06/06/2020 - 13:54

“Questa mattina ho presentato alla Camera un’interrogazione rivolta al ministro della Salute sulla opaca vicenda dell’acquisto da parte della Regione Umbria - senza procedure di gara e di evidenza pubblica - di migliaia di cosiddetti “pungidito” per screen Test Covid, per importi di spesa pubblica rilevanti, poi inutilizzati. Sulla vicenda, come è noto, anche la magistratura contabile si è attivata per le attività di propria competenza e per accertare eventuali profili di reato. Gli organi di informazione hanno parlato della vicenda; il gruppo consiliare regionale del PD e le altre forze di minoranza consiliare hanno intrapreso iniziative per chiedere alla Giunta Regionale e ai dirigenti del Settore gli opportuni e necessari chiarimenti su una operazione che presenta come minimo scelte e aspetti che debbono essere spiegati, motivati, giustificati. Nonostante queste iniziative, la Giunta Regionale e la maggioranza non hanno fornito alcuna risposta, opponendo di fatto un muro di gomma alle legittime richieste delle forze dell’opposizione. Per tutti questi motivi ho ritenuto necessario investire con l’interrogazione il ministero della Salute, perché - nel rispetto delle rispettive competenze - possa contribuire a verificare le modalità di produzione, certificazione e acquisizione di queste dotazioni da parte della Regione Umbria e per rafforzare ulteriormente le iniziative di coordinamento per una omogeneità delle prestazioni a tutela della salute, del Servizio Sanitario Nazionale, della trasparenza delle procedure, che debbono valere per tutte le realtà”.

Lo dichiara Walter Verini, deputato del Partito democratico. 

06/06/2020 - 13:21

“Siamo soddisfatti dell’approvazione del decreto Scuola, un provvedimento che permette di concludere quest’anno scolastico in maniera ordinata, nonostante le difficoltà di questi mesi, e di guardare alla riapertura del prossimo anno con rinnovata fiducia, grazie anche alle risorse e alle norme approvate oggi. Dobbiamo continuare su questa strada, continuare a lavorare affinché a settembre la campanella suoni per tutti gli studenti italiani”.

Lo dichiara Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Tutto il mondo della scuola, dagli studenti, ai docenti, al personale amministrativo ha dovuto affrontare molte difficoltà a causa di questa pandemia, e delle restrizioni che ne sono conseguite. Lo ha fatto con abnegazione e spirito di sacrificio. Vogliamo che tutto ciò si trasformi anche in un’occasione per immaginare strade nuove, per innovare e migliorare la scuola italiana, in una dialettica costante e virtuosa con tutte le sue componenti”.

“Senza dimenticare, però, che in alcune parti del Paese al disagio da Covid, si è aggiunto il disagio di avere scuole provvisorie, scuole in prefabbricato. Penso, ad esempio, alle zone terremotate, per le quali serve un’attenzione doppia, anche per garantire la riapertura a settembre. Serve una particolare accortezza nelle linee guida, nel rapporto docenti-alunni, nelle modalità con le quali garantire la sicurezza. Dobbiamo accelerare la ricostruzione - conclude Pezzopane - questa senza dubbio è la strada maestra”.

06/06/2020 - 06:17

"L'intimidazione antisemita rivolta all'on. Fiano dimostra la abissale miseria umana e morale di chi quell'atto ha pensato e organizzato. Qualsiasi persona civile non può che condannare e respingere ogni manifestazione di antisemitismo e antisionismo. E in questo impegno Fiano non è  solo, ma può contare su tutti coloro che credono nella democrazia e nei suoi valori”.

Lo ha dichiarato Piero Fassino, esprimendo solidarietà e vicinanza all’on. Emanuele Fiano.

05/06/2020 - 19:55

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che permette con la proroga fino al 31 dicembre 2021 ai medici iscritti ai corsi di formazione di medicina generale di aver un rapporto convenzionale a tempo determinato e fino 650 assistiti senza la perdita della borsa di specialità . Una norma prevista nel decreto Cura Italia ma legata allo Stato di emergenza e soggetta a temporalità brevi. La mancanza di medici di medicina generale è un problema serissimo in alcune regioni , vedi la Lombardia, che lascia scoperto cittadini e priva i territori dell’assistenza primaria . Ora speriamo che un termine più lungo consenta di poter programmare meglio le sostituzioni o gli incarichi provvisti nella consapevolezza che calmare l’imbuto formativo rimane obbiettivo da raggiungere”. Lo dichiara Elena Carnevali, deputata Pd.

