26/02/2020 - 20:34

“Il dibattito mette insieme politica e scienza. Il sistema sanitario nazionale è un sistema molto complesso, che va governato sempre, perché in esso interagiscono molti fattori di varia natura, politici e scientifici e in questi momenti vanno governati tutti i processi. Stiamo vivendo una storia complessa, perché è nuova e coinvolge tutti noi. Per questo necessita di soluzioni non facili e spesso in evoluzione, perché in evoluzione è la conoscenza di questo virus del tutto nuovo, di cui nessuno di noi ha gli anticorpi. E quindi la difficoltà di questa malattia risiede proprio nel fatto che se qualcuno di noi si ammala di questa malattia inevitabilmente la passa ad altre 2-3 persone e così si propaga il virus. E non c’è un argine perché nessuno l’ha avuta e non c’è il vaccino. Per questo la situazione è così complessa. Però dobbiamo dire che non è una malattia grave, il 95% dei pazienti guarisce. Quelle che non guariscono sono le persone fragili, quelle che si ammalerebbero anche con una influenza normale, come gli anziani e i malati cronici. La task force messa in campo molto precocemente fatta di persone equilibrate e competenti sta ora dialogando con le Regioni per far capire che c’è bisogno di una sola linea da seguire uguale per tutti. Stamattina ho ascoltato 3 colleghi medici provenienti da 3 regioni diverse d’Italia e tutti e tre, seppur sereni, hanno mostrato preoccupazione e mi hanno chiesto di chiedere alle Istituzioni che ci fossero dei protocolli da seguire e degli studi sui farmaci che useremo in modo da capire quale funzioni di più. Tutti noi abbiamo paura, anche i medici e gli infermieri che ogni giorno vanno a lavoro sapendo di correre dei rischi, ma la paura si combatte dicendo la verità, con l’intelligenza, non nascondendo le cose vere. Purtroppo ci sono tante persone incompetenti che divulgano fake news. Questi sono purtroppo tanti e dobbiamo combatterli con verità chiare e facili e smentendo le scemenze che molti dicono. Infine dobbiamo adottare misure preventive, come quella di lavarsi le mani secondo i protocolli dell’Oms, una misura facile, che non si paga e che dobbiamo raccontare ai nostri familiari, parenti, amici. La quarantena è indispensabile per evitare che il virus si propaghi. Ed ecco perché è necessario che la politica e la scienza si intersechino: perché la politica deve essere guidata da una scienza seria ed affidabile, e la politica ha il compito di comunicare ai cittadini informazioni semplici, vere, senza scoop, senza dare colpe a questo a quell’attore e senza propaganda. Dobbiamo creare un sistema unitario, una guida che valga per tutte le Regioni. La politica non si divida su cose banali, ma scelga di stare insieme nell’interesse di tutti cittadini”.

Lo ha detto in Aula il pediatra e deputato del Pd, Paolo Siani, dichiarando il voto favorevole del Partito Democratico alla conversione in legge del decreto per le misure urgenti contro il Coronavirus.

26/02/2020 - 19:21

“In un momento delicato, come quello che stanno affrontando l’Italia e soprattutto le regioni del nord a fronte della diffusione del Covid-19, il Partito democratico, a tutti i livelli, ha fatto e continuerà a far prevalere gli interessi della collettività, la tutela della salute pubblica e la gestione dell’emergenza. Questo anche in Regione Liguria, nonostante il presidente Toti e l’assessore Viale abbiano offerto e continuino ad offrire più di un motivo per far rilevare ritardi, contraddizioni, superficialità e veri e propri atti di irresponsabilità, come quello che ha portato a posticipare l’entrata in vigore di misure straordinarie per consentire lo svolgimento di una sua iniziativa politica”.

Lo dichiarano in una nota Andrea Orlando, vice segretario del Pd e Franco Vazio, vice presidente della commissione Giustizia.

