“La relazione del segretario Letta, condivisa da tutta la direzione nazionale, chiede di trovare una strada condivisa con tutte le forze politiche della maggioranza, una soluzione che garantisca una continuità con lo stile con cui il Presidente Mattarella ha guidato il Quirinale. Questo permetterebbe di arrivare a chiudere la legislatura al 2023 portando avanti i programmi e gli obiettivi del PNRR”. Così il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut, intervistato da Lanfranco Palazzolo su Radio Radicale.
“Prima dei nomi - continua Morassut - è importante il metodo. Quella di Berlusconi è una candidatura divisiva e di parte, che non consideriamo potabile perché non può unire il Paese. Quanto a quello che sostiene Goffredo Bettini nell’intervista di oggi, penso che colga un punto politico: l’esigenza di un’iniziativa politica da parte del Pd qualora si arrivasse allo stallo. Condivido il suo richiamo all’esigenza di ritrovare una discriminante tra destra e sinistra che riporti una sana dialettica in politica. Noi in questo passaggio dobbiamo fare il nostro gioco, ma sempre puntando a rafforzare il Paese e le istituzioni democratiche. Come ha giustamente detto Walter Veltroni, sarebbe un male che il Paese perdesse in un colpo solo sia Mattarella che Draghi”.
Complimenti a Cecilia D’Elia per la bella vittoria nel collegio di Roma ieri nelle elezioni suppletive e benvenuta tra le deputate e i deputati Pd, arrivi in un momento decisivo!
Lo scrive il deputato dem Emanuele Fiano.
“Con gioia do il benvenuto a Cecilia D’Elia nel Gruppo Pd della Camera a nome delle deputate e dei deputati democratici. Con la vittoria nel Collegio di Roma 1 arriva in Parlamento una donna di valore che sarà con noi in una fase delicata e fondamentale per il Paese. Buon lavoro Cecilia”. Lo afferma la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani.
"La Direzione nazionale del Partito Democratico di oggi, a cui ho partecipato, ha rappresentato un passaggio molto importante verso l' elezione del Presidente della Repubblica. Con la relazione del Segretario Letta e con un dibattito molto unitario il Partito Democratico ha detto parole chiare di serietà e responsabilità verso il Paese. Dopo la candidatura improponibile e divisiva di Berlusconi da parte del centrodestra, ora tutti sono chiamati alla stessa responsabilità che il PD ha dimostrato oggi. È il momento di mettere davanti a tutto gli interessi del Paese".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
È assolutamente fondamentale eleggere un Presidente della Repubblica di alta caratura istituzionale, non divisivo come il nome messo sul tavolo oggi dal centro destra, ma di unità e coesione nazionale, di garanzia costituzionale per i cittadini e le forze politiche, con una vocazione chiaramente europeista ed atlantica. Una figura col profilo rappresentato ed incarnato in questi sette anni dal Presidente Mattarella. Al tempo stesso, è necessario che tutte le forze politiche diano prova di responsabilità e maturità per assicurare stabilità e credibilità internazionale al Paese, dando piena continuità e ulteriore vigore al lavoro messo in campo dell'attuale Governo e assicurando il prosieguo della legislatura fino alla sua scadenza naturale. L'Italia non può permettersi, in questa fase storica, instabilità o salti nel buio, perché rischieremmo di compromettere l'impegno nella lotta contro la pandemia e il lavoro del Pnrr per la costruzione del Paese del futuro grazie alle risorse del Next Generation EU.
Lo afferma Piero De Luca, vicecapogruppo del PD alla Camera.
“Lanceremo presto le Agorà Democratiche sul Nord, per andare a fondo delle ragioni per le quali nella vasta realtà geografica che va dall’Alto Piemonte al Friuli il Partito Democratico non riesce ad avere capacità di larga rappresentanza di una società complessa e in trasformazione, e per questo soffre sul piano del consenso. Per noi tornare a parlare al Nord, alla trama delle città medie e al territorio della produzione e del lavoro che cambia è decisivo. Dobbiamo farlo sapendo che questa è una realtà complessa, dove si intrecciano le nuove povertà e le diseguaglianze indotte dal CoVid e la paura della transizione che è il bacino elettorale tipico della destra. Ma lo dobbiamo fare, come grande scelta politica e non solo organizzativa”.
Lo ha detto Enrico Borghi, deputato e membro della segreteria nazionale del Pd, intervenendo stasera a Novara all’assemblea provinciale del Pd che ha visto l’elezione del nuovo segretario provinciale, Rossano Pirovano.
