Alluvione: Bakkali, risorse ci sono, governo modifichi norma indennizzi
“Seimila euro sono elemosina che romagnoli non meritano”
“Seimila euro sono elemosina che romagnoli non meritano”
Scelta incomprensibile, i fondi ci sono
“Bignami si comporta da ducetto, ma è solo un poveretto. Di fronte alle sofferenze degli alluvionati, che dopo oltre un anno non hanno ancora ricevuto risorse per indennizzi e ristori, minaccia e ricatta famiglie e imprese dicendo, di fatto: “Se non state zitti, non vi diamo neanche le briciole”. È la stessa persona che, vestito da nazista, tempo fa minimizzava dicendo che “era una festa quando ero un ragazzo”. Il tempo passa, ma i vizi restano: pur senza divisa, continua a comportarsi da ducetto minacciando gli alluvionati.
“Bene l’incremento di 50 milioni di euro del Fondo che ristora le imprese agricole particolarmente colpite da eventi e calamità naturali, come gelate, brinate e grandinate. Il governo ha accolto, riformulando gli emendamenti tra cui quello del Partito Democratico, le proposte che chiedevano lo stanziamento di maggiori risorse. Notizia positiva anche i 5 milioni destinati al settore apistico particolarmente colpito nell’annata 2020 e che aveva visto ridurre drasticamente la produzione”.
Così la capogruppo Pd della commissione Agricoltura della Camera, Antonella Incerti.
"Oggi le commissioni Lavoro e Cultura della Camera hanno approvato all'unanimità il documento finale dell'indagine conoscitiva promossa sui lavoratori dello spettacolo. Un importante lavoro di ascolto che ora ci impone misure concrete: per la continuità reddituale dei lavoratori della cultura, per le tutele di malattia e maternità, per promuovere la formazione e contrastare la precarietà.
“Grazie alle riforme di questi anni, al lavoro degli ultimi Governi e del Parlamento e alla spinta del Pd anche oggi arriva un risultato positivo per il nostro Paese. L'Italia ha risolto l’annoso problema dei ritardi nei procedimenti e nei pagamenti degli indennizzi dovuti a chi ha subito un processo troppo lungo. Dopo ripetute condanne da parte della Corte di Strasburgo, l’Italia riceve questo importante e autorevole riconoscimento da parte del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, organo preposto a vigilare l'esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo.
“Il fermo biologico è un provvedimento temporaneo che vieta la pesca in determinate aree per determinati periodi dell'anno definiti dal Ministero delle politiche agricole e forestali per favorire la riproduzione naturale delle specie ittiche d’interesse commerciale. Per tali periodi di fermo, sono previste, giustamente, forme di indennizzo agli operatori del settore dettate dal Ministero”, commenta Rostellato.