“Vogliamo sperare che questo ritardo non abbia contribuito all’individuazione tardiva del primo caso di contagio in Liguria, la cui dinamica va comunque chiarita come chiesto da diversi capigruppo in Consiglio Regionale all’assessore Viale, anche per capire per quale motivo, pur a fronte di diverse iniziative di comunicazione della Giunta Regionale, medici di base, operatori delle strutture sanitarie e Sindaci abbiano operato sino a domenica 23 febbraio senza strumenti di protezione adeguati e senza precise linee guida, mentre i primi focolai sono emersi venerdì 21 febbraio. Il problema più grave e urgente è che ancora adesso i Sindaci e le Forze dell’Ordine non sarebbero informati sul come usare i poteri coercitivi che le Ordinanze e i decreti dello Stato hanno messo a disposizione. I Sindaci, pur facendo il possibile, si trovano, come i medici di base, gli infermieri e i volontari, in trincea a fronteggiare un’emergenza e combattere una guerra al buio, senza le necessarie protezioni di sicurezza e senza il supporto e il coordinamento giuridico e sanitario della Regione. Cresce la consapevolezza che il Coronavirus non costituisce un pericolo di vita per la maggior parte della popolazione, ma esiste la preoccupazione che le persone più fragili, gli anziani e gli immunodepressi, possano correre gravi rischi per la propria salute”.

“Abbiamo chiesto al Commissario Straordinario della Provincia di Savona di tenerci aggiornati in modo permanente, siamo in stretto contatto con i Sindaci maggiormente esposti e con il Ministro della Salute Speranza dal quale abbiamo avuto garanzia che la situazione “Liguria” è seguita con assoluta priorità ed attenzione. Confidiamo, quindi, che al nostro spirito di collaborazione e all’impegno del governo corrisponda un’adeguata disponibilità della Regione a chiedere il supporto dello Stato nella gestione dell’emergenza. È inoltre urgente, e lo farà per primo il governo, che vengano assunte misure per sostenere l’economia e la situazione sociale nelle aree più colpite e in tutta la Regione, per contenere gli effetti di una crisi che colpisce settori nevralgici del tessuto produttivo ligure”.

26/02/2020 - 18:30

“Non siamo soddisfatti della risposta del Mef secondo cui l’applicazione dell’aliquota agevolata al 5% su prestazioni erogate in Svizzera riguardo alla previdenza professionale obbligatoria per cittadini italiani non sia possibile in quanto non tracciabile. Il Mef fa riferimento ad una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che a nostro avviso fornisce una interpretazione errata della legge perché comporta una disparità di trattamento nei confronti di pensionati comunque italiani anche se le somme vengono corrisposte a conti correnti in Svizzera e non in Italia.

Provvederemo quindi ad una modifica della legge in modo da chiarire questo nodo interpretativo e ripristinare l’applicabilità della misura agevolativa anche nel caso in cui le somme non siano direttamente ricevute in Italia”. Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico Enrico Borghi e Chiara Braga replicando alla risposta del Mef ad una loro interrogazione presentata in commissione Finanze della Camera.

26/02/2020 - 17:28

“Lo sport italiano non può essere penalizzato a causa dell’emergenza coronavirus. Purtroppo si stanno verificando alcuni disagi che mettono in difficoltà le società coinvolte e ledono l’immagine dell’intero Paese. La federazione rugby di Dublino ha annunciato che non si giocherà il match del 6 Nazioni con la nazionale italiana. Mentre la pallacanestro femminile, in due giorni, ha ricevuto il rifiuto della squadra ungherese Sopron alla partita con Schio e della squadra lettone di Riga a non voler disputare il match contro la Reyer Venezia in coppa campioni femminile. Condivido la richiesta del presidente della Federbasket Petrucci di assumere provvedimenti da parte della Fiba, contro chi discrimina l’Italia e i suoi professionisti. Lo spirito sportivo passa anche attraverso il rispetto degli altri e l’assenza di discriminazioni. Confido che il governo, a partire dal presidente Conte e dal ministro Spadafora, prendano le opportune iniziative a difesa e a sostegno dello sport italiano”.

Così il deputato dem, Andrea Rossi

26/02/2020 - 17:01

“Il rinvio della prova scritta dell’esame di Stato di medico-chirurgo, prevista per il 28 febbraio 2020, rischia di creare non solo disagi per coloro che lo dovevano sostenere ma veri e propri danni professionali e lavorativi. Siamo assolutamente consapevoli della situazione di emergenza dovuta al coronavirus, chiediamo però al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi di valutare ogni possibile soluzione alternativa per non bloccare l’inserimento professionale proprio di coloro che dovrebbero diventare medici e chirurghi”.

Lo dichiarano le deputate PD Flavia Piccoli Nardelli, Debora Serracchiani ed Elena Carnevali, depositando l’interrogazione al ministro dell’Università e della ricerca.

