuzione di lavori pubblici, rischia di divenire sempre più fragile e a rischio. Un appalto potrà essere subappaltato anche decine di volte, nonostante, le peculiari condizioni che connotano la nostra economia e che ci caratterizzano come uno dei paesi con maggior presenza di lavoro nero, infortuni gravi e malattie professionali, bassissime retribuzioni, infiltrazioni della criminalità organizzata, alto tasso di corruzione. Queste le ragioni che ci spingono a vigilare rigorosamente sugli effetti che il nuovo codice degli appalti produrrà e per proporre immediate correzioni. Non possiamo credere che il motto annunciato dalla presidente del Consiglio di ‘non disturbare chi vuole fare’ si traduca, per quanto riguarda la disciplina degli appalti pubblici in un ennesimo colpo ai diritti dei lavoratori, alla loro condizione economica e alla loro sicurezza”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Mauro Laus.

29/03/2023 - 13:59

Dichiarazione di Virginio Merola Capogruppo Pd commissione Finanze

Il decreto che doveva contenere misure urgenti in materia di cessione del credito non si occuperà dei crediti incagliati, i 19 miliardi che bloccano le aspettative di imprese e famiglie coinvolte. Le nostre proposte di utilizzo degli f24 sono state bocciate. Quindi il governo ha creato problemi alle aspettative legittime delle persone coinvolte e non risolverà la questione principale dei crediti incagliati. Avvisiamo a futura memoria che La cosiddetta soluzione privatistica , non normata dal provvedimento in aula, per la quale comunque ci vorranno mesi per dare vita a una ‘specie di piattaforma , come l’ha definita il ministro Giorgetti, non può diventare un debito fuori bilancio, un aggiramento della corretta amministrazione.

 

29/03/2023 - 12:51

Sul Pnrr serve un’operazione verità. Per questo il governo deve venire in Parlamento e fare chiarezza su situazione e sui programmi, se esistono, per evitare di perdere queste risorse indispensabili alla modernizzazione del paese ed alla sua trasformazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha colore politico, è un’occasione storica per l’Italia. Il governo ha il dovere di dire alle Camere cosa sta facendo e come intende agire per superare i ritardi.

Così Debora Serracchiani, deputata Pd

29/03/2023 - 12:44

“È andata così. Pazienza”. Sembra questo l’atteggiamento del Governo di fronte ai milioni di euro del Pnrr che l’Italia butterà nella spazzatura per colpa dei ritardi negati finora. Per mesi si è continuato a negare anche l’evidenza e chi lanciava l’allarme veniva tacciato di essere una Cassandra di sventura. Ora i nodi vengono al pettine e Fitto è costretto ad ammettere che molti progetti non si faranno e che i relativi soldi che dovevano arrivare dall’Ue saranno persi. Una resa, insomma. Nonostante qualche membro del Governo cerchi ancora di minimizzare sostenendo che il nuovo Codice Appalti sarà la panacea di tutti i mali. Non è così: le procedure di semplificazione sui progetti del Pnrr c’erano già. Se mai, serviva implementare il personale.

Il fatto è gravissimo perché priva l’Italia di risorse fondamentali per la ripresa. Risorse europee che non è possibile recuperare altrove. La previsione di crescita del Paese per i prossimi anni sarà rivista al ribasso. Chiederemo al ministro Fitto di venire in Aula a spiegare dove risiedono le responsabilità di questi incredibili ritardi e di un enorme spreco di opportunità. La possibilità di correggere il tiro, almeno in parte, c’è ancora. Si può andare a trattare con l’Europa per ottenere di sostituire i progetti incagliati con altri che siano in stadio più avanzato. Si può cercare di utilizzare i fondi per sostenere i Comuni che ne hanno bisogno per affrontare i forti rincari di energia e materie prime. Certo, però, servono volontà e soprattutto rapidità. Due cose che finora sono mancate completamente a questo Governo”.

Lo dichiara la deputata del Pd Antonella Forattini.

29/03/2023 - 12:20

L’Inps comunica che sono crollate le domande per il reddito di cittadinanza, la Destra è riuscita nell’intento di spaventare gli italiani. Adesso, però, il Governo deve dirci come affronterà il tema dell’impoverimento del Paese”.

A dirlo è Emiliano Fossi, deputato del Partito Democratico e membro della commissione Lavoro della Camera, alla luce dei dati forniti dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, secondo cui le famiglie che hanno ricevuto l’assegno a febbraio sono diminuite ad un milione toccando il livello minimo da ottobre 2020. La spesa nel mese di febbraio è stata di 576,3 milioni, in calo dai 657,8 di gennaio.

“Secondo quanto emerge dalle tabelle dell’Osservatorio Inps - dice Fossi - le domande arrivate nei primi due mesi hanno registrato un drastico calo del 65,23%. Il sussidio viene erogato prevalentemente nel Mezzogiorno dove risiede il 67% delle famiglie beneficiarie della misura. La stretta del governo spaventa le persone ma il tema povertà rimane, anzi si acuisce. Già lo scorso dicembre Bankitalia aveva avvertito che lo stop al reddito avrebbe creato 1 milione di poveri in più”.

