“Solidarietà al collega Andrea Orlando per la lettera minatoria ricevuta questa mattina e al membro della segreteria ora in isolamento sanitario. Che le forze dell’ordine prendano i dovuti provvedimenti e avanti nel vostro lavoro”. Così la deputata dem Beatrice Lorenzin, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Solidarietà al ministro Andrea Orlando e pieno sostegno per continuare nella sua attività volta a sostenere e ampliare le tutele sociali ed economiche alle persone meno garantite e maggiormente colpite dalla crisi pandemica”. Così i capogruppo Pd in commissione Finanze e Bilancio della Camera, Gian Mario Fragomeli e Ubaldo Pagano.
"Solidarietà e piena vicinanza al Ministro Andrea Orlando, vittima di gravi e inaccettabili minacce, che vanno condannate con forza e perseguite. Siamo certi che non saranno questi vili attacchi a fermare il suo impegno a favore dei lavoratori". Lo scrive su Twitter Piero De Luca, vicecapogruppo del PD alla Camera.
Solidarietà e vicinanza piena a Ministro Andrea Orlando, uno dei ministri più impegnati contro povertà, a tutela lavoratori e lavoratrici e dei diritti. E’ un tempo in cui si riaffacciano nel nostro Paese violenza e prepotenza, ma non vinceranno contro chi crede nelle istituzioni e nei valori democratici.
“Esprimo la massima solidarietà e vicinanza al ministro del Lavoro Andrea Orlando. Inquieta la sempre maggior frequenza di intimidazioni e minacce. Questi episodi meritano piena vigilanza e attenzione e una decisa reazione da parte dell’opinione pubblica. Un abbraccio grande al ministro Orlando, nella certezza che tutto questo non farà altro che rafforzare il suo impegno per garantire la massima sicurezza dei lavoratori.” Così in una nota il deputato dem, Alberto Losacco.
“Solidarietà al ministro Orlando che con serietà e coraggio sta portando avanti misure per difendere il lavoro e i diritti. Le minacce non lo fermeranno, non ci fermeranno, per affrontare temi cruciali per il Paese”. Così Andrea De Maria, deputato Pd e Segretario d’Aula della Camera dei Deputati.
“Questo ennesimo episodio di intolleranza non va sottovalutato. Ad Andrea Orlando va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Le forze politiche abbiano parole chiare e assumano un atteggiamento di netto rifiuto della violenza senza alcuna ambiguità o sfumatura. Ci auguriamo, allo stesso tempo, che gli apparati di sicurezza sappiano al più presto individuare gli autori della lettera di minacce al ministro del Lavoro”.
Così il presidente della commissione Bilancio della Camera, il deputato dem Fabio Melilli.
“Tutta la mia solidarietà ' al Ministro Orlando per le minacce ricevute . Non saranno certo prepotenza e intimidazione a fermare il nostro doveroso impegno. Caro Andrea siamo con te”.
“Grazie al Sindaco Roberto Gualtieri per l'ottima audizione alla Camera su risorse, ordinamento e poteri di Roma. È un onore poter contribuire da parlamentare a portare avanti insieme a un grande Sindaco un percorso di riforme decisive per il bene della Capitale e dell'intero Paese”.
Così in un tweet Andrea Casu, deputato e segretario Pd Roma.
“Solidarietà al mio amico e compagno Andrea Orlando per le minacce ricevute oggi. Non si farà certamente intimidire da queste minacce. Deve anzi continuare con ancora più forza il suo lavoro così fondamentale per lo Stato sociale del nostro Paese. Noi tutti siamo con lui”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“La lettera di minacce fatta recapitare al ministro del Lavoro Andrea Orlando è l’ennesima dimostrazione della pericolosità delle frange più estreme no vax. Al ministro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
“Siamo tutti chiamati a condannare questi fenomeni di pericolosa intolleranza nel modo più fermo e assoluto. Mi auguro che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili e un abbraccio ad Andrea che non si lascerà certo intimidire da questi criminali”, conclude Viscomi.
“Tra i settori che maggiormente hanno risentito in questi due anni di pandemia delle maggiori restrizioni e che ancora oggi è completamente chiuso vi è sicuramente quello dell’intrattenimento notturno formato da discoteche, sale da ballo, eventi e concerti, coinvolgendo gestori e migliaia di lavoratori nelle varie rappresentanze artistiche e tradizionali.