05/06/2020 - 18:29

“Durante le settimane della quarantena, abbiamo chiesto molto alle famiglie e in particolare alle donne. Con i congedi parentali e il bonus baby sitter, utilizzabili per pagare anche i centri estivi, il governo ha messo loro a disposizione degli aiuti per organizzare meglio la cura dei bambini e il tempo dedicato al lavoro”.

Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera.

“Sono strumenti ancora poco usati - prosegue l’esponente dem - perché troppo poco flessibili: i bonus baby sister sono stati richiesti da 155mila persone; i congedi parentali da 264mila lavoratori. Per questo, serve rendere più utilizzabile questo strumento. Abbiamo presentato un emendamento per chiedere di poter usare i congedi a ore; di poter usufruire di bonus e congedi anche se in cassa integrazione; di poter combinare l’uso di bonus e congedi; di estenderne il tempo per la richiesta dopo il 31 luglio”.

“Infine - conclude Quartapelle - abbiamo presentato un altro emendamento per chiedere di aggiungere 300 milioni di euro ai fondi destinati all’organizzazione dei campi estivi. Le famiglie non possono essere lasciate in solitudine a gestire questa fase così complicata per la logistica familiare e la cura dei figli”.

05/06/2020 - 18:14

“Il PD ha presentato un emendamento al Decreto Rilancio a tutela dei lavoratori frontalieri italiani che non risultano già coperti da forme di protezione sanitaria e economica previsti dalla legge o da contratti di lavoro individuali e collettivi applicati dal Paese estero, affidando all’INPS l’erogazione delle misure necessarie. Queste le misure previste dall’emendamento presentato dai deputati democratici in Commissione Bilancio e segnalato al governo: equiparare il periodo trascorso in quarantena da covid-19 con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria alla condizione di malattia ai fini del trattamento economico anche per i lavoratori frontalieri; accordare loro la possibilità di usufruire di permessi retribuiti di dodici giorni complessivi usufruibili per i mesi di maggio e giugno 2020;  estendere ai lavoratori frontalieri titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ai lavoratori subordinati, ai titolari di partita Iva che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro frontaliere a far data dal 23 febbraio 2020 l’indennità di 600 euro per i mesi di marzo aprile e maggio 2020 ovvero, il trattamento previsto dal reddito di emergenza; estendere le misure dei congedi parentali a sostegno dei lavoratori frontalieri.”. Lo dichiarano i deputati democratici Chiara Braga, Enrico Borghi e Debora Serracchiani, primi firmatari dell’emendamento a tutela dei lavoratori frontalieri. 
“Un emendamento che vuole garantire un’equità di trattamento a tutti i lavoratori frontalieri che hanno subito pesanti contraccolpi per effetto delle conseguenze economiche della pandemia  da covid-19. Lasciamo ad altri le polemiche inutili, noi continuiamo nell’impegno costante di questi mesi a favore dei lavoratori frontalieri”.

05/06/2020 - 17:29

Alla c. a. del Ministro della Giustizia

On. Avv. Alfonso BONAFEDE

Roma

Gentile signor Ministro,

siamo 32 deputate di diversi gruppi parlamentari e facciamo parte dell’Intergruppo per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità, nato alla Camera per porre le questioni di genere al centro del dibattito politico-legislativo e per lavorare insieme su provvedimenti ed emendamenti a sostegno delle donne italiane.

Ciò che accade nel nostro paese – e che l’emergenza sanitaria ha acuito in maniera allarmante – dimostra ogni giorno di più quanto sia gravemente estesa la sottorappresentazione delle donne in ogni campo: le posizioni apicali continuano a essere appannaggio quasi esclusivo degli uomini, e non sono rappresentative dell’intera platea professionale di cui le donne fanno parte a pieno titolo.

A questo proposito, abbiamo da più parti raccolto preoccupazioni circa il persistere di un assetto sostanzialmente declinato al maschile anche nei luoghi dell’Autogoverno e nelle posizioni di vertice della Magistratura, malgrado essa sia composta per il 53,8 per cento da donne.