“Malgrado alcune criticità - dice Fossi - il reddito di cittadinanza si è rivelato estremamente utile per conseguire il miglioramento del welfare, per limitare gli effetti negativi della pandemia permettendo alle famiglie più fragili di sopportare il calo di reddito. Ma l’utilità si è estesa anche a causa del recente shock inflazionistico che ha colpito il Paese permettendo di reggere il potere d’acquisto dei cittadini in un momento così critico. Limitare l’accesso al reddito di cittadinanza può essere utile soltanto se la misura viene migliorata e resa più efficace, ma serve comunque creare lavoro altrimenti ci saranno soltanto molti più poveri. E l’aumento della povertà ha un effetto a catena sull’intera economia”.

29/03/2023 - 12:13

“Il Codice degli appalti approvato dal Consiglio dei ministri moltiplica le nostre preoccupazioni. Da questo punto di vista, il grido di allarme giunto oggi dal presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, ne è la lampante conferma. Sarebbe stato giusto, ovviamente, avanzare sul terreno delle semplificazioni. Ma un conto è rendere più trasparenti e veloci le procedure, anche potenziando gli organici delle Pa e con la digitalizzazione; altra cosa è la completa deregulation voluta dalla destra. Con l’innalzamento delle soglie oltre le quali è obbligatoria la gara, circa il 98% degli appalti potrà essere affidato senza un procedimento di aggiudicazione trasparente e al quale tutti gli operatori possano partecipare. Parliamo di una torta da 18,9 miliardi di euro all’anno. Dati che vengono riportati con onestà intellettuale non da un foglio dell’opposizione, ma dal Sole24Ore. In questo modo viene così a mancare non solo la sana concorrenza tra le imprese, e di conseguenza anche possibili impatti negativi relativi alla qualità dell'opera o dei lavori o servizi che si appaltano, ma si corre il rischio concreto che questa massa di denaro susciti pericolosi appetiti sui quali l’Anac, il cui ruolo di controllo viene ridimensionato, non potrà adeguatamente vigilare. Questo Codice degli appalti deve essere modificato e pertanto ci impegnamo a costruire le condizioni politiche e parlamentari affinché questo avvenga”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.

29/03/2023 - 11:47

“I dodici condoni della legge di Bilancio non sono bastati. Il decreto legge approvato ieri porta con sé altri regali a chi non paga le tasse, totalmente slegati da qualsiasi verifica della sussistenza di una difficoltà economica. Non solo si allunga il termine per accedere ai condoni già previsti, ma se ne estende anche il campo di applicazione, sia per gli atti di accertamento, sia per la conciliazione agevolata delle controversie pendenti. Poi arriva, dopo tanti annunci, la prima depenalizzazione di alcuni, rilevanti, reati tributari: omessi versamenti di ritenute e dell’Iva, di importo elevato e compensazioni fasulle di crediti non spettanti.  Sei stato scoperto? Ti accordi sull’importo da pagare, paghi e vai via senza essere punito. Ora il viceministro Leo deve veramente spiegarci cosa intende quando dice ‘Non faremo sconti agli evasori’”.

Lo dichiara la deputata del Gruppo Pd-Idp Maria Cecilia Guerra.

29/03/2023 - 10:30

“Ogni giorno apprendiamo notizie sempre più allarmanti sul Pnrr. Il Piano è fermo al palo. Il pagamento della terza rata è stato congelato e sui prossimi step del cronoprogramma di investimenti e riforme non c’è alcuna chiarezza da parte dell'esecutivo. Così come nessuna notizia arriva dal governo su eventuali modifiche che ha annunciato di voler apportare al Recovery Plan. Se a questo aggiungiamo anche il blocco da mesi dei Fondi di Sviluppo e Coesione al Sud, la situazione è davvero preoccupante. Il governo ha il dovere di informare il Parlamento e fare chiarezza su cosa sta facendo e cosa intende fare. Non gli consentiremo di sprecare questa occasione storica per l'intero Paese”.

Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue alla Camera.

29/03/2023 - 09:38

“Basta. Ogni giorno veline sul PNRR. Non si sa nulla di quello che accade ai singoli progetti. Non c'è trasparenza. ‘Colpa di chi c'era prima, colpa della UE’. Serve una sessione in Parlamento, il Pnrr è la missione nazionale, riguarda il futuro dell’Italia non di qualche ministro”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

28/03/2023 - 18:39

"La votazione per acclamazione dei nuovi capigruppo del Partito Democratico alla Camera e al Senato rafforza la nostra comunità. Auguri di buon lavoro ai neo presidenti Chiara Braga e Francesco Boccia e un ringraziamento a Debora Serracchiani e Simona Malpezzi per l'ottimo lavoro svolto in questi anni". Lo  dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio.

