n. 82 - 4 aprile 2020

INFORMATIVA DEL MINISTRO SPERANZA SUL CORONAVIRUS

Lo Stato c’è. Tornare a investire sulla Sanità

Abbiamo ringraziato il ministro Speranza per la sua relazione, per la sua sobrietà, per il suo impegno. Il governo ha dovuto fare scelte durissime per il Paese e per i suoi cittadini. L’avanzare del virus ha costretto a misure sempre più restrittive. Bene che abbia operato affinché non ci fosse un conflitto tra salute e lavoro. Ora dobbiamo iniziare ad immaginare e mettere in campo, come già stiamo facendo, le azioni necessarie per la ricostruzione economica e sociale. Per sconfiggere l’epidemia, però, non possiamo permetterci nessun arretramento nei comportamenti individuali, per consolidare quel barlume di speranza che vediamo. Dobbiamo continuare a dimostrare che lo Stato c’è e che nel rispetto della Carta costituzionale tutti stanno collaborando con ogni mezzo per salvare vite umane e per garantire cura e assistenza a tutti. Pur nelle sue debolezze questo è un grande Paese, che senza distinzione alcuna di censo, di età, di provenienza garantisce a tutti le cure gratuite. Abbiamo messo in campo miliardi di euro e tutti gli strumenti possibili di semplificazione per dare risposte adeguate. Ci sono voluti anni e molti governi per invertire il percorso del depauperamento del capitale umano della sanità. Abbiamo iniziato noi, adesso l’inversione deve essere radicale.

TEMI DELLA SETTIMANA

TAGLIATO IL CUNEO FISCALE

Più soldi per le lavoratrici e i lavoratori

Approvato il decreto che riduce la pressione fiscale sul lavoro dipendente e aumenta il potere d’acquisto dei salari. Il provvedimento recepisce l’intesa raggiunta con le rappresentanze dei lavoratori. E costituisce il primo tassello di una più ampia riforma fiscale con cui il governo vuole sostenere lavoro e crescita in una logica di equità. Ai lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro, viene riconosciuto direttamente in busta paga un bonus, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40.000 euro, è invece riconosciuta una nuova detrazione fiscale. La platea di coloro che percepiscono attualmente il bonus 80 euro, pari a 11,7 milioni, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta così di 4,3 milioni, arrivando a 16 milioni di beneficiari. Viene istituita una detrazione fiscale Irpef ulteriore rispetto a quella esistente a beneficio di coloro con redditi superiori a 28.000 euro e fino a 40.000 euro, esclusi dal trattamento integrativo. Non è certamente un punto di arrivo, ma è un punto di partenza, ancora più importante all'interno della crisi economica complessa che l'epidemia di coronavirus ci costringe ad affrontare.

 

 

TUTTI I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO

Dpcm, ordinanze, decreti

In ordine cronologico, a questo link trovate tutti i provvedimenti che sono stati adottati dal governo per far fronte alla pandemia da coronavirus, e per aiutare i cittadini e i territori in difficoltà.

 

 

QUESTION TIME

Sostegno europeo alla ripresa

Abbiamo chiesto al ministro Amendola quali iniziative siano state intraprese da parte delle istituzioni europee e quali eventuali ulteriori misure a sostegno dell’Italia il governo ritenga di dover portare avanti in ambito europeo. Il Partito Democratico, in questa difficilissima fase politica, economica e sanitaria, ritiene che si debba lavorare in Europa per individuare strumenti nuovi, in grado di assicurare agli Stati risorse necessarie per gestire l’emergenza e affrontare le conseguenze di una crisi che si preannuncia drammatica. L’obiettivo dell’Italia non è di mutualizzare il proprio debito passato, ma è quello di condividere le responsabilità future degli interventi e dei progetti in campo economico, sociale e sanitario, necessari ad aiutare, tutti i nostri cittadini. Misure inedite e importanti come quelli già assunte per l’acquisto straordinario di titoli da parte della Bce, la sospensione del Patto di Stabilità e il piano 'Sure’ appena varato a difesa del lavoro, che il Pd e l'ex ministro Padoan hanno proposto e sostenuto da tempo. Ciò che conta è attivare da subito meccanismi europei straordinari. Del resto nessun Paese dell’Unione è in grado di superare questa fase da solo.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

 

Question Time
Mercoledì 8 aprile alle ore 15.00.

Interpellanze urgenti
Giovedì 9 aprile alle ore 14.00.

 

 

 

 

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