14/09/2016 - 19:30

"L’annuncio circa l’estensione del 'Piano Juncker', sia in termini temporali che di risorse, e' molto importante. In un anno e mezzo il piano ha prodotto circa 150 miliardi di investimenti e l’obbiettivo e' di arrivare a 500 miliardi entro il 2020, con l’impegno a fare anche di piu' grazie all’aiuto degli Stati membri. In Europa c’e' bisogno di investimenti e il Piano Juncker e' un modello che sta funzionando". Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, nel corso di un'intervista a 'Eunews' commentando il discorso sullo stato dell'Unione fatto del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

"Se fino a oggi l’Ue ha avuto i problemi che conosciamo - ha proseguito poi Bordo - e' perche' i governi hanno guardato piu' all’interesse nazionale e alle aspettative elettorali che non al disegno strategico sul quale l’Europa e' stata pensata. In ogni caso, rispetto alla flessibilita' nessuno ci ha concesso nulla. Abbiamo avuto cio' che ci spettava come Paese che in questi anni ha rispettato il Patto di stabilita', ha fatto le riforme. In prospettiva non chiediamo piu' flessibilita' ma il riconoscimento di alcune questioni dalle quali, a nostro avviso, non si puo' prescindere. Ad esempio se in italia si investe per la prevenzione del rischio sismico o di altre catastrofi naturali, la spesa per questi investimenti deve essere scomputata ai fini del rispetto del Patto di stabilita'. Lo stesso deve valere per la quota di cofinanziamento nazionale legato all’utilizzo dei fondi europei. Non mi pare che questo significhi chiedere cose assurde. Stiamo chiedendo cose di buon senso alle quali e' giusto che Bruxelles risponda non in modo burocratico" ha concluso Bordo.

14/09/2016 - 19:29

"Il tema dei lavoratori precoci, come quello della ottava salvaguardia degli esodati, deve far parte della soluzione più complessiva del tema della previdenza. Il ministro Poletti ha ribadito che un intervento per i precoci, volto ad abbassare in modo significativo l'attuale tetto dei 42 anni e 10 mesi per poter andare in pensione (un anno di meno per le donne), è "molto costoso". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

"Noi diciamo - prosegue - che una soluzione accettabile dovrà essere individuata per arrivare a una conclusione positiva del confronto con i sindacati e con il Parlamento. Molti punti devono ancora essere affinati per consolidare i passi avanti finora compiuti al tavolo: l'ottava salvaguardia deve essere quella definitiva, anche perché le risorse sono già state stanziate; per quanto riguarda l'anticipo pensionistico è positivo che alcune categorie più disagiate (disoccupati, addetti ai lavori usuranti e pesanti e invalidi) possano accedervi a costo zero: per gli altri, però, la flessibilità non può avere costi insostenibili e di scoraggiamento: vogliamo ricordare che la nostra proposta di legge prevedeva una penalizzazione del 2% per un massimo di 4 anni di anticipo", conclude.

14/09/2016 - 19:05

"La proposta dell'economista Galloni di una 'nuova moneta per Roma' non è credibile e non ha alcun senso". Lo afferma Sergio Boccadutri, deputato e coordinatore dell'Area Innovazione del Partito democratico.

"Sono il primo  - spiega - a sostenere l'utilità delle monete complementari per favorire l'economia locale, tanto che sono il primo firmatario di una proposta di legge per la loro regolamentazione: ma si tratta appunto di monete complementari e quindi non sostitutive dell'euro”.

“Porre la questione come fa Galloni non solo è profondamente sbagliato, ma rischia anche di minare la credibilità dei tanti circuiti locali che onestamente e faticosamente lavorano e aiutano l'economia italiana, senza alcuna idea di prefigurare un'alternativa alla moneta unica europea", conclude.

14/09/2016 - 18:48

"Il dilettantismo con cui i 5 stelle stanno 'governando' Roma comincia a mostrare il suo lato peggiore anche nei municipi. Nel III per esempio i neo amministratori non sono stati in grado di far partire, con l'inizio delle scuole, i servizi per l'assistenza a centinaia di bambini e ragazzi con disabilità dimostrando di non sapere neppure utilizzare il lavoro svolto da altri prima di loro. Se è grave non essere riusciti a mettere insieme neanche la giunta dopo oltre due mesi dall'insediamento, è ancor più grave abbandonare per manifesta incapacità centinaia di famiglie al loro destino. Con la propaganda e gli slogan non si governa nessuna città, figuriamoci Roma"

Lo afferma Laura Coccia, deputata del Pd

14/09/2016 - 18:46

"Credo che, se una ragazza si toglie la vita perché per lei il web è diventato una prigione e se un'altra viene filmata durante uno stupro con un telefonino per condividere il video in chat, sia arrivato il momento di porre un freno alla sofferenza che tutto questo comporta”. Lo dichiara Alessia Morani,  vicecapogruppo del Pd ala Camera Alessia Morani. 