“Molti dei 10mila in attesa della prova d’esame – proseguono le deputate dem -  hanno vinto il concorso in Medicina Generale e senza l'abilitazione perderanno il posto; allo stesso modo i concorsi per l'accesso alla continuità assistenziale non potranno svolgersi; e infine il protrarsi dell’abilitazione rischia di avere tempi molto ravvicinati rispetto alla prova di esame per l’accesso alle specializzazioni. Chiediamo dunque che il ministro valuti l’ipotesi di prorogare i termini per l'ottenimento dell'abilitazione, e si impegni nella ricerca di soluzioni alternative per non danneggiare tutti quegli studenti in attesa dell’esame”.

26/02/2020 - 15:44

“Non potranno esserci differenze di trattamento tra le regioni italiane pesantemente colpite dal coronavirus, almeno per quanto riguarda le misure generali di sostegno e compensazione non riconducibili ai circoscritti focolai di diffusione. Lo dimostrano i provvedimenti che si stanno via via adottando, anche in risposta alle sollecitazioni di associazioni di categoria che lamentano drastici cali di fatturato. A cominciare, ad esempio, dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, già operativo, che prevede le massime agevolazioni per l’utilizzo del telelavoro nelle regioni del Nord Italia”.

Così Stefano Lepri, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera.

26/02/2020 - 14:51

“Il nuovo Coronavirus pone una enorme sfida non solo al Servizio Sanitario Nazionale, ma all'intero sistema Paese. Un grande tema che chiede nell'emergenza di questi giorni una grande risposta unitaria del Sistema Paese. Ma è necessario sospendere, uscire da ping pong mediatico fra minimizzatori e teorici dell'imminente fine del mondo. E in questa direzione, bene ha fatto il Ministro Speranza nei giorni scorsi a dotarsi di una voce al suo fianco autorevole sul piano internazionale come quella del Prof. Ricciardi, che si aggiunge a quelle dell'Istituto Superiore di Sanità e della task force coronavirus istituita già il 22 gennaio e che da allora coordina 24 ore su 24 le azioni da mettere in campo per fronteggiare l'emergenza. Il nuovo coronavirus è indubbiamente una prospettiva sfidante per il nostro Paese e per la comunità internazionale ma è una sfida che l'Italia, il suo sistema istituzionale e il suo Servizio Sanitario pubblico e universalistico sono in grado di vincere. Non ci possiamo permettere che anche questa enorme sfida sanitaria sia terreno di distinguo, di polemica politica quando non finanche di propaganda. Chi lo facesse, chi non cogliesse l'estrema necessità di rafforzare la fiducia nelle Istituzioni preposte, si sottrarrebbe irrimediabilmente ad una responsabilità collettiva. Una responsabilità collettiva che chiama il decisore pubblico ad assumere delle scelte immediate come fa il decreto che oggi discutiamo. Scelte che confermano e ribadiscono l'approccio giustamente rigoroso che è stato immediatamente assunto attraverso le ordinanze urgenti dal Governo e dalle Regioni sede dei focolai, con l'obiettivo di contenere la diffusione del virus. Questa è la nostra sfida. Il tema non è riscontrare con preoccupazione come ogni giorno vi siano nuovi casi. Un virus fa così ed è inevitabile. Fino ad un picco e a un conseguente decrescita. L'obiettivo è e deve essere invece che questo processo avvenga con limitatezza e con una lenta progressione affinché il Servizio Sanitario Nazionale sia in grado di gestirlo da un punto di vista della risposta organizzativa e clinica. Questo decreto dà una cornice giuridica condivisa, che definisce puntualmente le misure di contenimento dell'epidemia, un decreto che dà indicazioni precise, frutto di una essenziale cooperazione fra il Governo, il Parlamento, le Regioni e il sistema degli Enti locali, da sostenere e difendere da parte di tutti”.

Lo ha detto in Aula il deputato del Partito Democratico, Luca Rizzo Nervo, nella discussione generale sul decreto per contrastare l’emergenza Coronavirus.

26/02/2020 - 12:23

"Il governo intervenga in Europa per garantire alle Autorità portuali italiane di poter beneficiare dell’attuale regime fiscale, riconoscendo quindi in sede comunitaria il loro status di enti pubblici e non di soggetti imprenditoriali”: è quanto riporta una risoluzione unitaria, a prima firma di Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti, approvata oggi mercoledì 26 febbraio all’unanimità a Montecitorio.

“Questo atto di indirizzo, sui cui contenuti hanno convenuto le forze politiche di maggioranza e di opposizione, è un ottimo risultato che rafforza l’intervento del Governo italiano in Europa. E’ assolutamente necessario che venga riconosciuto il ruolo pubblico delle Autorità portuali al fine di evitare gravissime conseguenze per l'economia, l’erogazione dei servizi e la sicurezza dei porti”: dichiara Davide Gariglio.

