Turismo: Scotto, Santanchè martedì spieghi anche fallimento comparto
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro
“Non possiamo permetterci stanchezze o tentennamenti nel sostegno all’Ucraina, ovvero nella difesa di un popolo aggredito. Ne va del rispetto della sovranità e autodeterminazione di questo popolo, ma anche dei princìpi fondamentali della Ue e della nostra Costituzione come la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Ci siamo impegnati in questo senso in Europa e per questo motivo critichiamo l’atteggiamento schizofrenico del Governo che si muove come un giano bifronte.
“Voteremo a favore di questa mozione di sfiducia anche per l’atteggiamento del governo perché, di fronte a una vicenda così significativa, è incredibile che non ci sia una grande attenzione di fronte a un fatto oggettivo.
“Ieri si è dato vita a un grave precedente per responsabilità della maggioranza ma anche dei gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia che si sono accodati sul rinvio dell’esame della mozione di sfiducia al ministro Salvini, che così può scappare ancora una volta dal chiarimento dei rapporti opachi con una potenza straniera e con società straniere, fuori dalle nostre alleanze.
"La sceneggiata di ieri in consiglio comunale a Torino è l'ultimo atto di un gruppo di irresponsibili ed incompetenti che pur di salvare la poltrona stanno conducendo la città verso un declino inarrestabile. Nel corso del dibattito non è stato affrontato nessun nuovo programma di rilancio economico ed occupazionale ma esclusivamente l'ennesima spartizione di incarichi. Ormai, nella migliore delle ipotesi, Torino è destinata a divenire la periferia di Milano.
"I numeri del voto del Senato sulla mozione di sfiducia contro il ministro Toninelli sono la dimostrazione plastica che il patto di governo tra Lega e 5 Stelle si è incrinato". Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito della mozione di sfiducia promossa dal Partito democratico su proposta della stessa Paita.
Il 3 febbraio (1 mese fa) Di Maio aveva definito la minitav una ‘super cazzola’. Oggi apprendiamo che Conte (Mascetti?) sposa la linea minitav dettata dalla Lega. Un progetto che non esiste. Nulla di più assurdo e falso. Nuove approvazioni, ripristino dei lavori già fatti, perdita di finanziamenti, imprese in ginocchio, lavoratori lasciati a casa e tanto tempo perso per salvare la faccia al governo dopo che il M5S ha straperso le regionali. Da questa vicenda emerge una sola certezza: Toninelli deve dimettersi