Sono in discussione in questo periodo proposte di riforma del sistema elettorale del Csm, e avremmo pertanto piacere di incontrarLa, signor Ministro, per capire quali prospettive di soluzione sono attualmente sul tavolo, che possano recuperare una non più sostenibile situazione di squilibrio nella rappresentanza di genere all’interno dell’organo di Autogoverno della Magistratura.

La ringraziamo per l'attenzione prestata alla nostra istanza.

Un saluto cordiale.

DEPUTATE

Laura BOLDRINI, Stefania PEZZOPANE, Stefania ASCARI, Enza BRUNO BOSSIO, Doriana SARLI, Vittoria CASA, Antonella PAPIRO, Flora FRATE, Vita MARTINCIGLIO, Susanna CENNI, Fabiola BOLOGNA, Elena CARNEVALI, Lucia ANNIBALI, Maria Teresa BALDINI, Paola DEIANA, Lucia CIAMPI, Nadia APRILE, Rosa Maria DI GIORGI, Debora SERRACCHIANI, Virginia VILLANI, Rossella MURONI, Angela SCHIRÒ, Giuseppina OCCHIONERO, Celeste D’ARRANDO, Rina DE LORENZO, Chiara GRIBAUDO, Elisa TRIPODI, Azzurra CANCELLERI, Veronica GIANNONE, Yana EHM, Lia QUARTAPELLE, Tiziana CIPRINI.

05/06/2020 - 16:26

“Mentre siamo costretti ad affrontare un assurdo e per nulla costruttivo ostruzionismo delle destre al Decreto Scuola, sono molto soddisfatta per l’approvazione di un mio ordine del giorno che impegna il governo alla ricostruzione delle scuole di ogni ordine e grado nei crateri sismici dei terremoti del 2009 e del 2016/17. Per accelerare nei tempi di realizzazione delle opere abbiamo un estremo bisogno di semplificare e visto che spesso, nonostante le semplificazioni, non si procede, ho sollecitato di verificare l’istituzione della figura del Commissario per le scuole dei terremoti. Già in questo decreto c’è una norma importante. I sindaci potranno agire da commissari per le opere di messa a punto degli istituti scolastici in vista dell’inizio dell’anno scolastico a settembre. Il mio è un invito al governo a utilizzare tutti gli strumenti che ha a disposizione per accelerare la ricostruzione edilizia scolastica. Anche perché i ragazzi distanziati nei Musp ancora non riescono a tornare nelle scuole in muratura. Aggiungendo disagio a disagio”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

05/06/2020 - 16:25

Banche facciano la loro parte

"L'ecobonus al 110 per cento se supportato adeguatamente dalle banche per la cessione del credito potrebbe rappresentare un punto di svolta per rilanciare l'economia e l'occupazione nazionale. Abbiamo lavorato con le altre forze politiche di maggioranza per offrire un emendamento che estenderà la platea dei beneficiari: dalle seconde case non di lusso al terzo settore, contemplando alberghi ed altre tipologie di costruzioni. L'80 per cento degli edifici residenziali in Italia (pari a oltre 10 milioni di immobili) è relativamente vecchia, essendo stata costruita prima del 1990. E' facile quindi prevedere che, potendo cedere il credito, saranno tantissimi i proprietari pronti ad effettuare una riqualificazione edilizia a costo zero. Le banche devono fare ora la propria parte, divenendo protagonisti attivi di un sistema di incentivazione virtuoso che può portare benefici straordinari: gli istituti dovranno quindi prevedere modalità ad hoc per acquisire tali crediti, rapidi e facilmente attivabili, anche attraverso l'emissione di specifici prodotti finanziari. Rallentare le pratiche con eccessiva burocrazia sarebbe controproducente per tutti”.

Lo dichiara Martina Nardi, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, in merito alle norme del decreto Rilancio.

 

