Economia
MISURE URGENTI PER IL CONTENIMENTO DEI COSTI DI ENERGIA E GAS
E PER LO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Il decreto Energia approvato dalla Camera introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, e per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Si tratta di un provvedimento che ha come fondamentale obiettivo quello di sostenere la ripresa economica, puntando a rimuoverne alcuni ostacoli già evidenti ancora prima della guerra provocata dall’invasione russa dell’Ucraina e diventati evidentemente ancora più grandi e complessi a partire dal 24 febbraio.
Le risorse stanziate ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 destinati a far fronte al caro energia e i rimanenti a sostenere le filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.
Per quanto riguarda l’energia il decreto si dispiega su due piani.
Il primo è quello emergenziale, attraverso misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche.
Il secondo è di prospettiva, con l’introduzione di misure che consentano in futuro di evitare altre crisi come quella in corso, a cominciare con l’aumento della produzione nazionale di energia, così da limitare la dipendenza dall’estero dei nostri approvvigionamenti.
Sul piano dell’emergenza, si dà seguito a precedenti interventi per ridurre la pressione del “caro bollette” (1,2 miliardi per il III trimestre 2021, 3,5 miliardi per IV trimestre 2021 e 5,5 miliardi per il I trimestre 2022) prorogando alcune misure già in essere: l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico; la riduzione dell’Iva al 5 per cento e degli oneri generali per il settore gas; il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie economicamente svantaggiate; il credito d’imposta per le imprese energivore. Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese “gasivore”.
Pensando più alla prospettiva, invece, il decreto contiene misure volte ad imprimere una consistente accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
Si prevede poi: l’incremento della produzione nazionale di gas, allo scopo di diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e Pmi; un pacchetto di norme per l’aumento e l’ottimizzazione dello stoccaggio di gas; l’aumento della produzione di carburante sintetico e supporto al suo utilizzo in settori strategici, come ad esempio trasporti e aerei.
Da sottolineare, rispetto a tutte queste materie, che nel corso dell’esame del provvedimento svolto dalle Commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera, sono state approvate molte proposte del Pd che consentiranno di accelerare la realizzazione di impianti di energia rinnovabile e di aumentare la nostra indipendenza energetica.