Cosa ne pensano i ministri della Salute e dell’Università?
Con il Dl bollette si approva una norma che consente ai laureati in odontoiatria di fare interventi di medicina estetica al viso in aree che non fanno parte della formazione universitaria (naso e occhi). Cosa ne pensa il ministro dell’Università e della Ricerca Bernini? Ritiene corretto nel metodo e nel merito modificare per questa via la competenza sanitaria degli odontoiatri in un campo così delicato come la medicina estetica? E il ministro della Salute Schillaci ritiene che in questo modo siano tutelati i pazienti? E cosa ne penserà l’Europa dopo che i percorsi sanitari di formazione sono uniformati per garantire la mobilità dei professionisti?
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
La situazione in #EmiliaRomagna e #Marche si aggrava.
Ciò dimostra che il #cambiamentoclimatico è un fenomeno reale e minaccioso che impone azioni immediate a tutela dell’ambiente.
La più importante opera pubblica di cui ha bisogno l’Italia è la messa in sicurezza del territorio.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Mille promesse e nessuna risposta sull’emergenza casa. Il Governo e la destra respingono persino il nostro ordine del giorno sul rifinanziamento fondo affitti e morosità incolpevole. Un ennesimo schiaffo a migliaia di famiglie in difficoltà.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Come sottolineato dai sindacati di categoria, anche quest’anno la “Giornata del personale civile” non potrà dirsi un momento di vera celebrazione. Da anni lamentiamo delle stesse mancanze e preoccupazioni, con personale insufficiente, paghe inadeguate e discriminazioni in tema di mobilità e smart working che non conoscono alcuna giustificazione. Il ministro Crosetto si faccia carico di questi problemi dando risposte adeguate a tutti questi lavoratori.”
Così Stefano Graziano e Ubaldo Pagano, rispettivamente capigruppo del PD in Commissione Difesa e in Commissione Bilancio a Montecitorio.
Non c’è nessuna polemica strumentale, hanno ragione i presidenti delle Regioni Puglia, Michele Emiliano e Campania, Vincenzo De Luca. Come già indicato in un'apposita interrogazione parlamentare, il PD chiede nuovamente che venga calendarizzata al più presto una seduta del Cipes per procedere subito all'assegnazione alle Regioni delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027, già ripartite sulla base delle intese stabilite con i governi precedenti. Il mondo non inizia con questo Governo e con il Ministro Fitto. La leale collaborazione istituzionale che si è sempre registrata è fondamentale per il coordinamento della spesa e il buon utilizzo delle risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati. Purtroppo l’atteggiamento protervo di questo governo e l’introduzione di procedure accentrate e che non rispettano i territori rischiano di produrre effetti deleteri nella capacità di spesa e nella messa a terra di progetti attesi. Siamo prossimi ad un corto circuito totale che riguarda non solo il PNRR ma anche le risorse degli altri fondi e questo ci preoccupa fortemente. Ci permettiamo di far notare al Ministro Fitto che nessuno mette in dubbio le percentuali di ripartizione FSC tra Nord e Sud, peraltro stabilite per legge, quanto il rischio che possano essere utilizzati per finanziare il LEP, come candidamente dice il collega Calderoli. Perché è chiaro che in tal caso ci sarebbe un effetto sostitutivo che non produrrebbe alcun aumento di risorse per colmare i divari territoriali.
Lo dichiarano i deputati democratici eletti nel Mezzogiorno Sarracino, Pagano, Scotto, De Luca, Iacono, Marino, Amendola, Stefanazzi, Ricciardi, Graziano, D'Alfonso, Lacarra, Provenzano, Stumpo e Lai.
Accolto alla Camera l'ordine del giorno del Gruppo PD, a mia prima firma, che impegna il governo a ripristinare il credito di imposta per le imprese agricole e agroalimentari che vogliono realizzare investimenti per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico. Sono agevolabili anche le spese per attività e progetti legati all’incremento delle esportazioni. Il bonus “agricoltura” è pari al 40 per cento degli investimenti sostenuti.
Con il decreto bollette questa opportunità era stata cassata. Con l'odg accolto abbiamo chiesto di ripristinare le risorse per il 2023 (5ml tolti) al fine di sviluppare e potenziare le attività commerciali in ambito agricolo e agroalimentare e favorire nuove opportunità in particolare per quanto riguarda il commercio extranazionale e implementare la logistica. Solo così si può dare certezza agli investimenti realizzati a tutti i soggetti che operano nel comparto agroalimentare e ci auguriamo che venga fatto quanto prima.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd della Commissione Agricoltura della Camera.
Oggi ho avuto l'onore di prendere parte alla conferenza stampa "Diritto al Profitto" convocata dall'Unione degli Universitari. Il sindacato studentesco denuncia un cattivo utilizzo delle risorse del Pnrr e la mancanza di prospettiva e pianificazione strutturale in materia di residenzialità universitaria. Ringrazio l'UDU per il prezioso lavoro che inchioda la politica alle sue responsabilità e alle sue omissioni, e mi associo alla dura condanna delle parole della ministra e dell'operato del governo, che nelle politiche sulle residenze antepone gli interessi privati al diritto allo studio e all'impegno del pubblico nel garantirlo.