26/02/2020 - 10:36

“Quello di cui non abbiamo bisogno, Signor Sindaco di Saronno, è di qualcuno, con responsabilità istituzionali, che in questi giorni aumenti il panico tramite la diffusione di notizie prive di fondamento. L’ordinanza da lei emessa ipotizza la possibilità di 1.200 morti nella sola città di Saronno come esito dell’applicazione di un tasso di mortalità del 3% all’intera popolazione. Quella percentuale va invece applicata alla popolazione infettata. Questo non è un errore da poco. Lei ha fatto credere ai suoi concittadini che si era di fronte alla possibilità di un’ecatombe, peraltro per poi prendere semplicemente l’iniziativa di chiudere un mercato. Certo, il momento è difficile, anche per voi Sindaci, lo capiamo tutti. A maggior ragione bisognerebbe stare attenti a quello che si scrive e si dice”.

Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un commento sul suo profilo Facebook.

26/02/2020 - 10:33

“L’interrogazione depositata oggi chiede di fare chiarezza sul tema importante dei costi di transito nell’importazione di gas naturale dal nord e dall’est dell’Europa via Germania - Svizzera e via Austria. Un tema fondamentale per la competitività della nostra industria, a maggior ragione in un momento di difficoltà economica dovuto anche al coronavirus. L’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Patuanelli, a mia prima firma insieme a quelle del gruppo del Pd in commissione Attività produttive, ha lo scopo di chiarire la posizione del governo italiano su un tema delicatissimo. Questo poiché se da un lato, giustamente, è stato chiesto alla Germania di ridurre i costi di transito, dall’altro apprendiamo dalla stampa che il ministro degli Esteri ha invece chiesto al proprio omologo austriaco un intervento sul proprio regolatore al fine di non ridurli su quel corridoio. Un clima di incertezza, quindi, che rischia di non aiutare la nostra economia, le nostre industrie e che occorre assolutamente chiarire al più presto”.

Lo dichiara il vicepresidente Pd della commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati.

25/02/2020 - 18:03

"Il Partito democratico esprime convintamente la fiducia su questo provvedimento dopo una discussione lunga ma positiva all'interno della maggioranza che ha avuto la capacità di trovare una sintesi migliorativa del decreto. Già nella passata legislatura avevamo affrontato il tema della pubblicazione di quelle intercettazioni che nulla hanno a che vedere con l'oggetto delle indagini, azione che colpisce la privacy delle persone coinvolte, dei loro affetti, familiari e dei loro amici. Una barbarie, un malcostume che già il ministro Orlando aveva incominciato ad affrontare. Oggi istituiamo il presupposto per eliminare il vizio della pubblicazione di questi contenuti. In primis spostando dalla polizia giudiziaria al pubblico ministero la rilevanza delle conversazioni intercettate. Altresì abbiamo reso possibile per i difensori ad accedere a queste conversazioni, garantendo pienamente il diritto alla difesa. Quello che oggi andiamo ad approvare è un testo equilibrato che da un lato tutela i diritti dei cittadini e dall'altro garantisce a chi svolge le indagini l'utilizzo di strumenti necessari fondamentali, le intercettazioni per perseguire reati gravi. Evitare quindi la pubblicazione di intercettazioni diverse da quelle che servono alle indagini è un primo obiettivo raggiunto con la legge che oggi noi approveremo. E' necessario denunciare in questa sede la disinformazione dei colleghi riguardo all'utilizzo dei cosiddetti trojan. Primo, per usare lo strumento delle intercettazioni bisognerà motivare la sua indispensabilità e se ci sarà un difetto di motivazione si potrà impugnare la questione; secondo le intercettazioni a mezzo di trojan a differenza delle normali indagini telefoniche e ambientali, potranno essere utilizzate solo per i reati connessi a reati di mafia, terrorismo e contro la PA. E dunque chi in queste settimane ha attaccato il provvedimento e il Partito Democratico, definendolo soggiogato ad una cultura giustizialista, dimostra di non conoscere il testo in questione ma soprattutto di non avere una grande cultura democratica. E' giusto evitare le cosiddette intercettazioni a strascico; meno comprensibile è l'idea che nel momento in cui una intercettazione autorizzata prefiguri l'esistenza di un reato diverso si possa far finta di niente. E credo che il punto di equilibrio trovato sia giusto. L'atteggiamento della Lega che ha votato lo spazzacorrotti dove questo principio è sancito è in questo senso solo propagandistico e speculatorio. La Lega punta solamente a fare ostruzionismo avendo presentato oltre 200 ordini del giorno invece di fare una opposizione responsabile favorendo la chiusura rapida di questo provvedimento e approvare in fretta la conversione del decreto in legge per le misure di contrasto al Coronavirus. Questo è il modus operandi a cui ci ha abituato da tempo la Lega il cui leader non risponde al presidente del Consiglio dei Ministri in un momento drammatico per il Paese. Il senatore Salvini anche questa volta è scappato dalla responsabilità di abbassare i toni della sua campagna elettorale permanente per il bene e la salute dei cittadini italiani".