“La norma sul cyberbullismo all'esame della Camera in queste ore – continua - si assume per la prima volta l'onere di farlo e di tutelare le identità digitali degli italiani di fronte al web. Facebook, Google, YouTube e tutti gli altri attori della Rete saranno obbligati a rimuovere entro 24 ore i contenuti considerati come atti di cyberbullismo, tra cui c'è la realizzazione e la diffusione attraverso Internet di video o immagini che offendono la reputazione della vittima. Se i provider non agiranno entro i termini prescritti dalla legge sarà il Garante stesso ad intervenire.

"Questa legge – continua - è senz'altro uno strumento indispensabile perché agisce sul fattore tempo: conosciamo la velocità con cui i messaggi vengono veicolati dai social network e dalla Rete in generale, e quanto l'effetto di amplificazione della realtà possa essere devastante: bloccare entro qualche ora i contenuti dannosi significa arrestare un processo che altrimenti diverrebbe presto incontrollabile. La preoccupazione maggiore riguarda i minorenni che restano imbrigliati per sempre in quello che magari credevano un gioco e le ragazze nei cui confronti la Rete mostra una spietatezza incredibile e sappiamo bene che, purtroppo, non tutte sono in grado di reagire. Ecco perché credo che accanto a un provvedimento necessario a ristabilire le regole sulla privacy in un difficile dialogo con i big della Rete, che pur non pagando le tasse in Italia fanno profitto utilizzando i nostri dati e la nostra identità, dovremmo introdurre una serie di iniziative utili a formare una nuova grammatica delle relazioni e dei sentimenti”.

“I recenti fatti di cronaca interrogano anche la nostra sfera culturale e ci fanno capire quanto sia necessario un maggior protagonismo delle scuole e delle famiglie: i ragazzi spesso non conoscono le conseguenze eterne di ciò che fanno in un minuto", conclude.

14/09/2016 - 17:33

“Per quali motivi si è deciso di cancellare dai palinsesti la trasmissione Ambiente Italia?”. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Umberto D’Ottavio ed Enrico Borghi in un’interrogazione presentata alla Commissione Vigilanza Rai.

“Ambiente Italia – spiegano - va in onda dal settembre del 1990. Attualità stretta, approfondimenti, senza paraocchi e mai venendo meno alla missione di ‘leggere’ quanto accadeva in chiave ambientale. Un lavoro importante perché, proprio grazie al fatto che la trasmissione godeva di una rete di corrispondenti nelle varie redazioni, le ricadute non riguardavano solo la confezione del settimanale. I pezzi, i collegamenti erano anticipati e seguiti nei diversi tg regionali, ad esempio. L’anno scorso, il direttore della Tgr Vincenzo Morgante ha stabilito che Ambiente Italia doveva essere dimezzata. Non più un’ora, ma mezza, per fare posto a una trasmissione sul Giubileo. Si è trattato di una decisione senza possibilità di appello, che indusse lo storico conduttore Beppe Rovera a passare la mano. Ambiente Italia fu così accorpata a Leonardo: smantellata materialmente la redazione, trasferiti in quella del tg scientifico gli inviati. Quest’anno si è arrivati alla cancellazione definitiva: la sparizione dal palinsesto del programma annunciata dal caporedattore di Torino Carlo de Blasio al comitato di redazione della sede di Torino. Con la sola precisazione che, morto ambiente Italia, il tg scientifico Leonardo durerà 5 minuti in più (15’ anziché 10’) e avrà come dizione ‘il tg della scienza e dell’ambiente”.

“Chiediamo per questo se non sia più opportuno riprendere una trasmissione come Ambiente Italia che, in questi anni, ha svolto una funzione insostituibile  per le questioni del territorio, della natura, dell’ambiente, venendo così incontro alle nuove e ormai affermate sensibilità della nostra società”, concludono.