Con la collega Chiara Gribaudo abbiamo presentato un emendamento al decreto milleproroghe che proroga il fondo contenuto nel decreto 73/2021 esteso, non solo al codice Ateco 93.29.10 relativo ai locali, ma anche ai codici 90.01.09 e al 90.02.09 relativamente alle rappresentazioni artistiche e attività di supporto alle presentazioni artistiche, chiedendo un’implementazione di tale fondo di altri 30 milioni con proroga al 30 giugno 2022.
L’iniziativa nasce da alcuni confronti avvenuti in queste settimane alla presenza anche delle nostre due capigruppo di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, con il sindacato italiano lavoratori dello spettacolo e i rappresentanti dei gestori di locali di pubblico spettacolo, ritenendo come il DL Milleproroghe è il primo sul quale intervenire, ma consapevoli che non può essere l’unico.
Ci aspettiamo infatti altre misure importanti per il settore nel decreto ristori: un contributo una tantum a fondo perduto ed esoneri di natura fiscale per i gestori e nello stesso momento erogazione di contributi mensili per i lavoratori del mondo dello spettacolo. È urgente e assolutamente prioritario dare una risposta a un settore economico e artistico che rappresenta un valore da un punto di vista culturale, musicale e di aggregazione sociale per il nostro Paese”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Rossi.
"La solidarietà delle deputate e dei deputati del Pd al ministro Orlando per le minacce ricevute oggi. Non saranno queste intimidazioni a fermare il suo e il nostro impegno".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“L’irreprensibile lavoro fatto dalla Regione Puglia per l’organizzazione della campagna vaccinale e il grande senso civico dei pugliesi non poteva che tradursi in un primato che ci inorgoglisce profondamente: quello della regione "più vaccinata d'Italia" ed una delle più vaccinate di tutta Europa.” Lo afferma il Segretario del PD Puglia On. Marco Lacarra.
“Secondo il Report dell’Agenzia nazionale per la valutazione e il monitoraggio dei servizi sanitari regionali, ben l’86,6% dei cittadini pugliesi si è già sottoposto alla vaccinazione. Un dato superiore di tre punti percentuali rispetto a quello nazionale e che trova un riscontro ancora più eclatante per quanto riguarda i più piccoli, ossia la fascia 5-11, dove la copertura è più che doppia rispetto alla media nazionale.
Grazie a questi ottimi risultati e all’eccellente lavoro del Presidente Emiliano dall’inizio della pandemia, la popolazione pugliese è tra le più protette d’Europa, come testimoniano anche i tristi numeri su ospedalizzazioni e terapie intensive, che ci vedono fortunatamente agli ultimi posti per livello di saturazione. È comunque importante continuare su questa strada, senza lasciarsi andare ad alcun senso di appagamento. Bisogna completare il ciclo delle terze dosi e convincere chi, malgrado gli indubitabili benefici, è ancora scettico riguardo alla vaccinazione.”
“A quanto pare, anzi a quanto dichiara Matteo Bassetti, non solo in Sicilia siamo in presenza di una bassa percentuale di vaccinati, ma i dati diffusi dall’assessorato alla Sanità stanno proprio facendo rincretinire l’Agenas e sfalsando i dati nazionali. ‘Scopriamo - ha detto l’infettivologo alle agenzie di stampa - che ci sono settanta morti registrati in Sicilia che invece si riferivano ai giorni scorsi’. ‘Stanno di nuovo spalmando i morti’, ha scritto il quotidiano La Sicilia a commento dell’inquietante notizia, riferendosi all’infelice frase dell’assessore Ruggero Razza che ha provocato una inchiesta-scandalo. Siamo in un momento delicatissimo della gestione pandemica, vediamo la luce in fondo al tunnel, finalmente si inizia a parlare di un ritorno a una vita quasi normale, e i dati siciliani, falsati, influendo sui conteggi nazionali, rischiano di mettere in pericolo le riaperture in tutta la nazione: come dire, ‘io spalmo, mi salvo io, e gli altri chi se ne frega’. Non solo non si riesce ad imparare dai propri sbagli, ma si persevera in una condotta che ha ricadute negative su tutta la nazione. Ritengo che la situazione sia grave e che le forze politiche, trasversalmente, dovrebbero a questo punto agire compatte per mettere un punto alla inadeguata gestione della sanità in Sicilia. Sarebbe doveroso farlo in ogni caso, ma ancora di più, se possibile, in un momento delicato come questo”.
Così il deputato dem. Santi Cappellani.