La stessa ministra ieri durante il question time ha detto che è il mercato a creare welfare, dimostrando di non avere alcuna volontà regolatrice. Il governo e il Parlamento ascoltino le denunce degli studenti, che in queste settimane stanno protestando nelle tende in tutta Italia, costretti non solo a sopportare le prese in giro del governo, ma anche il paternalismo di ricchi imprenditori come Brugnaro che, invece di adoperarsi per trovare soluzioni in quanto sindaco, sminuisce le proteste con fare tronfio e arrogante.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.
"Questo è un Paese che non ha fatto ancora i conti con la sua fragilità dal punto di vista idrogeologico e sismico. In questi mesi si parla di modifiche del Pnrr, avrebbe senso mettere risorse sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, in un forum organizzato da Repubblica. "Ci vorranno molte risorse, siamo in contatto costante con la regione e i comuni. Difficile quantificare il danno, ma parliamo di miliardi di danni. Dobbiamo capire come recuperare le risorse necessarie per questi interventi. Poiché "è quasi certo che non basterà il fondo di emergenza della Protezione civile, che è di 130 milioni. E c'è da lavorare anche su norme quadro che possano rendere più efficaci e semplici gli interventi". Per Schlein è necessario "un salto di qualità del sistema Paese per un problema, quello della criticità idrogeologica, che non è di oggi ma che non può più aspettare. Servono politiche di adattamento e mitigazione e bisogna intervenire sul dissesto del suolo. Serve finalmente un piano nazionale sul dissesto idrogeologico"
"È un momento in cui ci vuole senso di unità e coesione nazionale, siamo disponibili a collaborare. Anzi chiediamo al governo di coinvolgerci sia nella messa in sicurezza nell'immediato, che nei ristori e gli indennizzi, che nel ripristino della mobilità". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, in un forum organizzato da Repubblica. "Non è tempo delle polemiche ma dell'unità per dare risposta alla popolazione colpita", aggiunge, sottolineando che "gli iscritti dem chiedono come dare una mano. Vediamo di capire come mettere a disposizione le nostre articolazioni territoriali, non appena la situazione lo permetterà, per spalare fango, per gestione viabilità, gli spostamenti".
Siamo vicini alle popolazioni, alle famiglie delle vittime e agli amministratori dell’Emilia Romagna e inviamo un messaggio di ringraziamento alla Protezione Civile, alle forze dell’ordine e ai volontari impegnati nei soccorsi.
Abbiamo deciso di dedicare la nostra riunione all’emergenza di questi giorni – in collegamento da remoto con i deputati emiliano romagnoli
attivi sul territorio – perché siamo di fronte a un evento eccezionale che deve vedere tutte le forze politiche impegnate negli aiuti immediati e poi nella ricostruzione.
Sarà necessario mettere subito a disposizione risorse utilizzando i fondi della protezione civile, chiedendo di attivare il fondo di solidarietà europeo e mettendo in campo iniziative immediate per la sospensione dei pagamenti e il sostegno alle attività economiche colpite.
Serviranno risorse straordinarie per ricostruire strade e infrastrutture distrutte e per realizzare velocemente le opere di messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio di nuove frane che potranno verificarsi nei prossimi giorni. In questo senso è fondamentale aumentare la presenza di personale tecnico specializzato a supporto dell’operatività dei Comuni e della Regione.
Serve intanto un attento monitoraggio sui fondi del Pnrr che vanno utilizzati tutti e bene, in particolare per la cura del territorio e l’impatto dei cambiamenti che un territorio fragile come quello italiano rischia di pagare a caro prezzo.
Il gruppo Pd chiederà un’informativa al Governo, dichiarando fin d’ora la volontà di essere pienamente coinvolti e di partecipare sia nella fase di gestione dell’emergenza che in quella di programmazione per la ripresa, insieme alla Regione e al commissario straordinario che ci auguriamo sia individuato nella figura del presidente Bonaccini.
Nel corso del dibattito è emersa la necessità di incalzare il governo sul fronte della lotta al cambiamento climatico, a partire dalla necessità di varare un piano contro il dissesto idrogeologico, una legge sul consumo del suolo, l’attuazione del piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Temi fortemente connessi a quanto è avvenuto in queste settimane in ER, nelle Marche e in altre aree del Paese, ma totalmente assenti dall’agenda di governo in questi mesi.
Infine è stata comunicata l’adesione dei deputati e le deputate del Pd alla raccolta fondi attivata dalla Regione Emilia Romagna.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, al termine dell’Assemblea del Gruppo.
