n. 62 del 22 marzo 2024

 

SULLA POLITICA INTERNAZIONALE IL GOVERNO NON HA UNA LINEA CHIARA

Necessario sostenere ogni iniziativa per il cessate il fuoco in M.O.

Il prossimo Consiglio europeo è chiamato ad assumere decisioni fondamentali. La preoccupazione è che l’Italia, con la Presidente Meloni al governo, non sia in grado di giocare un ruolo da protagonista.

Italia sostenere davvero l’Ucraina e assumere un ruolo decisivo per la pace se ogni giorno il Vice Presidente del Consiglio Salvini rilascia dichiarazioni imbarazzanti? Come possiamo credere a questa maggioranza se c’è una parte del governo che si complimenta con Putin per la vittoria in elezioni che sono chiaramente condizionate e non libere? 

E’ quanto abbiamo dichiarato in Aula a seguito delle comunicazioni della Presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo.

Sulla questione di Israele bisogna fare ogni sforzo per proteggere la popolazione palestinese innocente e inerme. Sarebbe un errore grave aggiungere vittime innocenti palestinesi alle vittime innocenti israeliane. Invitiamo Il governo a sostenere ogni iniziativa per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. Basta violenza. Tacciano le armi. Si aprano i valichi per gli aiuti umanitari e si avvii un’iniziativa di de-escalation per aprire una conferenza di pace che ponga fine al conflitto attraverso una soluzione politica, quella dei due popoli e due Stati. 

Sulle riforme in materia economica bisogna essere credibili e attuare il Pnrr; i dati che la Corte dei Conti ha emanato nelle scorse ore irritano la Presidente del Consiglio ma sono dati reali. Purtroppo siamo indietro in modo clamoroso con l'attuazione del Piano.

TEMI DELLA SETTIMANA

DL ELEZIONI: ENNESIMO INTERVENTO PASTICCIATO PER ESIGENZE DI PARTE

Sottratta al Parlamento la possibilità di discutere nel merito

Anche sul decreto Elezioni abbiamo assistito a un uso improprio della decretazione d’urgenza. Continueremo a sottolinearlo, perché le nostre Camere sono ridotte ad un monocameralismo alternato di fatto e siamo di fronte ad un esecutivo che continua ad incentrare i provvedimenti più importanti e significativi riducendo Il Parlamento a svolgere un ruolo di ratifica. 

Se vogliamo intervenire davvero sull’astensionismo, che è il fenomeno più preoccupante di questa crisi della democrazia, dovremmo affrontare il tema di una riforma organica degli enti locali e non limitarci a interventi dettati da interessi di parte e di partito. Bisognerebbe dare più poteri ai sindaci, che conoscono le esigenze dei cittadini, e non privarli sempre di più dei loro poteri come sta accadendo con questa maggioranza.

iteniamo che il numero dei mandati due o tre debba essere uguale per tutti i comuni, non possiamo accettare che ci sia una gerarchia legata al numero degli abitanti. Si sta introducendo una modalità di voto che va ad accentuare il voto di relazione rispetto al voto di opinione, continuando così ad avallare e dare un peso al voto di scambio e di clientela. Le riforme vanno fatte nell'interesse del Paese, non di una parte.

 

SULLA SICUREZZA SUL LAVORO SERVE UN INTERVENTO ORGANICO

Dal governo solo ritardi e misure spot

Siamo allibiti che dopo le tragedie di Brandizzo e Firenze non vi sia ancora una risposta organica e corale da parte del governo. Solo interventi spot e nessun provvedimento specifico che tenga insieme tutti gli elementi che compromettono la sicurezza nei cantieri.

E’ quanto abbiamo dichiarato in Aula a seguito dell’informativa del ministro del Lavoro sui tragici fatti di Firenze, stigmatizzando il grave ritardo con cui il governo ha informato il Parlamento.

Non è possibile che, fatta una richiesta di un'informativa urgente su un tema così drammatico il 16 febbraio, sia concessa solo il 21 marzo. 

Su questi temi serve un'attenzione maggiore da parte del governo e un continuo coinvolgimento del Parlamento. All’indomani della tragedia di Firenze ci saremmo aspettati da parte del ministro Calderone e della Presidente del Consiglio una riflessione sulle norme modificate solo un anno fa dal governo per reintrodurre i subappalti a cascata.

Nulla poi è stato detto su un aspetto che non è un dettaglio: quei lavoratori erano lavoratori migranti. C'è quindi il lecito sospetto di trovarci di fronte all'ennesimo caso di sfruttamento e caporalato.

Nel merito delle norme sul lavoro contenute nel dl Pnrr serve un cambio di passo, non sono solo le opposizioni a chiedere una riflessione aggiuntiva: sono tante le voci che stanno criticando il sistema introdotto dal governo, che non risolve i problemi e rischia di ingarbugliare ancora di più il sistema.

 
 

SUL BENESSERE DI CANI E GATTI IL GOVERNO FA MARCIA INDIETRO

Parere di non conformità a proposta di Regolamento Ue totalmente strumentale

Il possesso di cani e gatti in Europa è un fenomeno estremamente diffuso, e il commercio di tali animali domestici può essere particolarmente redditizio e quindi anche esposto a pratiche commerciali sleali o addirittura illecite da parte di alcuni operatori. Dalle frodi e contraffazioni di documenti al commercio illegale da paesi terzi. 

Nonostante la rilevanza sociale ed economica del fenomeno, però, non esiste attualmente un quadro comune a livello dell'Unione europea sul benessere di cani e gatti, con notevoli differenze tra le normative dei diversi Stati membri sul loro allevamento e commercio.

