Di seguito, riportiamo la poesia composta dal parlamentare del Partito Democratico, Roberto Morassut, sui 335 martiri delle Fosse Ardeatine, uccisi il 24 marzo del 1944 dalle truppe di occupazione tedesche.
Nel pomeriggio sotto un cielo terso
Con il calore vivido di marzo
Pigliati a casa, in strada e in ogni viale
Per soddisfare l’odio più bestiale
Erano fratelli, erano cugini
Cospiratori o timidi civili
Dentro le grotte fetide e profonde
Casa di fiere putride ed immonde
Furono stelle e brillano nel cielo
Eterne e lucide oltre ogni veleno
Da quel dolore lancinante e immenso
la Patria prese un Amor più denso
conobbe della Libertà il valore
Non di parola ma che va nel cuore
Italia non come parola al vento
giustizia e libertà nel firmamento
Mi vengono i brividi a pensare che il governo stia pensando di abolire il reato di tortura. È semplicemente sconcertante anche solo pensare che nel 2023 una democrazia parlamentare possa scagliarsi contro il reato di tortura, peraltro introdotto tardivamente nel nostro ordinamento. Come se ci fossimo dimenticati tutti i gravissimi casi in cui si è reso chiaro che bisognasse tirare una linea netta su pratiche violente intollerabili, come l'omicidio di Stefano Cucchi, Giuseppe Uva, o i casi di violenze nella caserma di Bolzaneto o nella scuola Diaz del 2001. Non voglio pensare che forse per qualcuno così intollerabili non lo fossero.
Questo governo da una parte introduce pene spropositate e criminalizzanti per chi organizza una festa, e dall'altra parte vuole legittimare dichiaratamente eventuali violenze di stato. Noi non lo permetteremo: la tortura è un reato, chiunque lo commetta, forze di polizia, privati, o chiunque altro, ne deve rispondere. Se il modello politico della Presidente del Consiglio non è Pinochet fermi questo scempio di proposta di legge avanzata dal suo partito, e dimostri di essere affezionata ai valori democratici.
Tweet di Stefano Vaccari, deputato Pd
Alle Fosse Ardeatine per non dimenticare e per ribadire, ora e sempre, mai più. 335 donne e uomini antifascisti uccisi dalla ferocia nazifascista. Libertà e democrazia sono conquiste da preservare nella memoria e, con assoluta fermezza, nella vita di tutti i giorni.
Davanti ai circa 100 morti del naufragio di Cutro, come può un ministro fare una battuta strafottente alla giornalista che chiede spiegazioni?
«Le crea frustrazione?» domanda Lollobrigida. Nessun rispetto. Né per i morti, né per le loro famiglie, né per i sopravvissuti.
Così la deputata del Pd Laura Boldrini su Facebook.
“Totale solidarietà alla Segretaria Francesca Villani e a tutta la comunità del Partito Democratico e dei Giovani Democratici del IX Municipio per l'attacco subito nella notte presso la sede municipale del Circolo Pd al Laurentino di Roma. Denunceremo i responsabili e cancelleremo le scritte perché l'odio e la violenza non ci hanno mai fermato e mai ci fermeranno”.
Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, su Twitter.
“Anas starebbe inspiegabilmente bloccando la procedura per subentrare alla società Sat nella realizzazione della strada Tirrenica. Da oltre sei mesi il Consiglio Superiore dei lavori pubblici sta infatti aspettando la documentazione da Anas per elaborare il parere necessario al passaggio di consegne. Chiediamo al governo di fare piena chiarezza sulla vicenda”. Lo afferma il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, depositando una interrogazione parlamentare.
“La politica degli annunci del ministro Salvini - conclude Simiani - non sta portando alcun beneficio, ma sta solo rallentando la realizzazione di infrastrutture necessarie per la mobilità e lo sviluppo del Paese come il corridoio stradale Tirrenico. Occorrono chiarezza sui tempi e lo stanziamento di risorse utili per completare l'intervento viario tra Tarquinia-San Pietro in Palazzi, anche attraverso l'adeguamento della strada statale Aurelia, come già deciso nella scorsa legislatura”.
335 martiri in una cava poco lontano dalle case. Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia. La notte più buia della violenza nazifascista. Mai più.
Così su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Preisidenza della Camera dei Deputati.
"335 morti tra prigionieri politici, dissidenti, ebrei, uccisi per rappresaglia alle Fosse Ardeatine dall'odio nazista. Uno dei momenti più tragici dell’occupazione di Roma e del nostro Paese.
E’ nostro dovere tenere viva la memoria delle vittime e dei luoghi del loro martirio. Perché come disse Piero Calamandrei ai giovani di Milano: 'Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione'". Lo scrive sul suo profilo Facebook il deputato democratico Nicola Zingaretti.
“Nella Conferenza delle Regioni non vengono attribuiti fondi ma si provvede semplicemente ad una rilettura dei finanziamenti concessi dai ministeri. Marsilio è stato colto di sorpresa lo scorso 12 ottobre quando è stata data la notizia sulla stampa abruzzese della concessione dei fondi per l’IZS grazie al mio attivismo, e adesso ci viene a dire che quei fondi li ha ottenuti lui a Roma, come se noi fossimo dei marziani che non conoscono le procedure. Su questo lo sfido davanti ad un giurì d’onore: chiamiamo i presidenti degli ordini professionali abruzzesi e vediamo se le risorse sono state originate il 12 ottobre scorso o se insorgono in corrispondenza del suo comunicato stampa”.
Il deputato del Pd Luciano D’Alfonso sfida apertamente il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio sulla vicenda dei 57 milioni destinati dal Ministero della Salute all’Istituto zooprofilattico (IZS) di Teramo.
