“Quando nel dicembre del 2020 diedi il via, d’intesa col ministro Costa, alla pubblicazione della mappa delle aree idonee per la realizzazione del deposito unico dei rifiuti nucleari (mappa chiusa nei cassetti da almeno 10 anni) vi fu una sollevazione di quasi tutte le forze politiche, in primo luogo della destra, per alimentare la solita cieca rivolta di territori, senza capire ne spiegare la necessità di accelerare l’operazione a aprire finalmente la consultazione per giungere alla decisione finale. Il percorso è stato rallentato con mille scuse, tavoli, controtavoli e con costi ulteriori per lo Stato. Ora leggo che il governo vuole aprire ‘un supplemento di istruttoria’. Si va alle calende greche mentre continuano ad esistere depositi di scorie in zone vincolate o a rischio idrogeologico e mentre l’Italia continua a pagare all’Europa milioni di Euro per le procedure di infrazione e per le penali verso Paesi che hanno trattato le nostre scorie dopo il decommisioming. Si deve procedere con rapidità e con una capacità di dialogo coi territori, ma si deve decidere. Questo governo sulle questioni davvero impegnative non sa decidere e non sa assumersi delle responsabilità”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, già sottosegretario all’Ambiente.
l buio sull’iter e le proposte del Pd
Conferenza stampa
Sala stampa Montecitorio – oggi, martedì 16 maggio – ore 16
Partecipano Mauro Berruto, Irene Manzi e Chiara GribaudoA 45 giorni dall’entrata in vigore di una legge di importanza fondamentale per lo sport italiano, denunciamo il nostro sconcerto per la totale assenza di informazioni e indicazioni sulle norme che dovranno essere applicate. Assenza che sta provocando serie preoccupazioni in tutte le società sportive italiane. Illustreremo i 5 progetti del Pd in grado di rispondere concretamente alle esigenze del lavoro sportivo e su cui chiediamo un immediato confronto con governo e maggioranza.
Partecipano il responsabile sport del Pd e deputato della commissione Cultura Mauro Berruto, la vice presidente della commissione Lavoro e del Pd Chiara Gribaudo, la capogruppo in commissione Cultura Irene Manzi.
“Il passante dell’Alta Velocità rappresenta un'opera prioritaria non solo per Firenze ma per l’intera viabilità nazionale su rotaia”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio presente oggi alla inaugurazione dei lavori per lo scavo del tunnel.
“L’infrastruttura potrà separare i flussi di traffico tra convogli regionali e quelli ad alta velocità. I benefici saranno quindi sia a livello locale che nazionale. E’ evidente che con questo passante potranno essere evitati numerosi disagi come quelli che si sono verificati nelle scorse settimane dove a causa di guasti locali è stato interrotto il traffico tra nord e sud Italia”.
“L’avvio dei lavori del Passante dell’Alta Velocità, atteso da anni, è un passo decisivo per il potenziamento della rete ferroviaria tra Milano e Roma, ma rappresenta anche una svolta nello sviluppo della mobilità dell’intera area fiorentina e regionale. Con la divisione tra i flussi di alta velocità e traffico ferroviario locale e la liberazione dei binari di superficie è infatti possibile finalmente realizzare l’integrazione tra le attuali tramvie e le numerose stazioni presenti nell’area metropolitana messe a disposizione del trasporto pubblico rapido, efficace, moderno e green a sostegno di residenti e lavoratori e della città tutta.” Così Federico Gianassi, deputato del Pd, presente alla inaugurazione dei lavori di scavo del tunnel per la realizzazione del passante fiorentino dell'Alta velocità svolta oggi a Firenze.
“Dopo Venezia e Padova, oggi ho voluto portare solidarietà anche agli studenti di Verona, accampati in Università da giovedì. La protesta studentesca non si spegne, e hanno ragione: le Regioni e il Governo devono assumersi la responsabilità di agire in fretta, per evitare che lo studio, e con esso il diritto alla casa, diventi sempre di più una questione di classe”.
Lo dichiara la deputata del Partito Democratico, Rachele Scarpa.
“Se confermata, la notizia che anche la Procura di Roma intenda attivarsi in collaborazione con la magistratura vaticana per riaprire le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è molto positiva”. Così in una nota il deputato Roberto Morassut”
“La battaglia dei famigliari e dei loro legali e la spinta del Parlamento - continua Morassut - sono state importanti. Tutto questo rafforza il ruolo che il Parlamento potrà svolgere, su un piano diverso e di ricostruzione storica, con la costituzione di una Commisisone Parlamentare d’Inchiesta, che mi auguro il Senato rarifichi rapidamente dopo il voto della Camera. I ruoli delle istituzioni, della magistratura e quello della della stampa sono decisivi per setacciare un campo che purtroppo è stato ed è pieno di false piste e millantatori”.
Gravissimo
Dichiarazione di Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali e componente della segreteria del Partito Democratico.