In Italia ancora troppo spesso il futuro di chi compie 18 anni oggi dipende dai mezzi e dalle risorse che la sua famiglia dispone, lasciando indietro chi proviene da nuclei meno abbienti. L’obiettivo della dote di opportunità è proprio quello di andare a redistribuire la ricchezza per creare nuove possibilità ai giovani”
A dichiararlo è la deputata Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale del Partito Democratico e responsabile della Missione Giovani, nel corso dell’ Agorà: Più potere e libertà ai diciotto anni, con un passaggio generazionale più giusto.
“La dote di opportunità da investire per il proprio futuro– prosegue Gribaudo - verrebbe finanziata con una tassa progressiva su successioni e donazioni milionarie. Questo andrebbe a riequilibrare disuguaglianze a favore di generazioni costantemente penalizzate dalla politica con uno strumento che redistribuisca un sostegno concreto per appianare le disparità sociali del nostro Paese”
Dichiarazione on. Susanna Cenni, responsabile Agricoltura Pd
L’onorevole Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione agricoltura alla Camera e responsabile agricoltura nella Segreteria nazionale del Pd, ha incontrato oggi le lavoratrici e i lavoratori al presidio dell’Ortofrutticola Mugello a Marradi, dove era presente anche il sindaco, Tommaso Triberti. “Donne e uomini- ha osservato Cenni- che, nonostante la nevicata dei giorni scorsi e il freddo pungente, sono determinati a continuare la loro mobilitazione per la difesa del punto produttivo. «È grazie alla loro mobilitazione – ha proseguito la deputata Dem – e all’attenzione mediatica scaturita dal coinvolgimento istituzionale e politico che, forse, ieri al tavolo regionale è stato raggiunto un primo, pur insufficiente risultato».
Durante l'incontro, infatti, la proprietà Italcanditi ha avanzato un'ipotesi di riconversione, assicurando che lo stabilimento non chiuderà: alcune fasi della lavorazione saranno delocalizzate, ma saranno attivate a Marradi tre linee di produzione incentrate sul prodotto fresco e semilavorato. Non c’è tuttavia, al momento, un piano industriale chiaro e il progetto è stato solo illustrato a voce. Anche per questo, le istituzioni regionali presenti hanno richiesto dati e numeri, preannunciando l’avvio di un percorso condiviso con i sindacati e la disponibilità ad attivare misure concrete.
«Ho ascoltato le lavoratrici – aggiunge Cenni – e le loro testimonianze sulla qualità del prodotto, ho visitato lo stabilimento assieme alla segretaria territoriale Monica Marini, a Marco Recati, Monica Bagni, Andrea Giorgio, Pietro Modi. Ho rappresentato la vicinanza del Pd nazionale e dei deputati toscani, ribadendo il nostro impegno a seguire la vertenza. Quelle macchine ferme fanno rabbia perché questa produzione rappresenta un grande valore aggiunto per un’area ed una comunità come Marradi, oltre ad essere significativa per la qualità dell’intera filiera castanicola italiana. Per fortuna non c’è rassegnazione, ma grande determinazione: anche noi seguiremo ogni passaggio affinché questa produzione, con i suoi dipendenti, resti attiva».
“Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci siamo impegnati affinchè fossero previste piu’ del 50% delle risorse per le infrastrutture e la mobilità sostenibile nel Mezzogiorno, destinando circa 34 miliardi alle aree del Sud Italia. Particolare attenzione è rivolta al rafforzamento della rete ferroviaria. In questo quadro, l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria è un’infrastruttura strategica perché unisce il Paese, collegando il Nord al Sud, con l'obiettivo di consentire una mobilità sostenibile ed efficace per milioni di italiani ma anche di accompagnare lo sviluppo economico ed industriale in aree del nostro territorio che senza la realizzazione di quest’opera avrebbero minori opportunità di investimenti e crescita. Rappresenta quindi, un vero e proprio strumento di coesione sociale per le nostre comunità".
Lo ha detto il vicecapogruppo PD alla Camera Piero De Luca, che ha partecipato oggi a Battipaglia, all'inaugurazione di un nuovo parcheggio e relativa strada di collegamento con l'attuale piazzale della stazione ferroviaria.