05/06/2020 - 16:05

Il Consiglio dei Ministri, riunito oggi venerdì 5 giugno 2020 alle ore 10.50 a Palazzo Chigi,  su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la legge della Regione Lombardia n° 5 del 08/04/2020 recante "Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia e determinazione del canone in attuazione dell'art. 12 del d. lgvo 16 marzo  199, n. 79, come modificato dall'articolo 11 quater del decreto-legge 14 dicembre 2018, n° 135 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12".
A giudizio del Governo, la norma lombarda di attuazione del cosiddetto "decreto semplificazioni" varato dal governo giallo-verde, ha violato gli articoli 9 e 117, secondo comma, della Costituzione, che attribuiscono allo Stato la competenza legislativa in materia di ordinamento civile e materia del paesaggio, e ha violato altresì l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione con riguardo alla materia produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia, nonché gli articoli 42 e 43 della Costituzione i quali impongono alla legge di riconoscere un indennizzo ai privati che subiscano limitazioni nella disponibilità di beni di loro proprietà o necessari per lo svolgimento di un'attività di impresa.
La decisione viene commentata così dall'on. Enrico Borghi (Pd), consigliere speciale del governo per la montagna: "La decisione del Consiglio dei Ministri è ineccepibile, e conferma che la volontà tetragona della Regione Lombardia di infilarsi nel ginepraio giuridico creato dalla norma pasticciata del decreto semplificazioni anziché convenire con noi su un processo condiviso di riforma che evitasse il blocco del sistema sia stato un errore, dettato da pure esigenze di natura propagandistica. Siamo al secondo ricorso davanti alla Corte Costituzionale, dopo quello già promosso lo scorso anno dalla Regione Toscana, su questa materia. E già si annuncia una pioggia di ricorsi da parte dei concessionari interessati. Eravamo stati facili profeti, quando preconizzavamo il rischio del blocco del sistema a causa di una norma mal fatta targata Lega. Motivo in più per procedere sul percorso di riforma del sistema, come da noi proposto, che tenga conto  dell'esigenza di assicurare stabilità e certezza del diritto al comparto, obbligo e certezza di investimenti, coinvolgimento pieno dei territori e degli enti locali, protezione dal rischio di scalate estere e pieno rispetto delle competenze legislative e amministrative di tutti gli attori istituzionali in campo".

05/06/2020 - 15:44

Celebrare seriamente la Giornata internazionale dell’ambiente mentre è aperta la riflessione sulle scelte di medio lungo periodo per la ripartenza dell’Italia vuol dire assumere un esplicito impegno ad orientare il modello di crescita sulla sostenibilità e su radicali politiche di riarmonizzazione con l’ambiente. Soprattutto in queste ore non va dimenticato quel grido lanciato da Papa Francesco in una deserta piazza San Pietro il 27 marzo: “Non abbiamo ascoltato il grido dei poveri e del nostro pianeta gravemente malato”. Dobbiamo prenderci cura della nostra casa comune se non vogliamo che i cambiamenti climatici e l’erosione delle risorse del pianeta minaccino costantemente la nostra salute e la nostra stessa vita. Ma è anche una battaglia per la giustizia sociale, un’azione forte contro le diseguaglianze e le ingiustizie provocate dallo sfruttamento del territorio, dal ricorso a fonti fossili di energia, dall’inquinamento dell’aria, dall’avvelenamento della terra e dei suoi prodotti. La transizione ad un “modello verde”, pienamente sostenibile, deve perciò fare da pilastro al piano strategico per la ripartenza portando dentro la discussione sia le pratiche positive già introdotte, come l’efficientamento energetico delle case e degli edifici, sia la lotta senza quartiere ad ogni tipo di condono, sia la consapevolezza che la Commissione europea, con il Green New Deal, ha indicato un’opzione precisa a tutti gli Stati dell’Unione.

Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio

05/06/2020 - 15:40

Lo comunica l'on. Enrico Borghi (Pd), consigliere speciale del governo per la montagna