Sono stato nominato Presidente della Sezione Bilaterale di Amicizia Italia-Mongolia dell'Unione Interparlamentare, dal Presidente dell'Uip Pierferdinando Casini. I colleghi che hanno già aderito sono: Alberto Losacco (Pd), Ettore Rosato (IV-IC'E'), Mario Borghese MAIE, Gian Giacomo Calovini (FDI), Elena Murelli (Lega), Gisella Naturale (M5S) Luca Pastorino (LEU-ART 1-SI), Mauro Del Barba (IV-IC'E') e Nicoletta Spelgatti (Lega). I gruppi bilaterali hanno lo scopo di rafforzare i contatti tra i parlamentari di entrambi i Paesi e aumentare così la reciproca collaborazione, è una occasione per confrontarci e per rafforzare le relazioni politiche, economiche e culturali tra i nostri due Paesi. Schiacciata da Russia e Cina, la Mongolia ha un valore simbolico e geopolitico importante. Una democrazia destinata a crescere in maniera notevole nei prossimi anni.” Cosi‘ Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero.
“Il ministro dell’Interno è a conoscenza dell’inquietante manifestazione ‘Spqr Skin’ che si svolgerà sabato a Roma e che vedrà l’esibizione del gruppo musicale apologetico del fascismo ‘Gesta Bellica’? Matteo Piantedosi non ritiene necessario valutare l’opportunità dello svolgimento di un concerto con band che inneggiano al nazifascismo, e verificare anche i rapporti esistenti tra queste e l’associazione ‘Gruppo Idee’ che ospita l’evento ed è stata fondata dall'ex Nar, Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna?”.
Sono le domande rivolte al ministro dell’Interno contenute nell’interrogazione presentata dai deputati del Pd eletti a Roma e nel Lazio Andrea Casu, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Nicola Zingaretti, a seguito della denuncia del sito Fanpage.
Tweet di Lia Quartapelle, deputata Pd
Preoccupa molto che a due settimane dall’avvio delle attività del Tribunale unificato dei brevetti, non ci sia ancora nessuna certezza da parte del governo che una delle tre sedi sia Milano.
Il tempo scorre, il governo si impegni perché Milano e l’Italia non escano danneggiate.
Questa mattina si è riunito per la prima volta il neocostituito Intergruppo della Camera per il disarmo nucleare.
Alla vigilia del G7 governativo, che si aprirà domani a Hiroshima, in Giappone, e che pone al centro dell’agenda il disarmo nucleare e la non proliferazione di tali armamenti, l’Intergruppo di deputati e deputate rivolge un appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affinché al tavolo del G7 si impegni a condannare in modo inequivocabile le minacce sull’uso delle armi nucleari, ad ascoltare i sopravvissuti della catastrofe di Hiroshima, a porre fine agli accordi di condivisione degli armamenti nucleari e a perseguire l’obiettivo del disarmo.
Inoltre, vista la rilevanza del tema e il perdurare delle minacce su scala globale, l’Intergruppo, coordinato da Laura Boldrini, chiede che il disarmo nucleare venga posto al centro anche del prossimo G7 a presidenza Italiana.
All’incontro dell’Intergruppo ha preso parte Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo, che ha esplicitato i rischi della minaccia nucleare ed esposto i passi che può compiere l’Italia nella direzione del disarmo.
Durante la riunione, è intervenuto anche Florian Eblenkamp di ICAN, la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, Premio Nobel per la Pace nel 2017, il quale ha invitato deputati e deputate a firmare il Parliamentary Pledge a sostegno del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), che già conta più di 1000 parlamentari in tutto il mondo. Eblenkamp ha anche illustrato le tappe più salienti del Trattato.
I componenti dell’Intergruppo richiedono inoltre che l’Italia partecipi, almeno come Paese osservatore, alla seconda riunione degli Stati parte del TPNW che si terrà a novembre presso le Nazioni Unite a New York.
OPPOSIZIONE CON FORZA A CHI SPACCA ITALIA CON RIFORMA CHE AMPLIA DIVARI
"Ringraziamo il Ministro Calderoli per le generose parole di "stima" riguardo le capacità cognitive del Mezzogiorno, che secondo lui non avrebbe capito le potenzialità della sua riforma. Al sud, e non solo, abbiamo invece ben compreso gli effetti devastanti che produrrebbe il ddl Calderoli, come è anche testimoniato proprio dalla relazione del servizio di bilancio del Senato. In queste ore emergono però due dati: il primo è rappresentato dall’enorme debolezza dell’impianto della riforma, per cui gli stessi autori, anziché entrare nel merito delle critiche, si concentrano sulla ricerca, a tratti inquietanti, di presunti nemici interni. Il secondo invece è la totale spaccatura nella maggioranza, che da un lato pratica l’accentramento dei poteri e dell’altro esaspera il principio di autonomia. Trovare un punto di compromesso tra queste due posizioni inconciliabili è praticamente impossibile. Anche per questi motivi, sapendo di essere in sintonia con il Paese, il Partito Democratico si opporrà con forza nel merito e nel metodo ad una riforma che spacca l'Italia, ingiusta ed antistorica, che amplia i divari, pregiudica la coesione e aumenta le diseguaglianze". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.