10/06/2020 - 11:38

Il Direttore di ABI Giovanni Sabatini, in audizione oggi in Commissione Banche, di fronte ai risultati del noto questionario reso alla stessa Commissione e cioè ad istruttorie ingiustificatamente lunghe, a volte senza fine, (anche per finanziamenti garantiti al 100% dello Stato e senza valutazione del merito creditizio) e tassi di interessi oltre limiti di legge, superiori anche del 40%, ha fornito risposte insufficienti, che rasentano la reticenza. ABI non può astenersi dal dare a tal riguardo un giudizio trincerandosi nel rispetto della “libera concorrenza”; perché solo poche settimane or sono aveva detto ben altro, e perché, come è a tutti evidente, il rispetto della legge e il calcolo della misura massima degli non influiscono sulla libera concorrenza. Lo dichiara il deputato democratico Franco Vazio, componente della commissione Banche e vice presidente della commissione Giustizia.

“Istituti e Gruppi bancari – spiega Vazio - hanno istruito ed erogato migliaia di finanziamenti previsti dal DL liquidità (sino 25.000 euro - ora 30.000 - e sino a 800.000 euro) in pochi giorni e con tassi minimi al di sotto del 1,00% , e di ciò dobbiamo essere molto soddisfatti e grati; ma non possiamo tollerare che, ancora oggi, ci siano delle banche che per motivi ignoti, hanno istruito numeri esigui di richieste, applicato tassi di molto superiori a quelli massimi previsti per legge e in alcuni casi - in prevalenza per le imprese agricole - hanno addirittura inopinatamente ed illegittimamente respinto le relative richieste di finanziamento.

Di fronte a tale quadro inquietante e molto dannoso per le nostre imprese, il centro destra  - continua l’esponente dem - anziché schierarsi a tutela di esse, oggi ha preferito prendere le parti delle Banche evocando norme confuse e la mancata concessione di “impunità”, fornendo così un assist straordinario a chi ieri affermava esattamente il contrario. Ci sono Associazioni di Categoria che in questi giorni hanno rilanciato l’idea di presentare esposti alla Magistratura per denunciare questi comportamenti gravi e distorsivi delle regole e delle misure messe in campo dallo Stato.

Credo che sia giunto il momento per dire basta, soprattutto in un momento così delicato, e per dire da che parte si vuole stare; se dalla parte delle imprese, oppure, per altre convenienze, altrove. 

Domani sentiremo in audizione ancora il Capo Dipartimento del Vigilanza di Banca d’Italia, ma se non ci saranno novità da parte del sistema bancario sul punto dei tempi di evasione delle pratiche e sulla misura degli interessi applicati – conclude - credo che sia ineludibile la richiesta di intervento della magistratura: la matematica non è un’opinione e le imprese spesso non hanno la possibilità di scegliere”.

10/06/2020 - 10:34

“Sul Corriere della Sera la vicepresidente UE Věra Jourová conferma quanto già analizzato dal Copasir su fake-news e pandemia. Una attestazione importante e autorevole, che da un lato certifica il nostro lavoro e dall’altro richiama all’attenzione su un fenomeno in atto.” Lo scrive su Twitter il deputato dem Enrico Borghi, membro della commissione Difesa della Camera e componente del Copasir.

09/06/2020 - 19:31

“La scelta del Governo, senza nessuna comunicazione al Parlamento, di vendere allo Stato egiziano due fregate militari prodotte da Fincantieri è uno schiaffo intollerabile dopo anni di silenzi omertosi, di lentezze giudiziarie intollerabili e nessuna collaborazione nell'accertamento della verità sulla morte di Giulio Regeni e dopo l'assurdo arresto di Patrick Zacky, studente egiziano dell'Università di Bologna per la liberazione del quale Bologna, con le sue istituzioni civili e accademiche, continua a mobilitarsi senza tregua. Per altro una scelta che collide con i nostri interessi geopolitici e militari in quell'area. Le strategie di politica estera si inchinano e soccombono davanti alle politiche commerciali e agli interessi economici.
Un fatto grave, una scelta sbagliata la vendita di armamenti ad un Paese che viola sistematicamente i diritti umani, di cui il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri Di Maio dovranno riferire nelle sedi istituzionali chiarendo, se possibile, tutte le enormi domande che questa incredibile scelta pone”. Lo dichiara Luca Rizzo Nervo del Pd.

