“Il sottosegretario Sasso, visto che è al governo, dovrebbe conoscere bene il percorso di stabilizzazioni e assunzioni avviato dal ministro Bianchi, che certamente dovrà essere migliorato in Parlamento. Noi oggi parlando di scuola non possiamo fermarci solo ai temi del lavoro, ma dobbiamo preoccuparci del carico psicologico pesantissimo che ragazzi e ragazze, con le loro famiglie, hanno sofferto quest’anno. Per questo mi auguro, come ho chiesto al sottosegretario questa mattina, che ci sia anche l’appoggio della Lega alla proposta del Pd di finanziare un fondo per il sostegno psicologico delle famiglie e in particolare degli studenti, per coloro che sono più in difficoltà e hanno bisogno di recuperare socialità e sicurezza in sé stessi”.
Così la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani della segreteria nazionale Pd, intervistata questa mattina da Tg2 Oggi.
“Il suo nome resterà scolpito indelebilmente nella storia di quell’arte a cui aveva consacrato tutta la sua vita. Con Carla Fracci scompare una danzatrice meravigliosa, un'artista unica e una donna di grande eleganza e spessore. Le sue fattezze e la leggiadria delle sue movenze hanno ispirato artisti, registi, coreografi e generazioni di ballerini. Ha saputo vivere il suo ruolo e il suo personaggio con discrezione e riservatezza e questo la rende ancora più speciale in un mondo in cui ormai l'eccesso sembra essere la regola a tutti i livelli. Carla Fracci rimarrà negli anni come un fulgido esempio di come la dedizione e l'amore, insieme con il talento, possano generare una magia irripetibile di grazia e bellezza. Da oggi siamo tutti più poveri”.
Così Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera.
"La scomparsa di Carla Fracci addolora profondamente. A nome delle deputate e dei deputati del Pd esprimo il cordoglio al caro Beppe, ai suoi familiari e tutto il mondo della danza. Icona di eleganza, di dedizione, di inesauribile impegno resterà per sempre nel cuore degli italiani".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
"Grazie alle continue sollecitazioni del Partito Democratico e a seguito della nostra interrogazione, mercoledì scorso abbiamo appreso che, a 6 mesi dai decreti attuativi, le Regioni Lombardia e Veneto non avevano ottemperato alla nomina dei loro componenti del consiglio d’amministrazione di Olimpiadi 'Infrastrutture 2020-2026 Milano-Cortina', fondamentale per il rilancio del Paese con importanti opere infrastrutturali per circa un miliardo di euro. Apprendiamo ufficialmente che finalmente, solo ieri sempre grazie alla nostra interrogazione Fragomeli-De Menech, la Regione Lombardia abbia designato il suo componente del Cda, mentre il Veneto più solerte aveva designato il suo componente il giorno dopo l’interrogazione. La Regione Veneto, diversamente dalla Lombardia, ha deliberato altresì l'assenso per lo Statuto. Quel che emerge insomma è un quadro di grande confusione da parte delle Regioni, con conseguenti ritardi sulla costituzione della società deputata alla realizzazione delle opere infrastrutturali che - ricordiamo - devono essere concluse entro il 2026. Confidiamo dunque che grazie ai solleciti del Partito Democratico si riesca presto a chiudere anche la questione Statuto e la società diventi effettivamente operativa perché per la Lombardia e il Veneto queste opere sono fondamentali per il rilancio economico e la ripartenza. Non possiamo attendere ulteriormente le burocrazie e le inefficienze regionali. Il Partito Democratico della Regione Lombardia presenterà una mozione in consiglio regionale perché il Pd vuole la ripresa, e il rilancio delle infrastrutture. La Lega cosa fa, dorme? E' ingiustificabile questo ritardo. Le Regioni si attivino immediatamente. Il Pd lavora per il Paese e non solo per il consenso elettorale come fa invece la Lega".
Lo dichiarano i deputati del Pd, Gian Mario Fragomeli, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio e Roger De Menech, vicepresidente della commissione Difesa di Montecitorio.