Si sblocca la questione delle autorizzazioni per la riapertura degli impianti di risalita nelle aree montane, oggetto nei giorni scorsi di fitte interlocuzioni tra le associazioni di categoria, i sindaci delle stazioni turistiche montane, le Regioni, i parlamentari e il governo dopo la previsione del DPCM dello scorso 17 maggio che -al fine di contenere le possibile situazioni di contagio da Covid19- aveva stabilito che gli impianti a fune dovevano restare chiusi fino alla data del 14 giugno 2020.
Della vicenda si è occupato anche il deputato piemontese Enrico Borghi (Pd), che nella sua funzione di consigliere speciale del governo per la montagna oggi comunica gli sviluppi della questione.
"In queste ore -dichiara l'on. Enrico Borghi- il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una nota firmata dal capo di gabinetto del Ministro, consigliere Alberto Stancanelli, ha annunciato che ai sensi del Decreto legge 16 maggio 2020, n.33, le Regioni interessate possono introdurre da subito misure derogatorie ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte con Dpcm, in relazione alla situazione epidemiologica del territorio. Nella medesima nota, si fa presente che a valle del termine del 14 giugno sarà presumibilmente possibile riaprire gli impianti con le precauzioni  previste in materia di prevenzione sanitaria, e quindi si ritiene che nel frattempo si possa procedere a programmare la ripresa delle attività per la stagione estiva e ad avviare tutte le operazioni propedeutiche per la riapertura degli impianti, come ad esempio le manutenzioni, le verifiche e le prove funzionali finalizzate all'apertura. Ci siamo attivati in questi giorni per contemperare l'interesse pubblico alla salute dei cittadini con la ripresa delle attività turistiche e commerciali, e ringrazio in tal senso i ministri De Micheli e Boccia per il lavoro che hanno svolto, raccogliendo le istanze da noi portate sul tavolo del governo.
Ora la palla passa alle Regioni, che nell'ambito delle rispettive competenze potranno attivarsi per sbloccare definitivamente la riapertura degli impianti di risalita in montagna, assicurando quindi la ripresa delle attività turistiche e commerciali con l'imminenza della stagione estiva".

05/06/2020 - 15:27

“A tutti i nostri carabinieri, dal più giovane al più anziano, donne e uomini, anche oggi al lavoro come sempre al servizio del Paese rivolgo un sentito e sincero ringraziamento a nome del Gruppo PD della commissione Difesa della Camera. Celebriamo oggi 206 anni, non dalla fondazione dell'Arma, ma da una significativa ricorrenza di un riconoscimento al valor militare. Da più di due secoli centinaia di migliaia di nostri concittadini hanno indossato la divisa dell'Arma con orgoglio e dedizione. In un momento cosi difficile per il nostro Paese può certamente esserci di aiuto ricordare quante tragedie abbiamo dovuto e saputo  superare per dare vita alla Repubblica e ai suoi valori. A tutti i nostri carabinieri un affettuoso saluto in quello che, per tutti loro, un giorno di festa e di lavoro che continua una storia centenaria.” Lo scrivono in una nota, Graziano Delrio, capogruppo democratico alla Camera, tutti i deputati PD della commissione Difesa alla Camera e il deputato dem Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza della Segreteria Nazionale del Partito Democratico.

05/06/2020 - 15:27

“Abbiamo presentato delle proposte importanti negli emendamenti al Decreto Rilancio, per venire incontro alle esigenze delle famiglie e soprattutto delle donne lavoratrici che più di tutti stanno pagando il costo sociale di questa emergenza.” Lo dichiara la vice capogruppo del Pd, Chiara Gribaudo. “Vogliamo che congedi e bonus non siano più alternativi, e che le famiglie possano fruire dell’indennità per i centri estivi indipendentemente dalla fruizione dei congedi e degli ammortizzatori sociali. Gli stessi congedi devono poter essere fruibili a ore.” Prosegue la deputata: “Deve essere data più flessibilità alle donne che hanno bisogno di variare l’orario di lavoro temporaneamente, o di lavorare in smart working. Mi auguro che il governo risponda positivamente alle tante proposte del PD per affrontare il tema del lavoro di cura, se si vuole parlare di Family Act si parta da qui.”

05/06/2020 - 14:36

"Occorre fare il possibile per riaprire le scuole a settembre, ma è necessario avere un progetto a lungo termine. Se pensiamo che dovremmo convivere con il coronavirus per anni le barriere nei banchi in plexiglass potrebbero essere utili, ma se l'emergenza è destinata come sembra, seppur lentamente, a rallentare, ritengo che le risorse economiche disponibili vadano impiegate diversamente. Rischiamo in caso contrario di alimentare polemiche populiste e strumentali. Le barriere in plexiglass possono essere adoperate nelle mense scolastiche qualora si decidesse una loro riapertura, mentre nelle classi rischierebbero di essere completamente inutili tra qualche mese. Il coronavirus ci impone di rivedere l'organizzazione scolastica e i finanziamenti disponibili devono essere indirizzati verso un modello di scuola capace di affrontare emergenze sanitarie di questo tipo senza dover interrompere le lezioni. Ristrutturare gli edifici, creare nuovi spazi per la didattica e abolire quindi le classi sovraffollate, devono essere le priorità".

Così Lucia Ciampi, deputata Pd in commissione Cultura  alla Camera.

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