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PER ATTUARE IL PNRR NÉ TRASPARENZA NÉ EFFICACIA
Il governo lo considera un fastidio invece che un’opportunità
La Camera ha approvato il decreto-legge n. 19 del 2024, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A fine 2023 l’Italia è riuscita a spendere solo 45,6 miliardi di euro a fronte dei 101,93 ricevuti.
Rispetto alle dieci misure del PNRR completamente definanziate, questo provvedimento avrebbe dovuto reperire le risorse occorrenti a garantirne la continuità attuativa. Invece, purtroppo, il rifinanziamento è soltanto parziale, dato che l’ammontare complessivo delle misure espunte è di 7,5 miliardi mentre la spesa complessiva autorizzata è di 3,44 miliardi.
Inoltre, per realizzare investimenti già previsti nel PNRR e definanziati dal governo, si taglia altra spesa per investimenti che avrebbero dovuto accompagnare quelli del Piano. Siamo di fronte a una rimodulazione dei finanziamenti, che a volte è un gioco delle tre carte, in cui gli stessi fondi migrano da una voce all'altra.
La verità che emerge è che per il governo, e per la maggioranza che lo sostiene, il PNRR in fondo non è un'opportunità di crescita. Quasi un fastidio, un ingombro, e non l’occasione – come noi pensiamo invece sia – per cambiare l'Italia, per modernizzarla non solo con i fondi ma anche con le riforme, a cominciare da quelle indispensabili per governare la transizione ecologica e quella digitale e per ridurre le troppe diseguaglianze che attraversano il nostro Paese: tra Nord e Sud, così come anche generazionali e di genere.
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ABBIAMO RICORDATO ALLA CAMERA IL RASTRELLAMENTO DEL QUADRARO
Una delle pagine più buie dell’occupazione nazifascista
Alle prime luci del 17 aprile di ottant'anni fa, le truppe nazifasciste, sotto il comando del Capitano Kappler, circondarono il quartiere Quadraro di Roma, arrestando duemila persone. Oltre 700 di queste furono poi deportate al campo di lavoro di Fossoli e successivamente in Germania dove divennero gli schiavi di Hitler.
Il rastrellamento del Quadraro, quartiere simbolo della Resistenza, è una delle pagine più buie e dolorose dell’occupazione nazifascista di Roma. Dobbiamo ricordarlo nelle più alte sedi istituzionali, perché rappresenta una ferita profonda per il nostro Paese, non solo per Roma. I nazisti spalleggiati dalla polizia repubblichina hanno compiuto crimini efferati e le ferite sono ancora aperte. Dobbiamo ricordare e tramandare la memoria, soprattutto alle nuove generazioni, perché le stragi, gli eccidi, la pulizia etnica che abbiamo vissuto nel passato siano un monito per il futuro.
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RICORRENZA DELL’ANNIVERSARIO DEL ROGO DI PRIMAVALLE
Fu folle confusione tra politica e odio
In Aula è stata ricordato l’anniversario della tragedia del rogo di Primavalle, in cui persero la vita i fratelli Virgilio e Stefano Mattei. Perché arrivi alla famiglia Mattei la vicinanza di tutto il Parlamento e affinché la memoria di un giovane ragazzo e di un bambino non venga cancellata dalla memoria collettiva di un Paese. Sarebbe una seconda vergogna dopo la tragedia del rogo e della loro morte, perché Virgilio e Stefano sono stati uccisi da esseri umani dentro un turbine folle di confusione tra politica e odio che, invece, devono sempre rimanere separati.
Era quella l’Italia del terrorismo, del terrorismo di destra e di sinistra, che ha bruciato le aspirazioni di milioni di ragazze e di ragazzi di vedere affermate le proprie idee, di un'intera generazione che è stata privata del diritto alla partecipazione e che, come è accaduto per i fratelli Mattei, ha tolto a molti ragazze e ragazzi la vita.
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UN GOVERNO CONTRO LE DONNE
Il governo di centrodestra ha presentato un emendamento che consentirà alle associazioni pro-life e antiabortiste di entrare all'interno dei consultori. Si nascondono dietro la piena attuazione della legge.
Noi crediamo che la legge 194 vada applicata interamente. Ad esempio manca una diffusione uniforme dei consultori sul territorio, non sono abbastanza e non sono dislocati in modo equo sul territorio nazionale. C’è poi un problema serissimo che riguarda i dottori, i medici, gli infermieri, il personale sanitario. C'è un problema di strumentazioni all'interno dei consultori.
Se davvero si vuole applicare La legge 194, una legge che nasce per tutelare la vita delle donne, allora quei fondi che oggi la maggioranza vuole destinare alle associazioni abortiste, e pro-life, andrebbero impegnati invece per aiutare le donne in un momento complicatissimo della loro vita.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico
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GIÙ LE MANI DALL’AUTONOMIA SCOLASTICA
In Aula, durante il question time, abbiamo chiesto al ministro Valditara di spiegare come intenda disciplinare il calendario scolastico senza limitare e ledere il principio costituzionale dell'autonomia scolastica. Il rischio è che questo intervento, figlio più della propaganda che della necessità, vada a compromettere l’autonomia scolastica degli istituti.
Il ministro esca dalla propaganda e lo faccia per il bene della scuola e di quei valori di autonomia scolastica che non sono in contraddizione con la Costituzione e la legge, ma garantiscono, come recita la stessa legge, il pluralismo culturale. La chiusura dell’istituto di Pioltello non si è verificata per motivi religiosi, ma didattici, come ribadito dalla delibera adottata all’unanimità dal consiglio d’istituto, come hanno ricordato i docenti dell’istituto Iqbal Masiq in una lettera aperta e come ha ricordato il presidente della Repubblica. Le scuole vanno ascoltate, aiutate e sostenute, nel loro percorso quotidiano mettendosi al fianco dei docenti, degli studenti e delle famiglie
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Elezione Giudice costituzionale Martedì, alle ore 12,30, il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di un Giudice della Corte costituzionale.
Società sportive Da martedì, seguito dell'esame della proposta di legge in merito alle disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.
Terzo settore Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento in materia di disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore.
Conflitto d'interessi All'esame dell'Aula anche il provvedimento riguardante la riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano .
DEF Mercoledì, esame del Documento di economia e finanza 2024.
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