E spiega: “La scelta della giunta regionale da me guidata di finanziare l’IZS con 35 milioni nel 2017 è la scelta che andava fatta. Io chiedo al presidente in scadenza Marsilio di determinare un solo risultato che ha visto il suo attivismo dall’inizio alla fine durante questi lunghissimi quattro anni. Non ce n’è uno. Noi in 54 mesi di legislatura regionale abbiamo portato alla provincia di Teramo oltre 800 milioni di euro, ad esempio il quarto lotto della Teramo-mare, tutta la copertura finanziaria riguardante la depurazione, le risorse per la viabilità nella Val Fino, i fondi per la fortezza di Civitella del Tronto. L’Istituto zooprofilattico, al pari dell’ex manicomio, è uno dei frutti più importanti della riqualificazione del capoluogo di quella provincia”.
D’Alfonso sfida Marsilio davanti a un giurì d’onore “possibilmente senza minacciare i giornalisti. Ho notato infatti che egli ha avuto una reazione emotiva e lo capisco, sono passati quattro anni e non ha combinato nulla, non c’è un risultato che possa essere ascritto alla sua attività. Come retribuzione per l’accusa di essere un millantatore, gli assegno la qualifica di Inconcludente di professione”.
“La destra al governo ha prima creato una situazione di allarme bloccando i superbonus, poi ha parlato di buco di bilancio che non c’era, adesso con Giorgetti motiva con il debito pubblico il proprio operato. In realtà il governo ha imposto un blocco per guadagnare risorse da spendere per le proprie scelte. Invece che discutere di un nuovo sistema di incentivi per l’edilizia, come propone l’Europa. Adesso si tratta di rimediare alle difficoltà create a imprese, lavoratori e famiglie. Abbiamo approvato pochi emendamenti finora e all’unanimità, perché è troppo evidente il guasto compiuto con il decreto. Ma siamo in attesa di sapere su tante parti del decreto cosa propone la maggioranza, a cominciare dai crediti incagliati. Senza testi chiari, con soluzioni che come Pd abbiamo proposto in accordo con tutte le parti sociali coinvolte, a nulla varranno le parole accomodanti odierne di Giorgetti”.
Lo dichiarano i deputati democratici Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio, Virginio Merola, capogruppo in commissione Finanze, e Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente.
“La destra mostra ancora una volta la sua disumanità e alla proposta di legge per evitare che i figli di madri detenute crescano in carcere, presenta degli emendamenti che stravolgono il testo e ne vanificano gli effetti. Per questo ci siamo rifiutati di sottoscrivere questo percorso. L’obiettivo era quello di migliorare le condizioni delle detenute madri e proteggere il loro rapporto con i figli fuori dal carcere, ma il governo voleva trasformare il testo inserendo norme che avrebbero previsto la detenzione in carcere anche per le donne incinte o con figli con meno di un anno. Una forzatura inaccettabile, che ne dimostra l’insensibilità”, così la deputata ligure del Partito Democratico Valentina Ghio su proposta di legge discussa oggi in Commissione alla Camera.
“Sulla intitolazione a Grosseto di una via a Giorgio Almirante il ministero dell’Interno non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione: nonostante gli annunci del sindaco l’istruttoria ufficiale non è stata quindi avviata. E’ auspicabile che la giunta, dopo le numerose polemiche suscitate nella popolazione, faccia un passo indietro; continueremo comunque a monitorare la vicenda, per evitare che venga dedicata una strada ad un funzionario del governo fascista, autore peraltro di manifesti di condanna a morte che hanno causato stragi tra la popolazione locale”: così in una nota congiunta i deputati del Pd Simona Bonafè e Marco Simiani sulla discussione della loro interrogazione in merito che si è svolta oggi a Montecitorio.
“L' Africa ci sta di fronte. Una storia italiana: dal colonialismo al terzomondismo” è il libro di Leila El Houssi che verrà presentato domani venerdì 24 marzo alle ore 17 presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati in Piazza del Parlamento 19. L’incontro, promosso dal deputato del Pd e membro della Commissione difesa Andrea De Maria, vuole essere un’occasione di riflessione sui rapporti millenari tra Italia e Africa. Partecipano Antonio Derinaldis, capo relazioni istituzionali Università telematiche Uil Rua, Giuseppe Mazzei direttore della Discussione, Michela Mercuri docente di cultura, storia e società dei paesi musulmani Università di Padova, Alessandra Moretti commissione ambiente sanità e sicurezza del Parlamento Europeo. Modera Domenico Barbuto segretario generale Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo).
“Lo spoil system subordinato a logiche familistiche non può essere mai accettato. I rapporti tra il ministero del Lavoro e l’Ordine dei consulenti del lavoro, guidati rispettivamente da moglie e marito, sollevano obiettivamente molti dubbi che il governo non ha ancora chiarito. Esistono evidenti zone d’ombra nella gestione dell’Ordine dei consulenti, per anni presieduto dall’attuale ministra Calderone e attualmente dal coniuge, Rosario De Luca. Non si tratta solo di mancanza di sensibilità politica e istituzionale, ma di un palese conflitto di interessi che riguarda un ente controllore e un ente controllato. Questa incertezza si ripercuote inevitabilmente sulla gestione delle risorse pubbliche che non può essere ricondotta nella sfera dei rapporti coniugali. Il Partito Democratico continuerà a monitorare attentamente la situazione”.
Lo dichiara il deputato del Pd della commissione Lavoro, Emiliano Fossi, nel corso della discussione dell’interrogazione presentata sulla vicenda
La destra sacrifica sull’altare dell’ideologia i diritti dei bambini. Con emendamenti stravolgono la legge del PD per non costringere in carcere i figli delle detenute. Un scelta crudele: per loro la maternità è solo un artificio retorico da urlare in piazza e in Parlamento.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Presidenza della Camera.