Pnrr: Piero De Luca, chiediamo chiarezza, Fitto venga in aula
Dichiarazione di Piero De Luca, dell’ufficio di presidenza Gruppo Pd Camera
Dichiarazione di Piero De Luca, dell’ufficio di presidenza Gruppo Pd Camera
“Oggi la maggioranza di questo parlamento sta spogliando Raffaele Fitto del titolo di semplice ministro e gli sta cingendo la testa con la corona di Viceré del Mezzogiorno d’Italia. D’altronde, perché limitarsi a fare disastri sul solo Pnrr quando si può avere il controllo indiscriminato di tutti i fondi strutturali dell’Unione Europea? Con questo decreto si realizza il sogno del ministro: commissariare il Mezzogiorno d’Italia e tutte le sue istituzioni. Contemporaneamente. per l’altra parte d’Italia, si porta avanti l’autonomia differenziata.
“Fitto non scarichi sui comuni responsabilità che sono tutte del suo governo. Anche oggi il ministro cerca di incolpare altri per le sue inadempienze, annunciando norme contro le amministrazioni locali. Sappia, Fitto, che saremo noi a proporre semmai una norma per verificare e contrastare i ritardi del Governo rispetto al cronoprogramma assunto con l'Europa. Gli ricordiamo, fra l’altro, che finora è stato proprio il suo esecutivo a modificare 144 obiettivi su 349 restanti e a ridurre da 68 a 51 gli obiettivi della quinta rata, a causa delle sue inadempienze.
“La notizia della scelta di Paul Whurt e Midrex come soggetti che insieme a DRI d’Italia dovranno occuparsi della realizzazione dell’impianto di preridotto negli stabilimenti di Taranto non lascia più alcuna attenuante al ministro Fitto. Il percorso della decarbonizzazione, malgrado le sue sconsiderate decisioni, è già tracciato. Sblocchi il miliardo di euro del Pnrr che avevamo appositamente destinato alla transizione dell’ex Ilva e che lui invece ha pensato bene di cancellare. Taranto non può tornare ad essere schiava dell’acciaio. Il ministro ne prenda atto”.
Il Ministro Fitto sarà in Aula martedì non perché ha sentito l’esigenza di condividere la gestione del Pnrr con il parlamento, né per gentile concessione, ma su richiesta esplicita del Partito democratico. Perché il Pnrr non è del governo ma appartiene a tutto il paese e non possiamo accettare scelte sbagliate e dannose.
“Quadro preoccupante e pericoloso per l’Italia”
“Non è l’opposizione a dover spiegare alcunché. È il Governo, andrebbe ricordato al ministro Fitto, a dover dare delle spiegazioni su tutto quello che sta accadendo. Troppo facile schivare i confronti e continuare a fare scaricabarile oltre ogni limite di decenza. Sono mesi che aspettiamo invano che il ministro venga a chiarire nel merito quali modifiche vuole apportare al Pnrr e oggi, come un fulmine a ciel sereno, scopriamo che il Parlamento è stato scavalcato e calpestato dal governo.
La terza rata ancora sospesa e la quarta che non arriverà prima del prossimo anno. È sotto gli occhi di tutti ma il Ministro Fitto lo scopre oggi dai giornali e convoca in gran fretta una cabina di regia. Ancora non sono chiari quali progetti salteranno e quali subiranno modifiche. Solo una cosa è chiara: ancora una volta il Parlamento resterà escluso da una comunicazione trasparente e doverosa. Mentre mancherà l’occasione per trasformazioni importanti in settori strategici come la transizione ecologica, il Sud, l’occupazione femminile e giovanile, il Terzo Settore.
Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio
“Chiediamo al ministro Fitto di informare il Parlamento sui progetti relativi al nuovo Capitolo REPowerEu inviati alla Commissione”. È la richiesta contenuta in un'interrogazione del gruppo PD alla Camera, a prima firma De Luca, rivolta al ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.