Dichiarazione on. Barbara Pollastrini, deputata Pd
“È stato il profitto di rapina a uccidere. Gli inquirenti continuano le indagini, ma le prime notizie consegnano una pagina buia della Repubblica. L’ossessione del guadagno ha falciato vite e lasciato solo Eitan. Stamani alla Camera il ministro Giovannini, dopo il cordoglio, ha tenuto un rendiconto tecnico sulla tragedia della funivia. Però serve una riflessione profonda, perché quanto è accaduto interroga l’etica della responsabilità e ripropone la grande questione del valore della persona prima di ogni interesse e lucro. L’esempio deve venire da istituzioni e classi dirigenti. E allora il mio modesto appello al governo è che dopo la pandemia la ricostruzione riparta dai diritti umani, dalla sicurezza di territori, scuole, trasporti. La cura dei controlli, della legalità e delle regole aiutano, e dunque sugli appalti si agisca con severità. Poi lo so, dipende dalle coscienze di ognuno e i lupi cattivi e ingordi esistono. Ma è una ragione in più per dare forza agli onesti, alle persone perbene che sono tante e sono la risorsa più grande dell’Italia.”
Dichiarazione on. Stefania Pezzopane , deputata Pd
Anche in Abruzzo stanno finalmente partendo le prenotazioni vaccinali per i maturandi e ne sono felicissima. Lo avevo proposto già diverse settimane fa, proprio per consentire a ragazze e ragazzi di affrontare l’esame in serenità e poi godersi l’estate. Meglio tardi che mai. Ma ora è necessario una iniziativa forte, rivolta alle giovani generazioni. Chi deve fare esami e lauree vanno vaccinati, bisogna tornare in presenza all’Università almeno per tesi ed esami. Mi rivolgo al gen. Figliolo, al ministro Messa e all’assessore Verì: va fatto questo sforzo, questi nostri ragazzi da marzo non hanno più rapporti con l’Università, se non in Dad. Diamo loro questo segnale. Vacciniamo esaminandi e laureandi, facciamo capire che questo è un mondo per i giovani. La pandemia porta con sé anche troppi segnali di disagio giovanile, di abbandono scolastico, di ricorso a farmaci, alcool e droga. Noi abbiamo il dovere di consentire ai nostri ragazzi di vivere serenamente i loro esami universitari e le lauree come momenti importanti e indimenticabili della loro vita. Docenti e personale sono vaccinati, vacciniamo anche chi tra giugno e luglio fa esami e tesi di laurea.
"Non senza emozione intervengo oggi in quest'Aula, 4 giorni dopo essere stato presente sul luogo di questa tragedia assurda, vergognosa. Innanzitutto vorrei ringraziare tutte le forze dell'ordine intervenute, tutti i volontari che hanno prestato il loro aiuto. Il mio pensiero va alla comunità di Stresa e del Lago Maggiore piegate dalla costernazione. Ma sopra ogni cosa il nostro cordoglio e la nostra preghiera deve andare a quelle 14 vittime morte in modo assurdo. In quella cabina c'erano vite diverse, e persino tre religioni diverse. Oggi gli inquirenti ci stanno dando un quadro della situazione agghiacciante. Emerge un quadro di superficialità, di gravità impressionante. Sembrerebbe addirittura profilarsi un sabotaggio interno che non avrebbe precedenti nella storia del nostro Paese. In questa circostanza noi dobbiamo chiedere la VERITA', fino in fondo e senza sconti per nessuno. E dobbiamo comprendere quali siano le misure da mettere in campo per evitare in futuro tragedie inspiegabili come questa. Ci resta in questo ore solo una cosa da fare: accendere una speranza per il piccolo Eitan, che possa tornare presto dalla sua famiglia e che possa insegnarci quelle parole eterne del Qoelet che credo suggellino questo momento: nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha il potere sul giorno della sua morte, ma l'iniquità non salva colui che la compie".
Lo ha detto il deputato del Pd, Enrico Borghi, intervenendo in Aula sull'informativa del ministro Giovannini sulla tragedia del Mottarone.
Conferenza stampa con Alessia Morani, Carmelo Miceli e Piera Maggio
Oggi, giovedì 27 maggio – ore 12 – sala Berlinguer Gruppo Pd.
La proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone sarà presentata oggi, giovedì 27 maggio, alle ore 12, presso la sala Berlinguer del Gruppo Pd della Camera, al 3° piano del Palazzo dei Gruppi in via Uffici del Vicario 21.
Partecipano i deputati democratici Alessia Morani e Carmelo Miceli (firmatari della pdl) e Piera Maggio, madre di Denise.
