Card spesa: Scarpa, è presa in giro
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
“Aiutare le famiglie più povere, provate dall'inflazione, è necessario. Non è accettabile farlo nel modo approssimativo e casuale con cui lo fa il governo con l'ennesima card. A seconda del budget allocato al tuo Comune puoi essere escluso dall'aiuto, pure a parità di requisiti con chi risiede in un altro Comune e invece lo riceve. Un nucleo di tre componenti ottiene lo stesso aiuto di uno di sei o più. Un altro modo è possibile.
Un tentativo goffo di mascherare la mancanza di risposte all’aumento del costo della vita. Il governo dopo aver cancellato il reddito di cittadinanza, l’unico strumento di protezione dalla povertà, ha tentato di costruire con la “carta spesa” una risposta inadeguata – il corrispettivo di un caffè al giorno, e per una sola volta – e distorsiva lì dove esclude categorie sociali deboli e senza rete come le persone sole.
Lo ha detto a Skytg24 Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Oltre ai rischi sul Pnrr creati dal Governo l’Ocse conferma: l’Italia è tra i Paesi dove i salari reali diminuiscono maggiormente. I più deboli sono i più penalizzati da politiche sbagliate o dalla testardaggine della destra che continua a ignorare il problema. A partire dalla chiusura su una misura fondamentale come il reddito minimo, sul quale si stanno battendo le opposizioni unite.
Un decreto lavoro che aumenta la precarietà e impoverisce chi è già povero. Così aveva voluto festeggiare il primo maggio il governo Meloni. E oggi diventa legge un provvedimento ingiusto e iniquo che cancella il reddito di cittadinanza, liberalizza i contratti a termine e allarga l’uso dei voucher. Le uniche misure di riduzione del cuneo fiscale sono a tempo e assai ridotto nelle risorse. Insomma poco o niente per i lavoratori e come sempre penalizzate le donne per le quali non sono previste misure di sostegno, di conciliazione e di riduzione dell’età pensionabile.
“Siamo di fronte all’ennesima fiducia da parte del Governo e all’ennesima volta in cui viene esautorato il lavoro del Parlamento.
L’urgenza del Governo era il commissariamento di INPS e INAIL e di porre un tetto all’età dei sovrintendenti lirici di origine straniera; commissariamento per cambiare la governance. Ovvero passare dalla nomina del direttore da parte del CDA a quella diretta del Presidente e poi, ridurre il mandato del direttore generale da 5 a 4 anni. E questa sarebbe modifica della governance???
La vostra propaganda viene puntualmente sbugiardata dalla realtà.
“Dai dati Istat, nel report su reddito e condizioni di vita 2021-2022, emerge che 1 italiano su 4, 14 milioni di persone, sono a rischio povertà o esclusione sociale. Nonostante questo il governo Meloni continua nella sua incomprensibile guerra ai poveri di questo paese, ignorando di fatto la drammaticità in cui vivono le famiglie italiane. Lo afferma il deputato Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e componente della segreteria nazionale.
"Siamo in piazza contro l’assurda guerra alle persone più fragili e ai giovani messa in campo dal governo Meloni ed esasperata con il decreto precarietà. Una manifestazione larga ed eterogenea, migliaia di donne e uomini esclusi da ogni misura di contrasto alla povertà che hanno reclamato l’urgenza di una forma di reddito minimo e di un mercato del lavoro dignitoso. Salario minimo, lotta al lavoro povero, lotta alla violenza di genere, lotta per il diritto all’abitare. Lo reclama l'Italia, il governo fa il contrario.
"Il bonus idrico per i cittadini meno abbienti sembra essere bloccato da mesi da problemi tecnici e burocratici. Chiediamo al governo di intervenire su Arera, l'Autorità competente, per sbloccare la situazione" : così Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera, presentando una interrogazione sulla vicenda al ministro Pichetto Fratin.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Pretendere che le persone non partano da luoghi inabitabili in quanto consumati dai conflitti, dalla fame, dalla povertà o dalla crisi climatica, non solo è incredibilmente cinico, è anche fuori dalla realtà.
A tragedie come questa c’è solo una risposta: canali umanitari sicuri e legali. Tutto il resto sono parole al vento e lacrime di coccodrillo. Dal ministro Piantedosi dichiarazioni inaccettabili, si vergogni .