14/09/2016 - 17:01

"Ci riteniamo soddisfatti della risposta del ministro Calenda, che riafferma la centralità dell'impresa e del lavoro nell'azione di governo. In un momento di ritorno ad una crescita che, se non cosi ampia come vorremmo, segna comunque una discontinuità con il passato, con il calo della disoccupazione e l'aumento dei posti di lavoro stabili, noi dobbiamo sostenere ed incentivare investimenti e politiche attive nel settore dell'impresa. I temi menzionati dal ministro sono tutti per noi rilevanti ma fra questi voglio citare specialmente quelli della digitalizzazione del sistema produttivo con Industria 4.0 e le misure di sostegno alle imprese in campo fiscale. Le misure indicate dal Ministro sono importanti  per recuperare, nell'ambito della globalizzazione che stiamo vivendo, quella competitività che nel passato ha contraddistinto il nostro sistema produttivo. Invitiamo il governo a proseguire su questa strada". Lo ha detto il deputato Pd, capogruppo in commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati, primo firmatario di una interrogazione al ministro Calenda sulle misure di politica industriale e fiscale che il governo intende adottare nei prossimi mesi per rafforzare il sistema produttivo, sostenere gli investimenti e consolidare la crescita.

Calenda intervenendo al Question time ha detto: "La sfida competitiva che abbiamo di fronte è determinata principalmente da due fattori: l'innovazione tecnologica e la globalizzazione. Il 21 settembre presenteremo il piano di investimenti che si fonderà su incentivi fiscali, sul rafforzamento alla ristrutturazione del fondo di garanzia, su digital innovation hub che consenta il trasferimento tecnologico tra università e imprese. E' un piano triennale con un orizzonte di medio periodo con investimenti nel manifatturiero e nell'Industria 4.0. Dall'altro lato continuerà lo sforzo sul piano Made in Italy, aiutando la penetrazione delle PMI nei mercati internazionali. Inoltre proseguiremo con politiche di contesto, dall'energia, con il nuovo provvedimento Energivory, che aiuta le imprese manifatturiere a contenere i costi dell'energia, alla nuova direttiva sulla strategia per le rinnovabili che adotteremo entro l'anno e che cambia completamente dal 2017, in ragione al cambio della normativa europea. 

Concorrenza altro fattore importante, è al Senato la legge ed infine il piano Banda Ultralarga, con una grande attenzione alle aree grigie perché lì vi risiedono il 69 per cento delle imprese italiane. Il quadro complessivo è fatto dunque da una pluralità di misure sulle quali daremo una accelerazione, con un comune denominatore: globalizzazione ed innovazione, ed investimenti pubblici e privati".

14/09/2016 - 15:08

“Dopo il caos dei giorni scorsi, le faide all’interno dei Cinque Stelle continuano. Oggi Di Battista non esclude il sostegno ad un eventuale governo di scopo, mentre Di Maio lo contraddice poche ore dopo affermando l’esatto contrario. Lo scontro interno tra fazioni continua senza sosta tanto che nemmeno Grillo riesce più a farsi ascoltare. 
Intanto Roma rimane una macchina impazzita senza nessuno al volante. Non proprio un bel biglietto da visita per chi avrebbe l’ambizione di guidare il Paese”.

Così il vice capogruppo vicario del Partito Democratico alla Camera Matteo Mauri.

14/09/2016 - 15:07

“La stretta relazione che esiste fra ecomafiosi e imprenditori senza scrupoli è un pesante fardello che ancora pesa nella gestione dei rifiuti in Veneto. Regione che risulta avere eccellenze virtuose, ad esempio sulla Raccolta differenziata che supera il 65% e il recupero di materia, ma che presenta delle ombre nel ciclo dei rifiuti, soprattutto speciali e pericolosi.

L’approfondito lavoro svolto dalla Commessione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie con audizioni, missioni e sopralluoghi sul campo e grazie anche al prezioso contributo delle Forze dell’Ordine ha messo in luce come anche nord est la gestione dei rifiuti sia pesantemente inquinata dall’illegalità e dalla presenza, anche se sporadica, della criminalità organizzata.

Un fatto grave e intollerabile che pesa sulla collettività, compromette seriamente l’ambiente e la salute dei cittadini”, lo dichiara Miriam Cominelli (PD), membro della Commissione Ecomafie, al termine della presentazione in Aula della risoluzione sul Veneto approvata oggi.