Per seguire in presenza o on-line la conferenza stampa inviare una mail specificando la modalità prescelta all’indirizzo: pd.ufficiostampa@camera.it
(Chi vorrà partecipare in presenza deve indicare nella mail: nome, cognome, luogo e data di nascita. Ingresso: via Uffici del Vicario, 21 – avvisiamo in anticipo che per la partecipazione in presenza c’è un numero limitato di accessi).
"La vicinanza delle deputate e dei deputati del Pd a Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi, assolto dopo cinque anni di processo da tutte le accuse mosse contro di lui. Un lunghissimo tunnel e una sofferenza personale certamente aggravata da quanti, ancora prima che si esprimessero i giudici, non esitarono a emettere una sentenza di condanna. Facciamo di questa dolorosa vicenda un’occasione di riflessione del costume del linguaggio politico".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
"Basta annunci, avanziamo ora che c'è una maggioranza larga a sostegno del governo una proposta su tutele, copertura contributiva e aumento stipendio dei sindaci. Dalle parole ai fatti".
Lo scrive su Twitter Andrea Rossi, deputato del Partito democratico.
“Oggi ho letto una cosa che farebbe molto ridere se non si rivelasse profondamente tragica. Sto parlando dell'ennesimo post del senatore Pillon contro quella che lui ritiene ‘la teoria del gender’. In questo caso si è scagliato contro la sacrosanta decisione dell'Università di Bari di ridurre le tasse alle studentesse nei corsi di laurea con tasso di frequenza femminile al di sotto del 30 per cento, per incentivare le iscrizioni delle donne. Secondo il fantasioso esponente della Lega ‘è naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all'accudimento, come ostetricia’. Trovo curiosa la sua perseveranza nell’ignorare un secolo di ricerca scientifica, oltre che la basilare conoscenza degli esseri umani, donne e uomini. Continua poi ovviamente inserendo nel suo ragionamento il ddl Zan, suo autentica ossessione, ‘proprio sulla base della stessa ideologia gender, orgogliosamente propugnata dal Ddl Zan, agli studenti maschi basterà autopercepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all'atto dell'iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto’. Mi unisco quindi al Rettore dell’Università di Bari nell’augurargli ogni buona fortuna, soprattutto nella capacità di lettura e interpretazione del mondo. Però sopra scrivevo tragica non a caso: la sua ottusità su queste questioni rischia di contribuire a un clima pericolosamente transomofobico di cui l'Italia non ha bisogno e la questione delle lauree Stem è profondamente seria”.
Così in una nota il deputato del Pd Paolo Lattanzio, membro della commissione Cultura della Camera.
In Parlamento vedremo quali forze politiche a favore di licenziamenti
"La richiesta dei sindacati al Presidente Draghi di un tavolo con le parti sociali per affrontare il tema dei licenziamenti dei lavoratori mi pare condivisibile. Il Ministro Orlando, come è noto, aveva già proposto un’importante soluzione di mediazione, poi non accolta e sulla quale si è concentrato l’intervento scomposto di Confindustria. Ma in sede di conversione del decreto, credo che il PD debba tornare sulla questione con determinazione. È sbagliato che alle imprese che chiedono la cassa integrazione per il Covid sia data la possibilità di licenziare i propri dipendenti. Vedremo in Parlamento quali forze politiche saranno a favore dei licenziamenti". Così il deputato Pd Michele Bordo.