09/06/2020 - 19:29

“Fuori, ruggisce una società che sta per infilarsi dentro la crisi –economica, sociale e chissà anche cos’altro.
Dentro, il rito dell’ostruzionismo ci inchioda in surreali discussioni comprensibili ai più come un trattato scritto in sanscrito.
Non ci vuol molto a capire su quale sentiero siamo incamminati (tutti quanti, maggioranza e opposizione…) se non poniamo fine rapidamente a questo processo di dissociazione tra la vita reale e la bolla mediatico-autoreferenziale di chi (noi) sta in quello che Pasolini definiva “Palazzo”, e che oggi appare surrealmente come una cattedrale gotica svuotata nella quale si celebra un rito stanco e che rischia irrimediabilmente una pericolosa incomprensione.
Ma forse, è come diceva Guccini, “ è difficile  spiegare,  è difficile capire se non hai capito già”. Lo scrive su facebook Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

09/06/2020 - 19:26

Credo sia giusto avere presto nelle sedi istituzionali preposte un quadro aggiornato della situazione dei nostri rapporti bilaterali con l’Egitto e chiarire tutti gli interrogativi che emergono, ribandendo l’urgenza assoluta di prestare la massima attenzione alla delicata vicenda che ancora purtroppo coinvolge Patrick Zaki detenuto in Egitto e tutta la verità sulla tragica morte di Giulio Regeni in quel paese".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Coordinatore nazionale di Fianco a Fianco, l'area politica che fa riferimento a Maurizio Martina

09/06/2020 - 18:04

Tutta la mia solidarietà alla famiglia Regeni

“Voglio esprimere la mia profonda contrarietà alla vendita di armi da guerra all'Egitto, un Paese retto da un governo che ostacola la ricerca della verità sull'omicidio Regeni e che da quattro mesi trattiene in prigione Patrick Zaki”.

Lo dichiara Laura Boldrini, deputata del Partito democratico.

“Considero questa scelta un errore politico - prosegue l’esponente dem - perché è sbagliato fare accordi di fornitura di materiale bellico con Paesi che violano sistematicamente i diritti umani di coloro che esprimono apertamente il proprio dissenso. Comprendo l’amarezza della famiglia Regeni alla quale va tutta la mia solidarietà”.

“Chiedo che il governo riconsideri questa decisione per una questione di giustizia verso un giovane italiano torturato e ucciso - conclude Boldrini - e per la dignità del nostro Paese”.

09/06/2020 - 18:02

“La vendita delle due fregate militari della Marina Italiana all’Egitto porta con sé grossi rischi. Non solo gli sforzi internazionali dovrebbero andare verso la de-escalation militare nella regione, ma l’Egitto non è un nostro alleato: nel Mediterraneo abbiamo interessi diversi, con gli egiziani che fanno parte di un’asse regionale reazionaria e che in Libia sostengono il governo di Haftar, mentre l’Italia quello internazionalmente riconosciuto di Serraj. A ciò si aggiunge la mancanza di collaborazione da parte egiziana sia sulla vicenda di Giulio Regeni che quella di Patrick Zaky, a testimonianza di una scarsa attenzione verso le richieste italiane. È quindi sia una questione di interesse nazionale che di prestigio della nostra nazione: per farci rispettare ed avere giustizia, avremmo dovuto dire di no. Come Commissione d’Inchiesta sulla morte di Giulio Regeni abbiamo convocato all’unanimità il Presidente Conte perché riferisca sulla vendita delle due fregate”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo del Pd in commissione Esteri alla Camera.
 

09/06/2020 - 17:30

“Ringrazio il ministro Provenzano e il governo per questa importante iniziativa che giunge al termine di un lungo percorso che ha visto questo territorio protagonista e l’Abruzzo in prima fila. La Zes per la Regione Abruzzo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del territorio regionale e per il rilancio di tutta l’economia locale e del tessuto produttivo, danneggiati dal blocco improvviso causato dall’emergenza Coronavirus. Con l’istituzione della Zes si avrà la possibilità di accedere a regimi fiscali agevolati che permetteranno la ripartenza economica delle nostre aziende e del nostro territorio”. Lo dichiara la deputata abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, a proposito dell’approvazione odierna del decreto istitutivo della Zes per la Regione Abruzzo da parte del ministro Provenzano. “Il rafforzamento del sistema portuale sarà utile a tutto l’Abruzzo, e le zone interne saranno cerniera fra i due mari e tra le aree portuali di Ancona e Civitavecchia. Dobbiamo lavorare molto ora e non perdere tempo. Un disegno preciso, che guardi all’intero Abruzzo, ecco cosa ci serve. Con un progetto coraggioso che non giri le spalle alle aree interne ma che vada a rafforzare le direttrici e i collegamenti con la capitale”.

