Assegno unico: De Filippo, riforma significativa per tutti i genitori
Dichiarazione on. Vito De Filippo, deputato Pd
Dichiarazione on. Vito De Filippo, deputato Pd
Finalmente l’assegno unico e universale arriva alle famiglie. Si parte dal primo luglio ampliando la platea dei beneficiari delle varie forme di sussidio previste fino ad ora per approdare, al primo gennaio del 2022, all’applicazione completa che azzera tutti gli attuali bonus semplificando il sistema, rendendolo più equo e permanente. L’assegno unico è una misura concreta di aiuto e sostegno a tutte le famiglie, senza eccezioni: nessuno resta escluso. Anche per questa ragione noi Democratici abbiamo convintamente agito per la sua definizione e approvazione.
Il decreto approvato in Consiglio dei Ministri rappresenta il primo passo applicativo della riforma. La fase transitoria definita nel decreto e che partirà il 1 luglio anticipa infatti alcuni tratti del futuro Assegno unico. Anzitutto con il suo carattere universale, perché tutti i genitori ne fruiranno, a prescindere dalla condizione lavorativa. Da luglio infatti - come richiesto fortemente dal PD - anche autonomi, professionisti e incapienti finalmente beneficeranno di un assegno per il mantenimento dei loro figli.
"Dal primo luglio, con l’introduzione dell’assegno unico, si volta pagina nella politica per le famiglie. Parte una riforma storica per contrastare l'inverno demografico che ormai da lungo tempo fa dell'Italia il fanalino di coda in Europa e nel mondo per nascite. La misura che il Partito Democratico ha fortemente voluto serve a rilanciare la natalità e a imprimere al sistema di welfare un'attenzione alla famiglia che è mancata negli anni passati.
Dichiarazione on. Elena Carnevali, capogruppo Pd commissione Affari Sociali
L’abbiamo voluto per questo: perché nessuno resti escluso, perché un paese cresce solo con il bene comune. L’assegno unico è una misura concreta di aiuto e sostegno a tutte le famiglie, senza eccezioni. “Epocale” ha detto il Presidente Draghi.
Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, deputato Pd.
Dichiarazione on. Stefano Lepri, deputato Pd
Il forte impegno espresso oggi da Mario Draghi, che ha definito l’assegno unico una riforma epocale, spinge per far partire presto e bene la
misura. Non possiamo più far attendere le famiglie italiane, che tanti sacrifici hanno fatto e stanno facendo, come ricordato oggi da Papa Francesco.
Apprendiamo oggi che l’Assegno unico per i figli partirà a pieno regime da gennaio 2022 e non più a luglio 2021. La decisione provoca delusione ma non sorprende, perché la crisi di governo e la pandemia hanno fatto perdere mesi preziosi e perché la trasformazione dal vecchio al nuovo regime, chiaramente indicata dalla legge delega, richiede ancora molto lavoro.
L’assegno unico per i figli è una delle riforme strutturali previste nel Piano di ripresa dell'Italia di domani. La partenza a luglio è necessaria ed utile, perché si tratta di una riforma che semplifica, fa giustizia e rende i figli tutti uguali davanti allo Stato. Le difficoltà per dare il via ad una riforma epocale del welfare italiano sono chiare, ma bisogna accelerare al più presto l’emanazione dei decreti legislativi.
Il termine fissato non lascia dubbi: il 1 luglio deve partire l’Assegno unico e universale per i figli. E deve partire bene, con un sistema semplice ed evitando che qualcuno ci possa perdere, rispetto a oggi. Per questo serve uno sforzo straordinario del Governo, sia sui decreti legislativi, che per trovare le risorse che ancora mancano.