"Il parcheggio realizzato e aperto oggi al pubblico è decisivo per l'effettiva operatività intermodale della stazione di Battipaglia che, nel progetto attuale, diventa un vero Hub nazionale dell'Alta Velocità, snodo fondamentale per la dorsale tirrenica fino a Reggio Calabria e quella ionica fino a Taranto, punto di riferimento strategico per tutto il Mezzogiorno".
"La politica deve analizzare i processi, valutarli e trovare soluzioni senza attendere le sentenze della magistratura come, purtroppo, è accaduto molte volte sulle questioni più disparate. Per questo, anche nella vicenda in oggetto, nel pieno rispetto della separazione tra poteri, il Parlamento assolva al suo compito e si occupi di trovare in tempi rapidi una soluzione coerente, equilibrata ed efficace. L'iniziativa di FdI, seppure legittima, non risolve in alcun modo il problema e -per questo- riteniamo servano altri strumenti. La maggioranza in Parlamento, d'intesa con il Governo, ha il dovere e la possibilità di definire rapidamente una normativa, confrontandosi con le Regioni, i Comuni e le associazioni di settore.
Il nostro obiettivo è di affrontare con serietà, in modo organico e coerente, questa tematica. Ribadiamo che l'obiettivo è quello di adottare quanto prima una normativa equilibrata e ragionevole che consenta di avviare il rinnovo dell'affidamento delle concessioni balneari, al fine di dare certezza e sicurezza giuridica agli operatori di un settore strategico per l'economia e l'occupazione di tutto il Paese, tutelando però adeguatamente il legittimo affidamento maturato, la forza lavoro, il valore sociale delle aziende attualmente operanti nel comparto, gli investimenti fatti negli anni, e tenendo conto di ulteriori considerazioni legate ad obiettivi di politica sociale, di sicurezza dei lavoratori, della protezione dell'ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale come motivi imperativi d'interesse generale". Così in una nota i deputati del Pd, Piero De Luca e Umberto Buratti.
“I ragazzi e le ragazze sono spesso dimenticati dalla politica, i loro diritti e le loro esigenze vengono considerati sempre in secondo piano. Le bambine e i bambini non votano, ma hanno gli stessi diritti degli adulti”. Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, Paolo Siani, vicepresidente della commissione Infanzia e adolescenza e Paolo Lattanzio, capogruppo Pd in commissione Infanzia, pongono l’attenzione sui bambini e, mentre è in corso la quarta ondata di pandemia che non li sta risparmiando, sottolineano che è il momento di salvaguardare i ragazzi e la loro salute fisica e psichica.
“Chiediamo di creare un’agenzia nazionale che possa coordinare gli interventi a favore dell’infanzia previsti nel PNRR, un monitoraggio attento e preciso delle scuole aperte e chiuse, un ristoro educativo per le bambine e i bambini che hanno perso mesi di scuola e un sostegno psicologico per i ragazzi in difficoltà. Bisogna ascoltare la voce e le esigenze dei ragazzi, loro sanno molto bene cosa serve per realizzare scuole migliori, palestre nuove. Ci rivolgeremo all’ANCI per coinvolgere i ragazzi nelle scelte per costruire città a misura di bambino. Queste sono le nostre proposte, che condividiamo e rilanciamo con le associazioni e le organizzazioni che si occupano di infanzia nel nostro Paese”.
“E’ indispensabile che l’esame parlamentare della legge di bilancio torni ad avere uno spazio adeguato e che alle Camere sia assicurato il necessario coinvolgimento nella definizione del provvedimento”. Lo dichiara il presidente della commissione Bilancio Fabio Melilli, spiegando così la presentazione di una proposta di legge con questi precisi obiettivi.
“Negli ultimi anni – spiega Melilli nella relazione che presenta la proposta – c’è stata una progressiva erosione dei tempi per l’esame parlamentare della legge di bilancio. Un processo che ha toccato il culmine proprio lo scorso dicembre quando la Camera, per evitare l’esercizio provvisorio, non ha apportato modifiche al testo approvato dal Senato. Inoltre, negli ultimi anni, il governo ha sempre presentato il disegno di legge in ritardo rispetto al termine di legge (29 giorni nel 2020 e 22 giorni nel 2021, solo per citare l’ultimo biennio), peraltro posticipato con la legge del 2016”.
