n. 111 - 12 dicembre 2020

 SUL RECOVERY FUND COINVOLGERE IL PAESE

Il Parlamento resta centrale

Dopo aver ascoltato le comunicazioni del Presidente Conte in vista del Consiglio europeo, abbiamo sottolineato come nessun Paese può gestire da solo le emergenze e le problematiche sanitarie, economiche e sociali che questa pandemia porta con sé. Il nostro invito è a rafforzare la cooperazione per combattere il virus, per combattere la pandemia, per proteggere le famiglie e i nostri cari da questa orribile crisi sanitaria. Quindi che i vaccini siano accessibili in modo rapido, efficace, gratuito. L'Europa è davvero la nostra Patria, il nostro destino comune, e il nostro orizzonte è quello di un'Europa più politica.

Sul Recovery crediamo serva il pieno coinvolgimento del Paese. Vogliamo che il Paese discuta dell'ambiente, della transizione ecologica, del rafforzamento delle tutele del lavoro, della parità uomo-donna, salariale e non solo. Vogliamo che il Paese discuta di questo in maniera profonda. Vogliamo che Palazzo Chigi chiami i sindacati, le imprese, i comuni, le regioni e che insieme si costruisca il grande piano di rinascita del nostro Paese, perché questo è il compito e il metodo che noi auspichiamo. E’ fondamentale non commissariare il Parlamento perché è lì che si esprime la volontà popolare.

TEMI DELLA SETTIMANA

NUOVE NORME SULL'IMMIGRAZIONE

Superati i decreti Salvini

Con questo nuovo provvedimento vogliamo combattere la contrapposizione che alcuni fanno tra il valore della vita umana e la sicurezza. Tra l'accoglienza e il rispetto della legge. Per noi questi sono valori che possono e devono convivere. Siamo convinti che la falsa contrapposizione tra il diritto ad una vita dignitosa e quello alla sicurezza e all'integrità di una nazione sia figlia di un disegno politico preciso, che fa leva sulla paura. E’ un disegno non nuovo, non solo italiano, non solo contemporaneo: blandire quella parte della popolazione più esposta alle crisi e più carica di paure, indicando nel fenomeno dell'immigrazione la madre dei loro problemi. Questa impostazione storicamente ha prodotto anche derive autoritarie.

Il decreto legge approvato interviene per correggere, per superare gli aspetti più critici e più sbagliati dei cosiddetti decreti Salvini, che alla prova dei fatti hanno dimostrato la loro inconsistenza. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva segnalato i profili che suscitavano rilevanti perplessità. E la Corte Costituzionale era intervenuta per abolire alcune delle parti che noi avevamo duramente contestato in Aula. Ci mettemmo una maschera bianca in viso per denunciare che i decreti Salvini avrebbero creato un esercito di invisibili, senza diritti, senza doveri, a rischio di cadere nelle mani della criminalità. Avevamo ragione noi. Non di solo consenso vive la politica, ci sono valori che cementano una civiltà, e la salvaguardia dei diritti umani per noi è uno di quelli.

 

APPROVATO IL DECRETO CALABRIA

Un sostegno alla sanità

Il provvedimento interviene a sostegno della gestione del sistema sanitario della Calabria, considerata la perdurante criticità in cui ancora versa. Prevede un insieme di misure di natura eccezionale e con vigenza limitata nel tempo, finalizzate alla prosecuzione e all'integrazione della gestione commissariale del Servizio sanitario della Regione Calabria. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 233 del 2019 ha ricordato che in presenza di deficit nel settore sanitario l'intervento dello Stato è assolutamente legittimo, e giustificato dall’articolo 120 della Costituzione, che consente l'intervento sostitutivo dello Stato quando lo richiede la tutela dei livelli essenziali di assistenza

 

RESPINTE LE PREGIUDIZIALI AL DECRETO EMERGENZA

Alla Camera abbiamo respinto le pregiudiziali di costituzionalità su questo provvedimento. La previsione della limitazione della libertà di circolazione con fonte legislativa primaria, qual è il decreto, è una vittoria significativa del Parlamento, perché è stato il Parlamento a insistere in più occasioni che le misure contro l'epidemia fossero proporzionate e temporanee con norma primaria, e fu un emendamento parlamentare a chiarire la scorsa estate che non si poteva limitare la circolazione su tutto il territorio con DPCM senza una nuova norma primaria. Correttamente, quindi, il governo, a fronte di una situazione assai peggiorata rispetto all'estate, è intervenuto con decreto, con una norma primaria, per una limitazione circoscritta al periodo natalizio.

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Mozione SLA
Giovedì 17, a partire dalle ore 9,30, discussione generale e votazione della mozione riguardante la cura e il sostegno dei pazienti affetti da SLA.

Mozione settore sanitario
Giovedì 17, dalle ore 9,30, discussione e votazioni sulla mozione riguardante la realizzazione di un programma di investimenti e misure nel settore sanitario.

Legge di Bilancio
Venerdì 18, a partire dalle ore 10 e con prosecuzione nei giorni successivi, esame e votazione del Bilancio dello Stato per l'anno 2021 e dell'eventuale Nota di variazione.

 

Vai al Calendario