La proposta di Regolamento definisce un quadro comune dell’Unione Europea in materia di benessere di cani e gatti attraverso norme minime comuni in materia di allevamento, detenzione e immissione sul mercato di cani e gatti allevati o detenuti in stabilimenti.

In Aula abbiamo dunque votato contro il parere del governo sulla presunta non conformità relativa alla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al benessere di cani e gatti e alla loro tracciabilità. Il parere del governo è, a nostro avviso, del tutto strumentale. 

 

VERITÀ’ SULLA MORTE DI ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN

A 30 anni dalla loro uccisione noi non archiviamo

La voce di Ilaria Alpi era diventata, nei primi anni '90, la voce della Somalia, così come le immagini di Miran Hrovatin ci avevano fatto conoscere un Paese messo in ginocchio dalla guerra fratricida, dalla fame e dalla povertà.

Siamo intervenuti alla Camera per ricordarli nel trentesimo anniversario della loro uccisione, il 20 marzo 1994.

Da quel giorno è iniziata una intensa battaglia per conoscere la verità sugli assassini e sui mandanti di quella che venne giustamente definita un’esecuzione progettata fin nei dettagli. Così come fin nei dettagli furono predisposti tutti gli ostacoli al raggiungimento della verità e i depistaggi.

A 30 anni di distanza la verità giudiziaria è ancora una meta da raggiungere.

 

LA DESTRA STA TOGLIENDO RISORSE ALLA SANITÀ PUBBLICA

Sul Pnrr Fitto inadatto al ruolo

Dopo i rilievi della Corte dei Conti e dell'ufficio parlamentare di Bilancio, è arrivato anche il parere della Conferenza delle Regioni che ha smentito il ministro Fitto, ricordando quello che è un vero e proprio definanziamento della Sanità, rispetto al Pnrr, di 1,2 miliardi.

Peraltro le Regioni, su molti di questi soldi, avevano già delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, quindi le opere rischiano di bloccarsi perché i responsabili dei procedimenti avranno timore a consegnare le opere alle ditte che si erano aggiudicate le gare. C’è il rischio di aggravare ancora di più il grande ritardo che si è accumulato, soprattutto sulle opere previste dal Pnrr e dal Piano nazionale complementare (Pnc) che riguardano il comparto Sanità.

Non solo, Fitto continua a dire che in queste ore sta facendo una ricognizione di tutte le opere che in realtà sono in stato avanzato e quindi potrebbero non essere definanziate. Perché non l’ha fatta prima dell'adozione del decreto? E laddove dovesse capire che anche solo una parte di queste risorse non dovevano essere tolte, come farà a trovare i soldi per andarle a ripristinare? E’ un gioco perverso in cui una persona inadatta al ruolo sta commettendo errori su errori. Purtroppo il conto salato rischiano di pagarlo gli italiani.

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico. 

 

QUESTION TIME

MO: DAL GOVERNO GRAVE SILENZIO E INAZIONE DI FRONTE A DISASTROSA CARESTIA

Oggi Gaza è un enorme cimitero, una prigione di morte. Il segretario dell'Onu Guterres ha parlato, ieri, di una imminente, disastrosa, carestia. Mancano gli aiuti? No: è questo l'intollerabile paradosso. La nostra delegazione, che è arrivata fino a Rafah, ha potuto vedere che ci sono 1500, 2000 camion di aiuti bloccati dalle autorità israeliane. Il governo israeliano usa la fame come arma di guerra, ha dichiarato Josep Borrell. Dovrebbe dirlo anche il governo Meloni, invece di prenderne le distanze. Non mancano gli aiuti, manca il cessate il fuoco e mancano i finanziamenti per riprendere la vita a Gaza.

L’Unione Europea ha sbloccato i finanziamenti all'Unrwa, il Canada e la Svezia hanno fatto altrettanto. Perché invece l’Italia li tiene ancora bloccati? E perché, nel momento più buio per il popolo palestinese, sono stati congelati numerosi progetti a Gaza e in Cisgiordania della Agenzia della Cooperazione italiana allo sviluppo e delle Ong italiane? Su questo attendevamo la risposta del ministro Tajani che invece non c'è stata. 

Il ministro ha parlato dell’iniziativa Food for Gaza, da realizzare insieme alla FAO, al Programma alimentare mondiale, alla Croce Rossa e alla Mezzaluna rossa. Ma questa è meno di una goccia nel mare dei bisogni della Striscia. Il vero problema è a Rafah, dove il governo israeliano impedisce agli aiuti di passare mentre a Gaza si muore di fame, e dove Netanyahu sta preparando una nuova, sanguinosa offensiva. Tutto questo non è tollerabile, dal punto di vista del diritto internazionale: questi sono crimini e va denunciato con forza anche dal governo che invece continua a tergiversare e a non prendere le distanze da questa carneficina. Anche di questo silenzio e di questa inazione, Tajani e Meloni saranno chiamati a rispondere.

 

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Milano Cortina 2020-2026
Da lunedì, esame sul provvedimento riguardante le disposizioni urgenti sulla governance e sugli interventi di competenza della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026.

Codice della strada
Da martedì, esame e votazioni sugli interventi in materia di sicurezza stradale e revisione del codice della strada.

Teatri italiani
Da martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge sulla Dichiarazione di monumento nazionale dei Teatri italiani.

Terzo Settore
Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento in materia di disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore.

Prodotti agroalimentari
Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento riguardante i contratti di cessione dei prodotti agroalimentari, e delega al governo per la disciplina delle filiere di qualità.

Conflitto d'interessi
All'esame dell'Aula anche il provvedimento riguardante la riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano .

Azioni e quote società sportive
Nel corso della settimana l'Aula esaminerà il provvedimento sulle  d
isposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.

Mozione di sfiducia
È stata presentata e sarà all'esame dell'Aula la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Salvini.