“Con la mia proposta – continua il presidente della commissione Bilancio –il termine per la presentazione della Nadef viene riportato al 20 settembre (dal 27), giorno in cui i dati macroeconomici forniti dall’Istat sono consolidati, e il termine per la presentazione del disegno di legge viene anticipato al 10 ottobre in coerenza con il termine per la presentazione del Documento programmatico di bilancio alla Commissione europea e all’Eurogruppo (15 ottobre). La proposta di legge prevede infine che, in caso di mancato rispetto del termine del 10 ottobre, il presidente del consiglio riferisca tempestivamente alle Camere spiegandone le ragioni con adeguate motivazioni”.
“Sulle assunzioni di Ita non c’è stata sufficiente chiarezza: i vertici stessi della società hanno comunicato numeri in contrasto tra loro e nell’audizione della prossima settimana chiediamo che venga fatta finalmente trasparenza e vengano riferiti i dati reali sull’organigramma aziendale. Nessuno vuole che Ita diventi la Croce Rossa della vecchia Alitalia, ma rimane il dubbio sul fatto che al Parlamento, e ai cittadini, la società abbia fatto comunicazioni in tempi diversi realmente veritiere”. Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio commentando le parole del Presidente di Ita Altavilla audito in commissione Trasporti di Montecitorio.
“Ribadiamo inoltre la nostra preoccupazione sulla politica di remunerazione troppo ‘autoreferenziale’ dei vertici di Ita portata avanti fino ad oggi dalla nuova compagnia di bandiera dove molti manager sono stati assunti a condizioni economiche non note allo stesso CdA. Ci aspettiamo che il CdA del prossimo 31 gennaio approvi una politica di remunerazioni che preveda lo stesso principio ‘dell’alta erba da tagliare’ che il presidente Altavilla ha dichiarato di aver adottato a proposito delle retribuzioni dei dipendenti. Ci attendiamo quindi che le retribuzioni siano ispirate alla stessa sobrietà adottata per il contratto collettivo di lavoro, tenuto conto che Ita oggi rappresenta una piccola società, in una fase di start up, interamente sotto il controllo pubblico”, conclude Davide Gariglio.
Dichiarazione dei Deputati Lombardi Pd
Dal ministro Speranza ci aspettiamo una rigorosa e celere istruttoria sulla congruità della legge regionale socio sanitaria lombarda approvata a dicembre 2021 rispetto alle indicazioni prescrittive, oltre alle raccomandazioni richieste da Agenas che dovevano essere recepite nella riforma della legge 23 .
Non è sufficiente aver recepito i contenuti dellla missione 6 del PNRR per l’attuazione delle Case di comunità , ospedali di comunità e rafforzamento dell ‘Assistenza domiciliare integrata. Occorre una verifica approfondita dell’impianto del modello organizzativo della riforma rispetto alla legge 502/ 92, come richiesto dal Agenas, a tutela e garanzia dei cittadini lombardi.
"Chiediamo al governo di mettere maggiore attenzione al tema fondamentale per noi della salute mentale che purtroppo è sempre stata per troppo tempo figlia di un Dio minore nell'ambito della sanità." Così Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, nel corso del question time. "Dopo due anni di pandemia, il disagio psicologico ha raggiunto proporzioni tali che è urgente agire su più fronti con risposte immediate, senza le quali non può che aggravarsi - ha detto in Aula il deputato del Pd, Filippo Sensi, illustrando l’interrogazione del Pd - Conosciamo e abbiamo sostenuto come Pd gli sforzi fatti dal governo su questa vera e propria emergenza, quella psicologica, che è l'altra faccia della pandemia. Tanto è stato fatto, eppure tanto non basta mai. Ce la facciamo questa volta ad approvare il bonus per la salute mentale? Riproviamoci, studiamo insieme le modalità, troviamo le risorse, individuiamo il provvedimento giusto, ma facciamolo consentendo a tante persone di poter accedere a un aiuto psicologico, che non è in competizione ma in raccordo e a sostegno dello sforzo del servizio sanitario nazionale”. Nella replica, la capogruppo del Pd Debora Serracchiani ha ringraziato il ministro Speranza “per aver colto il senso del nostro question time” e ha sottolineato che “è necessario imporre un'azione di cambiamento e miglioramento del sistema sanitario nazionale che tenga conto del tema della salute mentale, soprattutto nei più piccoli e nel sostegno alle giovani mamme che stanno vivendo un momento di grande difficoltà. Insistiamo perciò nel chiedere un aiuto immediato e ulteriori iniziative in qualunque forma possibile, aumentando le risorse e garantendo che nel sistema di sanità territoriale, su cui tutti stiamo spingendo, siano compresi anche distretti di salute mentale”.