Lo ha detto in Aula il deputato del Partito democratico, Alessandro Zan, dichiarando il voto di fiducia del Partito democratico in favore del provvedimento.

25/02/2020 - 16:27

“Oggi all’audizione del Commissario europeo Schmit ho chiesto l’impegno della Commissione per un sussidio di disoccupazione europeo, anche di lunga durata, che aiuti gli stati membri a mantenere i livelli di welfare e a gestire meglio le tante situazioni di riconversione industriale. Un impegno al quale il Commissario Schmit ha dichiarato di tenere molto. Seguiremo da vicino l’ipotesi di una riassicurazione sulla disoccupazione, che va incontro a questa esigenza di uniformità che l’Italia chiede da anni. Ci sono aree di crisi complessa, come quelle del Piemonte, che hanno bisogno di un sostegno di livello europeo. Cercheremo di dare il nostro contributo affinché l’impegno a presentare un progetto entro il 2020 sia mantenuto”.

Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.

25/02/2020 - 16:14

“Uno degli obiettivi più significativi che questo governo si è dato è quello di tutelare e migliorare il lavoro e le condizioni dei lavoratori, con un’attenzione particolare al lavoro femminile e a quello giovanile. Il salario minimo è uno degli strumenti che riteniamo utili soprattutto per proteggere le fasce più deboli. Bene dunque che il commissario europeo Nicolas Schmit abbia fatto riferimento alla necessità di lavorare verso un quadro europeo per il salario minimo. Aggiungiamo, però, che secondo noi sarebbe molto utile valorizzare il modello italiano di relazioni industriali che ha come pilastro il contratto collettivo nazionale. Per questo chiediamo al governo un supplemento di attenzione per evitare che un salario minimo previsto per legge e che valga per tutti, a prescindere dal contratto collettivo nazionale, possa avere un ruolo depressivo dei salari. Siamo sicuri che insieme alla ministra Catalfo potremo trovare le soluzioni migliori per evitare un danno proprio a quei lavoratori che vogliamo sostenere”.

Lo dichiara Debora Serracchiani, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera

25/02/2020 - 15:33

“Come avevamo auspicato, la conferenza dei capigruppo della Camera ha compiuto una scelta di buon senso. Sarà possibile infatti procedere alla conversione del decreto che contiene misure urgenti sulla grave emergenza del coronavirus senza che questo significhi il blocco dei lavori parlamentari e quindi l’approvazione del decreto intercettazioni. Credo che in questo modo sia stato accolto l’appello a non alimentare divisioni nelle istituzioni e nel Paese in una fase così difficile che tutti dobbiamo affrontare con serietà a fianco di tanti che stanno compiendo ogni sforzo per dare le giuste risposte all’emergenza”.

Lo dichiara il deputato democratico Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo, a margine della conferenza dei capigruppo della Camera.

25/02/2020 - 15:01

Serracchiani e Viscomi chiedono entri in prossimi decreti

"Il governo consenta ai medici di famiglia di rilasciare i certificati per via telefonica nelle Regioni interessate dalla sospensione delle attivita' degli uffici Inps, che non fanno piu' visite medico legali e fiscali a seguito dell'emergenza nazionale". Lo chiedono i deputati dem Debora Serracchiani e Antonio Viscomi, raccogliendo l'appello della Federazione Sindacale dei Medici uniti (Fismu) e della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) che ha segnalato come "a rischio l'incolumita' di migliaia di professionisti che sono in prima linea contro il virus". Per i due parlamentari dem "e' giusto riconoscere la condizione di rischio in cui operano migliaia di medici di famiglia in prima linea e venire incontro alle esigenze dei lavoratori e delle imprese". "Chiediamo al governo di prendere in considerazione questa proposta e - concludono Serracchiani e Viscomi - di introdurla nei decreti attuativi che sono in preparazione".

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