“Dal cosiddetto “giro bolla” e la miscelazione illecita di rifiuti”, prosegue Cominelli, “che in un territorio con 1.500 impianti di trattamento di rifiuti speciali permette che vengano smaltiti in maniera illecita mediante la falsificazione dei documenti di accompagnamento, alla diffusa omertà da parte degli operatori economici compiacenti, dai numerosi casi emersi di utilizzo di miscele pericolose immesse sul mercato come materia prima secondaria e diffusamente utilizzate, anche in opere pubbliche, come i sottofondi stradali e ferroviari, alle numerose indagini che hanno messo in luce la presenza della criminalità organizzata nello smaltimento dei rifiuti. Insomma quello che emerge è un quadro preoccupante che tuttavia, grazie all’approvazione della legge sugli ecoreati e al riordino delle agenzie ambientali regionali, può essere contrastato in maniera più efficace. La prima cosa è smettere di considerare il tema della gestione illecita dei rifiuti, delle mancate bonifiche, delle colpe amministrative e politiche, come un tema che riguarda solo una parte del paese. È scorretto e illusorio pensare ad un’Italia divisa in due, soprattutto quando si passa all’elaborazione delle azioni necessarie per porre rimedio e prevenire quello che è un danno gravissimo anche per la nostra economia, per quell’imprenditoria sana, che agisce secondo le regole e che è giusto venga sostenuta”.

14/09/2016 - 15:05

Oggi la Camera ha ascoltato l’esame della relazione della commissione d’Inchiesta parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali. E' ampiamente coinvolta anche la regione Veneto.  l presidente della commissione Alessandro Bratti, dopo aver riferito all’Aula, ha sottoscritto una mozione per impegnare il governo ad affrontare e risolvere le grandi problematiche di illegalità rilevate anche sul territorio veneto. Ci sono pericolosi segnali di infiltrazione mafiosa nel ciclo dei rifiuti anche al Nord est , un  comportamento illegale diffuso. L'inchiesta condotta dalla commissione d’Inchiesta, fortemente voluta dal gruppo parlamentare del Partito Democratico, evidenzia come ormai le sinergie tra le criminalità organizzate, compreso quella siciliana, abbiano da tempo oltrepassato i propri confini geografici anche nel settore del ciclo dei rifiuti inserendosi prepotentemente nel business dello smaltimento. Il lavoro della commissione è stato fondamentale per tornare a porre nell’agenda politica un tema così importante e delicato ma allo stesso tempo spesso sottovalutato. L’obiettivo principale del Governo e del Parlamento devono essere la tutela dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini. Proprio con questo intento la mozione approvata oggi impegna il governo a intraprendere ogni iniziativa utile al fine risolvere le questioni evidenziate dalla commissione sul ciclo dei rifiuti anche in collaborazione con gli enti locali.

La politica deve impegnarsi urgentemente non solo per risolvere le situazioni di illegalità, ma per promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto dell’ambiente, della salute e sul rifiuto assoluto dell’illegalità. Ora serve un’azione comune a tutti i partiti e a tutti i livelli istituzionali per sconfiggere un sistema malato. Contemporaneamente, è necessario trovare una collaborazione con le categorie e le aziende del settore per  un cambio di mentalità che sia  profondo anche nel mondo dell’industria.
 Il presidente Bratti sarà con me nelle prossime settimane in Veneto, dove incontreremo le principali realtà ambientali e industriali per provare anche in aiuto agli enti locali ad attuare politiche di bonifica e sviluppo del territorio. Solo un’azione forte di Governo e coordinata con le forze locali può sconfiggere le situazioni di illegalità che danneggiano gravemente il nostro territorio."

Lo afferma Daniela Sbrollini, vicepresidente della Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera.

14/09/2016 - 15:04

 "Il passaggio del discorso di Juncker, volto non solo a migliorare le nuove regole europee sul roaming ma teso anche ad iniziative per un wi-fi libero nelle principali città europee è molto importante e segna un cambio di passo". Lo afferma Sergio Boccadutri, deputato e coordinatore dell'Area Innovazione del PD, che prosegue: "Internet ovunque è una proposta estremamente importante anche in vista dell'irrompere dell'Internet delle cose. Già a luglio 2014 presentai, insieme a un centinaio di colleghi, una legge alla Camera in cui proponevo che gli esercizi commerciali e i veicoli per il trasporto pubblico si dotassero di connessione wi-fi aperta. Mi sembra inoltre da sottolineare positivamente che finalmente dai vertici dell'UE emerga la consapevolezza che è tempo che le istituzioni europee siano percepite come utili al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. La connessione wi-fi libera, infatti, non significa solo più opportunità per il lavoro e l'economia, significa anche iniziare a concepire il diritto alla connettività come parte essenziale del diritto alla cittadinanza", conclude il deputato dem.