09/06/2020 - 15:32

“È bene un ulteriore chiarimento rispetto all'eventuale utilizzo da parte degli Stati della linea di credito sanitaria nell'ambito del Mes. In alcuni ambienti si continua a paventare il rischio di un obbligo di aggiustamento macroeconomico e di una sorveglianza finanziaria rafforzata per gli Stati che vi accedono. Sul punto c’è ancora un’enorme confusione. Per questo è bene chiarire che sia il regolamento c.d. Two Pack (n. 472 del 2013), sia lo statuto del Mes, precisano che non si prevede l’attivazione di nessun obbligo di aggiustamento macroeconomico e, quindi, di nessuna conseguente sorveglianza rafforzata, sul modello Troika per la Grecia, nei confronti dei Paesi che decidono di accedere alle misure di natura precauzionale, come le risorse per spese e investimenti sanitari del Mes. L'unico controllo, l'unica 'sorveglianza', riguarda la destinazione corretta e puntuale delle risorse per le finalità legate all'esigenza di rafforzare il nostro sistema sanitario a seguito dell'emergenza Coronavirus. Sgombriamo dunque il campo da false paure e preoccupazioni. Ragioniamo piuttosto in modo laico sulla reale esigenza per il nostro Paese di ottenere 36 miliardi di euro a tasso estremamente agevolato”.

Così il capogruppo dem in commissione Politiche europee, Piero De Luca, in un commento a margine delle audizioni in corso alla Camera.

09/06/2020 - 15:04

“La misura adesso è davvero colma. La maggioranza di centrodestra che governa la Regione Abruzzo deve informare i cittadini sulla tempistica per la riapertura di tutte le funzioni dei presidi sanitari di Pescina e Tagliacozzo e dei relativi Punti di Primo Soccorso, ancora tutt'oggi sospesi dall'inizio dell'emergenza.” È questa la domanda principale dell’interrogazione parlamentare che Stefania Pezzopane, deputata abruzzese, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera intende porre al ministro della Saluta Roberto Speranza.

“I presidi ospedalieri - prosegue la deputata dem - sono chiusi da tre mesi e della questione se ne stanno occupando anche i sindaci ed i gruppi di opposizione in consiglio regionale. Sono state raccolte anche migliaia di firme. Stiamo parlando di zone interne e di montagna, con popolazione anziana e con mille bisogni quotidiani. La montagna di scuse e bugie che sta ricoprendo la verità sulla chiusura di Pescina e Tagliacozzo deve essere demolita. Non possiamo attendere oltre e faremo di tutto per ottenere la riapertura al più presto. Lo dobbiamo ai nostri cittadini stanchi ormai di una gestione sanitaria da dilettanti”.

“Chiederò al ministro Speranza - conclude Pezzopane - se il programma operativo per la gestione dell'emergenza è stato redatto dalla Regione Abruzzo e trasmesso al ministero della Salute. All'interno di tale programma quale ruolo avranno il Presidio di Avezzano, Pescina e Tagliacozzo. In che modo le strutture di Pescina e Tagliacozzo verranno interessate nella fase 2 per assicurare il celere smaltimento delle liste di attesa, alla luce delle riprogrammazioni disposte dalla fase uno e con quali tempistiche. Se la Regione intende disporre lo spostamento di alcuni reparti come lungodegenza e geriatria nelle strutture di Pescina e Tagliacozzo, con lo scopo decongestionare il carico di lavoro e al fine di assicurare ai pazienti No-COVID una maggiore sicurezza.”

09/06/2020 - 11:55

“Il deputato Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia non ha perso occasione per svolgere un intervento inaccettabile. Rispediamo al mittente l’accusa di ‘pagliacciata’ nei confronti delle parole pronunciate in Aula dalla collega Laura Boldrini e dagli altri deputati che insieme a lei si sono inginocchiati, ieri, a fine seduta in memoria di George Floyd, ucciso da un agente di polizia a Minneapolis il 25 maggio scorso. Da Washington a New York, da Londra a Sydney, da Tunisi a Seul, da Roma a Bologna a Torino a Tokyo. Tutto il mondo si è inginocchiato, in un gesto ormai diventato il simbolo della protesta per la morte di Floyd. Le frasi di Donzelli risultano improprie e fuori luogo poiché Laura Boldrini ha svolto un intervento sui temi dell’antirazzismo ricordando che milioni di persone sono scese in piazza in tutto il mondo contro il razzismo e i violenti abusi di potere. Ed era importante e doveroso ricordare anche nell’Aula di Montecitorio George Floyd e riaffermare il netto rifiuto contro ogni forma di discriminazione. Non c'è stata nessuna pagliacciata e usare questo termine per un atto che si è ripetuto in tutto il mondo rivela la strumentalità dell'intervento di questa mattina in Aula e l'allergia di certa destra su questi temi”. Così una nota del Gruppo Pd della Camera.