“Bene la votazione della mozione sul pluralismo del Pd. Su questi temi avevamo già presentato una risoluzione in commissione Cultura a maggio 2020, sottolineando alcuni interventi urgenti che avrebbe dovuto prendere il governo Conte 2 e che oggi abbiamo inserito in questa mozione: sostegno esplicito al settore editoriale e alle filiere connesse, riattivazione della transizione digitale, supporto alle edicole, incremento del fondo per le emittenti locali, tutela giornaliste e giornalisti precari, risoluzione delle numerose crisi aziendali del comparto. Abbiamo bisogno di una riflessione generale sui temi dell'editoria che non si limiti solo a raccontare la necessità di pluralismo ma ci dica come farlo, e non possiamo farlo se non partiamo da due concetti fondamentali: qualità del giornalismo e valorizzazione e supporto all'intera filiera editoriale. In un mondo cambiato dal covid parlare di tagli indiscriminati all'editoria non ha senso. Ma questa mozione, dal punto di vista politico vuol significare anche che il Pd è fermo nel condannare ogni forma di intolleranza attraverso i social, che sia a sfondo sessista o sessuale, razziale o religiosa. Questa mozione parla della vita democratica di questo Paese e non è retorica, perché il Parlamento deve essere particolarmente fiero se riesce a lavorare in questa legislatura seguendo la Convenzione di Faro che sottolinea gli aspetti importanti del patrimonio culturale in relazione ai diritti umani e alla democrazia. Parlare di pluralismo significa mettere al centro del dibattito il tema della diversità e della libertà di espressione con particolare rilevanza in quelle situazioni in cui c'è asimmetria di potere tra chi si esprime e chi ascolta ma non ha possibilità di difendersi, come i cittadini. La storia politica è piena di questi casi, sta all'autocoscienza della politica impegnarsi a non fomentare discriminazioni. Credo quindi che l'approvazione della legge Zan dia, anche in questo ambito, un sostanzioso contributo alla vita democratica del paese”.
Così il deputato del Pd Paolo Lattanzio intervenendo oggi in Aula sulla discussione delle mozioni per la tutela del pluralismo delle fonti di informazione.
“La legge quadro dedicata alle Malattie Rare e farmaci orfani rappresenta un traguardo atteso da più di due anni che ci obbliga ad arrivare velocemente alla sua approvazione anche al Senato. Frutto della sistesi di più proposte di legge compresa quella del PD, questa legge di natura parlamentare votata all’unanimità e’ buona e giusta. Un bel giorno perché si riconoscono maggiori certezze per i pazienti e le famiglie, garantendo maggiori diritti ed accesso alle cure e terapie oltre alla valorizzazione dei centri e della rete nazionale delle malattie rare. L’Italia ha un grande patrimonio di ricerca clinica, di base e dei farmaci, orfani compresi e una grande la capacità diagnostica, diagnosi spesso così difficile da identificare, che dobbiamo rafforzare. È proprio il sostegno alla ricerca con i vantaggi fiscali e risorse disponibili l’altra gamba delle legge. È un bel traguardo che per il Partito Democratico è la testimonianza di un impegno che non si esaurisce con questa approvazione”. Lo dichiara la deputata del Pd, Elena Carnevali.
Dichiarazione on. Vito De Filippo, deputato Pd
“Questa legge è un grande passo in avanti perché, come purtroppo sappiamo, molte volte la rarità significa invisibilità. Il malato raro spesso scompare. Ecco, oggi è un bel giorno per il parlamento, per il nostro sistema sanitario, ma soprattutto per migliaia di famiglie e per i malati rari”. Così Vito De Filippo nella dichiarazione di voto, a nome del gruppo del Pd, sul provvedimento relativo ai farmaci orfani di cui era primo firmatario di una delle proposte che poi è stata abbinata al testo finale. “Noi stiamo affrontando oggi due enormità, riassunte in due parole: rare e orfani. Sono due enormità e sono due grandi sfide che rendono i bisogni di alcuni malati figli di un dio minore”. Per il parlamentare Dem “questa legge lancia una sfida: dare una organizzazione e un metodo futuro per queste malattie che coinvolgono quasi 2 milioni di italiani e molti, moltissimi, purtroppo sono bambini”. Dopo aver proposto di “fare di più screening neonatali”, De Filippo ha precisato che con questo provvedimento “si va verso una uniformità di prestazioni e di offerta di farmaci e medicinali. Sembrerebbe una cosa scontata – ha aggiunto- ma questa grande difformità che noi abbiamo visto ora con la pandemia è uno dei grandi temi del nostro sistema sanitario nazionale.” Per De Filippo “la grande differenza tra regioni è plateale. Ed è straordinariamente iniqua”. “La legge – ha concluso il parlamentare dem- prova a dare indicazioni puntuali per quanto riguarda le procedure di semplificazione nell’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. E un meccanismo che se non lo capiamo fino in fondo non ne comprendiamo l’importanza quasi epocale. Perché molte di queste malattie non venivano riconosciute . Costruire un meccanismo per il quale il comitato nazionale dei livelli essenziali di assistenza possa finalmente includere in quell’elenco nuove malattie, con termini a volte quasi esoterici, significa includere centinaia di famiglie in un contesto di assistenza , di diagnosi e cura.”