14/09/2016 - 15:03

“Forse il M5s deve dare risposte sugli affari denunciati in questo articolo o è sempre un complotto dei poteri forti?”.

Così in un tweet la vicepresidente del Gruppo Pd della Camera, Alessia Morani, in riferimento ad una inchiesta pubblicata dal settimanale “L’Espresso”, in cui si evidenziano gli affari tra il fedelissimo della sindaca Raggi, Raffaele Marra, e l’immobiliarista e costruttore Sergio Scarpellini.

14/09/2016 - 13:59

“L’intervento sullo stato dell’Unione del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha rilevanti aspetti positivi che vanno segnalati e incoraggiati, all’interno di una cornice che punta sulle ragioni dello stare insieme e contro i miopi populismi nazionali. Sotto molti punti di vista si tratta di impegni e considerazioni che condividiamo e che abbiamo anche fortemente voluto. A cominciare dalla richiesta agli Stati membri di contribuire al prolungamento del Fondo straordinario per gli  investimenti per raddoppiarne la capacità di mobilitazione  finanziaria entro il 2022 a 630 miliardi dagli attuali 315 fino al 2017. O dal trasferimento allo “sportello” per le piccole e medie imprese di mezzo miliardo di euro di garanzie, con la proposta di rafforzare la dimensione sociale del Fondo aumentando il totale degli strumenti finanziari a sostegno di imprese sociali e microfinanza da 193 milioni a 1 miliardo che, secondo le stime, potrebbero mobilitare fino a 3 miliardi di investimenti complessivi. Sono tutte misure che vanno nella direzione giusta a sostegno della crescita economica e di un rilancio della stessa Unione europea”.

Così Marina Berlinghieri, Capogruppo Dem in Commissione Politiche dell’Unione europea.

14/09/2016 - 13:57

“La sentenza di ieri sulla cosiddetta questione  del " panino a scuola" che ha bocciato il ricorso del Miur apre una serie di questioni che richiedono attenzione  e i cui sviluppi non sono al momento calcolabili.

I Comuni, a cui compete il servizio mensa, in questi anni hanno fatto i salti mortali per rispondere in modo adeguato alle tante richieste relative ai menù scolastici, tenendo conto dalle allergie ai precetti religiosi. Tutto è teso a fare del tempo mensa una grande occasione educativa. La sentenza sembra spazzare via tutto e riconsegnare alle famiglie la responsabilità totale, sia quando preparano il lunch box, sia quando si affidano al Comune. In quasi quaranta  si è affermato un principio di responsabilità dei Comuni nell'offrire un servizio sempre più integrato con la scuola.

Oggi, la sentenza rischia di riportarci ai tempi nei quali la mensa era per i più poveri e indigenti ai quali veniva offerta dal Patronato Scolastico. Se c'è un vuoto legislativo va riempito, ma l'esasperazione verso una offerta individualistica di scuola va fermata”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Umberto D'Ottavio.

14/09/2016 - 12:53

Convegno promosso dal Gruppo Pd Camera e dalla Fondazione Nilde Iotti

Domani, giovedì 15 settembre, ore 15, Sala della Regina, Palazzo Montecitorio

All’evento parteciperanno: Ettore Rosato, Presidente gruppo Pd Camera dei deputati; Roberta Agostini, Vicepresidente Commissione Affari costituzionali e Portavoce nazionale Donne Pd; Valeria Fedeli, Vicepresidente del Senato; Marisa Rodano, già Vicepresidente della Camera e protagonista della Resistenza; Rosa Russo Iervolino, già Ministra dell’Interno e Sindaca di Napoli; Marina Sereni, Vicepresidente della Camera; Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi;Livia Turco, Presidente della Fondazione Nilde Iotti; Maria Elena Boschi, Ministra per le Riforme costituzionali e le Pari opportunità. A coordinare i lavori sarà la giornalista di Repubblica, Alessandra Longo.

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