"In Italia l’inclusione scolastica per tutti è ancora un miraggio. Siamo ancora costretti a fare i conti con moltissimi casi di discriminazione e purtroppo quello che sta succedendo a Roma ad alcune famiglie è davvero insopportabile. Quattro ragazzi con disabilità grave sono stati di fatto esclusi dalla scuola pubblica. I genitori si sono visti rifiutare l’iscrizione al primo anno, per l’anno scolastico 2023/24 della scuola secondaria di secondo grado, per mancanza di posti. Una motivazione inaccettabile. Parliamo di quattro ragazzi con disabilità, certificata ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3. Le famiglie hanno iscritto i ragazzi rispettando i termini imposti dalla circolare ministeriale, scegliendo per i loro figli le scuole secondarie di secondo grado più adeguate alle loro difficoltà ma anche alle loro attitudini, per assicurargli il diritto allo studio e per garantirgli apprendimenti utili per il loro futuro. Una circostanza gravissima per un Paese in cui la scuola dovrebbe rappresentare il vero punto di riferimento e sostegno per i ragazzi e per le loro famiglie. Per questo ho presentato immediatamente un’interrogazione al ministro Valditara per chiedergli se è a conoscenza di questa vicenda e cosa intenda fare per porre rimedio e dare risposte rapide alle richieste delle famiglie".
Così Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali e componente della segreteria del Partito Democratico.
Esprimo solidarietà a Costanza Spocci, giornalista di Radiotre Mondo, detenuta per una notte dalle autorità turche per poi essere espulsa dal Paese. A Spocci è stato impedito di svolgere il suo lavoro e visto compressa la sua libertà di espressione e di stampa da un regime che proprio in questo momento sotto elezione nega, non solo ai propri cittadini il, diritto a un’informazione libera, ma detiene i giornalisti internazionali per poi espellerli. Serve subito l’intervento delle Istituzioni europee e del governo italiano sull’accaduto”.
Lo dichiara la deputata del Pd, Ouidad Bakkali.
“Le elezioni in Turchia risvegliano la speranza di una svolta politica in uno dei Paesi più importanti nel contesto mondiale e non solo euro mediterraneo. Il 98% dei turchi si è recato al voto nonostante l’esistenza di un regime autoritario o di una ‘Democratura’, come oggi si dice. Tutto questo introduce riflessioni profonde anche per noi, in Italia. L’elezione diretta del capo del Governo è davvero così pericolosa e inquietante? In Italia la democrazia è stanca e il parlamentarismo infiacchito. Governi che vivono di decreti e fiduce e un Parlamento che discute di quasi nulla, con equilibri perennemente instabili”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Occorre trovare la strada si una democrazia più efficiente e decidente - continua Morassut - con i giusti contrappesi parlamentari. Credo che il Pd debba porsi questo nodo irrisolto da decenni. E non sia giusto chiudersi nella difesa di scuola dell’esistente. Un no secco va posto sull’autonomia differenziata, invece. Senza mediazioni. Mettendo in campo una nostra idea di riforma del regionalismo e le macroregioni. Un modo per spaccare la destra, senza avere paura di una qualche forma di elezione diretta. Anche perché se si votasse domani, credo che Elly Schlein batterebbe Giorgia Meloni”.
Il buio sull’iter e le proposte del Pd
Conferenza stampa
Sala stampa Montecitorio – Martedì 16 maggio – ore 16
Partecipano Mauro Berruto, Irene Manzi e Chiara Gribaudo
A 45 giorni dall’entrata in vigore di una legge di importanza fondamentale per lo sport italiano, denunciamo il nostro sconcerto per la totale assenza di informazioni e indicazioni sulle norme che dovranno essere applicate. Assenza che sta provocando serie preoccupazioni in tutte le società sportive italiane. Illustreremo i 5 progetti del Pd in grado di rispondere concretamente alle esigenze del lavoro sportivo e su cui chiediamo un immediato confronto con governo e maggioranza.
Partecipano il responsabile sport del Pd e deputato della commissione Cultura Mauro Berruto, la vice presidente della commissione Lavoro e del Pd Chiara Gribaudo, la capogruppo in commissione Cultura Irene Manzi.
"Il post di Matteo Salvini, che forse il vice presidente dei Consiglio ritiene simpatico, non irride Fabio Fazio, che è un professionista ed ha già trovato una nuova emittente ed un nuovo contratto, ma milioni di italiani che vedevano le sue trasmissioni sulla Rai. Si tratta di cittadini che dovranno abbonarsi a Discovery se vorranno continuare a seguirlo": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Partito Democratico della Toscana.
"Le esternazioni del vice premier Matteo Salvini su Fabio Fazio si commentano da sole e gettano discredito sull'intero governo. Evidentemente il capitano della Lega è ancora nervoso per il fatto che Zelensky lo ha ignorato nella sua visita a Roma": è quanto scrive su Facebook Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"La scelta della Rai che non rinnova il contratto a Fabio Fazio, dopo 30 anni e nonostante gli ottimi ascolti, è una scelta che penalizza il pubblico che paga il canone e che non risponde a una logica industriale, ma politica. Quella dell'epurazione di coloro che non sono organici al nuovo corso sovranista. Il post esultante di Salvini lo conferma": è quanto riporta un post Facebook della deputata Pd Simona Bonafè.
"Rispettare un ruolo istituzionale è doveroso per chi fa politica, a prescindere dalle collocazioni. Salvini non ce la fa. Ha deciso di vivere la dimensione della poraccitudine. In lui prevale sempre l'arroganza e il rancore. Amen #Fazio #Littizzetto". Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Stefano Vaccari.
"Fabio Fazio che va via dalla Rai è segno di impoverimento televisivo e di qualità della Rai. Un fiore all’occhiello che la Rai non ha voluto trattenere. Non è nu juorn buon". Lo scrive su Twitter il capogruppo del PD in commissione di Vigilanza Rai Stefano Graziano.