Manovra: Guerra, governo discrimina e fa cassa sulle detrazioni familiari dei lavoratori stranieri
Bocciato emendamento Pd alla Manovra
Bocciato emendamento Pd alla Manovra
“Siamo all'ottavo decreto in materia di migranti, otto decreti in due anni, più una ventina di provvedimenti di altro segno. Significa almeno due cose: la prima è che vivete nell'ossessione di un fenomeno epocale che piegate ad un allarme repressivo, sperando di aumentare i voti nelle urne, e la seconda è che voi navigate a vista inseguendo l'umore del tempo e umiliando la Costituzione.
“Non siamo contrari in maniera pregiudiziale o ideologica. Siamo contrari perché da parte della maggioranza non è stato fatto nulla né per governare il flusso di irregolari né per per sostenere le persone straniere che vengono nel nostro paese regolarmente a lavorare”. Lo ha detto Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del gruppo Pd alla Camera, intervistata a Montecitorio.
“Nell'assegnazione dei flussi migratori stagionali dei lavoratori stranieri sono state sottostimate dal governo le reali necessità di tutte le regioni e dell'Emilia Romagna in particolare, come ha già avuto modo di sottolineare l’assessore, Vincenzo Colla. La ripartizione delle quote, peraltro avvenuta con criteri discutibili anche rispetto a regioni dove è più alto il ricorso al reddito di cittadinanza, non consentirà di soddisfare, in particolare, le esigenze dei settori turistico/alberghiero ed agricolo.
“Ormai il Carroccio è allo sbando. Senza un’idea, con il crollo dei consensi nei sondaggi, i leghisti pensano di rispolverare il tema migranti per recuperare qualche voto. Eppure l’esperienza come ministro dell’Interno di Salvini, che è stata un totale e conclamato fallimento, dovrebbe suggerire prudenza. Allora gli ricordiamo noi che nel maggio scorso, appena due mesi fa, il loro ministro Garavaglia chiedeva di ‘aumentare il flusso dei lavoratori stranieri per salvare l’estate italiana’. La Lega è un partito che non ha più nessuna credibilità”.