28/03/2023 - 18:38

“Il Pd voterà convintamente a favore di questo Dl che proroga fino al prossimo 31 Dicembre le misure di assistenza e di accoglienza nei confronti delle persone che hanno dovuto lasciare l’Ucraina sconvolta da una guerra che dura ormai da più di un anno”. Così Laura Boldrini nella dichiarazione di voto per conto del gruppo Pd al Decreto legge in materia di protezione per i profughi ucraini. “La maggior parte di coloro che è giunta in Italia, circa 170 mila,  ha trovato accoglienza da privati, soprattutto amici e parenti – ha proseguito Boldrini- aggiungendo che “altri sono andati nei Centri per l’accoglienza straordinaria (Cas), nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) e negli alberghi.  Chi ha scelto di non rientrare nel circuito pubblico di accoglienza ha ricevuto un contributo annuo una tantum di 900 euro, 75 euro al mese. Davvero poca cosa”. Per Boldrini occorre però riconoscere che “il nostro Paese ha dato una buona prova di sé e ha dimostrato che accogliere chi è costretto a fuggire da guerre e da persecuzioni non è solo giusto ma anche possibile e che l’Italia può farcela senza grandi problemi”. “La guerra in Ucraina – ha rimarcato l’esponente Dem-  non accenna a finire. Emergono, al contrario, notizie inquietanti come quella secondo la quale il Regno Unito fornirebbe all’esercito ucraino munizioni all’uranio impoverito o quella della dislocazione di armi nucleari in Bielorussia annunciata da Putin. Due notizie che hanno prodotto una forte preoccupazione anche tra i nostri concittadini. Ma nei giorni scorsi – ha concluso Boldrini-  ha iniziato a muoversi l’Unione Europea con un’azione diplomatica volta ad esplorare la strada per giungere finalmente ad una pace giusta. Sarebbe bene che il Governo italiano sostenesse con forza questo tentativo europeo. Noi del Pd voteremo a favore di questo decreto anche perché c’è ancora bisogno di solidarietà concreta nei confronti dei cittadini ucraini che sono venuti o che verranno in Italia per mettere sé stessi e le loro famiglie al riparo dalla guerra. E la solidarietà è un dovere inderogabile, come dice la nostra Costituzione”.

28/03/2023 - 18:37

“Lavoro e giovani non sono facce della stessa medaglia. È grave che un quarto dei nostri giovani non riesca a trovare una occupazione. I dati sono ancora più allarmanti quando il lavoro trovato risulta precario, intermittente ed instabile, con punte estreme nel Mezzogiorno. Il grido di allarme lanciato dai Vescovi italiani con il messaggio per la Festa dei lavoratori non può lasciare indifferenti ed impegna le istituzioni e la politica a profondere il massimo sforzo per dare quelle prospettive di certezza ma anche di dignità alle nuove generazioni. Per farlo serve una strategia che unisca sviluppo, giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, diritti. E’ dentro una crescita di qualità e sostenibile che si possono creare nuove opportunità di lavoro. L’era dei combustibili fossili e dell’esasperazione economicista fondata su sfruttamento e speculazioni deve chiudersi definitivamente. Senza nostalgie e con il coraggio di assumere decisioni conseguenti. Riguarda pure l’ambiente e i mutamenti climatici al centro dei richiami solenni di papa Francesco”.

Lo ha dichiarato il deputato del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Silvio Lai.

“Il dovere di accompagnare gli ultimi e di non lasciare indietro nessuno - aggiunge - passa per il diritto alla formazione e al rapporto più stretto tra scuola e lavoro. Un nesso ora insufficiente. Non ci si può attardare rinviando scelte necessarie che possano segnare la transizione ecologica utilizzando al meglio le opportunità che ci arrivano dal piano nazionale di ripresa e resilienza e dalle altre misure collegate che consentono di accedere a ingenti risorse europee. Preoccupa la possibilità, emersa in questi giorni, che possa venir meno la condizionalità all’occupazione di giovani e donne per i progetti finanziati dal Pnrr. Un tema che richiede immediata chiarezza da parte del governo Meloni. Non tradire le aspettative e le aspirazioni dei giovani ad un lavoro pagato correttamente, dignitoso e adeguatamente vissuto è l’unica strada per dare una prospettiva al nostro Paese. Non farlo - conclude - significa tradirli e accettare che i giovani fuggano dal nostro Paese e non per scelta ma per obbligo, come dimostra la recente indagine del Sole24ore sugli stipendi dei giovani italiani emigrati”.

28/03/2023 - 18:36

La neo presidente del Gruppo Pd della Camera Chiara Braga ha indicato come sua portavoce Valentina Santarelli, giornalista professionista, già sua collaboratrice. Per il ruolo di capo ufficio stampa rimane in carica Piero Vizzani.

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