09/06/2020 - 11:40

“Ci sono altri sforzi ecomici che ArcelorMittal chiede al Paese e nuovi sacrifici ai lavoratori. L’acciaio dell’ex Ilva è strategico per la siderurgia italiana e per noi gli accordi vanno rispettati. Se però non si è in grado o non si vuole farlo meglio dirlo. Ci saranno altre strade”. Lo scrive su twitter il vicepresidente commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati, commentando le notizie stampa di oggi.

08/06/2020 - 18:53

Incontro con il viceministro dell’economia Misiani

Nella mattinata di oggi il Viceministro dell’economia Antonio Misiani ha partecipato alla riunione della Segreteria del PD Puglia per discutere della vicenda dell’ex ILVA, alla luce della nuova proposta di ArcelorMittal presentata nei giorni scorsi al Governo che prevede per lo stabilimento di Taranto, tra nuovi esuberi e mancati reintegri, circa 5000 occupati in meno. Tale piano si accompagna alla assenza di impegni concreti e misurabili, sia nella tempistica che nella disponibilità di risorse, relativamente agli investimenti per l’ammodernamento impiantistico e l’ambientalizzazione dello stabilimento.

Siamo alla vigilia del bivio finale di una vicenda che si è protratta per troppo tempo ormai: per questo il PD Puglia sostiene convintamente l’impegno del Governo nazionale a rivendicare con forza, da parte di ArcelorMittal, il rispetto degli accordi sottoscritti nei mesi scorsi e frutto di una lunga fase di confronto anche le organizzazioni sindacali. Un lavoro che ha anche evidenziato la sostenibilità di una diversificazione produttiva che, previa una valutazione preventiva sull'impatto ambientale e sanitario, tenga conto delle mutate condizioni industriali e di compatibilità ambientale e che possa finalmente garantire la sostanziale riduzione dell’impatto inquinante, impegno questo recentemente confermato dallo stesso Governo nazionale e nelle ultime ore autorevolmente dal Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. La produzione di acciaio sarà nei prossimi mesi uno dei settori che contribuirà maggiormente al rilancio della stessa capacità produttiva nazionale dopo la violenta crisi: un asset fondamentale a cui il sistema Italia non può rinunciare.

Nel contempo, il PD Puglia chiede al Governo nazionale di avviare una nuova fase nella gestione delle ingenti risorse assegnate alla città di Taranto per le bonifiche ambientali e per un nuovo sviluppo della città. In questi ambiti, non sono più tollerabili responsabilità e procedure che, anziché agevolare, sembrano rallentare il pieno utilizzo di tali risorse, frenando sia la realizzazione delle opere previste che la stessa diversificazione produttiva ed occupazionale dell’area ed il suo risanamento ambientale.
 

08/06/2020 - 17:56

“Le decisioni odierne prese della Federcalcio danno finalmente certezze sulla conclusione dei campionati. Così come sono state individuate le condizioni per garantirne il regolare svolgimento, adesso è giunto il momento di cercare tutte le soluzioni possibili per riaprire gli stadi al pubblico garantendo, come nelle arene cinematografiche, il giusto distanziamento tra gli spettatori”.

Lo dichiara Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico.

“Certo – conclude Mancini – nessuno pensa a un’apertura degli stadi dall'oggi al domani, ma sono convinto che sia arrivato il momento di affrontare questa discussione”.

08/06/2020 - 12:40

"Condivido e sostengo pienamente l'importante dichiarazione di oggi di Daria Bonfietti, Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime di Ustica. Non si faccia confusione e non si rischi di dare di nuovo spazio a depistaggi. Si applichi pienamente la direttiva Renzi. E, per quanto riguarda la strage di Ustica, si attivino tutti i canali diplomatici per avere notizie dagli Stati che potrebbero fornircele, rispetto a quello che è accertato essere stato un vero e proprio episodio di guerra nei cieli italiani. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari. Lo dobbiamo alla nostra sovranità nazionale".

Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.

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